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COMPAGNIA MISSIONARIA
DEL SACRO CUORE
una vita nel cuore del mondo al servizio del Regno...
Compagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia Missionaria
Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
 La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
News
  • 09 / 08 / 2024
    Agosto 2024
    Edvige Terenghi, amministratrice centrale, visita i gruppi in Mozambico.... Continua
  • 09 / 08 / 2024
    Agosto de 2024
    Edvige Terenghi, administradora central, visita os grupos em Moçambique.... Continua
  • 09 / 08 / 2024
    Agosto de 2024
    Edvige Terenghi, administradora central, visita los grupos en Mozambique... Continua
  • 09 / 08 / 2024
    19 ottobre 2024
    Assemblea italiana, in presenza, a Bologna, e in collegamento online... Continua
servire è gioia
 
Esperienza giovanile di volontariato a Villa S. Giuseppe di Monguelfo Nel momento in cui mi si richiede di esprimere un giudizio complessivo su quella che è stata l’esperienza mia e di mia sorella come volontari nelle nostre due settimane di soggiorno a Villa san Giuseppe, il ricordo vola istantaneamente ad un dettaglio all’apparenza del tutto insignificante, con il quale esordirei nel mio racconto. Passando per la cucina della casa per ferie – luogo che abbiamo avuto modo di conoscere – si legge su di una parete una citazione da Rabindranath Tagore, che mi ha colpito dal primo momento in cui l’ho vista: “Dormivo e sognavo che la vita era gioia. Mi svegliai e vidi che la vita era servizio. Volli servire e vidi che servire era gioia” Lavorando a Villa san Giuseppe, in termini pratici, il servizio è la norma, e si fa di tutto – quello che occorre; dal lavaggio dei piatti ai pasti, alla pulizia delle camere, alla preparazione dei tavoli, per finire con piccoli servizi di volta in volta necessari ed estemporanei. Imprevisti su imprevisti, difficoltà e inciampi, ritardi o no, in un modo o nell’altro siamo sempre stati tutti coinvolti nel riuscire a garantire un servizio adeguato ai clienti. Essere volontari, però, non significa solamente entrare nel cuore dei meccanismi che permettono il funzionamento di una grande struttura, ma anche essere a diretto contatto con i registi – in questo caso le registe – di questo spettacolo. Vivere a tu per tu con le missionarie è stato sicuramente uno degli aspetti migliori del nostro soggiorno; ciascuna con il proprio carattere, con il suo spirito, anche con la propria provenienza geografica – ricordo con piacere le parentesi portoghesi di Elvira; ciascuna dedita alle sue specifiche attività, da quelle di direzione generale di Fiora, la responsabile con la collaborazione di Martina e Serafina; ma sempre e comunque disponibili, sempre e comunque unite dal filo rosso di una magica coesione, che evidentemente non è solamente il legame religioso. Non dimenticando la simpatia e la disponibilità di Gianna. E’ interessante notare come ogni azione, all’interno di Villa San Giuseppe, non sia che l’espressione del servizio gratuito di cui parla Tagore. Un concetto sicuramente non limitato al contributo di noi volontari; l’essenza del servizio, in definitiva, non si riduce alla nostra piccola e schematica routine, allo svegliarsi alle 7 del mattino ogni giorno per aiutare a lavare i piatti della colazione, o al passare in rassegna ogni stanza dell’albergo per pulirla con aspirapolvere e stracci, ma è qualcosa di ben più esteso. Quello che colpisce della casa per ferie è il fatto che gli stessi ospiti contribuiscano in modo attivo a questa macchina di servizio; il personale serve gli ospiti, e gli ospiti servono il personale. In questo senso è stata una fortuna e un piacere essere presenti proprio a Ferragosto; una giornata di festa – già per tradizione altoatesina – con un clima familiare quanto mai si può trovare altrove, che ha visto festeggiare ospiti e membri del personale tutti insieme. Occasione nella quale un gruppo degli stessi ospiti si è offerto di servire ai tavoli a pranzo, e di preparare una tradizionale grigliata alla sera. Senza contare il contributo continuo di molti clienti fissi, che non rinunciano a dare una mano nella gestione del bar della reception e nella preparazione dei tavoli – a questo proposito ricordo con simpatia la signora Flavia e il signor Alberto, con i quali ho avuto modo di fare conoscenza. Solo più tardi, dunque, alla luce della mia permanenza nella casa per ferie e delle mie riflessioni, sono arrivato a scorgere la profondissima verità e la bellezza del messaggio di Tagore. Un messaggio che va elevato a strumento di interpretazione di vita, oltre che di un’esperienza – quella del volontariato – che altro non è se non una metafora, in scala ridotta se si vuole, del cammino della vita del cristiano. A questo punto, non ci resta che ringraziare per avere servito. 
