La seguente riflessione ci riporta alla fonte iniziale della vita cristiana, ci fa accostare all’acqua viva e vera che disseta…e fa crescere. Ci aiuta a rivedere, a leggere in modo sapienziale la nostra piccola storia personale inserita nella storia della Chiesa. Un semplice e profondo messaggio che ci aiuta a vivere con fedeltà e creatività la nostra vocazione e ci farà bene.
Carissimi,
Bologna, 23 novembre 1991
qualunque parola mia, forse, guasterebbe la semplicità,
colma di solennità e di grandezza con cui il “chicco d’acqua” introduce le
nostre riflessioni. Diamogli allora spazio immediato e…ritroviamoci tra qualche
momento per ammirare insieme e lodare il Signore, perché “ cose grandi egli ha
fatto per noi” (Sal.126,2).
Il
“Chicco d’acqua”
Le riflessioni sui sacramenti condussero lentamente i Padri
a discorrere della Chiesa che li amministra. I sacramenti sono l’effusione
concreta dello Spirito. Il medesimo Spirito che, secondo S. Giovanni, è
raffigurato nell’acqua viva (cfr. Gv 7,38) e che è la linfa della Chiesa. Anche
negli scritti di S. Ireneo s’incontra questa idea. Possiamo rivederla in un
documento ufficiale del Concilio Ecumenico di Vienna (1312):” Il suo fianco fu aperto dalla lancia, perché dai fiotti di acqua e
di sangue che ne uscirono fosse formata l’unica, immacolata, santa, vergine
Madre Chiesa, sposa di Cristo. Allo stesso modo che dal fianco del primo uomo,
immerso nel sonno, fu formata Eva, per diventare sua sposa”.
A questa idea si ispirano alcuni disegni di quel tempo che
raffigurano la Chiesa come una regina che sta in piedi, accanto alla croce. Ha
nelle mani un calice dove raccogliere il sangue e l’acqua che scendono dal
Cuore ferito di Cristo.
Il nostro primo atteggiamento vuol essere atteggiamento di
lode alla provvidenza di Dio. Al cammino dei secoli, colmo di opere grandi e
belle, ma anche di debolezze, di ingiustizie, di peccati…ha assicurato la
presenza costante del suo amore con il dono della Chiesa.
La Chiesa è il tabernacolo di
Dio che
custodisce i tesori della sua grazia e della sua misericordia. Con essi
guarisce le malattie degli uomini, arricchisce la loro povertà e santifica le
loro situazioni di vita perché tutto sia segnato dal sigillo vivificatore di
Dio.
La Chiesa è l’ovile dove le pecore disperse
vengono raccolte per godere della tenerezza di Cristo e ritrovare, in lui,
l’unità che le fa riflesso sulla terra dello stile di vita del cielo.
La Chiesa è la custode della parola che illumina i
passi degli uomini con la luce di Dio. Così il loro cammino li conduce con
sicurezza alla gioia di sentirsi realizzati nella verità e nella libertà.
La Chiesa è la società dei
credenti in
Cristo. Ad essi , indistintamente, la fiducia di Dio ha affidato il compito di allargare a tutte
le genti la grazia della salvezza. Per questo Gesù ha pregato:” Padre che tutti
siano “uno”, come noi siamo uno. Così il mondo crederà che tu mi hai mandato”
(Gv.17,21).
Il carisma che lo Spirito Santo ha affidato alla CM – il
carisma della vita di amore, personificato al punto di farci “comunione” con
Dio e con i fratelli – ci inserisce pienamente nella missione della Chiesa.
Ogni atto che noi compiamo per costruire la “comunione”nel piccolo ambiente
della nostra vita quotidiana è “servizio” alla grazia della nostra Famiglia. Ma è anche apporto che
concretizza la missione propria della Chiesa, voluta esplicitamente dal suo
Signore per essere “segno” e “strumento” in Dio, della “comunione” di tutti gli
uomini. Così ogni espressione di fedeltà allo specifico della nostra vocazione,
fa anche più bella e più grande la Chiesa di Dio. Contribuisce operosamente al
suo sforzo di riunire “insieme” gli uomini dispersi dal peccato, perché l’acqua
e il sangue del Cuore di Cristo siano per tutti dono di purificazione e di
salvezza. Il “chicco d’acqua” ci
offre ogni giorno uno stimolo eccezionale a ritrovare l’entusiasmo e la
generosità nel vivere il dono divino della nostra appartenenza alla CM e alla
Chiesa.
Lo desidero veramente
per me e per tutti voi. Maria ci aiuti a renderci degni di collaborare
efficacemente all’azione di grazia della Chiesa del suo Gesù.
Con affetto
P.
Albino Elegante