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COMPAGNIA MISSIONARIA
DEL SACRO CUORE
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Testimonianze
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Creatività e cammino di crescita


Gabriela, missionaria, vive a Nampula fin dal 2004. Dopo un periodo di conoscenza della realtà di questa città del Nord del Mozambico (lei è nata a Maputo, estremo sud del Paese a 2000 km di distanza), con una cultura ben diversa, si è inserita attivamente e ci racconta che cosa ha realizzato in questi anni. Questo articolo è frutto di un’intervista di Martina a Gabriela.

Come è iniziata l’attività del gruppo di insegnati cattolici della parrocchia di Napipine

Negli anni 2008-2009 è iniziata una collaborazione tra un professore di nome Fortunato (ex seminarista dehoniano) e Gabriela, con l’obiettivo di organizzare incontri tra insegnanti della parrocchia di Napipine con temi specifici. Questa attività è stata accolta positivamente dal parroco p. Augusto scj, che ha sostenuto il programma formativo presentato ed ha collaborato fin dall’inizio. Non è stato facile trovare persone che potessero presentare i temi. Col passare del tempo hanno aderito più insegnanti che aiutavano nei vari compiti proposti da questo gruppo.

Nel 2011 hanno organizzato un’escursione di due giorni a Nauela e a Milevane, sempre con l’appoggio di p. Augusto e a partire da quel momento il gruppo è cresciuto ancora di più. Gabriela ha pensato che era bene che gli insegnanti conoscessero le missioni e le attività missionarie nell’interno del Mozambico. Così si sono aperti nuovi orizzonti e il gruppo è aumentato con la presenza di p. Aderito scj che ha orientato i temi di riflessione. Anche altri professori si sono impegnati a presentare i temi formativi. Gli incontri erano mensili. Questi alcuni temi: profilo dell’insegnante; etica professionale e altri…

Si sono avvicinate altre parrocchie e si è pensato di creare un’associazione a livello dell’archidiocesi di Nampula. Questo è avvenuto in questi ultimi anni: 2014 -2016. Ora è diventata un’organizzazione ufficiale. Nel primo periodo Gabriela è stata scelta come assistente spirituale ed ora è stata incaricata una suora diocesana di Nampula – suor Lidia.

Nella prima assemblea, nel 2015, hanno partecipato 500 insegnanti. Il 10 dicembre 2016 si è realizzata la seconda assemblea degli associati. In questa assemblea hanno partecipato alcuni docenti che fanno parte degli Amici CM: Mucopa, Eufrasia, Imaculada…e con loro Pascoal Muibo, che ci conosce da molto tempo ed è interessato ad aderire al cammino di formazione dei Familiares.

Nella parrocchia di San Pietro – Napipine continuano a riunirsi con l’aiuto di p. Aderito scj e di altri nuovi insegnanti che aderiscono a questa iniziativa. E’ un gruppo che porta avanti alcune attività come visite agli ammalati in ospedale e al carcere femminile, distribuendo cibo, sapone… Un’altra attività è stata quella della ristrutturazione di ambienti della parrocchia, come pure la collaborazione per la costruzione di nuovi bagni. Gli incontri e le attività sono frequentati da circa cinquanta insegnanti.

Attività nella comunità di S. Paolo

Nel 2009 p. Augusto scj invitò le comunità di vita consacrata (sono 5) della parrocchia a diventare missionarie, assumendo l’accompagnamento delle comunità cristiane situate nei dintorni e affidò alla Compagnia Missionaria la comunità di S. Paolo. Una comunità, questa, situata un po’ fuori dalla città, circa 5 km dalla nostra casa di Nampula. Abbiamo iniziato con l’animazione liturgica nella celebrazione eucaristica dominicale.

Gabriela ha ricevuto da una Cooperazione svizzera una borsa di studio per frequentare, insieme con altri, il corso magistrale all’Università Cattolica. Questa organizzazione, sollecitata dalla CM, ha contribuito al rifornimento di sacchi di cemento per la costruzione della cappella di S. Paolo e per la copertura della stessa. Ora mancano solo le finestre e le porte. Anche Anna Maria ha ricevuto la visita di una coppia di amici che ha contribuito con un’offerta per comprare il Crocifisso di ebano e la statua della Madonna. Anche la comunità cristiana cerca di contribuire, nel limite delle possibilità, ma il nostro aiuto rafforza e dà coraggio per alimentare entusiasmo e zelo.

