“ Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà la sue vesti, li metterà a tavola e passerà a servirli” ( Lc. 12,37).
Tra questi servi sono certa che ci sei tu Teresa (nella foto la seconda da destra),
che in vita hai servito gli altri , in famiglia, nella parrocchia, nella scuola, nella CM , ma soprattutto sei stata vicina a tua sorella Maria. Adesso il Signore è pronto a servire te perché Lui è venuto per servire i suoi discepoli che si sono distinti per la loro disponibilità al servizio. Lui che è venuto a prenderti due giorni dopo il l tuo ottantanovesimo compleanno!!!.
Ci sono relazioni nella nostra vita che perdurano nel tempo, che rimangono stabili, al di là della vicinanza, dei possibili incontri, delle distanze o dei fatti che succedono. Sono perle preziose che custodiamo gelosamente nello scrigno dei ricordi della nostra vita. E’ qui che si conservano le cose più care, che ogni tanto apriamo per fare memoria, dove affiorano i ricordi più preziosi e belli che abbiamo vissuto e che al solo ricordo, fanno rinnovare l’entusiasmo del nostro cammino. Teresa Giordani è stata per me una di queste perle. Tenterò di svolgere il delicato compito di ripercorrere un po’ il cammino di una persona, quando questa ormai non c’è più.
Teresa Giordani. Così usavamo chiamarla nella nostra Famiglia per distinguerla da altre “Terese“ che abbiamo nell’Istituto. Con Teresa ho percorso un pezzo importante della mia – nostra vita e di conseguenza della vita della CM. Attenzione, affetto, stima e amicizia sono doni che ha riversato nel mio cammino e nella storia della CM. Schietta nella sua maniera di essere, dolce nei suoi rimproveri. E, sempre con quel sottile umorismo che sapeva sdrammatizzare situazioni, alle volte complicate. Quando ci si incontrava erano momenti di festa, in cui sempre si faceva un po’ il ripasso della storia della CM. Il passato, presente e futuro si alternavano, spontaneamente, senza nessuna forzatura. Teresa era una sorella con la quale provavi gusto a parlare della CM. Aveva un senso si appartenenza molto marcato, soprattutto uno sguardo positivo, perché il suo parlare non aveva l’impronta di amarezze o delusioni, ma sempre un fondo di speranza di chi sa dare sapore alla vita, anche quando questa poteva non essere sempre facile.
Ricordo Teresa… nei primi anni del mio cammino nella CM.. Era il tempo in cui con Luisa Chierici stavamo studiando in casa per prepararci al diploma di terza media. Teresa era la nostra “maestra di geografia”, ma soprattutto sentivamo in lei una vera sorella attenta e paziente per stare al nostro passo, alle volte un po’ troppo lento nell’apprendimento…
Ricordo Teresa…Con la prima Assemblea della Compagnia Missionaria celebrata nell’anno 1972 ci siamo ritrovate a lavorare nel primo Consiglio Centrale insieme a p. Albino Elegante, Giuseppina Martucci, Leonia Barbato, Antonietta Biavati e Giancarlo Grandi. Egle Matteuzzi come Amministratrice Centrale. Anni di transizione, anni non sempre facili da gestire… Eravamo un bel gruppo, ma io ero giovane, la più giovane del gruppo e inizialmente mi sentivo un po’ timida e in soggezione con questi personaggi ancora poco conosciuti…Fin dall’inizio, mi aveva colpito in Teresa, la sua capacità di ascolto e il suo equilibrio negli interventi sapienti e saggi, per mantenere la comunione. Teresa faceva salti mortali per non mancare ai nostri incontri, cercava così di equilibrare i suoi impegni di scuola, di parrocchia, ma soprattutto di assicurare la sua presenza e assistenza alla sorella Maria.
Ricordo… Altri momenti di crescita insieme sono stati, in seguito, la partecipazione agli “Incontri di comunione”, di spiritualità a Terzolas (Trento), di formazione insieme alle sorelle del gruppo di vita in famiglia di Bologna: Egle, Nilva, Antonietta, Giuseppina Martinelli… P. Albino Elegante guidava questi incontri ed è forse grazie anche a questi momenti che in Teresa è cresciuta una profonda stima e affetto per p.Albino. Quando ci lasciavamo dopo ogni nostro incontro, immancabilmente mi diceva: salutami il Padre, così chiamava p. Albino. Con lui aveva un rapporto molto bello.
Gli ultimi anni della sua vita Teresa li ha trascorsi con la sorella Maria in una “Casa di riposo per anziani”, la prima in Via Nosadella a Bologna, vicino a Via Guidotti. Qui era contenta perché vicina a casa nostra e questo facilitava anche il contatto tra noi. La vedevo spesso e i nostri incontri erano sempre per lei una bella festa.
