Questa è la mia
missione da alcuni anni ormai: prendermi cura di mia madre ogni giorno, insieme
ai miei fratelli, che collaborano all’assistenza di nostra madre nelle notti e
nei fine settimana.
È una missione
delicata, perché mia madre è paralizzata, costretta a letto e fragile. Si nutre
attraverso un sondino nasogastrico, con pasti vari, preparati da me a casa. Usa
l’ossigeno ventiquattro ore al giorno attraverso occhiali nasali. Tuttavia,
nonostante le difficoltà, sto facendo del mio meglio, confidando sempre nel
Signore della Vita, e che la sua volontà sia fatta ogni giorno! Quindi vivo il
mio essere una missionaria consacrata, curando mia madre come se fosse Gesù
Cristo nostro Salvatore. Cerco di vivere i momenti di preghiera come richiesto
dal nostro Statuto e Regolamento di vita, recitando Lodi, Vespri e il Rosario.
Però è anche un programma che non sempre riesco a corrispondervi, perché se mia
madre ha bisogno, non esito a lasciare tutto e prendermi cura di lei.. Per
partecipare all'Eucaristia, spesso devo accontentarmi della televisione.
Mi sento molto
serena e tranquilla, perché in questo momento sento che la missione che devo
portare a termine è: prendermi cura con tanto amore di chi mi ha dato la vita,
mi ha aiutato a crescere e mi ha insegnato ad amare Gesù!
Contemplando e
adorando Gesù in mia madre in cui Lui è presente e lei ha bisogno di essere amata e curata, con grande affetto e
tenerezza, sento che sto anche con Gesù.
Questa è la mia
missione di badante: garantire che mia madre completi i giorni che il Signore
Gesù le concederà!