“Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi
miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”(Mt.25,40)
Per
raggiungere il villaggio di Pasang Surut ( isola di Sumatra) si deve scegliere
tra due possibilità: percorrendo il fiume con un barcone oppure a piedi per
terra ferma naturalmente ambedue i percorsi con diversi disagi. Con il tempo
delle piogge poi, la strada rimane fangosa e scivolosa per cui non rimane
che scegliere il percorso via fiume.
E’ una località situata sulle rive del fiume,
gli abitanti quasi tutti contadini, coltivano il riso, base del loro alimento
quotidiano , dalla palma di cocco l’olio e anche la gomma da un altro albero In
questo posto c’è una parrocchia affidata ai Padri dehoniani e una comunità di
suore “Charitas”, indonesiane, che gestiscono una clinica. Ho conosciuto questo
posto per la prima volta nel 2005 quando
con Antonia e p. Sugino SCJ siamo venuti per una giornata di animazione
missionaria.
Venerdì 6 febbraio ci sono ritornata per
svolgere un programma lavoro nelle
scuole, insieme ad una mia collega Margaretha e a p. Fridho SCJ. supervisore delle
strutture scolastiche. Partiamo da Palembang ben preparate e pronte ad
accogliere i vari disagi del cammino, ma anche con tanta fiducia ed entusiasmo.
Con noi viaggia una ragazzina di 14 anni, molto bella , dal viso dolce. Il
nostro compito è quello di accompagnarla dalle suore e lasciarla con loro. Conosco
la sua storia attraverso i giornali che hanno parlato del suo caso e da notizie
che mi vengono date durante il cammino.
La
presenza di questa ragazza seduta in macchina accanto a noi,mi obbliga a
pensare per tutto il viaggio al valore della vita, alla famiglia, al mondo in
cui viviamo. Una giovane vita la sua, già tanto provata , offesa, sfruttata..Di
famiglia cattolica, la ragazza ha sperimentato in diversi momenti della sua
vita la violenza e la precarietà della sua propria famiglia. Non accolta dal
padre e dalla madre viene affidata al nonno che la inserisce nell’ambiente della
Finalmente
incontra una persona che la prende a cuore e la incoraggia ad andare dalla
polizia. Da qui nasce finalmente un cammino di recupero e accompagnamento attraverso l’inserimento in un progetto organizzativo,
che ha lo scopo di aiutare bambini con
seri problemi familiari. Una giovane vita con un percorso segnato dalla croce…
a solo 14 anni!!!
Con
questi pensieri che vanno e vengono nella mia testa, non mi sono resa conto del
tempo trascorso in viaggio e così siamo arrivati a Pasang Surut.
P.
Edi e p. Sukadi SCJ ci accolgono nella casa parrocchiale. Dopo cena veniamo ospitate
dalle suore “Charitas”. Ci accoglie un ambiente molto semplice e fraterno che
ci fa provare la pace e la gioia di stare insieme. Un clima sereno che sembra lenire e sanare le
ferite provate e sentite in me
ripercorrendo il percorso di vita di questa giovane. Veramente l’accoglienza, la bontà e il
rispetto per gli altri ti rendono più comprensiva e più buona!
Il
giorno dopo nella cappella delle suore alle ore 5.30, Padre Fridho SCJ celebra l’ eucaristia e in seguito dopo colazione
incominciamo a svolgere il nostro programma scolastico. Avendo il pomeriggio
libero siamo andati a pescare. E’ stato molto bello vedere sorridere questa
ragazza, contenta di poter partecipare a tutto questo con tanta semplicità,
gioia e serenità. Insieme, abbiamo poi preparato la cena e
gustato il nostro pesce, cucinato molte bene. Veramente buono!!!.
Alle Ore 19.00 ci siamo
incontrate ancora in parrocchia per terminare il nostro lavoro di
programmazione verso le ore 23.00, stanca,
con tanto sonno…ma felice di tutto. Il mattino dopo alle ore 7 pronti per il
rientro a Palembang.
La
ragazza rimarrà qui per cominciare il suo percorso verso una nuova vita. Nel
mio cuore provo un sentimento di “ perdita” nel lasciare non solo Pasang Surut,
ma soprattutto questa ragazza che ha vissuto con noi questa esperienza di due
giorni. Decidiamo di lasciare alle suore un aiuto economico per sostenerle in questo percorso. Compiamo
questo gesto non come un obbligo ;vogliamo solamente che sia piccolo contributo
che faccia sentire la nostra voglia di condivisione e di vicinanza. Un piccolo
gesto che aiuterà a far germogliare
qualcosa di grande e di positivo per la vita di questa ragazza.
Considero importante aver condiviso con voi
questa esperienza. So di aver donato un po’ del mio tempo a voi che mi
leggerete, di avervi aperto il cuore in questo momento in cui ho vissuto questa
forte esperienza. I problemi e le difficoltà se condivise con gli altri ,si
vivono e si affrontano meglio. Grazie!