Getterò la semente che ho raccolto
Sono arrivata in Italia
dal Mozambico per la prima volta il 12 novembre scorso, dopo aver fatto sosta a
Maputo. Mi sento veramente contenta di vivere più da vicino la cultura italiana: il modo di vivere,
accogliere, pregare, cucinare… tutto molto
diverso dalla cultura del mio Paese.
Voglio farvi partecipi dei
momenti salienti della mia esperienza in Italia. Mai dimenticherò la
celebrazione del 60º Anniversario dalla fondazione della CM, realizzata a
Bologna, via Guidotti 53, il 27 dicembre 2017. Ha dato il via alla giornata il
messaggio della Presidente, seguito dalla presentazione, da parte di Lúcia
Correia e Lucia Capriotti, di due pubblicazioni: “60
anni di storia sulle strade del mondo” e
“Gettare tutto nelle Fondamenta –
Lettere dal 1948 al 1957 - P. Albino”. Il trovarsi insieme, il pranzo, la
celebrazione eucaristica presieduta dal Vicario generale della diocesi di
Bologna, mi hanno aiutato a vivere e ad accogliere in modo nuovo e profondo la
grazia del progetto iniziato dal nostro fondatore.
Sottolineo anche alcuni
aspetti che mi hanno colpito di più nell’incontro con le neo-consacrate: il
messaggio della nostra Presidente; le dinamiche che ci ha presentato Santina e
che ci inseriranno in un percorso ricco di segni; la benedizione che ci siamo donate
l’una all’altra, i momenti di condivisione, la scelta delle parole-chiave più
significative, il breve cammino fino all’aiuola del giardino della casa, nel
luogo dove fu piantato il rosaio nell’ultimo incontro delle neo-consacrate nel
2012, l’acqua con cui ciascuna di noi ha annaffiato il roseto, come segno di “Gettare tutto nelle fondamenta”.
Lúcia Correia, con semplicità ci ha spiegato e aiutato a riflettere con
maggior intensità sulla storia della CM,
mentre Lucia Capriotti ci ha parlato della spiritualità e ci ha consegnato alcune
domande per fare la nostra riflessione personale. Sono riconoscente a queste
sagge missionarie che ci hanno trasmesso la ricchezza della nostra storia e
della nostra spiritualità. Ho avuto la bella occasione di rinnovare i miei voti
annuali insieme con Elisabeth e Nhamo, nella nostra cappella di Bologna,
durante la celebrazione eucaristica presieduta da P. Marcello, dehoniano, il 30
dicembre… data indimenticabile che ci incita a continuare a rendere grazie a
Dio per le nostre vite, messe al servizio del suo Regno, come sequela di Cristo.
Il 1º gennaio 2018, noi neo-consacrate
insieme con Lúcia Correia, siamo andate a Monguelfo, nella nostra Casa per
Ferie, che si trova in un luogo di montagna, bello e ricco di pace, meta di
turisti. L’accoglienza delle missionarie che compiono là il loro servizio, la
semplicità, la gioia anche nelle difficoltà, sono una testimonianza nascosta
come il sale e il lievito. Ci siamo sentite subito motivate a dare una mano per
far fermentare insieme i valori della civiltà dell’amore. Il loro modo di
prestare servizio agli ospiti mi ha fatto pensare alla Marta del Vangelo, che
ha servito Gesù a suo modo, senza risparmiarsi. E infine, tornate a Bologna, il 5 e 6
gennaio abbiamo preso parte all’incontro di animazione missionaria tenuto nella
nostra parrocchia tenuta dai frati Cappuccini. È stato un incontro
interculturale con giovani di diversi continenti: Europa (Italia); Africa
(Guiné-Bissau, CaboVerde, Etiopia e Mozambico); America Latina (Argentina e
Chile). Sale dal mio cuore una lode al Signore per quanto ho vissuto e ricevuto
da ciascuno di loro. Getterò la semente
che ho raccolto. Questa è una sfida che faccio mia, per abbracciare la missione
che mi attende.
