Ho partecipato ad un incontro virtuale della Famiglia dehoniana dal titolo "Conoscere la comunità laicale dehoniana nel contesto dei movimenti laicali". Già il titolo rende l’idea della realtà del movimento dehoniano presente in Indonesia. Un buon inizio, per capire che questo gruppo di famiglia laica dehoniana oggi sta camminando verso "Duc in Altum".
Padre
Wahyu SCJ, ci ha accompagnato durante l’incontro. La sua riflessione è partita
dalla definizione del gruppo laicale dehoniano: movimento dello Spirito Santo
che, come viene detto nel Concilio Vaticano II in “Apostolicam Actuositatem”, i
laici hanno una chiamata e un dovere di seguire Cristo nell'azione apostolica,
mettendo a disposizione i doni che
hanno. Il fondamento della chiamata e della missione è l'amicizia con Cristo. Ricevendo il
battesimo le persone partecipano alla missione di Cristo: sacerdotale, profetica, regale(cf. Cristifideles Laici).
Padre Wahyu ha fatto pure un breve storico di questo inizio
dehoniano. In realtà la famiglia dehoniana esisteva sin dalla fondazione dei
SCJ, perché quando la Congregazione cominciò ad essere presente in varie parti del mondo si cominciò a collaborare con tante persone laiche che volevano aiutare il ministero dei
Sacerdoti SCJ. Anche in Indonesia i dehoniani hanno iniziato a lavorare insieme ai laici per servire la chiesa. Nel
2003, la Famiglia Dehoniana è diventata importante perché è entrata nell’agenda
di riflessione all'Assemblea della Congregazione SCJ. Ricordo che proprio in
quel periodo Francesca era presente in
Indonesia per verificare con Mudji alcuni passi futuri e riflettere soprattutto
su come accompagnare la CM che stava nascendo. Io e Antonia eravamo presenti a questo evento con p.
Haryoto. Mudji e Francesca si sono avvicinate a noi per presentarsi… qui è
iniziato a crescere il seme della CM. Da allora Francesca ha continuato ad
accompagnarci sia di presenza per gli incontri di formazione che via e-mail
(internet) fino al periodo del Biennio di formazione. Dopo la scomparsa di
Francesca il 9 gennaio 2006 abbiamo
continuato la formazione con Santina che fino ad oggi ci sta accompagnando.
È molto positivo che, ad ogni riunione programmata qui in
Indonesia, i laici della famiglia dehoniana riescano a trovare il tempo per
muoversi e recarsi nei vari posti dove la riunione viene svolta. E non sempre
la località che viene scelta è vicina…Ora si sta pensando alla formazione dei membri, alla formulazione
di uno Statuto. Una bozza è già stata presentata a livello internazionale.
Vivere lo spirito di Padre Dehon è un percorso spirituale
verso la santità e la perfezione del Vangelo . Padre Wahyu ha presentato alcuni
punti importanti, linee guida tolte dallo Statuto:
Conoscere la vita di padre Giovanni Leone
Dehon
Partecipare agli incontri
Imparare a conoscere le tradizioni spirituali
dehoniane
Conoscere alcuni valori dehoniani
Capacità di essere guida animatore o moderatore del gruppo
Partecipare all'eredità di Padre Dehon, sia
della tradizione spirituale che del lavoro apostolico
La pratica del sacramento della penitenza
Meditare sulla parola di Dio come notizia
d'amore
Devozione per i santi, accogliere insegnamenti
relativi al Sacro Cuore di Gesù
Sviluppo
comunitario o intercomunitario sulla spiritualità dehoniana.
Si è riflettuto anche sulla gestione economica della Comunità, la cooperazione reciproca e
l'utilizzo del sistema economico.
La finalità, gli obiettivi di questo incontro è stato quello
di coinvolgere i coordinatori e animatori dei vari gruppi di città o isole come:
Jambi, Palembang, Belitang, Jogjakarta … In effetti, l'Indonesia è molto ampia;
queste città appartengono solamente a 2 isole ed è qui che
per il momento si sta sviluppando questa realtà . Non sappiamo ancora com'è il
movimento a Papua e su altre isole dove sono presenti i Padri SCJ.
Ci sarà ancora una continuazione di questo incontro,
precisamente il 31 maggio 2021.
Continueremo a riflettere, monitorare, partecipare e ad essere sempre più
coinvolti. Ovviamente non tutti i membri CM dell’Indonesia possono partecipare a causa del tempo limitato di
ciascuna. Sentiamo che è importante una nostra presenza che valutiamo volta per volta. Tuttavia, crediamo
e riteniamo importante che questa
esperienza venga condivisa con tutti i
membri della Compagnia Missionaria, affinché possiamo “essere nuovamente
incantati dal Sacro Cuore di Gesù, fonte
di forza spirituale alla quale attingiamo, soprattutto in questi tempi
difficili della pandemia. La nostra speranza è che, anche con tutte le
difficoltà del mondo, noi saremo fedeli e continueremo a credere all’amore del
Sacro Cuore di Gesù, continueremo ad
abbracciarlo e contemplarlo per ricevere il potere e la forza spirituale di
Gesù, nostro Maestro. Vivat Cor Jesu per
Cor Mariae.