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COMPAGNIA MISSIONARIA
DEL SACRO CUORE
una vita nel cuore del mondo al servizio del Regno...
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Ricerca e... impegno
Posted by Marta Bartolozzi
E’ trascorso poco tempo da quando sono rientrata qui a Villa san Giuseppe a Monguelfo, dopo aver partecipato al Corso di formazione Permanente a Bologna dal 30/04 sera al 03/05/09 pranzo. Mi pongo in ascolto del vissuto di quei preziosi giorni trascorsi a Borgonuovo di Sasso Marconi sulle ridenti colline bolognesi.
Mi sento spinta a lasciar emergere, affiorare dal mio essere il vissuto di questi giorni: un forte senso di gratitudine gioiosa al Dio Amore per aver potuto fare questo Corso; per i doni e luci ricevuti; per aver assaporato la gioia di essere stata chiamata nella Compagnia Missionaria del S. Cuore, in questa nostra Famiglia scaturita dal Cuore di Cristo per essere una piccola espressione della tenerezza di Dio amore all’interno di questo nostro mondo.
Ci siamo ritrovate soltanto in 13 missionarie e p. Albino Elegante s.c.j. nostro Fondatore, per un corso di formazione permanente un po’ fuori dai canoni usuali: niente tema, se non lavoro personale e di gruppo sui nostro documenti: Statuto e Reg. di Vita; nessun relatore da ascoltare, ma disponibilità ad ascoltarci, quella sì, indispensabile; un metodo com-prensibile solo vivendolo passo passo e quindi impossibile spiegarlo antece-dentemente; animatrice del Corso Anna Maria, nostra Presidente, aiutata dalla vice Lucia Correia…
Probabilmente tutte queste caratteristiche messe insieme hanno favorito alcune resistenze e la spinta ad una certa diserzione. Noi, piccolo gregge, abbandonata l’attesa che ci fossero altre missionarie, ci siamo accolte reciprocamente, felici di essere insieme e disponibili a buttarci in un “lavoro” a tappe, senza però conoscerle anticipatamente, ma solo una per volta.

Ascolto “fino”e accoglienza reciproca
Assaporiamo subito, con quella semplicità e scioltezza che ci caratterizza, la freschezza e quel clima di famiglia che facilmente emerge quando siamo insieme, al di là dei valori e limiti di ognuna di noi. Prima di entrare nel primo lavoro di gruppo, ci viene consigliato da Anna Maria di porci in atteggiamento di “fine ascolto” per poter cogliere non solo la ricchezza di quanto ci saremmo comunicate, ma anche le notevoli sfumature che, nella diversità riconosciuta e accolta, emergono più facilmente.
Una buona spinta a porci in atteggiamento positivo e vitale, ce l’ha data anche il nostro p.Albino ormai novantenne, nelle sue omelie vibranti, chiare, succinte, pregne della Parola di Dio durante le quali ha ripetutamente ribadito il pressante invito a rinnovarci nel concreto della vita; a lasciarci illuminare e nutrire dal nostro carisma CM che scaturisce dal Cuore Trafitto di Cristo; a vivere da figlie di un Padre misericordioso, che ci ha tanto amato da donare suo Figlio per noi.

Sperimentiamo presto che la condivisione in gruppo si fa subito vitale e vitalizzante, perché ognuna mette in atto un ascolto “fino”, cioè puro, libero da pre-comprensioni e da pre-giudizi, che favorisce lo sgorgare genuino di quanto ognuna lascia emergere dalla sua sorgente interiore.
Passaggio dopo passaggio, scanditi da tempi ben precisi, siamo state condotte a fare un’immersione totale nello Statuto e Regolamento di Vita per cogliervi, alla luce di alcune parole chiave, tutta la bellezza, la ricchezza, la luce per il nostro cammino di consacrate. Ma fermarsi lì avrebbe significato rinunciare alla meta del percorso.
I successivi “passaggi” ci hanno portato a cogliere chiaramente quanto ci abitano i contenuti di Statuto e RdV; quanto illuminano, nutrono, guidano la nostra vita di missionarie ad intra e ad extra della nostra famiglia CM; se ci sentiamo motivate ad approfondirli in tutte le loro dimensioni, senza sconti.
Quest’ultima parte del nostro lavoro è rimasta là nel nostro intimo, affidata alla nostra coscienza, al nostro impegno sotto la guida preziosa dello Spirito santo (cfr St 7) per colmare le lacune che abbiamo scoperto, sia a livello di assimilazione che di vita, lacune che possono impoverirci e renderci sbiadite, scontate e sterili nel concreto della vita.

