Carissime/i,
ci prepariamo a
vivere la Pasqua di Resurrezione, il gaudio di saperci salvati da Cristo.
Questa gioia riempie i nostri cuori per aver camminato durante la Quaresima
nella preghiera, nel silenzio e nell’offerta. Si, questo cammino lo abbiamo
fatto con Lui, sicuramente le nostre anime hanno fatto esperienza della sua
Misericordia che risana le ferite che il peccato ci ha provocato.
La Passione, Morte
e Resurrezione sono i momenti privilegiati della contemplazione, propri del
nostro carisma che nasce dalla contemplazione del Cuore Trafitto di Cristo,
segno di Amore totale che ci impegna in questo tempo particolare della storia a
testimoniarlo. Papa Francesco nell’Assemblea Generale della CMIS (agosto 2022)
ci diceva: ”Siete chiamati a vivere tutta
la precarietà del provvisorio e tutta la bellezza dell’assoluto nella vita
ordinaria, per le strade dove camminano gli uomini, dove più forte è la fatica
e il dolore, dove i diritti sono disattesi, dove la guerra divide i popoli,
dove viene negata la dignità. È lì, come Gesù ci ha mostrato, che Dio continua
a farci dono della sua salvezza. E voi siete lì, siete chiamati a essere lì,
per testimoniare la bontà e la tenerezza di Dio con quotidiani gesti d’amore”.
Questo cammino non
lo facciamo da soli, i nostri gruppi sono la prima cellula chiamata a dare
questa testimonianza che si fonda sulla vita di preghiera, nell’ascolto della
Parola e nella vita sacramentale. I nostri gruppi devono essere questa comunità
dove il dialogo franco e fraterno non può mancare dato che è lì che si
costruisce quella Betania che dà questa testimonianza di amore, fede e
speranza. Vi invito in modo speciale a discernere come stiamo vivendo questo
punto nei nostri gruppi, ricordiamo: “Il
carisma dell'amore che si fa comunione è dono che ci supera continuamente.
Convinte che lo portiamo "come tesoro in vasi di creta", ci
impegniamo a: … una periodica revisione di vita circa il nostro modo concreto
di vivere la comunione fraterna, … scambiarci il perdono reciproco ogni volta
che abbiamo coscienza di aver ferito o disatteso lo spirito di fraterna
comunione nei rapporti interpersonali”. (RdV n° 77)
Desidero ricordare
in particolare che lo scorso 7 gennaio la nostra cara missionaria Kuki
dell’Argentina è tornata alla Casa del Padre dopo una lunga e dolorosa
malattia. Per il gruppo dell’Argentina è stato un avvenimento molto speciale,
ci costa questo distacco fisico per tutto quello che lei è stata per il gruppo
e per la CM. Il bello del dono della sua vita è stata la sua autentica ricerca
per rispondere con generosità alla
volontà di Dio in ogni giorno della sua vita espressa nella sua gioia e carità.
Care sorelle e cari
fratelli vi auguro, assieme a tutto il CC una gioiosa Pasqua e che le nostre
vite diano testimonianza che la nostra Vita in Cristo Risorto è la nostra
pienezza.
In comunione.