villa s. giuseppe
 
La nostra casa Villa San Giuseppe, immersa nel verde e nella tranquillità, offre una serena accoglienza a chiunque: famiglie, adulti, giovani, anziani, diversamente abili ... e la possibilità di riposo, di svago, di occasioni per rinvigorire lo spirito e riscoprire valori umani e cristiani. Dista meno di un chilometro da Monguelfo e dalla strada statale della Val Pusteria, zona ricca di cultura e di tradizioni. VILLA SAN GIUSEPPE Casa per ferie Area vacanze Plan de Corones Via del Sole, 1 39035 Monguelfo-Tesido Telefono e fax: (0039) 0474 946006 Cell. (+39) 339 432 66 99 vedi sito nella sezione "Link"
il mondo che viene e il mondo dove andiamo
 
Uscire! E’ necessario uscire, andare  incontro agli altri, immergerci nelle realtà concrete e condividere l’esperienza della missione. Dal 12 al 18 febbraio u.s. Martina, Edvige, suo nipote Igor ed io siamo andati a passare alcuni giorni nella nostra Casa per ferie, Villa San Giuseppe a Monguelfo. Avevamo come finalità quella di condividere momenti di preghiera, pasti, lavoro e convivio con le missionarie Fiora e Marta, Gianna, gli amici e volontari, con gli ospiti la gioia, il sorriso e il servizio. Mentre lavoravo, immersa nella realtà del mondo che veniva a noi attraverso gli ospiti che arrivavano da “mille strade diverse”: Italia, Lettonia, Canada, Indonesia, Svizzera, Uganda, Repubblica Ceca, Ungheria, Kossovo, Cambogia, Venezuela, Messico…ho pensato: queste missionarie che non sono partite per la missione Ad Gentes, sembrano perdute in mezzo a queste montagne, ma in realtà il mondo viene da loro. Ho continuato a pensare! Questa missione ha un duplice significato: il mondo che viene fino qui e il mondo dove vanno mediante il frutto del loro lavoro… Sappiamo che questa attività Casa per ferie supporta le diverse iniziative di animazione vocazionale e missionaria nei Continenti dove siamo presenti come Compagnia Missionaria. Così sono tornata a riflettere, questa volta, sulle parole di papa Francesco: “Uscire verso le periferie esistenziali e geografiche” e lì portare, incarnare e testimoniare il Vangelo. Ho colto in ciascuna delle persone che lavorano nella Casa un atteggiamento costante ad uscire da se stesse in una disponibilità totale per servire e amare incondizionatamente. Ho capito che la loro dedizione e donazione a questa causa ha il carisma dell’ospitalità e, in un orizzonte più ampio, le necessità dell’Istituto e, particolarmente la missione Ad Gentes. Il nostro campo di missione è molto ampio e diversificato…Rendo grazie a Dio dell’opportunità di conoscere la bellezza e la grandezza dell’arcobaleno che è la missione CM.
