Il mio lungo silenzio può apparire di “morte”, ma
non è così. Come sapete continuo a vivere, con grande sofferenza, il fatto
della sparizione dal luglio 2015 di mia sorella Isabel. L’abbiamo cercata
costantemente, ma non sappiamo come e dove trovarla. Questa situazione mi ha
impedito di dare la mia collaborazione nella nostra Casa per Ferie a Monguelfo,
attività che risale quasi alle origini della CM e che considero come una grande
missione e nella quale mi piace collaborare.
Nel
1989 lasciai la mia bella “Isola dei fiori” (Madeira) e l’immenso Oceano
Atlantico per andare a Siusi, piccolo villaggio sulle Dolomiti per dare lì il
mio contributo di lavoro in questa espressione della nostro missione e me ne
innamorai immediatamente. Nonostante la difficoltà della lingua, non sapevo
niente di italiano, mi sono adattata con molta facilità e, durante i quattro
anni trascorsi lì, ho sentito che vivevo, con molta gioia, la mia vocazione di
consacrata secolare. Posso affermare che mi ha subito affascinata la simpatia
delle missionarie e delle persone in generale, la grandiosità degli immensi
prati verdi e delle montagne che sembravano raggiungere il cielo. Da allora ho
scoperto che il lavoro nella Casa per Ferie è davvero un grande campo di azione
missionaria. Sono rimasta incantata! La missione in quell’attività era ed è
come sentire l’infinito dentro e fuori di me stessa.
Lì
c’è tempo per tutto: Eucaristia, adorazione, comunicazione con gli ospiti, fare
passeggiate, contemplare la natura e far proprio il servizio affidatoci a
secondo delle varie esigenze. Quando tutto è ben organizzato, ci sentiamo in
armonia. Tante volte ho detto al mio gruppo di Funchal che, quando do la mia
collaborazione a Villa San Giuseppe, Monguelfo, sento che l’amore di Dio mi
invade. Non trovo parole per descrivere la felicità che provo in questo campo
di missione.
Siamo
consapevoli che la nostra vita non è esente da tensioni, conflitti, difficoltà
e, perché “l’amore domini tutte le
espressioni della nostra vita e appaia evidente nella testimonianza espressa
mediante la vivacità della donazione, il sorriso, la semplicità,
l’accoglienza…” (Statuto CM n.9), bisogna saper perdonare e essere misericordiose
come è misericordioso il Padre nostro.
Tutte
le volte che do la mia disponibilità al servizio nella Casa per Ferie, mi sento
nella famiglia CM e, per questo, non mi limito a quei servizi che mi sono
affidati, anzi, spontaneamente mi offro per altri servizi e, a volte, prendo
l’iniziativa di curare anche i fiori e l’orto…Sono consapevole che lì non sono
un’impiegata, ma una missionaria in missione che cerca di fare tutto con amore
e gioia e, come ho detto sopra, c’è tempo per tutto, anche per la siesta.
Ringrazio
per le preghiere che avete fatto per me e per la mia famiglia. Riconosco che
Dio ha fatto in me cose grandi e credo che solo la grazia può trasportare le
montagne. Per tutto cantiamo: Magnificat!