In questi giorni, nella comunità S. Paolo c’è stata anche la chiusura delle attività dell’Infanzia Missionaria a cui partecipano le nostre giovani che, insieme a Gabriela, s’impegnano ad assicurare la loro presenza in questa comunità.

Quando abbiamo iniziato questo cammino di partecipazione, di iniziative e di crescita, pensavamo che si trattasse di poca cosa. Col tempo abbiamo capito che il Signore ci ha ispirato e accompagnato con la sua Grazia operando con noi meraviglie.

(Liberamente elaborato da Martina Cecini)

È bello camminare con Gesù

Desidero condividere con voi due tappe molto importanti del mio cammino nella CM: l’ammissione nel periodo dell’Orientamento e il passaggio al Biennio di Formazione.

Nel giorno in cui sono entrata in Orientamento, ho avvertito che il Signore mi indicava senza sosta la sua Via. É stato un giorno di gioia grande: ho ricevuto la Parola di Dio, che è lampada per i miei passi e luce per il mio cammino, e un libro di preghiere, che ogni giorno mi aiutano a unire la mia vita all’oblazione perfetta di Cristo.

Sono stati due anni di formazione, … e ho percepito che Gesù è con me, giorno dopo giorno, per continuare il mio cammino nella Compagnia Missionaria. Così ho presentato la mia domanda alla Presidente e al suo Consiglio per essere ammessa al Biennio di Formazione. Ho provato grande gioia quando la mia formatrice mi ha comunicato che la mia domanda era stata accettata.

Il giorno della mia entrata nel Biennio di Formazione è stato un giorno meraviglioso: ho ricevuto alla presenza della Presidente lo Statuto della CM e il Regolamento di Vita, che mi serviranno come guida al mio cammino quotidiano. La celebrazione eucaristica, presieduta da Padre Sandro Capoferri scj, che ha guidato il nostro corso di Esercizi Spirituali, i canti preparati dalle compagne di Nampula, Invinha e Maputo, il clima di festa e di gioia hanno reso indimenticabile questo momento.

Verso la fine della giornata, quando mi sono ritirata nella mia stanza ed ho cominciato a pensare a tutto quanto era avvenuto, sono giunta alla conclusione che Dio mi conduce, in ogni ora, in ogni momento, in ogni frazione di secondo. É Lui il mio pastore, niente mi può mancare, Lui mi ama sempre!

Sono riconoscente al Signore che ha fatto meraviglie. Sono riconoscente anche a tutte le missionarie che hanno accolto la mia domanda, che mi hanno accolta nella formazione, che hanno preparato la festa e l’hanno condivisa con me. Grazie per tutto quanto avete fatto.

La venuta in Mozambico di Martina, Presidente della CM, è stata per noi un grande dono del Signore. Dal 12 dicembre 2016 al 4 gennaio scorso abbiamo avuto la fortuna di averla con noi nella casa di Invinha. Con quanta gioia abbiamo vissuto la sua presenza e la sua disponibilità…

Ringrazio tutta la CM per aver pregato per noi.

Joana Evaristo

Esperienza nella biblioteca di Napipine

Argentina ha risposto all’invito di Martina di farci conoscere la sua esperienza di collaborazione durante il 2016 nella biblioteca CM di Napipine. Da 8 anni questa biblioteca è a disposizione degli studenti della scuola secondaria e delle università presenti nel Bairro Napipine di Nampula.

La mia esperienza nella biblioteca, nell’anno 2016, è stata positiva. Ho conosciuto molte persone e molti studenti collaboratori. Mentre stavo in biblioteca, ho tentato di studiare psicologia e filosofia. Erano molti gli studenti che, frequentando anch’essi il corso di filosofia all’università pedagogica, che mi hanno spiegato quanto non mi era chiaro; questo mi ha aiutato ad apprezzare di più la lettura e quindi anche la biblioteca.

Negli ultimi mesi di scuola la presenza degli studenti che ci aiutavano nei servizi di biblioteca è diminuita e in quel periodo ho avvertito una certa stanchezza a completare l’anno. Anche i collaboratori si sono mantenuti fedeli al loro impegno fino alla fine corso. Ringrazio tutti per la apprezzabile collaborazione. Voglio dire grazie anche a quelli che mi hanno sostenuto nel mio studio e ad imparare un po’ meglio a lavorare sul computer. Anche questo è stato una cosa positiva. Sento di dover fare un appello a tutti, che ci impegniamo ad apprezzare i nuovi saperi.

