Carissime/i,
ho pensato di iniziare questa lettera con una introduzione che ci interpella e ci chiama ad aprire il cuore.
“Chiediamo anche noi la grazia di un cuore docile all’ascolto. Vorrei dire ai giovani, a nome di tutti noi adulti: scusateci se spesso non vi abbiamo dato ascolto; se, anziché aprirvi il cuore, vi abbiamo riempito le orecchie. Come Chiesa di Gesù desideriamo metterci in vostro ascolto con amore, certi di due cose: che la vostra vita è preziosa per Dio, perché Dio è giovane e ama i giovani; e che la vostra vita è preziosa anche per noi, anzi necessaria per andare avanti” (Omelia conclusiva Sinodo Giovani – 28-10-18 Papa Francesco).
Siamo coinvolte/i in questo nuovo atteggiamento di ascolto non solo dei giovani ma anche di tutte le persone che ci circondano. Ci sentiamo in cammino e riconosciamo che abbiamo bisogno di aprirci ad un ascolto più attento e disponibile all’altro/a.
Riconosciamo che la riflessione ecclesiale in atto ci porta ad una conversione sempre più attenta e ci consegna una modalità da vivere con un atteggiamento aperto al confronto sincero con la Parola: “Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto” (Eb 4,12-13). Non solo: ci chiede anche un serio confronto con gli altri e le altre in un clima di apertura creativa. Questo non è facile nel concreto delle nostre relazioni ma ci sentiamo chiamate a realizzare il Vangelo dell’ascolto per cogliere ciò che il Signore, nella sua misericordia, ci concede di sperimentare di bene, di bello e di buono.
Penso che ciascuna ed in tutti i gruppi CM si stia riflettendo e portando avanti il dialogo sul lavoro in preparazione alla nostra Assemblea 2019. Un lavoro che ci impegna prima di tutto a livello personale per poi convergere e confrontare nel gruppo quanto lo Spirito ci suggerisce per il bene della nostra famiglia, della chiesa e del mondo. Chiedo questo impegno a ciascuna perché ognuna di noi è portatrice di qualcosa di importante per il bene della CM.
Questo ultimo numero di Vinculum vi giunge tra il mese di ottobre dedicato alla missionarietà e l’approssimarsi dell’Avvento e del Natale. Camminare nella fede ci chiede, di essere dinamiche e flessibili, per cogliere le nuove sfide e le nuove possibilità, che la vita e la Parola di ogni giorno ci indicano attraverso un serio discernimento delle nostre scelte personali e di CM.
Colgo l’occasione per augurarvi di vivere il prossimo tempo di Avvento in atteggiamento di ascolto. Maria è diventata la Madre di Dio perché ha vissuto il suo “si” con l’ apertura continua ai passaggi di Dio nella sua vita.
Con questa disponibilità del cuore che sa cogliere ogni occasione di bene e sa valorizzare ogni incontro e soprattutto l’incontro con Colui che viene nel mistero di Gesù piccolo e povero, vivo in mezzo a noi e nelle nostre persone sempre bisognose di Lui e dell’amore comprensivo degli altri/e
Mi affido alle vostre preghiere per la mia prossima visita in Guinea Bissau. Che il Signore mi e ci doni di ascoltare con il cuore sempre.
In comunione.
Martina