Il gruppo di Funchal comunica
La responsabile centrale dei
Familiares, Dolores Biggio, insieme con il marito Franco, ha fatto visita ai
gruppi del Portogallo dal 22 di aprile all’8 di maggio.
Il gruppo dei Familiares di
Funchal (Madeira) si è riunito con Dolores e con Franco il giorno 23 di aprile,
nella sede della C.M.
Dopo
i saluti abbiamo pregato la liturgia dei vespri; conclusa, Dolores ha esposto
il cammino di preparazione alla prossima assemblea nell’aprile del 2015:
“Familiares della C.M., luce del mondo – sale della terra nella reciprocità”.
Questo cammino di preparazione è
un’occasione per riflettere sul nostro essere Familiares della C.M. nel mondo
in cui viviamo. Siamo stati chiamati a essere luce del mondo e sale della terra
e abbiamo colto questo invito. E allora: stiamo portando questa luce di Cristo
nel mondo che vive nelle tenebre o conserviamo questa luce solamente per noi?
Nel giorno 25 di aprile si sono
riunite a noi, Dolores e Franco anche le missionarie. E’ stato un incontro
molto bello, con i suoi momenti di preghiera, di condivisione delle esperienze
e di riflessioni sulla C.M. Abbiamo vissuto un momento di ricordo per il nostro
fondatore padre Albino Elegante. Non starà più fisicamente fra noi ma
continuerà a orientarci comunque ed a intercedere in cielo per questa sua opera
sulla terra. L’incontro si è concluso con una “merendina”.
La visita della responsabile
centrale è stata importante per dare forza alla nostra appartenenza alla C.M.
ma soprattutto ci ha aiutato a sentirci ancora più uniti come gruppo Familiares
alla C.M. nel mondo. Dolores, grazie per la tua visita e un abbraccio a tutta
la C.M.
Funchal
La visita ai gruppi
portoghesi, organizzata con gioia e curiosità, è, invece, iniziata con una nota
di tristezza. Il giorno prima della partenza Martina mi comunica per telefono
che padre Albino ci ha lasciato. La notizia mi addolora e frastorna; cosa
faccio? Parto? Vado a Bologna? Il desiderio di salutare un'ultima volta il
padre è forte; però ci sono gli impegni presi, altre persone sono coinvolte in
questo viaggio. La voce pacata di Martina al telefono che mi fa notare che
padre Albino mi avrebbe detto di andare, mi aiuta e dopo essermi confrontata
con mio marito ed altre persone amiche, decido di partire. Il fatto che con me
ci sia Franco mi aiuta moltissimo. Arriviamo a Madeira all'imbrunire. L'isola
ci accoglie con le sue luci che dalla cima dei monti scendono verso il mare.
Dopo alcuni minuti di attesa arriva Joao Carlos. E' subito una festa vederlo!
Ci accompagna a cena poi... a casa! La casa della CM a Funchal. Appena si apre
la porta, la prima cosa che vedo sono le immagini del Cuore trafitto e della
Madonnina delle origini; erano lì a darci il benvenuto, a farci sentire a casa!
Il giorno dopo, mercoledì, ci siamo riuniti con tutto il gruppo. L'incontro è
stato molto bello, festoso e… serio! Padre Albino era presente nel cuore e
nella mente di ognuno senza tristezza ma con la gioia della consapevolezza che
sarà sempre con noi. Dopo un primo
momento in cui ci siamo presentate, abbiamo “preso in mano” le schede di
preparazione all'assemblea. Le abbiamo riviste insieme, ne abbiamo commentato
le domande, abbiamo visto che il lavoro da fare è molto impegnativo ma è quello
che da senso al nostro essere cristiani e familiares. Conoscere le familiares
di Funchal è stato come aprire una finestra su ognuna di loro. Ho conosciuto un
po' della loro vita e spero di aver lasciato conoscere un po' della mia. Il
venerdì successivo ci siamo riunite familiares e missionarie. E' Stato molto
importante vederci insieme e riflettere come CM sul da farsi per far conoscere
il nostro Istituto. Si è battuto soprattutto su l'impegno di ognuno per il bene
di tutti. I due incontri sono stati molto utili e la cosa importante è stata
che io non mi sentivo tra sconosciuti , tra estranei, ma con persone con le
quali ero in sintonia. Franco mi ha
accompagnata non solo come mio marito ma come familiaris. Così eravamo due
familiares italiani che hanno incontrato la CM di Funchal, in un clima di
amicizia e comunione.
Fili
invisibili
Fili
che dita sapienti
sanno intrecciare,
scelti,
accostati con cura.
Con i versi di questa poesia di Francesca Righi che io
amo tanto, ho voluto salutare le persone che con semplicità e gioia ci hanno
fatto sentire parte di uno stesso tessuto.
Porto
Arrivati a Porto ci ha accolto il sorriso buono di
Serafina. A casa abbiamo rivisto con piacere Lúcia e Teresa. Dopo diversi anni,
la casa ha ripreso a vivere con loro. Anche a Porto c'è stato un incontro molto bello con le missionarie e un gruppo
di amici. Ci siamo presentati, abbiamo
presentato le due realtà: missionarie e
familares, poi ho spiegato il tema che avevamo scelto per la nostra assemblea: “Luce
del mondo, sale della terra”. Dopo l'incontro abbiamo vissuto un gioioso
momento conviviale dove ho potuto parlare con alcune missionarie e amici
presenti. C'è stato uno scambio personale di idee, di desideri, di sogni.... Il
Signore saprà cosa fare di tutto ciò. L'affetto e la disponibilità delle
missionarie hanno reso la nostra “tre giorni” di Porto una esperienza molto
bella.
Lisbona
Alla stazione di Lisbona siamo stati accolti dalla
missionaria Maria Teresa Goncalves. Il
giorno dopo, domenica, abbiamo incontrato le familiares. L'incontro è iniziato
con la celebrazione dell'Eucaristia. Dopo la messa siamo saliti in casa e abbiamo
continuato, prima presentandoci e poi entrando direttamente nel tema della
giornata. Mancava una familiaris che si occupa della mamma anziana. Abbiamo
visto insieme le difficoltà del gruppo. Abbiamo parlato dell'importanza di
sentirci “famiglia” e del mantenere vivo
il “Noi CM”. I problemi economici che derivano dal momento di crisi che sta
attraversando il Paese, limitano molto le attività del gruppo. A Funchal, con
João si era parlato dell'opportunità di un incontro di tutti i familiares
portoghesi. Riprendendo il discorso a Lisbona, si è visto come questo è
praticamente impossibile per la situazione economica e lavorativa delle
familiares. Credo, però, che si debba riflettere insieme sulla possibilità di
realizzare un evento del genere che potrebbe infondere un po' di entusiasmo nei
gruppi. Dopo tutta una giornata insieme abbiamo concluso con una deliziosa merenda
in allegria. E' stato un bell'incontro: abbiamo pregato, abbiamo mangiato, discusso,
riflettuto; abbiamo fatto famiglia.
Siamo tornati a Genova molto contenti. Tutti si sono
preoccupati di farci star bene. Hanno dedicato parte del loro tempo per farci visitare le cose belle del Paese.
Abbiamo respirato il profumo del sacro con ogni gruppo con cui ci siamo
incontrati; vorrei allora concludere con questo bel pensiero: “Rendere sacri
i piccoli luoghi che abitiamo non significa costruirci intorno altari o
cappelle: renderli sacri vuol dire semplicemente scaldarli con una scintilla di
amore e questo è sempre possibile. Sempre” (Maria Teresa Abignente).
Dolores Biggio,
responsabile centrale dei
familiares