In comunione.

Argentina Fernando Saraua

La gioia di essere chiamata da Dio


Angelina, una giovane di 24 anni ha iniziato l’orientamento in gennaio 2016. Ci racconta qual è stato il suo cammino iniziale di discernimento per entrare nella CM. Dobbiamo ricordare che Padre Francisco Matias (diocesano), che l’ha aiutata a conoscerci, aveva frequentato il seminario teologico di Maputo, dove aveva conosciuto la nostra missionaria Irene Ratti che in quegli anni dava lezioni di italiano ai seminaristi.

Sono felicissima di rivolgermi a voi tutte, care “sorelle” della Compagnia Missionaria del Cuore di Gesù.

Nella CM

Nel 2012 stavo a Namarroi e vivevo nella Casa dello studente, dove sono entrata a far parte del gruppo vocazionale degli accoliti. Si partecipava abitualmente alle attività della parrocchia, agli incontri vocazionali animati dalle suore, dalle diverse congregazioni e dal parroco. Lui organizzava questi incontri e ci dava il materiale informativo sugli istituti perché, se avessimo voluto, avremmo potuto scegliere o la congregazione o l’istituto secolare che volevamo conoscere. Dopo aver letto tutti i depliant a disposizione, scelsi quello della CM.

Il 16 agosto dello stesso anno arriva nella casa parrocchiale di Namarroi la missionaria Mariolina. Subito padre Francisco Matias manda un giovane a chiamare tutti gli ospiti della Casa dello studente che facevano parte del gruppo vocazionale della parrocchia. Quando arrivai là fui la prima persona con cui Mariolina parlò. Mi fece molte domande ma, trattandosi della chiamata di Dio, non ebbi difficoltà a rispondere a tutto. Giorni dopo ho incontrato i miei genitori, ho parlato loro ed essi hanno accolto la mia scelta. Parlammo anche di alcuni documenti che Mariolina mi richiedeva e che al momento non erano disponibili.

L’11 gennaio 2013 ho lasciato la casa dei miei a Molumbo (Zambézia), per andare a Invinha - Gurue a vivere con le missionarie.

Padre Matias ha continuato ad occuparsi dei miei documenti che ancora mancavano. Al mio arrivo, mi chiesero i documenti, ma io non li avevo ancora a disposizione e per questa ragione quasi quasi venivo rimandata a casa. Stavo proprio male. Intanto chiamarono al cellulare padre Matias che risolvette tutto. Io ho pensato che si era trattato di una tentazione e mi sono venute in mente le parole di Gesù: “Se uno vuole seguirmi rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”. E così è stato.

Oggi tutto mi sembra facile ma, in realtà, è stato molto difficile.

Due giorni dopo, il 13 gennaio 2013, ho fatto il mio ingresso nella casa di Invinha. I lavori di costruzione non erano ancora terminati e, in quel periodo dormivamo nel Bairro Moneia, vicino alla casa del vescovo, nella città di Gurué. Tutte le mattine alle 6 andavamo a scuola a Invinha. Nel mese di marzo durante i lavori, abbiamo dormito in 11 nella stessa stanza. Alle finestre mettevamo teli di plastica per difenderci dalla luce ma non bastavano a difenderci dal freddo della notte. A pranzo si mangiava sotto l’albero, cinque di noi in un piatto grande e le altre sei in un altro. Abbiamo anche affrontato difficoltà nello studio per mancanza di tempo.

Sono molto riconoscente al Signore per quanto ha fatto per me e Lo ringrazio anche perché non smette di parlare al mio cuore e di stare con me in ogni momento della mia vita.

La mia esperienza nella IAM (Infanzia e Adolescenza Missionaria)

E’ di quest’anno il mio coinvolgimento come assessore dei bambini. Noi siamo sempre le amiche “cuore a cuore” verso tutti i bambini del mondo. É il nostro modo di salutare i bambini o gli adolescenti che incontriamo.

La nostra missione è di insegnare ai bambini a evangelizzare gli altri bambini di tutto il mondo.

