Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino
Risalgo il legame
d’affetto che si è subito creato con P. Albino. Avevo da poco conosciuto la
Compagnia Missionaria nell’estate del 1990, e in autunno ho cominciato a seguire
i ritiri col gruppo a S. Damiano.
Alcuni luoghi per incontrarlo oggi nella memoria: S. Damiano, Bologna, la casa per ferie, da Siusi ad Asiago.
A S. Damiano il primo
incontro. Lì, e poi a Milano e a Brugherio, P. Albino ha guidato i ritiri del
nostro gruppo, finché ha potuto. Sempre con premura paterna.
Il “Battesimo”: lì la radice di ogni vocazione, figli nel Figlio! E
l’invito a farne memoria, a viverlo nella pienezza.
La “Preghiera di Mosé” (Es. 32,11)
Ma una sua meditazione
su Esodo 32 ha inciso profondamente sulla mia vita: la vocazione, non un
privilegio, ma dono per «essere donati»! Mentre lo ascoltavo, diventava viva
l’immagine di Mosé che “resiste” a Dio per solidarietà col popolo! La
consacrazione non per una salvezza personale, non un cammino per superuomini o
superdonne, ma per uomini e donne che, come Cristo, guardano al Padre portando
i loro fratelli, “fatti uno” col popolo!
E nella piccola preghiera d’offerta
ogni atto diventa significativo per
l’avvento del Regno.