Dopo circa otto anni di attesa e preparazione, è arrivato, finalmente, il momento della nostra partenza per Namaacha per il corso di formazione e gli esercizi spirituali annuali, che avrebbe avuto il suo apice con la mia consacrazione a Dio nella Compagnia Missionaria.
Il viaggio al Santuario della Madonna di Fátima ha avuto inizio alle 16 di venerdì. I paesaggi che ammiriamo durante il percorso sono davvero molto belli. In questo periodo, le montagne sono ricoperte di un verde scuro intenso, che è in sintonia con il cielo giallo rosso di un bel tramonto, facendo di questo percorso, un paesaggio degno di questo cammino a questo Santuario importante per la nostra Archidiocesi di Maputo.
Erano circa le 18 quando siamo arrivate. Le Suore del Prezioso Sangue ci aspettavano e ci hanno ricevuto con molta simpatia. Dopo esserci sistemate, ci siamo concentrate sulla finalità del nostro pellegrinaggio.
Il giorno seguente ci è stato presentato il programma ed abbiamo approvato la proposta di come scandire i nostri giorni di incontri ed esercizi spirituali.
Giorno dopo giorno abbiamo vissuto con il gruppo cose molto belle con due grandi dinamiche: la formazione, orientata da Anna Maria, dove abbiamo appreso, a partire da una semplice storia, a penetrare dentro di noi per scoprire le nostre lacune. Padre Moluta ha dato un bel contributo parlandoci di “consacrazione e missione”. L’altra grande dinamica è stata quella della convivenza con le Suore del Prezioso Sangue, principalmente nei momenti di preghiera. Molte volte non ci accorgiamo del valore della nostra vocazione, ma quando guardiamo gli altri, la sua forma di essere, di parlare, di cantare, sentiamo con grande ammirazione come è bello essere innamorate di Cristo.
È il Signore che mi porta a riposare
L’ambiente ormai era stato creato, ed il preannuncio di una bella festa già si cominciava ad intuire. Abbiamo invitato le suore per la cerimonia e questo è stato il culmine. Non so se questa cerimonia fosse stata fatta in una parrocchia, dove i partecipanti danno vivacità a questo tipo di evento, con cantici e danze liturgiche, se sarebbe stata così bella, solenne ed emozionante. È proprio difficile descrivere i momenti che ho vissuto.
Abbiamo preparato i canti con le Suore (nella maggioranza aspiranti) e loro, simpatiche e con voci ben intonate, si sono offerte per intonare ed aiutare nella liturgia ed un altro piccolo gruppo si è preparato per la danza liturgica. Non eravamo più di 30 persone ma la cappellina dove eravamo ha vibrato.
Oltre alle Suore del Prezioso Sangue, abbiamo avuto come unica invitata Giulia, figlia di Alice, che gentilmente ci ha portato i fiori per ornare la cappella, la candela, una grande torta ed il suo grande affetto che ha per ciascuna di noi. Lei ha rappresentato tutta la mia famiglia, i miei figli, i miei fratelli ed i miei amici. Mille grazie per questa figlia meravigliosa.
Non riesco a descrivere la cerimonia della consacrazione. L’emozione era tale che alla fine della cerimonia e dopo il momento di fraternità, il mio desiderio era cominciare tutto da capo, per potere vivere ogni momento più serena. La domenica siamo andate al Santuario per ringraziare questa grande Madre che sempre ci guida e ci protegge. Dopo il pranzo, siamo tornate a Maputo.
Ringrazio molto tutta la Famiglia Dehoniana (i Padri e le laiche consacrate, di tutte le parte) per l’appoggio in questo lungo cammino, per l’insegnamento, per la pazienza che mi hanno dimostrato e per avermi accettato come membro. Ringrazio di vero cuore a tutti quanti mi hanno offerto la sua tenerezza, che hanno pregato per me, sia quelli che conosco sia quelli che non conosco. Che Dio gli benedica.