Logo
COMPAGNIA MISSIONARIA
DEL SACRO CUORE
una vita nel cuore del mondo al servizio del Regno...
Compagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia Missionaria
Un sogno realizzato
Posted by Albina Pinho
Albina è una missionaria portoghese, del gruppo di Porto. Ha 53 anni. Da sempre vive nella sua famiglia. Sarta di professione, in parrocchia fa la catechista, partecipa al coro e al gruppo biblico. Si interessa e dà il suo appoggio, con altre persone, ai senzatetto. Da molto tempo aveva un sogno: andare in Africa…


La decisione

Era l’agosto 2008. Stavo faccendo, con tutto il gruppo del Portogallo, gli esercizi spirituali annuali, quando in cappella, nel momento dell’adorazione, mi è venuta al pensiero una domanda: perché non andare il prossimo anno a fare un’esperienza in Africa? Perché non realizzare questo vecchio e accarezzato sogno, sempre rimandato? Infatti, questo desiderio era cresciuto con me da quando ero piccola.
Quest'idea non mi ha mai lasciata e andava prendendo sempre più consistenza, sentivo crescere in me una grande determinazione interiore che mi aiutava a portare avanti questo progetto; infatti, tutte le volte che sembrava sorgere un’ostacolo, immediatamente si presentava la soluzione. Questo era per me come un segno di Dio, mi diceva che il progetto era Suo e non soltanto mio. E' quindi arrivato il momento di comunicare al gruppo quanto andavo maturando e di sentire il parere delle mie sorelle. Tutto il gruppo mi ha dato il suo appoggio.
Il più difficille era comunicarlo alla mia famiglia…ma Dio mi ha dato la sapienza e la fortezza e io ho sentito che questa volta niente mi avrebbe fatto deviare dalla mia decisione.
Il desiderio più antico era quello di andare in Mozambico…era anche il primo spazio missionario della Compagnia Missionaria…ma a un certo punto ho preso coscienza che dovevo essere aperta alle necessità dell’Istituto. Questa apertura è stata molto importante, giacché nel frattempo mi è arrivata del Consiglio Centrale la proposta di cambiare il Mozambico con la Guinea Bissau. Qui sembrava esserci più bisogno perché Cecilia era venuta in Europa per partecipare alla Consulta delle responsalili di gruppo e per passare un periodo di vacanze e io ho accettato volontieri questo cambiamento; l’importante era potere servire ed essere utile.


Ho fatto di tutto

L’11 luglio sono arrivata in Guinea. Teresa, Antonieta e Ivone erano in aeroporto ad aspettarmi…e vi lascio immaginare i saluti e gli abbracci, la gioia dell’incontro. Era più di mezzanotte. In aeroporto c’era abbastanza luce…ma uscendo fuori ci trovammo immerse in grande oscurità che si trasformò in buio fitto nella misura in cui ci avviavamo verso casa. Mancanza di luce pubblica e mancanza di luce nelle case…il primo colpo che mi ha fatto prendere coscienza che eravamo già in Africa.
Mi sono sentita subito a casa, le missionarie mi hanno accolto veramente bene, e mi hanno fatto vedere il lavoro quotidiano di ognuna. Ho cercato di fare il mio meglio collaborando qua e là, secondo le necessità. Ma il mio principale impegno è stato la collaborazione con Ivone che gestice un “atelier” di cucito. Questo lavoro mi è molto piaciuto e l’ho trovato molto importante perché oltre al cucito c’è tutta una dimensione di promozione della donna veramente utile e importante.
Insieme a Teresa ho aiutato nel lavoro relativo alla scuola, tipo amministrazione e segreteria…veramente ho fatto di tutto un poco, perché le cose da fare erano tante e non si poteva stare soltanto a guardare.
Devo ringraziare veramente Dio che mi ha dato una buona salute…devo dire che non ho sentito particolari difficoltà con l’adattamento.
Il contatto con le persone era buono, con i bambini era ancora meglio…io non avevo un contatto diretto con loro, che erano affidati particolarmente ai giovani che in quel perdiodo facevano volontariato…ma i bambini sono sempre tanti in quella casa!
Ho trovato una Chiesa molto giovane…molti giovani già con delle responsabilità nei gruppi a cui appartengono. L’Eucaristia è sempre una festa con le danze e le offerte tipiche del popolo africano.


L’ora della partenza

Il giorno della mia partenza, il 31 agosto, è arrivato e devo dire che avevo già non poche “saudades” (= nostalgia)! Non parto sola: porto con me tante cose! In una realtà dove le carenze sono a tutti i livelli, emerge il valore della solidarietà. Presso quel popolo c’è sempre posto per chi ha bisogno, che sia uno della famiglia o no.
Ringrazio il gruppo che mi ha accolta con tanto affetto. Ringrazio il Cuore di Cristo che ha fatto di me uno strumento nelle sue mani. Adesso posso dire parafrasando il vecchio Simeone: “Già posso morire perché i miei occhi hanno visto l’Africa”.

Condividi l'articolo su:
Logo
COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE
Via A. Guidotti 53, 40134 - Bologna - Italia - Telefono: +39 051 64 46 472

Follow us on Facebook