Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino
L’eredita di p. Albino è un bene che
accolto in noi fa bene alla nostra vita. Non è semplice esserne consapevole, ma
dobbiamo avere fiducia nella misericordia di Dio che ci può aiutare.
Fare memoria significa far vivere i ricordi e dire GRAZIE.
Ricordo
il tempo trascorso insieme a Monguelfo Villa San Giuseppe, d'estate, quando con
Ludo sono stata in Italia (nel 2010). Una volta alla settimana studiavamo italiano: p. Albino era il nostro
insegnante. Alle volte mi capitava di arrivare in ritardo alla lezione, allora
mi sgridava, ma sempre in tono affettuoso.
E’
stata una persona che ha avuto grande influenza nella vita della CM ma anche
nella mia vita personale sia con il suo esempio, sia con i suoi scritti
meditativi che ho potuto leggere. Voglio sottolineare
alcuni punti importanti che ho trovato tra i miei appunti e mi aiutano nel mio cammino.
Alla preghiera
P. Albino ha vissuto la sua preghiera
nella fedeltà alla recita quotidiana del
Breviario, celebrazione
eucaristica, meditazione, adorazione. Anche negli anni di grande lavoro apostolico e degli
innumerevoli viaggi
che ha fatto, non ha mai tralasciato e trascurato questi punti
fondamentali. La fedeltà che ha sempre chiesto alle missionarie e
familiares l’ha vissuta lui per primo. Dava una importanza particolare alla
piccola preghiera d’offerta“Mio Dio, io ti offro questa azione… in
unione a Gesù , per mezzo di Maria, in spirito di amore e per l’avvento del tuo
regno nel mondo” da
recitare prima di ogni attività, lui la riteneva come la chiave d’oro , la fiamma
di fuoco, il mezzo provvidenziale con il quale possiamo dare a ogni azione,
anche le più ordinarie, un significato ampio missionario, di offerta e di salvezza. Era uno spirito di
preghiera che in fondo tracciava quanto dice il nostro
statuto ai numeri: 64 – 65.
Alla missione, al carisma,
all’obbedienza
Ha voluto essere profeta del Regno
del Sacro Cuore, nelle sue scelte di
vita e
nella quotidianità attraverso il primato della carità, della gratuità di una donazione fatta con il cuore...fino a diventare comunione. L’amore, è il segno che la CM deve offrire a tutti vissuto
con tanta intensità da creare la comunione, l’unità: è il
carisma che ci caratterizza. Il segno che la nostra Famiglia deve offrire a
tutti.
Allora il mio impegno deve essere
quello che p. Albino ci raccomandava “perdete tutto, piuttosto che perdere la carità!”Sempre!
Questo ha assunto un
grande significato per me. Alimentare la mia vita con molta preghiera ,
aiutarci anche per cercare una piena identità, qui nella chiesa dove viviamo in
Indonesia. Vivere l’ecce venio e l’ecce
ancilla anche nelle piccole cose.
Una delle sue meditazioni concludeva con questa domanda: Che cosa
possiamo fare per rendere insieme sempre
più bella questa nostra Famiglia, per portarne la fisionomia e gli ideali con
entusiasmo su tutte le strade del mondo? Una domanda ancora attuale e valida che ci viene
consegnata ancora oggi ricordando l’anniversario della sua morte.
Grazie Padre Albino Elegante, perché ho potuto conoscerti e leggere tanti
tuoi scritti che sono diventati la mia eredità, dove posso continuare a conoscerti ancora meglio e a ricordarti
sempre.