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COMPAGNIA MISSIONARIA
DEL SACRO CUORE
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Sosta contemplativa del Cuore trafitto di Cristo
Posted by Santina Pirovano

“La nostra spiritualità scaturisce dalla contemplazione di Cristo nel mistero del suo Cuore trafitto, segno di amore totale per il Padre e per gli uomini, sorgente di vita ecclesiale, strumento di universale comunione”(Statuto missionarie n. 5).

Il testo dello Statuto si richiama alla pagina del Vangelo di Giovanni che narra l’avvenimento:

Era il giorno della preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato ( era infatti un giorno solenne quel sabato) chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe la primo e poi all’altro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, no gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua” (cfr. Gv. 19, 31-34).

Il brano rappresenta la contemplazione più alta di tutto il Vangelo di Giovanni: esso conclude il racconto della passione e ci dice fino a qual punto è arrivato l’amore di Dio. Ma ci dice anche che Cristo immolato è l’agnello della nuova Pasqua, attraverso il quale scende a noi la misericordia redentrice del Padre. Ecco perché tutti gli uomini, che pure in qualche maniera sono stati la causa della morte di Cristo, “Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto”. Solo in Lui, infatti, c’è la promessa della benevolenza infinita di Dio e la salvezza.

Nella contemplazione si succedono una serie di atteggiamenti:

- Si tende l’orecchio per ascoltare,

- Si guarda con attenzione e ammirazione,

- Si rilevano i particolari,

- Si lascia spazio alla sensibilità

- Si va con la memoria ai ricordi del passato…

E’ sotto lo stimolo e la luce dello Spirito, che la nostra vita, per essere veramente vissuta sulle orme dell’esempio e dell’insegnamento di Gesù, deve assumere determinati atteggiamenti, deve correggere determinate abitudini.

Guidati da queste parole vengo a voi con questo scritto e con la gioia del mercante di cui nel vangelo di Mt. 13, 45 – 46: “ Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra”. La perla preziosa è l’immagine che unisco a questa lettera. E’ di Cristo crocifisso dal costato squarciato. Non ho la pretesa che sia miracolosa. Ma mi auguro di cuore che ci aiuti a vivere tutta la grazie e tutto l’impegno della nostra comune vocazione.

Conservatela dove volete, e dove potete. Però vorrei che fosse di facile incontro con il vostro sguardo: una, due… più volte nella giornata perché la contemplazione dell’amore di Cristo fosse stimolo indeclinabile a seguirne l’esempio. Per quanto ce lo consentono i nostri limiti e le nostre fragilità, vogliamo camminare sulla stessa strada di Gesù, viverne i sentimenti, imitarne la misura dell’amore. Cristo crocifisso, dal costato squarciato sembra dirci: “Ecco, vi ho dato l’esempio ( fin dove può giungere la testimonianza della donazione), perché come ho fatto io, facciate anche voi” (cfr. Gv 13, 15).

Così la “contemplazione” crea la necessità della generosità. “ La parola del Signore è diventata per me motivo di obbrobrio e di scherno”, protestava amaramente il profeta Geremia. E continuava:” Non penserò più a Dio, non parlerò più in suo nome: Ma nel mio cuore c’era un fuoco ardente; mi sforzavo di contenerlo, m non riuscivo” ( Ger.20,8 – 9 ).

Il tempo della quaresima, che ormai è alle porte, quest’anno ci può impegnare in una generosa revisione di vita per rendere la nostra appartenenza alla Compagnia Missionaria sempre più vicina alla pienezza delle aspettative di Dio. Maria ci conduca per mano a un rinnovamento pieno nell’amore.

(p. Albino Elegante, 1 marzo 1987)                                                                                                                

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