Dalaina Armando Un viaggio meravigliosoPermettetemi di condividere con voi i momenti più salienti di questo bel
viaggio e i momenti più belli che ho vissuto in Italia, culla del nostro
istituto. Sono partita dal Mozambico per Bologna il 20 dicembre scorso. Il
viaggio è stato bello, mi è piaciuto, anche se mi sentivo a disagio in aereo,
perché si parlava solo inglese. Arrivata ad Addis Abeba, ho
ammirato dall’alto il bel panorama della città. Allo stesso tempo sentivo già
l’ansia e la paura di perdermi, per cui mi sono subito preoccupata di trovare
il “cancello” del mio volo per Roma. A gesti e mostrando il biglietto ci sono riuscita
e lì, nella sala d’attesa, ho conosciuto due suore che andavano anche loro a
Roma. Provai a dialogare con loro e riuscimmo a capirci, nonostante non
parlassero portoghese. Con loro mi sono sentita tranquilla ed ho proseguito il
mio viaggio serena.
All’arrivo
all’aeroporto di Roma, così grande e così bello, mi sono rallegrata, ma già mi
stavo preoccupando di come raggiungere la sala di imbarco per Bologna.
L’agitazione era alle stelle ma, con la voce dello Spirito Santo che mi
guidava, andai avanti, con il biglietto in mano e, di nuovo a gesti, ho
raggiunto felicemente la mia meta dove mi attendeva un piccolo problema. Subito all’entrata mi chiesero, in italiano,
di mostrare loro i documenti che convalidavano il mio soggiorno a Bologna. Ho
capito cosa chiedevano e, sapendo che non avevo la dichiarazione con me, sono
scoppiata in lacrime. Subito però ho avvertito che il Signore era accanto a me
e mi sono fatta coraggio tentando di spiegare, in portoghese e con i gesti, che
non avevo con me la dichiarazione… ma il mio interlocutore non capiva un bel
niente. Per superare la difficoltà, ho pensato bene di mostrare il mio
biglietto di viaggio di andata e ritorno, dove era indicato tutto il mio
percorso. Finalmente timbrarono il mio
passaporto e mi indicarono la sala di imbarco e il percorso da seguire per
raggiungerla. Seguendo frecce e lettere indicative, eccomi giunta al mio
cancello di imbarco, ma lì non c’era ancora nessuno. Mi
venne il dubbio se fossi nel luogo giusto. Allora andai nella sala attigua e chiesi a gesti e
mostrando il biglietto all’agente di servizio, che mi dicesse con esattezza il
numero del cancello di imbarco. Lui subito si informò all’ufficio partenze e mi
disse che c’era stato un cambiamento. Stressata, avvertii che i nervi stavano
per saltare. Allora dissi un’Ave Maria alla Madonna e mi diressi, senza grande
fatica, verso la mia sala, dove incontrai molte persone in attesa come me. Mi
sedetti, feci un profondo respiro con grande calma. Ci imbarcammo, partimmo...!
Arrivata a destinazione vidi Martina che mi stava aspettando e la gioia e la
soddisfazione furono immense. Io, da sola, ce l’avevo fatta! Entrando in casa, provai
una grande gioia: sentire e vedere il coro di benvenuto delle missionarie che
mi aspettavano. Avvertii un’accoglienza calorosa, anche se ero molto stanca. Il
giorno dopo iniziammo la scelta dei canti e le prove per la festa dei 60 anni
dalla fondazione della CM, che fu un grande successo. Prendere parte a questa
festa, che coincideva con l’anniversario della mia prima emissione dei voti, fu
per me una vera grazia, ma anche una sfida che mi spronava ad essere
continuatrice di questa opera iniziata dal padre fondatore con le prime
missionarie.
Dopo questa festa
speciale, ci furono gli incontri formativi per le neo-consacrate, in cui
abbiamo rivisitato la storia dei 60 anni della CM e la sua spiritualità. Nel
contesto abbiamo avuto come punti forti la costruzione dell’identità, che non
dev’essere una realtà statica, ma dinamica. Per
dare continuità a questa identità, siamo chiamate a fare discernimento sia
personale che comunitario all’interno dell’istituto, aprirci al nuovo, alla
profezia… Un altro punto focale è l’ecce venio di Gesù e la sua “oblazione”, la sua offerta: Cristo imparò ad
obbedire soffrendo. L’ ecce ancilla
di Maria è pure il centro della nostra attenzione tutti i giorni della nostra
vita, in obbedienza alla volontà di Dio e agli uomini. Terminati gli incontri si celebrò
l’eucaristia per la festa della rinnovazione dei voti di Dalaina, Nhamo e
Elisabeth, presieduta da padre Marcello scj.