più di quattro anni a monguelfo
 
E’ sempre vitale fermarsi per cogliere, col il trascorrere del tempo, cosa abbiamo ricevuto in dono; quali segni sono rimasti lungo il cammino; quali appelli cogliamo; quali prospettive si aprono… Mi piace sostare un poco, quando posso, per rileggere a grandi linee il nostro vissuto qui a Villa San Giuseppe – Monguelfo in questi quattro anni e mezzo che abbiamo già trascorso qui dal nostro arrivo all’inizio di ottobre 2006. Anzitutto emerge con forza un sentimento di gratitudine profonda verso il Dio-Amore che ci ha offerto la possibilità di accettare la proposta di gestire appunto Villa San Giuseppe. Superati i timori iniziali, oggi, con la prova dell’esperienza vissuta, ci appare con evidenza solare tutta la validità della scelta fatta. Il luogo è incantevole, circondato da un ampio abbraccio delle belle montagne circostanti, ricoperto dal verde manto dei prati e dei boschi che caratterizzano la Val Pusteria, impregnato di spiritualità (quasi cento anni di vita contemplativa) e di pace . Col passare del tempo abbiamo visto incrementarsi in un crescendo costante la partecipazione degli ospiti che manifestano un duplice impegno: il loro ritorno, anche in periodi diversi dell’anno, e l’incremento di nuove presenze, grazie anche al loro “passa parola” agli amici e conoscenti. Stiamo assistendo anche ad un notevole aumento di gruppi che chiedono accoglienza. Si tratta di gruppi di volontariato, sportivi, d’impegno sociale, gruppi di disabili, gruppi parrocchiali, di preghiera, campi scuola, gruppi con finalità turistica come le donne di Brugherio che vengono da diversi anni e con itinerari che vanno anche oltre confine. Siamo contente quando la nostra Casa per ferie viene utilizzata anche per iniziative, incontri, corsi che riguardano la nostra vita CM e quindi voluti e organizzati dall’Istituto stesso. Anche questa partecipazione CM è un modo per sentire più ”nostra” questa Casa nel senso che ci offre la possibilità di vivere insieme esperienze che ci aiutano a crescere insieme. La gente del luogo ci vuole bene Il contesto esterno, ambientale, dove ci troviamo immerse, rispetto agli inizi, si sta rivelando accogliente. Sentiamo che la gente ci vuole bene, s’interessa di noi, della Casa…e la frequentano volentieri anche per un breve incontro, un caffè o un buon bicchiere di vino. Naturalmente bisogna tenere conto che qui domina la lingua tedesca. E sappiamo che dietro ogni lingua diversa dalla nostra, c’è anche una cultura diversa, una storia diversa, un modo di sentire e rivelarsi diverso che a volte non è facile comprendere fino in fondo. Comunque sia con gli ospiti che con gli abitanti del luogo, sentiamo importante porci in un atteggiamento costante fatto di semplicità, accoglienza, servizio. E questo favorisce un clima familiare, spontaneo dove ognuno: bambino, giovane, adulto, anziano o diversamente abile che sia, si sente accolto così com’è e con quanto sta vivendo e soffrendo in quel momento della sua vita. Possiamo davvero affermare che su questo colle abbiamo vissuto e viviamo tante belle esperienze con persone che, con le loro storie variegate, con le loro aspirazioni, problemi, hanno bisogno di incontrare qualcuno/a con cui condividere quanto di bello, di vero, di buono, di faticoso si portano nel cuore. Ci è di forza e di stimolo il metterci ogni giorno, con umiltà e amore, al servizio dei nostri ospiti, cercando di donare al momento opportuno anche quella Parola che può illuminare, consolare, nutrire la vita di ciascuno. E’ con questo stile incarnato che cerchiamo di rispondere alla nostra missione di laiche consacrate che consiste nel “vivificare con la forza del Vangelo, nello spirito che ci è proprio, l’ambiente in cui viviamo, perché ogni persona ritrovi se stessa in Cristo”(Stat.n.13). [img2bdx] Un grazie che per noi è impegno Il lavoro è tanto e l’impegno richiesto è notevole ogni giorno. Ma ci dà molta forza la grazia che attingiamo al Cuore di Cristo e anche il constatare che gli ospiti sono