Frase che p. Albino ripeteva spesso alle prime giovani
che sognavano di costruire insieme la Compagnia Missionaria del Sacro Cuore.
Ricordando i 60 anni di fondazione della Compagnia Missionaria proponiamo come riflessione stralci di una lettera, che risale al 1958 quando p. Albino all’inizio
dell’Istituto cominciava a vivere il suo ruolo di formatore del primo gruppo di
aspiranti missionarie. Dovendo assentarsi da Bologna per partecipare a un corso
di esercizi spirituali…prima di iniziare gli esercizi lui scrive a tutte per
ricordare che non possono dimenticare lo scopo ultimo della vita che hanno
scelto: arrivare alla santità! Una meta
che riguarda tutti!
E lo fa mettendo davanti a loro ideali grandi, orizzonti aperti, non si
stanca di esortare, ma è capace anche della tenerezza del padre e della madre, creando
un clima di umanità che segnerà per
sempre lo stile formativo della Compagnia Missionaria. La lettera propone impegni concreti che se accolti renderanno forti le “fondamenta” per
trasformare il sogno in realtà. “Quando sono tenaci, le radici, costituiscono una promessa di futuro.( Papa
Francesco in uno dei suoi discorsi nel suo viaggio a Myanmar).
Mie buone figliole,
Sono appena
arrivato, e prima di iniziare i Santi Esercizi mi è caro inviarvi il mio
ricordo e la mia benedizione. Ho tanto bisogno che preghiate per me in questi
giorni di grazia perché possa ricevere
sovrabbondante il dono di Dio che purifica, rinnova e santifica. Fatemi
in maniera larga questa carità così che il beneficio mio possa essere poi
beneficio vostro attraverso il contatto quotidiano della direzione spirituale e
la premura espressa nelle parole e nell’esempio per condurvi alla santità a
cui assolutamente vi chiama il Cuore di Gesù.
Pregherò anch’io molto per voi e offrirò volentieri tutti
i sacrifici piccoli e grandi che la Provvidenza mette sul cammino di ogni
giornata. Bisogna che vi porti
alla santità e bisogna che voi vogliate ad ogni costo giungere alla santità. Diversamente noi
abbiamo fallito nello scopo della nostra vita di Missionari e deludiamo le
aspettative della S. Chiesa e delle anime.
Per
la meta della santità
1) siate fedeli, estremamente e
serenamente fedeli al regolamento di vita quotidiano, vale a
dire all’orario con le pratiche di pietà prescritte, con i doveri di lavoro,
con l’esercizio del silenzio e del raccoglimento…
2) Ciascuna vinca decisamente quella particolare debolezza
spirituale che ancora non le permette di essere tutta e solo di Gesù. … Una delle prove
più pratiche e più sincere dell’amore è proprio questa: donare senza indugi e
senza compromessi quanto è vivamente desiderato e richiesto dalla persona cara.
3) Vivete nell’amabilità più cordiale con Gesù e con tutti i fratelli e le sorelle di Gesù.
Santa Bernardetta, parlando della Madonna che le era apparsa a Lourdes, ha
detto che “era
molto bella e sembrava così buona” perché aveva
sempre un sorriso celeste soffuso nelle sue labbra, anche quando lo sguardo era
triste e bagnato di lacrime per la visione dei peccati del mondo…
Quale onore più
bello potete fare a Maria che imitando sempre,
sempre, sempre il suo sorriso anche quando qualche
dolore vi cruccia, anche quando qualche amarezza vi rende triste lo sguardo?...
4) Curate la compitezza del vostro portamento esteriore.... Voi dovete essere cristalli purissimi sotto tutti gli
aspetti che riflettono a perfezione la grandezza e la nobiltà di Dio e di Maria
sua e nostra Madre….
Intanto per chi
vuole c’è già sufficiente, anzi abbondante materia di esame, di riforma e di
generosi propositi….
Vi ripeto: fatevi sante, fatevi sante, donando oggi a Gesù quanto gli dovete donare, senza
rimandare a domani sia pure la più piccola generosità. Così Lui si rispecchierà
nella vostra vita, in tutte le espressioni, in tutti gli atteggiamenti… Lo voglia proprio Gesù per l’intercessione di
Maria “Madre, Guida e Custode della Compagnia Missionaria del S. Cuore”. A Lei
ancora una volta vi affido perché vi formi il cuore docile che Gesù si aspetta,
un cuore cui torna a piacere l’ascoltare, il ritenere, il lasciarsi
guidare, perché l’essenza della nostra
vocazione sta proprio qui: lasciarsi guidare, un assoluto lasciarsi guidare a testimonianza concreta d’amore a Lui, Gesù, che vi ha
scelte.
Vi benedico di tutto cuore in Gesù e Maria.
P. Giuseppe (Albino)
Elegante