Nei giorni successivi
andammo a Monguelfo, nella casa per ferie; bello il paesaggio con le sue
montagne coperte da un’abbondante neve, che io non avevo mai visto. Rimasi
positivamente meravigliata soprattutto del lavoro che fanno le missionarie che
vivono lì: far da mangiare e dare da dormire a molta gente.
Rientrate a Bologna fummo
invitate a fare l’animazione missionaria nella nostra parrocchia, insieme con i
Frati Minori Cappuccini, nei giorni 5 e 6 gennaio, solennità dell’Epifania. Fu
un momento molto ricco per la varietà di cultura dei presenti, provenienti da
paesi e continenti diversi: Africa (Mozambico, Guinea-Bissau e Capo Verde),
America Latina (Argentina e Cile), Italia, e altri.
Tutto fu molto bello!
Bologna è una bella città! Sono riconoscente a tutte le missionarie che hanno
contribuito perché io facessi questo viaggio e vivessi questa meravigliosa
esperienza.
Isabel Rodrigues
Mio Dio, stai sempre accanto a me!
Il Signore mi é stato
compagno nel mio viaggio in Italia. Ho lasciato Guiné-Bissau il 19 dicembre scorso. Il giorno dopo, giunta all’aeroporto
di Lisbona con qualche ritardo, ho incontrato Lúcia Correia e Serafina Ribeiro che
mi aspettavano, preoccupate perché sono arrivata quasi all’orario della
partenza. Che grande gioia quando ci siamo viste! Poi, insieme, abbiamo proseguito
in volo fino a Bologna.
Il 27 dicembre abbiamo
celebrato il 60º anniversario dalla fondazione della Compagnia Missionaria. Mi
é piaciuta molto questa giornata di festa. Tra le iniziative, un particolare
rilievo é stato dato alla presentazione del libro “60 ANNI DI STORIA SULLE STRADE
DEL MONDO”, frutto del lavoro realizzato
da Lúcia Correia. Nel pomeriggio è seguita la celebrazione eucaristica.
Dal 23 al 30 dicembre si é
tenuto “l’incontro delle giovani consacrate” e con la presenza di altre
missionarie. L’incontro ha avuto il suo incipit con una dinamica che ha incluso
una preghera di benedizione le une per le altre. E’ stato per me uno dei
momenti piú significativi.
Il 30
dicembre ho rinnovato i voti durante la celebrazione eucaristica, nella
cappella di via Guidotti, insieme con Dalaina del Mozambico e Elisabetta del
Chile. Questa opportunitá di rinnovare insieme i voti ha rinsaldato la
comunione che giá ci unisce… per me é stato un momento di grazia profonda.
Dal 1º al 4 gennaio 2018
siamo state a Monguelfo nella Casa per Ferie da noi gestita. Lúcia Correia é
stata con noi nuove consacrate tutto il tempo. Eravamo Andrea e Silvia dell’Argentina;
Elizabeth del Cile; Dalaina e Isabel del Mozambico e io della Guiné. Monguelfo
é un paese molto bello… circondato da montagne… Bello, molto bello veder cadere
tanta neve in quei giorni. A Monguelfo vanno molte persone sia per riposare che
per contemplare le meraviglie di Dio tra quelle montagne. Ho visto come le
missionarie che vi lavorano prestano il loro servizio con gioia, con amore e
dolcezza verso tutti gli ospiti che arrivano lassú.
Nei giorni seguenti, 5 e 6
gennaio, rientrate a Bologna, abbiamo preso parte insieme con Martina e Serafina
ad un incontro missionario nella nostra ‘Parroccha di San Giuseppe, sposo di
Maria’. Abbiamo dato le nostre testimonianze, abbiamo condiviso le nostre
diverse culture, abbiamo animato gli incontri e le celebrazioni eucaristiche
con canti delle nostre terre, in lingua originale. Siamo state accolte con
simpatia dai giovani presenti, che hanno scambiato con noi, nella gioia, le
loro riflessioni sulla Parola di Dio, e le loro esperienze personali.