Mi è piaciuto molto tutto quanto ho imparato sull’infanzia e l’adolescenza missionaria. Amo molto l’infanzia missionaria e mi piace molto insegnare ai fanciulli parlando loro della IAM perché essi sono capaci di capire prima ancora di parlare. Nel 2014 mi hanno eletta responsabile a livello parrocchiale. Non è stato cosa semplice, per cui ho chiesto di essere vice responsabile, e mi sono sentita più a mio agio.

Per me far parte della IAM e della CM ha qualcosa in comune. Per essere assessore nella IAM e far parte della CM, è necessario ricevere la chiamata del Signore. Io amo la IAM e la CM. Nella IAM mi piace molto giocare, cantare con i piccoli, raccontare storielle, barzellette, storie, insegnare le preghiere e comunicare energia al gruppo. Mi piace molto il teatro..

Rendo grazie al Signore e saluto tutti e tutte con molta gioia.

Angelina Alberto Mutipo

La mia piccola storia in CM fino ad oggi


Ilda vive a Nampula, sta facendo l’orientamento nella C.M con altre giovani, ha 24 anni ed è originaria di Alto Molocué Mutala. Bene ha accolto il mio invito a parlarci di sé.

Sono entrata in CM il 14 gennaio 2013 ad Invinha, Gurué. Eravamo 10 ragazze e vivevamo con Mariolina. Qualche tempo dopo si è aggiunta un’altra giovane. In quel periodo la casa di Invinha era ancora in costruzione e noi siamo state ospitate in una casa della diocesi.

Mi ricordo moto bene che ci svegliavamo alle 4 del mattino per far colazione e per l’igiene personale. Alle 5 ci riunivamo per la preghiera e alle 6 eravamo già in macchina, pronte per andare a scuola in paese. Alle 7, puntuali, eravamo in classe.

Al termine della mattinata di scuola, andavamo nella nostra futura abitazione ancora in costruzione, facevamo pranzo sotto l’albero di imbila e continuavamo le nostre attività. Si tornava in città per l’ora della messa. Siamo andate avanti così per due mesi. Quando ci siamo trasferite a vivere nella casa di Invinha, i lavori ancora non erano finiti. Le finestre erano chiuse con fogli di plastica e la gente ci prendeva in giro dicendo: guarda lì, stanno come in un pollaio. Ma a noi non interessava proprio niente. Nemmeno l’acqua avevamo! Mi ricordo che, a causa dei lavori in corso, abbiamo dovuto spostarci tutte dalle stanze che occupavamo e ci siamo trovate a dormire in una stanza in 11, mentre la nostra Mariolina dormiva nella “torre”, una stanzetta che oggi funge da magazzino. Tutto ciò fu nel 2013. Nel 2014 sono passata a vivere nella sede di Nampula con altre ragazze.

Il 2016 è stato il mio primo anno di formazione nella C.M. Mi è molto piaciuto e l’ho vissuto con gioia. Oggi più di prima so che nella preghiera io posso conoscere la volontà di Dio, scoprire la via dell’amore e il dono della vita. Avverto il bisogno di dialogare con Dio, soprattutto ascoltare ciò che Lui mi vuole dire.

Sono grata al Signore per avermi dato il dono della vita e di avermi concesso la grazia di vivere un anno di servizio nella segreteria parrocchiale. E’stato molto importante per me. Ringrazio anche le missionarie che mi hanno “accompagnato” in questo percorso spirituale, principalmente Anna Maria, la mia formatrice, che tanto si spende per ciascuna di noi.

Ilda Manuel António

Il dono della consolazione


Mi presento: sono Melita Victor Alves, ho 29 anni, sono nativa del Gurué e lavoro come insegnante nella scuola di base (primo ciclo) del Distretto di Ile. Desidero innanzitutto ringraziare il Signore per il dono della vita, che mi ha concesso giorno dopo giorno. Sono riconoscente anche al gruppo di Invinha, in particolare a Mariolina, Lisetta e Dalaina, per la loro accoglienza, per la semplicità e per la condivisione della vita.

