Incontrarsi insieme con una grande famiglia, la tua
famiglia, quando il desiderio si fa realtà come lo è stato per me, diventa quasi
impossibile descrivere le emozioni che si vivono. Mi è stata data l’opportunità di poter partecipare nell’incontro internazionale delle responsabili di formazione CM dove ho potuto conoscere meglio le sorelle che lavorano in
vari paesi con culture e lingue diverse e vivere insieme una bella esperienza
di comunione e formazione. Questo incontro a Porto (Portogallo) ha rinnovato me
stessa, la mia vita. Anche se i giorni sono stati pochi per poterci conoscere
in maniera più profonda (il problema della lingua non è stato un problema
semplice per me!) ci siamo sentite unite, accolte nella fratellanza
del mistero del Cuore trafitto di Cristo.
La riflessione “Sull’affettività” che ci ha proposto P. João de Deus Costa Jorge, diocesano mi
ha stimolato a impegnarmi di più nelle relazioni, mi ha fatto capire
l’importanza di costruire relazioni sane e armoniose per poter vivere insieme, per stare bene con me stessa. A volte costruiamo relazioni solo con una certa persona. Relazioni come queste spesso causano conflitti e ferite interiori perché sono relazioni esclusive, che a volte
causano divisione nella convivenza, uno
si sente escluso, mentre l’altro ha un posto speciale. I nostri gruppi
sono formati da una varietà di persone, con caratteri diversi, ma siamo unite
nell’amore divino. Ognuna di noi cerca di mettersi davanti all’altra con un
sincero atteggiamento di cuore nel condividere la vita, per comprendersi e
aiutarsi a vicenda.
Ho capito che
vivere insieme, se c’è questa apertura all’altro, l’amore si sviluppa in noi
stessi, l’amore per Dio, per gli altri. E’ in questo modo che cresce anche una
sana condivisione tra noi dei doni che abbiamo ricevuto. Cresce la voglia di
comunicare e di condividere: la gioia che sentiamo, il tempo per stare insieme,
le nostre esperienze di fede, l’apostolato, i fallimenti e i nostri limiti.
Dobbiamo imparare ad accettare e ad amare le differenze come una ricchezza.
Imparare le une dalle altre ad essere un mezzo per costruire la forza di unità.
Superare le varie fragilità nel vivere insieme; un ideale richiede un
atteggiamento illimitato di perdono. Questa espressione di amore incondizionato
rende ogni persona un essere amato e prezioso, anche nelle debolezze.
Se riusciamo a
fare questo la nostra “vita insieme” avrà un significato: diventerà una
manifestazione del vero amore di Dio sia tra noi, nei gruppi, sia tra coloro
che ci circondano.
Prego per
questo e ringrazio tutte per avermi dato la possibilità di partecipare.