Noi tre, Dalaina, Isabel e
io, abbiamo partecipato ad alcuni incontri di formazione umana e spirituale,
tenuti da Serafina. Mi sono piaciuti molto. Li ho trovati utili.
Posso concludere dicendo
che la mia permanenza a Bologna e tutto ció che ho vissuto in Italia, sono stati per me un tempo di grazia.
Obrigada, Senhor. Grazie,
Signore!
Rendiamo grazie
Rendiamo
grazie per
questa grande celebrazione e questo incontro e lo facciamo fin dal suo inizio:
dalla partenza dai nostri paesi di origine fino all’arrivo in Italia accolte
festosamente dalle nostre sorelle giovani e da tutta la Famiglia.
Rendiamo grazie per la testimonianza di vita e di disponibilità che
ci è stata donata da ogni missionaria con le quali abbiamo condiviso questi
giorni e per tutto quanto si è organizzato: la festa dei 60 anni di fondazione
della CM, la Giornata Missionaria dell’Epifania in parrocchia, il tempo
liturgico del Natale nelle varie comunità, la visita alla nostra Casa per Ferie
di Villa San Giuseppe, a Monguelfo ecc.
Rendiamo
grazie soprattutto
a Dio per questa famiglia CM, regalo per
ciascuna di noi e per tutta la Chiesa.
Testimonianza di Elizabeth
Come
prima cosa voglio sottolineare l’incontro personale, concreto, con questa
famiglia. Ne
avevo sentito parlare attraverso i vari
racconti di chi l’aveva conosciuta personalmente, avevo sentito i vari nomi
delle missionarie, alcune conosciute attraverso i vari articoli che leggevo in
Vinculum, la loro partecipazione come parte della storia CM. Tutto questo è
stato bello ma molto diverso da quello che può essere un incontro da vicino,
personale e reale. Tutto è stato importante, fin dalla preparazione della
celebrazione dei 60 anni CM, dove siamo state chiamate a collaborare ai vari
preparativi, alla liturgia con la presentazione dei vari doni portati dai
nostri paesi. E’ stato importante ascoltare Lùcia Correia e Lucia Capriotti che
ci hanno presentato la nostra storia e i ricordi di p. Albino, la testimonianza
delle “prime missionarie” della CM. Con emozione, abbiamo visto che nonostante
la differenza delle lingue, riuscivamo a capirci, ad afferrare il messaggio
dell’azione dello Spirito Santo nella storia della CM, che ci veniva proposto
con entusiasmo e convinzione dalla due relatrici. Poter essere presente in
questo momento così speciale e significativo è stato molto importante per il
mio cammino di formazione.
La
seconda parte di questo incontro soprattutto nei giorni: 28 – 29 – 30 dicembre sono stati veramente intensi; abbiamo
condiviso il programma con alcuni membri del Consiglio Centrale: Martina,
Serafina, Lucia Capriotti che insieme a Lùcia Correia ci hanno aiutato nella
rflessione. Personalmente mi ha impressionato la preparazione che c’è stata per
queste giornate, la profondità dei temi svolti e le domande di riflessione
proposte: “Qual è il punto di convergenza
della CM? Qual è l’irradiazione della CM per me, per la Chiesa? Come vivo
l’Ecce Venio e l’Ecce Ancilla? Quali sono le dimensioni dell’Ecce Venio e Ecce
Ancilla?... Queste sono alcune domande che mi interpellano profondamente e
che mi impegnano nel cammino dell’identità e della formazione CM.
Un altro aspetto molto importante di questo
incontro è stata la partecipazione di altre missionarie da altre nazioni,
ciascuna con differenti culture, lingue e personalità. Nonostante queste
diversità siamo riuscite a capirci! Inoltre abbiamo visto che tutte abbiamo
condiviso la stessa realtà di far parte della CM, ciascuna con le sue
differenze, il voler proseguire crescendo nella nostra formazione e sentire in
noi la responsabilità di condividere ed estendere ad altri tutto quanto abbiamo
ricevuto e maturato in questa esperienza.