Alla luce delle parole chiave
Questo nostro lavoro, intenso e metodico, aveva come obiettivo quello di aiutarci a conoscere e sperimentare la dinamica dell’Orizzonte teorico di riferimento. Una dinamica finalizzata ad evidenziare i nuclei di comunione nella condivisione del nostro carisma e quelli della missione alla luce dei segni dei tempi, nella prospettiva di un agire ad essi corrispondente. Siamo state guidate, in questa ricerca, da sette parole chiave che in certo modo comprendono e riassumono tutto il nostro progetto di vita CM. E nella sintesi dei nostri lavori sono emerse delle autentiche perle vitali stralciate dal nostro Statuto:
Dio è mistero di amore trinitario; è sposo e sorgente di comunione; Cristo dal Cuore trafitto è segno di amore totale per tutti; Cristo offerto al Padre, in docilità allo Spirito, come oblazione viva, santa e gradita a Dio…
Uomo – Donna: Nel Cuore trafitto di Cristo c’è il segno di un amore che, nel dono di sé, ricrea l’uomo e la donna a immagine di Dio; la nostra spiritualità risponde alle attese più profonde dell’uomo e della donna di oggi; siamo chiamate ad essere donne disponibili a Dio e ai fratelli secondo lo stile dell’Ecce venio e dell’Ecce ancilla; donne esperte di comunione, capaci di ascolto, accoglienza, disponibilità, dolcez-za, perdono, comprensione…
Mondo: la vita d’amore…ci rende cooperatrici della Sua opera di redenzione all’interno del mondo; i consigli evangelici rendono pro-fetico il nostro servizio al mondo; nel mondo e dal di dentro del mondo, siamo chiamate ad essere sale, luce, lievito; il lavoro…vera vocazione a trasformare il mondo in spirito di servizio e di amore fraterno…
Chiesa: nel mondo e dal di dentro del mondo partecipiamo alla missione evangelizzatrice della Chiesa, per vivificare con la forza del vangelo l’ambiente in cui viviamo; la contemplazione del mistero del Cuore trafitto di Cristo è sorgente di vita ecclesiale…; l’Adorazione eucaristica è com-piuta a nome della Chiesa e per la Chiesa….
Società: vivificare con la forza del Vangelo l’ambiente in cui viviamo; sono per noi luoghi teologici: il lavoro, il territorio, la parrocchia…; nel nostro ambiente di vita quotidiana siamo chiamate a vivere serenità, dolcezza, sem-plicità e a farci carico delle povertà del nostro tempo…
Missione: nasce e si alimenta al Cuore trafitto di Cristo; la qualificano: comunione, oblazione, semplicità, solidarietà-condivisio-ne, missionarietà; vissuta nella fatica di tutti, in solidarietà con i fratelli più poveri; per elevare e risanare la dignità della persona e rendere più umana la famiglia degli uomini e delle donne…
Istituto: la CM è per noi una nuova famiglia dove amore e comunione sono il criterio di vita e di relazione; la missione di evangelizzazione e di promozione umana, la spiritualità costituiscono la base della comunione tra i membri; necessità di conoscere e di appropriarci del carisma CM e del progetto dell’Istituto; il gruppo è la prima cellula della comunione fraterna; partecipazione attiva e costante alle iniziative della Compagnia Missionaria….

Un corso ricco, fecondo, aperto al futuro
Una conferma chiara e vitalizzante della validità del “percorso” sopra indicato si è fatta evidente soprattutto durante la valutazione finale, tramite comunicazioni spontanee e sincere: stupore per l’importanza delle parole chiave; bella la condivisione del nostro lavoro; capacità di cogliere Dio che passa nella nostra realtà di vita; gratitudine per il coraggio di aver messo in cantiere questo Corso; sono caduti prevenzione e interrogativi al riguardo; positivo il metodo, le parole chiave, la comunicazione; a livello di comunione è il Corso che più ci ha coinvolte tutte. Anche le fatiche, le croci, oltre alle gioie condivise, sono state sorgente di arricchimento e di stimolo al cambia-mento; scoperta della bellezza della nostra famiglia CM. La lettura trasversale dello Statuto, alla luce delle parole chiave, è un’esperienza da fare, è impossibile descriverla teoricamente. Ora tale esperienza va continuata. Pur sperimentando la fatica di metterci insieme, ne vale la pena perché ognuna ha tanto da donare e da ricevere. Il confrontarci insieme alla luce dello Statuto che, come la Bibbia, è sempre nuovo e ci dà luce per rispondere agli appelli che ci vengono dalla nostra realtà di vita e di missione, è sempre un’esperienza che ci rigenera e ci rimotiva.
Il commento che, al termine del Corso Anna Maria, la nostra Presidente CM, ha fatto riguardo alla Lettera Programmatica di questo sessennio, soprattutto della prima parte, ha in certo modo arricchito, completato e stimolato ancor più il nostro lavoro e la presa di coscienza che ne era emersa. L’invito ad allargare la tenda (cfr Is. 54,2) e al coraggio di ripartire e di progettarci insieme come Rut e Noemi (Rut) in adesione piena al nostro Statuto e RdV, è stato un ulteriore n appello a lavorare sui nostri documenti CM per acquisire un’identità più solida e in vista di una missione più feconda.
La ricerca rimane aperta e consegnata alla nostra responsabilità personale; alla nostra esigenza di camminare insieme alle sorelle CM; al fatto che il nostro Statuto non è un’opzione, ma un dono che, insieme alla Parola di Dio, siamo chiamate ad assimilare senza scarti e senza sconti.. Rimangono due domande importanti: come dare continuità a questo lavoro a livello di Istituto? A livello personale come intendiamo programmarci per cogliere, assimilare e vivere lo specifico CM a partire dallo Statuto e Regolamento di vita? La risposta dipende da ognuna di noi.
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