Un giorno mi ha telefonato perché voleva che andassi da lei, doveva parlarmi. Aveva da consegnarmi una busta per Anna Maria la Presidente. Dentro conteneva i suoi ultimi suggerimenti che riguardavano la revisione del nostro Statuto. “Mi dispiace - mi disse - è tutto quanto ho potuto fare. Non riesco più a scrivere, adesso andate avanti voi…”. Il tono della voce così deciso mi aveva molto impressionato. Ho ricevuto quella busta come consegna di una storia quasi sacra che per lei non finiva lì, ma sapeva che sarebbe continuata ancora da tutti noi. Era il suo ultimo contributo che non era riuscita ad ultimare per l’artrosi alle mani e quindi difficoltà a scrivere.
Una testimonianza molto bella l’abbiamo raccolta recentemente nella seconda Casa di riposo, dove Teresa, sempre con la sorella Maria, aveva dovuto spostarsi a causa dei lavori di riforma della prima Casa di riposo.
Alcune settimane prima di morire, una domenica, io, Anna Maria, Ludo e Lucy siamo andate a trovarla. Mentre eravamo accanto al suo letto è arrivata una signora.
Ci siamo presentate. La signora ha ricordato Teresa così:
sono la mamma di un alunno di Teresa. Mio figlio era ricoverato all’ospedale maggiore di Bologna. Teresa in quel periodo insegnava ai bambini ammalati. I maestri di mio figlio mi dicevano sempre che il bambino non sapeva scrivere, soprattutto dicevano, scrive storto! Teresa l’ha preso a cuore, con la sua pazienza e attenzione è riuscita a fargli scrivere bene. Mio figlio oggi scrive diritto. Sono qui per ringraziarla!
Al suo funerale Don Francesco il parroco, nell’omelia così ha parlato di lei:
Teresa è tornata oggi nella sua parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa (e aggiungo io: la stessa di Giancarlo Grandi: due persone “GRANDI” della CM).
La presenza di Teresa in parrocchia è stata molto significativa soprattutto perché sempre presente per animare la messa delle 8, la messa più organizzata e partecipata…
Le cose da raccontare sono tante ma i miei ricordi si fermano qui. Chi ha conosciuto Teresa Giordani può raccontare tante cose, basterebbe aprire il cuore di ciascuno per far emergere un po’ della sua vita che è anche la nostra.
Carissima Teresa,
adesso sei entrata in una vita radicalmente nuova e abitata dalla presenza di Dio. In questa vita nuova hai certamente incontrato le nostre sorelle e fratelli della CM, la comunità che ora vive in cielo. Un gruppo che sta diventando sempre più numeroso… Insieme a te e a loro oggi vogliamo pregare la Consacrazione a Maria: “O Maria, Madre di Dio e Madre nostra la Compagna Missionaria del Sacro Cuore si consacra oggi a te perché…Teresa, sii tu intermediaria perché il nostro coro si unisca unanime in questa preghiera e ottenga da Maria la sua protezione materna oggi e sempre.
Santina
Carissima Teresa,
quando mi è giunta la notizia della tua morte, ho sentito un fremito nel mio cuore e subito ti ho affidata al Signore, al Suo amore misericordioso, poi mi sono soffermata a pensare a te, alla tua vita, alle tue scelte di vita così ben orientate verso ciò che è essenziale, con semplicità, con gioia, senza appesantire nulla, ma solo abbandonata al Signore, sempre.
Teresa cara, lasciami fare memoria dei bei tempi in cui facevi lezione a me e a Santina. Com’era bello studiare con te, lavoravamo seriamente, ma con quanta gioia nel cuore e con quante folli risate…
Ricordo ancora quando, in confessione, p. Moro mi scambiò per te e mi chiese: “ Dimmi Teresa le fai ancora le tue teresate?...” E così, ebbi la soddisfazione di sapere che facevi le “teresate” anche se non so ancora cosa fossero. Come ci divertimmo quando a lezione raccontai questo fatto e quanti ricami ci facemmo su …
Teresa, ora davvero ti penso davanti a Dio, nella gloria degli Angeli e dei Santi. Per te ora è tutto chiaro e tutto è paradiso… Mentre ti ricordo nella preghiera, gioisco della tua gioia e non posso non dirti: brava Teresa, ti ammiro perché tu il Signore l’hai amato sul serio e sul serio hai servito gli altri, i tuoi bimbi, tua sorella, con gioia, con passione, con amore, spendendo tutta te stessa proprio come ha fatto Gesù. Sei stata per me, per tutte noi, un bell’esempio di carità.
Il sorriso costante ti coronava il volto rendendoti amabile a accattivante – trasparente della bellezza di Dio. Mi sentivo bene con te. La tua presenza liberante mi metteva a mio agio. Sapevi scorgere il lato positivo in ogni persona e in ogni avvenimento e sapevi usare una saggia ironia specie nelle circostanze difficili e dolorose. Dio ti ha abitata- e tu hai posto in Lui la tua dimora, ora vivi con lui per sempre.
Grazie Teresa, sei stata grande perché hai saputo essere te stessa: umile, sapiente, generosa, vera… Per me rimani un faro di luce che mi indica la via da seguire: Gesù Cristo perché Lui è la via la verità e la vita che conduce alla salvezza. Ti voglio bene Teresa e tu dal cielo guarda verso di noi e portaci nel tuo canto di lode al Signore.
Luisa