"Nell'Ecce
venio di Cristo e nell'Ecce ancilla di Maria è compendiata tutta la nostra
vocazione e il nostro fine, il nostro dovere e le nostre promesse" (P. Dehon)
Miei
fratelli e mie sorelle,
oggi ci troviamo ad essere
protagoniste/i di un tempo di prova per tutta l’umanità ed allo stesso tempo di
Grazia, poiché in questa realtà il Signore parla e sentiamo il suo abbraccio di
amore che, assieme all’abbraccio di Maria, ci sostiene.
In questa Quaresima stiamo
ripercorrendo con Gesù il deserto che ci permette di sperimentare il silenzio,
la preghiera, la contemplazione, centrati nella Comunione e nell’Oblazione,
come ci è accaduto poche volte nel corso delle nostre vite. Con fiducia
camminiamo verso la Pasqua, perché “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” (Ap.
21,5).
Come Famiglia CM il Signore ci invita a
vivere con radicalità il nostro carisma magnificamente espresso nello Statuto e nel Rdv n. 10:
“La vita d'amore così vissuta farà
di noi un complemento reale dell'immolazione di Cristo e ci renderà
cooperatrici di redenzione all'interno del mondo.
Per
questa finalità valorizzeremo tutta la nostra vita con le sue gioie e speranze,
con il suo peso di lavoro, di fatica e di prova, in comunione con le sofferenze
e la morte di Cristo (cfr. Col.1,24)” (Statuto)
“Come
San Giovanni, vediamo nel Cuore Trafitto di Cristo il segno di un amore che,
nel dono di sé, ricrea l'uomo e la donna a immagine di Dio. Siamo chiamate ad
inserirci in questo movimento dell'amore redentore mediante:
*l'unione
con Cristo e la solidarietà con tutta l'umanità e il creato, offrendoci al Padre come oblazione viva,
santa e a lui gradita (Rom. 12,1) in tutte le espressioni della nostra vita: il
lavoro, le relazioni con le persone, le circostanze liete o tristi ...;
* la "preghiera di oblazione"
recitata ogni mattina e la nostra piccola preghiera di offerta ripetuta
durante la giornata (Regolamento
di vita)
Come stiamo vivendo oggi
la nostra missione? Ciascuno/a sta cercando di farlo con creatività, usando le
reti sociali che ci permettono di stare vicini nell’ascolto, condividendo
parole di incoraggiamento e preghiera. In alcuni casi avendo cura dei familiari
e vicini vulnerabili con necessità speciali. Altri con il loro lavoro
condividendo i propri doni.
Ringraziamo Dio che ci
permette di avere cura delle nostre missionarie e delle nostre famiglie che in
questo tempo sono provati da questa pandemia. Continuiamo pregando affinché
presto abbia fine questa grande prova ed impariamo come umanità ad avere
maggiore cura gli uni degli altri ed a ritrovare l’essenziale. Ci aspettano
tempi di ricostruzione non solo economica ma anche sociale e politica nelle
quali dovremo essere protagoniste.
Cristo ha vinto la morte, in Lui abbiamo la Vita Nuova, Lui è la nostra
Speranza.
Ricevete da parte del
Consiglio Centrale e da parte mia un fraterno abbraccio ed il nostro
AUGURIO DI UNA
SANTA PASQUA
DI RESURREZIONE
In comunione
Graciela