Ho conosciuto l’Istituto Secolare Compagnia Missionaria del Cuore di Gesù, domenica 19 luglio 2015. In precedenza avevo fatto un cammino di discernimento presso le Suore del Sacro Cuore di Maria. Poi, cinque anni prima di conoscere la CM., ho completato la mia formazione come insegnante ed ho lavorato, andando a vivere nella mia famiglia di origine. E’ stato un periodo di alti e bassi per la mia famiglia, tempi di gioia e tempi di dolore. Nel giro di 3 anni mi sono venuti a mancare 3 fratelli e non è stato semplice affrontare la realtà. Ogni volta che li ricordavo mi scendevano le lacrime, per tutte le volte che avevamo condiviso momenti di gioia, di amore, di affetto, tristezze e difficoltà della vita di studenti e molti altri ricordi. Tutto ciò mi lasciava sommersa nei pensieri davanti alla scomparsa fisica di tutti loro.

Ad oggi la mia famiglia vive in Gurue; ne fanno parte due fratelli sposati e con figli, ed una sorella che ha concluso la 12° classe e cerca lavoro.

Nostro Signore mi ha sempre dato modo di incontrare nuove persone che mi hanno portato consolazione. Questo ha aumentato la mia fede in Lui e spero che mai mi lascerà sola. Chiedo sempre al Signore che mi insegni a consegnare la mia via solo a Lui, perchè io possa affrontare con coraggio e pazienza le sfide che incontrerò nella vita.

Ho provato una grande gioia quando ho conosciuto questo istituto secolare, la Compagnia Missionaria. Ho ricominciato a vivere felice! Ho sentito la necessità di riprendermi in mano e di ricominciare più da vicino la sequela di Gesù. Dopo aver vissuto una bella esperienza ed aver sperimentato l’accompagnamento vocazionale nel gruppo di Invinha, mi sento chiamata a continuare a seguire questo cammino di conoscenza di Cristo. Avere incontrato la CM è stata per me una grazia, che mi consente di manifestare quanto ho vissuto e ricevuto dai miei amici, familiari e conoscenti. Pertanto con molta umiltà e con piena libertà ho presentato la mia richiesta di essere ammessa all’orientamento, prima tappa formativa nella CM.

Ringrazio il Signore per avermi dato la volontà di continuare a seguire questa vita di ricerca della conoscenza di Cristo Gesù e Gli chiedo di illuminare sempre i miei passi perchè le mie orme non si perdano.

Melita Victor Alves

Passo dopo passo fino all’orientamento


Olá! Eccomi a voi: sono Torica Constantino. Sono nata il 6 febbraio 1997, sono originaria del Gurue, provincia della Zambezia. I miei genitori, Costantino e Celestina, appartengono alla Chiesa Unione Battista, ma io ho chiesto di essere battezzata nella Chiesa cattolica nel 2014. Ho quattro fratelli e due sorelle. Il mio fratello maggiore ha continuato la professione paterna, e, come nostro padre, lavora il ferro. Gli altri vanno ancora a scuola, eccetto l’ultima sorella che ha due anni. La mia famiglia è contenta della mia scelta di entrare nella CM.

Ho cominciato a vivere ad Invinha nel 2015. Sono stata conquistata dallo stile di vivere insieme, in famiglia, con semplicità in un ambiente felice e allegro dove si imparano molte cose: si prega, si fa da mangiare… Intanto ho concluso la 12° classe nel 2016.

Il passaggio dall’accompagnamento iniziale al periodo di orientamento è molto importante e significativo per me, perchè mi sento chiamata da Dio e preparata a fare questo primo passo nella formazione della CM. Sarà un’esperienza che mi aiuterà durante questo “viaggio” importante. Lodo il Signore che sempre mi mostra ciò che è gradevole ai suoi occhi e mi fa sentire la sua chiamata, al di là delle difficoltà.

Nell’intimo del mio cuore mi sento libera, gioiosa e molto felice di rispondere “sì” al Signore e di accogliere l’invito di Gesù di essere “sale e “fermento” nel cuore del mondo.

Ringrazio innanzitutto il Signore per il dono della vita e dell’amore di Dio Padre. Il mio grazie va pure alle missionarie: Lisetta, per la sua accoglienza e per la sua semplicità;a Mariolina che mi ha accolto e si è impegnata nella mia formazione; Dalaina e a todas as outras. Ringrazio anche Martina per il servizio che sta realizzando nella CM. Prego la Vergine Maria, Nostra Signora, che continui a guidarmi.

Grazie, Signore, per il tuo infinito amore che sempre mi chiama.

Torica Constantino


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