Visita
di Martina e Lucia ai gruppi del Portogallo
Arriviamo a casa – quella casa
che conosco solo dalle foto – sotto la pioggia battente e Lúcia ci accoglie.
Sono felice di essere qui, in questa terra e in questa casa che è carica della
presenza e dei ricordi di p. Albino e delle missionarie portoghesi e italiane
che hanno vissuto qui e fatto crescere la CM portoghese.
Nei giorni seguenti, è un via-vai
di missionarie che vengono a salutarci e soprattutto a dialogare con Martina. È
una gioia incontrarle: quelle che conosco da tanti anni e con le quali ho
condiviso esperienze di lavoro e assemblee generali, quelle che ho incontrato
solo una volta e quelle che non ho mai incontrato. La loro accoglienza, il loro
affetto, la loro generosità mi fa sentire come è bello essere in Famiglia.
C’è anche Bina, che è venuta a
casa, in vacanza, dalla Guinea Bissau. Il venerdì, con Martina e Bina andiamo a
trovare Odete, l’unica che non può venire e Porto, perché impegnata ad
assistere la mamma novantenne gravemente inferma. È stata una gioia rivedere
anche Odete, dopo tanti anni, e stare un po’ con lei. Mentre lei è in dialogo
con Martina, Bina e io facciamo una passeggiata e abbiamo modo di raccontarci
la nostra esperienza CM. Uno
scambio semplice e fraterno,
profondo, di cui ringrazio Bina e il Signore.
Con Teresa Castro il primo giorno
vado a messa nella chiesa del Carmine e visitiamo anche la chiesa dei
Carmelitani, una a fianco dell’altra, bellissime. Il giorno dopo andiamo a
Fatima: arriviamo con il cielo carico di nuvoloni neri, ma dopo uno scroscio di
pioggia, mentre siamo a messa, scoppia un gran sole caldo. La messa nella
basilica della SS. Trinità, la preghiera nella cappella delle apparizioni, la
visita alla basilica di Nostra Signora del Rosario, alle case dei pastorelli e
ai luoghi delle apparizioni dell’angelo, ci mettono in ascolto del mistero. A
Maria affido la CM, le nostre famiglie, tutti coloro che chiedono la nostra
preghiera, il mondo intero, soprattutto la causa della pace.
Nei giorni seguenti ho modo di
visitare Porto: il centro con la torre dos Clerigos, la splendida Cattedrale,
la piazza della Libertà e l’Avenida dos Aliados, la Stazione s. Bento, la
Chiesa dos Congregados… e infine vado con Laura a messa nella splendida chiesa
della SS. Trinità, poi lungo il fiume Douro fino alla foce e a passeggiare
lungo la riva dell’oceano. E passeggiando, anche con Laura ci raccontiamo la
nostra vita e il dono di essere nella Compagnia Missionaria.
Lúcia un giorno mi accompagna a
visitare Coimbra, città che vanta la più antica e famosa Università del
Portogallo, nella quale lei ha vissuto la sua giovinezza di studentessa,
essendo cresciuta in un paese vicino. Una città tutta da scoprire,
affascinante, non solo per la maestosità della sua Università, ma per le sue bellissime
Chiese – Santa Cruz, la Vecchia e la Nuova Cattedrale –, le sue stradine e
scalinate a picco del centro storico, le sue casette colorate che si affacciano
sul fiume Montego, i ricordi di S. Antonio di Padova. Qui il giovane monaco
agostiniano Ferdinando incontrò i seguaci di Francesco di Assisi a Los Olivaes,
appena fuori città, e si consegnò a questo nuovo modo di servire Dio e la
Chiesa, diventando fra Antonio, l’umile e grande teologo a cui Francesco
affidò, con un biglietto autografo tuttora conservato, l’insegnamento della
teologia ai suoi frati minori; il grande Santo di Padova che rischiò la vita
nel difendere i poveri dalle prepotenze degli usurai, che convertì tanti
eretici, che predicava ai pesci quando gli uomini si rifiutavano di ascoltare
la Parola di Dio. Preziosa, nella visita a Coimbra, la presenza della sorella
di Lúcia, che non solo ci accoglie e ci offre il pranzo, ma ci accompagna anche
in auto a visitare parte della città. E preziosa la generosità di Amelia che ha
messo a disposizione la sua auto con la quale possiamo realizzare i nostri
spostamenti.
Ascolto
e dialogo
Il sabato tutto il gruppo si
riunisce per ascoltare la presidente che offre una lettura della vita della CM,
negli sviluppi vissuti attraverso le Assemblee, cercando di cogliere i valori,
l’impegno, le esigenze della situazione attuale. Pone alcune domande su cui il
gruppo riflette in silenzio. Infine c’è un ampio e ricco dialogo, che
evidenzia la disponibilità alla
missione, il desiderio della comunione, l’impegno nel servizio, la ricerca
faticosa e le difficoltà concrete nella scelta e nella realizzazione del bene.
Tutto apre il cuore a una grande speranza per guardare con fiducia il futuro.
All’incontro è presente e attiva anche Ermelinda, rappresentante del piccolo
gruppo di familiares di Lisbona.