contenti, si trovano bene, si sentono a loro agio…E spesso ci esprimono con vivacità la loro gratitudine gioiosa. Riportiamo a questo proposito due messaggi che esprimono gratitudine e incoraggiamento. Il primo viene dal Brasile, da una suora missionaria che ha trascorso un periodo di riposo qui da noi insieme ai suoi cari: Carissima Fiora e tutte voi, sono a Manaus, nell’Amazzonia Brasiliana da tre giorni e mi sono ricordata (ma non solo adesso…) di avervi promesso una cartolina, però mi sono accorta di non avere il vostro indirizzo postale completo. Voglio esprimervi, ancora una volta, la mia gratitudine per ciò che siete e avete fatto per me e continuate a fare per Mariarosa e Nino. Prego il Signore per ciascuna di voi e in particolare per te, Fiora, perché possiate continuare questa bella missione di generosa accoglienza che è testimonianza viva dell’immenso e gratuito Amore di Dio per ogni sua creatura. Con grande affetto. Suor Valeria. L’altro messaggio è di un nostra caro fratello dehoniano che più volte è stato qui da noi anche prestando il suo servizio sacerdotale. Così ci scrive: “Carissima Fiora, un sentito e doveroso ringraziamento per la vostra fraterna ospitalità. Grazie dei due passaggi alla stazione di Monguelfo… La vostra presenza è il valore aggiunto di Villa San Giuseppe. Lo si sente e lo si percepisce. Non da me previsto, con la festa dell’Assunta, ho avuto la fortuna di vivere un momento estivo importante della vostra Casa. Il Signore vi conservi e vi protegga a lungo. P. Angelo Arrighini scj. Queste manifestazioni di gratitudine sono per noi uno stimolo a crescere dal di dentro del nostro essere CM per un servizio sempre più adeguato e che non si fermi solo al corpo, ma interpelli anche le profondità dello spirito dei nostri ospiti in ordine ad una vita vissuta in pienezza sia a livello umano che evangelico. Lavoriamo “guardando lontano” La motivazione di fondo che fa da motore al nostro servizio è la dimensione missionaria. Il ricavato del nostro lavoro qui a Villa San Giuseppe ha come finalità quella di sostenere la nostra presenza e missione nei Paesi dove siamo presenti: Indonesia, Africa, America Latina, Portogallo, Italia. Una presenza e azione che comporta animazione, formazione, progetti di promozione e di volontariato internazionale, viaggi…Cerchiamo di far conoscere ai nostri ospiti, anche con iniziative concrete, questa dimensione missionaria. Solitamente essi si rivelano sensibili alla solidarietà e si lasciano coinvolgere anche nell’animazione stessa. Si vivono insieme, infatti, momenti belli a questo riguardo soprattutto a metà luglio, al Ferragosto e a Capodanno, organizzando lotterie e vendita di oggetti “missionari”. E’ commovente vedere l’impegno e l’entusiasmo di tanti ospiti, uomini e donne, per allestire tali vendite e ottenere introiti. Sono anche queste occasioni non solo per racimolare aiuti per chi ha meno di noi, ma anche per allargare i nostri orizzonti, a volte troppo limitati alle nostre esigenze, e per cogliere che l’impegno ad essere missionari, cioè portatori della”vita buona che è il Vangelo”, si radica nel nostro battesimo, nel nostro essere e diventare cristiani nel quotidiano. Infine, una speranza e un appello. Dato che Villa San Giuseppe è dotata anche di ambienti che si prestano per organizzare e vivere tempi di preghiera, di formazione, di animazione…ci piacerebbe che la nostra Casa venisse più usata anche da parte della CM per questa bella finalità. [img3bcx]
pellegrinaggio in terra santa
 
