Era
l’anno 1986 quando cominciarono a giungere lettere al Centro CM da parte di
alcune giovani, abitanti a S. Bernardo, città vicina a Santiago del Cile. La
richiesta era ben chiara: conoscere la CM. Esse avevano avuto alcune
informazioni da p. Thennissen s.c.j., incaricato in quegli anni della pastorale
giovanile. Questo sacerdote aveva appreso dell’esistenza della Compagnia
Missionaria, con sede centrale a Bologna, da un loro bollettino interno dei
Sacerdoti del s. Cuore. Seguì
per mesi una intensa corrispondenza soprattutto fra me, presidente CM, e queste
ragazze che sempre più manifestavano interesse e desiderio di conoscere a fondo
il nostro Istituto, la sua impostazione, il suo stile, il suo carisma, la sua
missione, la consacrazione vissuta nel mondo… Da parte nostra , insieme ad altri sussidi
informativi, inviammo anche lo Statuto delle missionarie che, ben presto, venne
tradotto in spagnolo, a conferma della voglia di sapere chi era la CM e cosa
comportava una possibile adesione ad essa. Preso
atto di questa crescente voglia di sapere chi eravamo come Compagnia
Missionaria, noi del Consiglio C. decidemmo di andare sul posto per incontrare
le dirette interessate e per dialogare con loro riguardo a quanto stava loro
più a cuore. Nel marzo 1987 spiccai il volo per S. Paolo (Brasile) dove già da
anni operava un gruppo di missionarie nella periferia di quella città. E alcuni
giorni dopo volai a Santiago del Cile. A
distanza di 25 anni tengo ben vivo in me il ricordo di quel primo incontro con
quel futuro germoglio della CM in terra cilena. L’accoglienza fu davvero calda,
entusiasta, segnata da creatività e attenzione fraterna. I giorni che
trascorremmo insieme furono vissuti intensamente. Ogni momento era una buona
occasione per fare domande e dialogare circa l’impostazione, la spiritualità,
il carisma, la missione, la vita di consacrazione….Il tutto per capire come
poteva essere incarnato dentro una realtà secolare e vissuto in serena gioia,
responsabilità e fecondità. Per le “nostre” cilene infatti era essenziale
percepire a fondo anche la dimensione secolare della CM perché a questo
riguardo mancavano loro nel luogo altri modelli di riferimento. Trascorsi
i giorni della mia permanenza in Cile, ci lasciammo ma con la consapevolezza
che niente era più come prima. Da parte mia perché avevo incontrato volti
concreti, ascoltato storie personali, scoperto motivazioni valide per
continuare a coltivare con loro un dialogo a distanza (tramite corrispondenza)
per discernere se tutto questo sarebbe
potuto sfociare o meno in un impegno per un cammino di sequela dentro la CM. Anche
da parte delle “nostre” care cilene sicuramente qualcosa era cambiato, perché
tramite la mia presenza avevano potuto esaudire quel desiderio profondo di
capire un poco più concretamente chi era la Compagnia Missionaria. Credo che da quel momento ambedue le parti, noi
dall’Italia e loro dal lontanissimo Cile, cominciammo a sentirci più rafforzate nell’intento di impegnare cuore, mente, tempo e energie per
coltivare quel fecondo filone di comunicazione allo scopo di scavare sempre più
a fondo in quel meraviglioso dono di Dio che è la vocazione e per rimanere in
quell’inevitabile fatica che comporta il capire dove e come (in quale Istituto)
radicare il proprio sì. Un
anno dopo, nel 1988, ricerca e discernimento cominciarono a prendere corpo da
parte di queste aspiranti cilene. Per la seconda volta ritornai in Cile. E in
questa occasione vivemmo giorni intensi di preparazione all’ingresso nel
periodo di Orientamento, prima tappa di un cammino formativo in vista
dell’adesione alla CM. In questa occasione notai con piacere che all’entusiasmo
dell’incontro dell’anno precedente si era sostituito una gioia pacata e
profonda di chi, individuato il cammino, vuole attrezzarsi al meglio con tutto
ciò che può renderlo più agile, più luminoso, più significativo per sé e per
gli altri. In
questo secondo incontro si attua anche un cambio di testimone: sarà Santina
Pirovano, già in Brasile da anni, che accompagnerà le aspiranti cilene nel loro
cammino formativo. E’
un inizio umile e coraggioso che a poco a poco segnerà una storia, anch’essa da
scrivere e… da raccontare!
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COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE
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