Domenica ancora tutte insieme per
il ritiro. Tocca a me proporre la meditazione, sul tema
“Dall’ECCOMI al NOI CM”. Anche qui viviamo un profondo clima
di ascolto e di condivisione, di preghiera e di ringraziamento per ciò che lo
Spirito ci permette di comprendere e di vivere.
La Messa è celebrata dal Vescovo
ausiliare emerito di Porto, D. João, molto amico della CM, che resta poi con
noi per la merenda e per le foto ricordo.
Funchal
E arriva il tempo di partire,
dopo una settimana a Porto, per raggiungere quella sorprendente isola vicina al
Marocco, che è Madeira. Anche in questa occasione il volo attraversa nubi nere
e arriviamo a Funchal con la pioggia e il vento, ma la temperatura è più che
mite. C’è Teresa Freitas ad attenderci e ci accompagna nell’appartamento, che è
la sede della CM in questo avamposto atlantico, dove siamo attese da Paixão, la
responsabile del gruppo. E arrivano subito le altre missionarie e alcuni
familiares, felici di incontrarci. E noi ancora di più. Martina e io arriviamo
qui per la prima volta. Tutto ci è nuovo e ci sorprende. Il tempo guarisce in
fretta e ci ritroviamo in piena estate, tra monti e mare, in una città distesa
sul fianco del monte, fatta di case circondate di fioritissimi giardini
arricchiti di innumerevoli bananeti. Con gratitudine penso che le prime
aspiranti missionarie portoghesi giunsero nella Compagnia Missionaria a
Bologna, provenienti da Madeira.
Dopo i saluti e gli abbracci,
subito ci ritroviamo a gustare un video sulla vita di p. Albino, che abbiamo
visto anche a Porto. Si crea un clima di silenzio che sa di preghiera e alla
fine siamo commossi e grati.
Nei giorni seguenti, mentre
Martina incontra singolarmente le missionarie, trovo il tempo di andare a
scoprire questa bellissima città con il suo lungomare e le sue stradine ripide.
Mi ricorda molto la nostra costiera sorrentina. Ogni giorno a messa nella
bellissima cattedrale o nella chiesa del Carmine, e quasi sempre qualcuna delle
missionarie è a messa e a pranzo con noi.
Calore
familiare
Momenti di relax e di caloroso clima familiare ci sono
stati donati in casa di Madalena e di Paixão. A pochi passi dalla sede, c’è la
casa di Madalena, dove vivono anche il fratello sacerdote e una sorella.
Commovente la presentazione dell’album dei ricordi di famiglia – una famiglia
di dieci figli – e dell’ordinazione sacerdotale del fratello.
Per raggiungere la casa di Paixão invece, viaggiamo circa un ora su per
i monti e, infine, dalla sua casa, vediamo ancora l’oceano! Ci attendono le sue
due sorelle con un’accoglienza vivace e calorosa. Ci sono anche Madalena e
Teresa Freitas. Veramente un’esperienza di fraternità semplice animata dalla
carica di entusiasmo che caratterizza Paixão.
Comunione
ecclesiale
Abbiamo vissuto alcune significative esperienze di comunione ecclesiale. Anzitutto la visita al Vescovo di Funchal, D. António Carrilho, con Madalena e Paixão. Ci ha accolte con affetto e con grande gentilezza, quasi con “rispetto”. Ci ha rivolto tante domande sulla vita della nostra Famiglia e sul suo carisma. Un dialogo davvero coinvolgente. Un’attenzione nei nostri confronti che ci ha stupite e commosse. Infine lo scambio di nomi e di indirizzi e la foto ricordo, ripetuta in varie posizioni per soddisfare il grande senso estetico del Vescovo, che vuole pubblicare una pagina sul notiziario diocesano.
Altri incontri significativi sono
stati le visite a due comunità dei padri Dehoniani: il seminario e il collegio.
Anche in queste occasioni abbiamo ricevuto un’accoglienza semplice, simpatica e
affettuosa. Martina e io non conoscevamo i padri, ma ci siamo proprio sentite
in famiglia.
Anche a Funchal momenti di grande
comunione e condivisione sono stati gli incontri del gruppo con la presidente e
il ritiro. Grande clima di ascolto reciproco, nel silenzio orante. Momenti di
profonda gratitudine per quanto il Signore concede di scoprire e di vivere a ciascuno e insieme, secondo le
proprie possibilità e nella consapevolezza dei propri limiti. Senso di
rinnovata consegna allo stile e alla missione CM. Viva speranza in una
rinnovata presenza e animazione missionaria e vocazionale nella comunità
cristiana, nella possibilità di un maggiore coinvolgimento nella vita
diocesana.
Ringrazio il Signore e tutta la
Compagnia Missionaria portoghese per l’esperienza di forte comunione che
abbiamo vissuto. Soprattutto per la testimonianza di corresponsabilità e
condivisione nella vita del gruppo, a Porto, tra missionarie di vita fraterna
(solo due) e missionarie che vivono in famiglia. Per la comunione e la
condivisione di vita, a Funchal, tra missionarie e familiares.
Il Signore benedica e renda
feconda questa bella realtà della nostra Famiglia.