Dal 15 al 22 agosto 2007 sono stato in pellegrinaggio in Terra Santa. E' stato un grande dono, inaspettato, che mi ha dato modo di poter toccare da vicino quanto e con passione andavo meditando nel mio cammino di fede. Era da tempo in cantiere questo pellegrinaggio, ma purtroppo col tempo appariva un sogno irrealizzabile. E invece, riconoscente a Dio e non solo..., ho avuto modo di percorrere, anche se in breve tempo, alcune strade e sostare in alcuni luoghi dove ha dimorato il Verbo di Dio, il Salvatore del mondo: Gesù Cristo. Non è facile riferire, e in poche parole, quanto quei luoghi, quelle strade, quei ruderi, quelle basiliche... abbiano segnato profondamente il mio animo. Posso solo dire che grande è stata la commozione, unita a un'enorme gioia e meraviglia. Nazaret, il Tabor, Cafarnao, il mare di Galilea, il monte delle Beatitudini, Cana, Betania, il fiume Giordano, Betlemme, il deserto di Giuda... Gerusalemme non sono più nomi di luoghi lontani, vaghi... ora fanno parte della mia esperienza di fede, una fede che non cercava ulteriori prove ma che, proprio per grazia, è stata confortata, illuminata, istruita maggiormente, perché quello che andavo meditando e sognando nella mente ha trovato ora un riscontro anche storico e geografico. Questi luoghi percorsi da Gesù, dove Gesù ha annunziato il Regno di Dio, ha toccato e guarito tanti malati e, soprattutto, dove ha offerto tutto se stesso per la salvezza dell'umanità, ebbene questi luoghi si sono manifestati anche ai miei occhi, li ho percorsi, in parte, anch'io, pur se in autobus. Ora, più di prima, posso comprendere meglio la Parola di salvezza che, mediante la Chiesa, Gesù fa giungere alle mie orecchie. Tanti aspetti che prima si annidavano nella mente, spesso come contenuti astratti, ora si manifestano in maniera più chiara ed hanno una collocazione nuova, concreta, reale, perché Gesù Cristo è il Dio della storia, è il Dio che si è annientato per essere in tutto come noi. Questa Terra Santa visitata mi ha, dunque, dato la possibilità di riscoprire le radici della mia fede; qui l'Amore di Dio per l'uomo si è fatto carne, qui l'Amore di Dio si è reso visibile, qui la tenerezza del Padre si è resa concreta in Gesù di Nazaret, che passando per le strade beneficava tutti, qui si scopre passo dopo passo il senso e la voglia di "essere nel mondo" testimoni di speranza, una speranza che non delude e che ha un solo nome: Gesù Cristo.
incontro alla nostra terra
 
S. Angelo a Fasanella Quest’anno, per la prima volta, con i gruppi dell’ACR, terminata la scuola, abbiamo potuto fare nuove e indimenticabili gite. La prima giornata – 2 luglio - siamo andati a S. Angelo a Fasanella (SA): si chiama S. Angelo perché si pensa che in quel paese sia apparso s. Michele arcangelo; a Fasanella, perché vicino scorre un fiume con questo nome. Siamo partiti alle 9.00. Già in pullman, dopo aver salutato le mamme e aver pregato, Luisa e Lucia ci hanno fatto fare dei giochi: ci è piaciuto molto quello dell’uomo di legno. Siamo arrivati a S. Angelo alle 12,30 per colpa di un incidente che ha creato una lunga coda sull’autostrada. Quindi una navetta ci ha accompagnati in un parco situato in mezzo alla natura. Dopo aver pranzato, ci siamo divertiti facendo bellissimi giochi; il primo a coppie: Lucia ci dava degli ordini e noi dovevamo eseguirli e ci siamo aggrovigliati e abbiamo riso molto. Poi ci siamo divisi in squadre. Nella prima gara ogni squadra doveva fare una corda con tutto ciò che avevamo. Poi, invece, si trattava di prendere acqua dal ruscello con un bicchiere, senza usare le mani, e riempire una bottiglina. Ci siamo divertiti moltissimi. È stato fantastico! Alla fine abbiamo fatto una passeggiata per andare a vedere le cascate, che erano bellissime e con il caldo che faceva avremmo voluto farci un bel bagno. Tornati in paese, siamo andati a visitare la grotta di S. Michele, che è adibita a chiesa. La cosa più caratteristica è che, dietro l’altare di S. Michele, si intravvede la forma di due ali sulla roccia, perciò si dice che l’Arcangelo abbia lasciato l’impronta quando è apparso nella grotta. Ma gli angeli sono puri spiriti, non hanno ali e non lasciano impronte. Santuario del Getsemani e Madonna del Granato Il 4 luglio siamo andati al Getsemani, un santuario vicino a Paestum. Appena arrivati abbiamo visitato la chiesa dedicata a Gesù che prega nell’orto degli ulivi. Al centro della chiesa c’è una statua di Gesù che prega appoggiato ad una grande roccia. Intorno a questa immagine abbiamo parlato di Gesù, della