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Un pilastro di sostegno
Posted by Ludovika Endang Sulastri

Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino

Nel 2010 io e Lucy abbiamo avuto la possibilità di passare quasi un anno in Italia a Bologna per conoscere meglio la CM e anche per studiare la lingua italiana. Un’occasione molto interessante che ci ha dato la possibilità di vivere avvenimenti belli e sereni, alle volte  divertenti, oltre a conoscere meglio la CM e a sentirci orgogliose di appartenere a questa famiglia. E’ in questo contesto che abbiamo conosciuto p. Albino, una persona che ha dato un “colore” diverso alla nostra storia CM indonesiana. Oggi riconosco ancora la sua presenza come un pilastro di sostegno quando mi sento stanca, quando il mio spirito è scoraggiato. Sento che la sua presenza ci sostiene e lo ricordo nella preghiera.

In Italia siamo stati un po’a Monguelfo nella nostra casa “Villa San Giuseppe” (Bolzano) e P. Albino si trovava li per trascorrere alcuni giorni di vacanza. Con lui avevamo programmato alcune ore settimanali per studiare l’italiano. Aveva preso a cuore questo impegno e ci teneva ad accompagnarci. Era un’insegnante molto esigente e puntuale, al punto che se si arrivava in ritardo ci rimproverava! Ma capivo che lo faceva per il nostro bene. Questo aspetto della disciplina e del richiamo al dovere è stata una “lezione” importante per la mia vita perché anche adesso nel mio lavoro cerco di tenerlo presente.

               Un giorno, sempre a Monguelfo, eravamo fuori nel giardino a studiare.  Nel bel mezzo dello studio arrivò un grande temporale e cominciò a piovere forte. 
 Non avevamo più tempo per rientrare in casa e neanche potevamo correre perché p. Albino camminava lentamente… Quando trovammo un riparo, p.Albino 
era già bagnatissimo ma anche noi, perché invece di correre abbiamo  camminato  piano piano mantenendo il passo di p. Albino quasi a volerlo proteggere.  
Sotto una tettoia abbiamo aspettato  che il temporale  passasse. Rientrate in casa  ci siamo trovate davanti Gianna, una nostra volontaria, che ci aspettava 
preoccupata, soprattutto perché sapeva che p. Albino era con noi  sotto il temporale e di conseguenza… siamo state rimproverate.  Da questa “avventura” 
ho appreso come Padre Albino sapesse accettare i limiti  dell’anzianità con serenità e umiltà senza fare tragedie. E’ stata una  circostanza che mi ha fatto capire 
 come p. Albino amasse la natura, l'aria fresca, i bellissimi fiori e le montagne che si vedevano in lontananza. Infatti, l’iniziativa di fare lezione all’aperto era partita 
da lui… ma non aveva previsto il temporale! La nostra casa di Monguelfo  è molto bella, pulita, luminosa e ha uno  spazio anche per la cappella per pregare. 
Io mi sentivo in sintonia con p. Albino perché tutto l’ambiente richiamava alla preghiera. Alle volte lo trovavi fuori all’aperto camminando o contemplando  
la natura. Per noi asiatici  è bello meditare anche all’aperto contemplando l'universo, perché ci è permesso di parlare con la terra, con gli alberi e le verdure 
dell’orto, con i fiori e le farfalle gialle che ci  volano attorno.  E ho capito che anche a Padre Albino piaceva questa  atmosfera naturale anche nel silenzio serale, 
silenzioso dove  si faceva preghiera.
 

Una cosa importante che abbiamo conosciuto tramite  Padre Albino è stato quando ci ha parlato della nostra Onlus “Guardare Lontano”. Un incontro interessante perché ci ha fatto capire l’importanza non solo dell’iniziativa seguita dalle missionarie - familiares e altre persone associate, ma soprattutto ci ha stimolato a partecipare anche noi perché questo ci avrebbe aiutato a crescere nello spirito missionario. Anche se finora non abbiamo accolto questo invito, siamo contente perché almeno con la spiegazione che ci è stata data abbiamo capito di più questa realtà CM.

 
 
 

 
 
Della nostra permanenza nel gruppo di  Bologna ricordo in particolare le domeniche quando Padre Albino veniva 
in Via Guidotti. La prima cosa che faceva era la lettura del giornale e questo gesto mi ha fatto capire quanto è 
importante rimanere aggiornati su quanto succede  nel mondo per saper leggere i segni dei tempi. Anche questa 
è stata una “bella lezione” che ho imparato ed è entrata nella mia vita quotidiana. Un vero insegnamento (eredità) 
che mi è rimasto dentro. E’ bello leggere argomenti, libri,  che possono aiutarmi nella mia vita spirituale, ma non 
devo dimenticare di tenermi aggiornata, informata  su quanto succede nel mondo. Se  siamo inserite nel mondo 
dobbiamo anche stare al passo per migliorarlo con la nostra presenza secolare.

Un altro fatto che ricordo a Bologna. Io e Lucy a fine dicembre abbiamo avuto l'opportunità di andare allo Studentato 
dehoniano dove viveva p. Albino. 
Un pomeriggio tutto a nostra disposizione per conoscere la CM attraverso varie domande che noi gli avremmo 
poste:  come  era nata l’idea di questo Istituto, la sua espansione, come continuare ecc. le sue risposte sono state  una traccia molto chiara che già sembrava 
una consegna della sua eredità.               
Una visione aperta in cui si poteva capire il cammino fatto mantenendoci stretti alla radice iniziale. Ricordo ancora le sue parole quando diceva: 
Non possiamo lavorare da soli o vivere da soli. Nella nostra vita ci sono sempre  persone intorno a noi. Quindi dobbiamo ricordarci di vivere e costruire la CM 
sullo stile della chiesa primitiva,  prendendoci cura di quanto ci circonda”.   Queste parole che fanno parte dell’eredità di Padre Albino sono per me molto 
importanti per continuare a sostenere il nostro cammino missionario secolare per coltivare e portare la Luce di Cristo in un mondo molto secolarizzato.
 

Padre Albino era molto vicino alla CM. Ha sempre mantenuto un contatto con tutti missionarie e familiares amici. Anche se lontano, curava molto la corrispondenza era molto diligente e puntuale nell’inviare auguri per il compleanno e a rispondere alle lettere che riceveva…e lo faceva con entusiasmo e puntualità. Mentre era nel suo studio, mi mostrò le lettere che aveva inviato alle missionarie. Conservo ancora gli scritti che Padre Albino mi ha inviato, ancora oggi ogni tanto li rileggo perché in realtà sono messaggi di incoraggiamento e indicazioni che mi aiutano nel mio cammino spirituale. Di alcuni ne ho fatto un segna libro… Ci sono state inviate molte parole di incoraggiamento anche per il nostro gruppo dell’Indonesia!

Questi sono piccoli ricordi che vivranno sempre nella mia mente, nel mio cuore, soprattutto quando sentirò la fatica e stanchezza per le mie cadute, e sarà fragile la mia offerta e donazione. Quando mi trovo in questo stato d’animo sento la presenza di p. Albino come se mi cercasse e mi dicesse: Forza Ludo.. forza.. sempre serena.. forza Ludo.
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