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COMPAGNIA MISSIONARIA
DEL SACRO CUORE
una vita nel cuore del mondo al servizio del Regno...
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Esodo
Posted by Santina Pirovano

Raccontaci un po’ la storia della tua vita: la tua famiglia … l’ambiente dove hai vissuto … i tuoi progetti ecc.

Mi chiamo Rosa, e da sedici anni sono nella Compagnia Missionaria ... Sono nata 59 anni fa in una famiglia semplice e lavoratrice, nella città di Resistencia, capitale della provincia del Chaco, una delle provincie del nord dell’Argentina. Mio papà faceva il Capo cantiere edile e lavorava nel Ministero delle Opere pubbliche della Provincia. Mia mamma, ora in pensione, era docente. Sono la prima figlia di tre fratelli. Attualmente vivo con mia mamma e con mio fratello e la sua famiglia. I miei ricordi dell’infanzia sono felici, era un tempo dove c’era anche la presenza della mia nonna paterna. Trascorrevo i miei giorni tra giochi e studio con altri bimbi vicini, amici, compagni di scuola e cugini ... Senza dubbio, il fatto di avere saputo che i miei genitori mi avevano battezzato dopo tre giorni dalla nascita ha significato per me un regalo del Signore.

La conoscenza di Gesù cominciò formalmente con la partecipazione al catechismo, quando già avevo nove anni. Ringrazio Dio per questi due punti luminosi della mia vita: la catechesi e la cresima. Conoscere Gesù attraverso il Vangelo, la sua Parola è stata un’esperienza straordinaria e appassionante che mi ha portato a cercare sempre di più una maggior conoscenza e intimità con Lui. La sete che Gesù aveva svegliato dentro di me mi diede l’impulso di partecipare ai gruppi dei giovani della Parrocchia. Alternavo le mie attività parrocchiali con le giornate di studio nella scuola secondaria (Liceo) e più tardi all’università.

La tua vocazione: come è nata? Che cosa ti ha spinto a scegliere la Compagnia Missionaria?

La chiamata per diventare “missionaria” è stata presente nella mia vita fin da giovane perché nella mia parrocchia c’erano i Sacerdoti Missionari Redentoristi che organizzavano piccole missioni di evangelizzazione nel quartiere e nelle aree più lontane. Una volta finita l’università, ho anche partecipato, alle missioni rurali con un gruppo missionario della diocesi. Le missioni mi hanno sempre creato un certo timore, ma sentivo anche un certo impulso interiore che mi spingeva a partecipare con molte aspettative e allegria ...

Appena mi sono laureata in biochimica, ho cominciato a lavorare intensamente nella mia professione ... Ricordo che una amica mi invitò a partecipare a un ritiro spirituale organizzato dai Padri Gesuiti, ritiro che era conosciuto come “Esercizi spirituali di Sant’ Ignazio”. Questo ritiro è stato molto importante per la mia vita, come si suole dire qui da noi, “ha segnato un prima e un dopo...”

Prima di sentire la chiamata di Dio che cominciò con l’accompagnamento spirituale, frequentavo la chiesa come una semplice fedele laica aperta al matrimonio o a una vita sola come faceva ogni donna. Quando Dio mi ha confermato la chiamata e mi ha dato questa certezza ho cominciato a guardare alla mia vita e mi sono resa conto che molte cose Lui aveva fatto per me, preparando questo cammino.

In questa tappa il Signore cominciò a lavorare in me attraverso delle persone, fatti, eventi, esercizi spirituali e soprattutto un accompagnamento spirituale privilegiato per arrivare poi alla Consacrazione a Dio. Qualcosa di impensato, fuori dai miei progetti, succedeva che ... con il passare del tempo, si andava confermando questo discernimento vocazionale e Dio mi stava portando per questo cammino come viene descritto nel libro dell’esodo del popolo ebreo.

... Finalmente arrivai alla Compagnia Missionaria del Sacro Cuore con una grande aspettativa e illusione ...

Nella misura in cui partecipavo e conoscevo l’Istituto andavo convincendomi che era questo il posto che Dio aveva scelto per me. Il Sacerdote Gesuita che mi aveva accompagnato spiritualmente e l’Abbadessa delle Clarisse di Resistenza, furono le persone più significative che mi aiutarono come fedeli strumenti di Dio in questo cammino vocazionale. Parlando di discernimento vocazionale devo confermare che è uno strumento della Chiesa che mi ha molto aiutato a scegliere il cammino esatto per me.

Uno sguardo alla tua vita attuale

La mia vita attuale si svolge in famiglia, nella Compagnia Missionaria e più di tutto nel mio lavoro. Nella parrocchia ho un piccolo impegno alla celebrazione della Messa. Ho un ritmo di vita abbastanza intenso. In casa ho la mamma anziana che con i suoi 88 anni di vita sacrificata e donata alla famiglia, con la sua presenza riempie il mio cuore. Il mio lavoro da me gestito (nel mio laboratorio che è ubicato vicino alla mia casa), mi permette di rimanere con lei quando ha bisogno; svolgo il mio modesto servizio nel campo sanitario. Data la crisi economica del paese siamo, in un certo senso, obbligati a lavorare di più per poter sussistere…

Durante la pandemia come gruppo CM ci siamo sentite aiutate dallo Spirito Santo per poter mantenere i nostri programmi di incontri e per non spezzare i momenti di comunione che ci legano tra noi. È stato molto importante poterci riunire in forma virtuale, una volta al mese con le nostre sorelle del Cile, recitare anche il rosario una volta alla settimana, usare cioè questi mezzi tecnologici con creatività, per poter condividere questo tempo incerto dovuto alla pandemia ci ha fortificate nella comunione e come Famiglia CM.

La Sede Centrale CM di Bologna! Qualche hanno fa hai avuto modo di tornare alle nostre “radici” e conoscere questa realtà. Le tue impressioni?

Ricordo con molto affetto il primo viaggio in Italia, per partecipare all’Incontro delle “giovani consacrate” nell’anno 2012. È stato meraviglioso poter conoscere le nostre radici e poter condividere con le sorelle di altri paesi … sentire così viva l’azione dello Spirito Santo che ci permetteva di comunicare tra di noi … nonostante le lingue diverse ed anche conoscere di persona P. Albino nostro fondatore … è stato tutto un gran regalo di Gesù attraverso la Compagnia Missionaria.

In questo tempo così incerto di pandemia e di guerra quali sono le sfide che ti sembrano più importanti?

In questo tempo in cui sembra che stiamo uscendo dalla pandemia, tra le tante sfide importanti che si presentano vedo: la necessità di creare un clima e iniziative che ci aiutino a ritornare alla normalità, poter ancora presenziare di persona ai vari eventi, poter progettare di nuovo ritiri, incontri, viaggi … la necessità di affrontare il futuro, con coraggio e speranza, anche se l’ombra dell’epidemia e isolamento è sempre presente …

In ogni modo, penso che la nostra Madre Chiesa ci guiderà nei passi che dovremo dare. A livello di Istituti c’è stato un passo importante: si è già ritornati a programmare e organizzare la Conferenza degli istituti Secolari Argentina, incentivando la formazione delle varie comunità secolari per ogni regione. È un grande sogno che ha il suo processo…

I tuoi sogni futuri…

Il mio sogno futuro e la mia preghiera di ogni giorno, è quello di poter essere fedele al progetto di Dio su di me … conto sulla sua Parola … Esodo: “Io manderò un angelo davanti a te, perché ti protegga nel cammino e ti conduca fino al posto, che ti ho preparato” (Es. 23,20).

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