Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino
Ho conosciuto p. Albino quando venne in Sardegna in uno dei
suoi viaggi per incontrare i membri
dell’ Apostolato della Riparazione e presentare l’Istituto della Compagnia
Missionaria da poco iniziata. Io non avevo ancora 20 anni!
Mi ritrovo oggi a scrivere questa testimonianza con 83 anni
compiuti. In quel periodo ero alla
ricerca di un Istituto. Ricordo che non avevo chiaro quale scelta fare anche
perché l Istituto da lui presentato aveva la sede a Bologna ed io non ero mai uscita dall’isola
della Sardegna. Alla fine dopo una fitta corrispondenza, decisi di partire, e
arrivai a Bologna senza conoscere nessun altro che p. Albino.
Una persona molto distinta, intelligente ed elegante (come
era il suo cognome e lo era davvero!).
Dal punto di vista
spirituale insisteva molto sulla conoscenza e familiarità con la Parola di Dio,
sulla piccola preghiera d’offerta rinnovata durante la giornata e sull’impegno
a vivere la carità: “Perdete tutto,
diceva, ma non perdete la carità”.
Altra grande raccomandazione era la fedeltà all’adorazione
quotidiana e agli impegni presi. Non posso dimenticare il suo grande amore alla
Madonna a cui aveva affidato fin dall’inizio la CM, nominandola Direttrice
Generale dell’Istituto e riservandole anche un posto d’onore a tavola…
Sono passati tanti anni…riconosco che p. Albino mi ha sempre accompagnato tramite la
corrispondenza e quando poteva veniva a
visitarci nei vari posti dove anch’io ho lavorato: Mozambico, Portogallo…Ha
sempre avuto la preoccupazione di conoscere la realtà dove eravamo inserite .
Questa è stata la testimonianza e l’eredità che ho avuto da
p. Albino, dalla quale mi sono lasciata orientare durante oltre 60 anni di
appartenenza alla CM.
Ci sarebbero tante altre cose da dire, ma altri
completeranno. Non mi resta che dire:
Grazie p. Albino per la tua testimonianza e per il tuo amore per la Chiesa, per
la CM, per me!