sua vita e soprattutto della sua sofferenza per tutti noi. Usciti, siamo andati nel bosco che circonda il santuario, e abbiamo fatto una lunga passeggiata, poi, in un anfiteatro abbiamo pranzato e giocato, prima a pallone, poi a scendere i gradini portando in testa un bicchiere pieno d’acqua e non dovevamo farla cadere. Prima di ripartire, siamo andati in una fattoria vicina a vedere l’allevamento delle bufale. In pullman siamo andati nella vicina chiesa della Madonna del Granato dalla quale si ammira un bel panorama. Lanciano e Fossacesia Domenica 6 luglio siamo andati a Lanciano, dove c’è la chiesa del miracolo eucaristico. Sono venuti anche alcuni genitori. Dopo aver partecipato alla santa messa, abbiamo osservato l’ostia diventata carne e il vino grumi di sangue. Siamo scesi nei sotterranei della chiesa dove ci sono i resti della città antica. Attraversata la città, siamo arrivati in un parco dove abbiamo pranzato all’ombra degli alberi. Quel posto era stupendo. C’erano anche i pavoni. Anche lì abbiamo fatto giochi nuovi e divertenti e abbiamo socializzato. Più tardi siamo andati all’abazia di S. Giovanni in Venere a Fossacesia. Abbiamo ammirato il bellissimo panorama sul mare e visitato l’abazia dove ci sono i frati passionisti. Lago di Barrea Barrea è un paese in provincia dell’Aquila, vicino a un lago, molto grande, bello e pulito, che fa provare un’emozione indescrivibile. Quel posto sembra un paradiso. Dopo aver visitato il paese, siamo andati in un parco enorme, la Camosciara, dove abbiamo pranzato e dopo abbiamo fatto il giro del parco con un grazioso trenino turistico, che ci ha lasciato all’inizio di un sentiero che porta alle cascate delle ninfee. Dopo una lunga passeggiata fu bellissimo vedere quelle cascate piene di vita e di purezza e Lucia ne ha approfittato per parlarci di Dio e di come la nostra vita assomigli ad una sorgente. Siamo andati anche a Civitella Alfedena dove abbiamo visitato il museo del lupo e abbiamo visto anche un lupo vivo, ma dentro una zona recintata. Infine, per rinfrescarci abbiamo preso un gelato e siamo ripartiti. Il viaggio di ritorno, anche se lungo, ci sembrò molto breve, perché eravamo in compagnia, infatti abbiamo fatto tutto insieme e questa è la cosa più importante, perché nella vita non c’è gusto se non condividi le cose con gli altri. Monte Faito Ultima tappa, che ci è piaciuta di più, il Monte Faito. Questa gita è stata molto emozionante per la maggior parte di noi, perché abbiamo affrontato il viaggio con vari mezzi: il pullman di linea, il treno e infine la funivia, il mezzo per noi più nuovo, emozionante e divertente… bellissimo! Si vedeva il golfo di Napoli; ci sentivamo felici, pieni di forza e di speranza nell’affrontare quel viaggio. L’aria lassù era diversa, fresca e pura. Abbiamo fatto una lunga passeggiata per arrivare alla chiesa dedicata a S. Michele Arcangelo. La cosa più bella è stata vedere il panorama, come se fosse un piccolo mondo da tenere in mano. In chiesa abbiamo pregato e ringraziato il Signore. Da lassù si potevano persino toccare le nuvole! Scendendo, abbiamo trovato un posticino dove pranzare e fare dei giochi. Riprendendo il cammino siamo arrivati al Belvedere, da dove, salendo su alcune rocce, abbiamo ammirato i due golfi, di Napoli e di Salerno. Era a dir poco fantastico: dietro di noi c’erano le cime della montagna. Dopo tutto questo abbiamo ripreso la funivia e gli altri mezzi per tornare a casa, stanchi ma felici. Per noi questi giorni sono stati una magnifica esperienza e la faremmo di nuovo molto volentieri. Il gioco che ci è piaciuto di più è proprio quello di essere stati insieme e di aver condiviso tutto come fratelli. Grazie alle missionarie e alle educatrici che ci hanno guidati con amore e dedizione, e preghiamo per loro.
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COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE
Via A. Guidotti 53, 40134 - Bologna - Italia - Telefono: +39 051 64 46 472

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