Per
ultimo, il primo di gennaio siamo partite tutte insieme per Monguelfo. Qui ci
aspettava Fiora e le altre. Abbiamo trascorso giorni bellissimi godendo il
panorama delle montagne e della neve! La Villa San Giuseppe, dove vivono le missionarie è
aperta a tanta gente, è comoda, grande e soprattutto accogliente. E’ bello
vedere le famiglie con i loro piccoli godere di questo spazio, di questo bel
clima e sentirsi come a casa loro. Noi abbiamo cercato di dare nel nostro
piccolo un po’ di collaborazione: preparando i tavoli per gli ospiti e
raccogliendo alla fine i piatti...piccoli gesti che ci hanno permesso di sentirci
unite alle missionarie che qui lavorano. Questa è stata un’esperienza che
conservo nel mio cuore perchè mi ha permesso di conoscere da vicino il lavoro
di questa attività. Ringrazio di cuore per l’accoglienza che ci è stata
riservata nei quattro giorni che abbiamo trascorso lassù. Testimonianza di AndreaDopo diversi giorni dalla nostra esperienza in Italia, ora riguardo e
valuto da lontano tutto quanto abbiamo vissuto in questa esperienza di condivisione e di comunione e
rifletto anche sul tempo di preghiera degli Esercizi spirituali
che abbiamo da poco terminato noi della CM Latinoamericana. Adesso è il momento
in cui ciascuna di noi deve assumere l’impegno di continuare a coltivare la
terra, di pregare per i sogni che ogni missionaria o familiares porta in cuore:
sono come semente che il Signore
continuarà a mettere nei nostri cuori...Quanto è importante il vissuto della
comunione nella Compagnia Missionaria! In questi giorni ho avuto un sogno: noi
accogliavamo in visita le nostre sorelle indonesiane, una presenza piena di
gioia che rallegrava il nostro stare insieme... Come è importante la
testimonianza, ci stimola alla sfida di pensare ad una pastorale vocazionale!Che la mia vita e quella di ciascuna di noi sia come l’acqua fresca che fa vivere e dissetare il roseto che Dio
ha piantato. Testimonianza di Silvia“La consacrazione a Dio nella CM...ci
immette in una nuova famiglia dove l’amore vuole essere il criterio assoluto di
vita e di relazione.” (Statuto n. 72)“Vivremo le espressioni concrete della
vita di comunione...attingendo lo Spirito dal Cuore di Cristo...per diventare
donne esperte di comunione...”( RdV n. 73) Ogni giorno che abbiamo vissuto nella Casa di Bologna, a Monguelfo,
nella comunità parrocchiale e le varie
attività svolte, sia all’interno della CM come fuori di essa, possiamo ora contemplare, vedere e dire
grazie dal profondo del nostro cuore per questa Famiglia, per la vita di fede e
di amore di ciascuna missionaria, per la passione che si sente , si vede nel
voler incarnare il carisma, la spiritualità...e anche cogliendo uno sguardo
rivolto al futuro cercando nuovi cammini che il Signore ci ha già mostrato e ci
mostrerà in questi 60 anni di vita CM.E’ scoprire che ciò che è scritto nello Statuto si sta incarnando e
diventa vita per ciascuna. Una vita che traspare nei gesti , nelle piccole cose come: l’accoglienza, la dolcezza
nel trattare chi ci sta accanto, il
voler sempre dare il meglio di se stessa per far sì che l’altra si trovi
bene...anche le prove di canto e danze che abbiamo fatto hanno dato il loro
messaggio...una preparazione efficace perchè tutto doveva dare il suo buon
risultato , così è avvenuto con le varie riunioni stabilite per poter svolgere
bene qualsiasi attività in programma... la preoccupazione per chi non stava
molto bene di salute...la complicità di qualcuna...tutto ha aiutato a sentirci
come in una “fraternità” che sa
trascendere la difficoltà delle lingue diverse, dalla cultura e l’età...Grazie Signore perchè ci hai chiamate, chiami e continuerai a chiamare
quelle che tu vorrai ...amando la nostra piccolezza e affidando alle nostre
mani il dono dell’amore che si fa comunione.Incontriamo e rinforziamo questa unità in ogni Eucaristia. La CM dell’America Latina