Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino
Come non pensare a padre Albino e ricordare quando lui veniva qui a S.
Antonio Abate e i tanti ritiri che facevamo con lui la domenica. Erano delle
domeniche contraddistinte da momenti di preghiera, di ascolto e meditazione
della parola di Dio a cui faceva seguito la Messa e poi un momento di
convivialità con il pranzo. Erano quelle domeniche una vera festa a cui
partecipavano anche i nostri figli, che venivano affidati a una missionaria che
si offriva come volontaria e ne aveva cura e li faceva giocare. Al pomeriggio
si proseguiva con il confronto su ciò che avevamo meditato e al confronto
faceva seguito l'Adorazione e la possibilità di confessarci. Tornavamo a casa
felici di aver trascorso una domenica particolare nell' ascolto della Parola di
Dio della condivisione di tutto.....
Sono stati momenti forti e formativi che ancora oggi ci aiutano a
proseguire nel cammino e a superare tanti ostacoli e ci hanno insegnato a
vivere ogni giorno in un impegno di fedeltà al Signore, fuggendo dalla
tentazione di giudicare gli altri e anche quando si subiscono offese sappiamo
che non dobbiamo reagire e a nostra volta giudicare gli altri, ma cogliere il
buono che c'è in ognuno. Era questo un aspetto che a Gennaro era rimasto
impresso fortemente e che considerava come l’eredità ricevuta da Padre Albino.
Quando a Gennaro riferivo di qualche scortesia ricevuta, lui mi diceva: “Guarda
il buono che ha l'altra persona non fermarti a quel momento.....”.