Oggi festeggiamo 50 anni della presenza della CM in Mozambico. Era il
giorno 15 di Agosto 1968, quando Teresa Castro e Maria Ilda Candelaria
approdarono a Quelimane, dirette nell’Alta Zambesia, precisamente Milevane, seguite
da Lisetta Licheri, ancora presente, e molto dinamica, che venne a completare
il gruppo. Dopo queste sono arrivata anch’io e altre lavorammo a Namarroi.
Questo è un giorno di ringraziamento a Dio, che ci ha guidate e ci guida nel
nostro quotidiano e a tutti quelli che ci accolsero e ci aiutarono a crescere
come donne e come missionarie.
Ci invitarono i padri dehoniani a cominciare la nostra presenza in questa
terra. Con loro abbiamo condiviso la spiritualità che noi abbiamo ricevuto da
P. Albino Elegante, anche lui padre dehoniano che fondò la Compagnia
Missionaria, nel 1957.
In Mozambico col fervore missionario
e con l’effervescenza della gioventù decise a dare la nostra vita per
l’inculturazione del vangelo nel cuore di ogni mozambicano. Per amore del
vangelo affrontammo l’arduo cammino della inculturazione, l’ABC della lingua
Lomwé, mezzo indispensabile per la comunicazione della parola di Dio e della
relazione con le persone: al primo posto i catechisti, le donne, le famiglie e
le comunità. Imparammo ad apprezzare i piatti tipici del Mozambico: polenta,
gallina alla zambesiana, vari tipi di fagioli, la gustosa “intiqua” preparata
con le foglie della manioca, tutto quello che le comunità e le persone ci
offrivano. Tutto era
cammino per evangelizzare e testimoniare l’amore del Cuore trafitto che ci
animava.
Con i Padri Dehoniani, facemmo il tirocinio della vita missionaria. Con loro, seguendo ciò che lo spirito suggeriva, intraprendemmo il percorso di trasformazione da una Chiesa potere a una Chiesa servizio, famiglia e ministeriale.
Il vento dell’indipendenza non ci spaventò e rispondendo al nostro carisma
che ci vuole inserite nel mondo per trasformare le realtà sociali con la forza
del vangelo, ci inserimmo nei settori più fragili: Educazione, Sanità,
formazione di quelli che erano coinvolti nei movimenti di massa, le donne(OMM)
e i giovani (OJM). Rimase comunque un gruppo a Namarroi come luogo di
preghiera, di condivisione, di verifica e di programmazione della nostra vita.
Alle missionarie mozambicane, alle giovani, a questo vino nuovo…facciamo la
consegna del testimone. Noi abbiamo tracciato il cammino, non è stato un
cammino dritto né perfetto, è un cammino che è stato fatto con molti sussulti,
ma è un cammino che abbiamo cercato nell’umiltà, nella fedeltà al carisma e
allo Spirito di Dio che in ogni momento ci precedeva con la sua luce e la sua
presenza. Oggi vi consegniamo la spiritualità e il carisma con la sicurezza che
“continuerete a guardare con creatività i tempi nuovi e a conservarli fino alla
piena fermentazione” (cf. “Per vino nuovo otri nuovi”). Non troverete la nostra
storia in libri ma nel cuore di missionarie che vi hanno preceduto. Loro
possono raccontarvi nella maniera dei vecchi, ciò che hanno vissuto e
affrontato per poter orientare la vostra vita nell’inserimento del nostro
carisma nel cuore della chiesa e del popolo mozambicano. Siamo nate per
servire, per essere ponte di incontro dei fratelli con Cristo; ponte di
riconciliazione e di ascolto del grido dei poveri.
Affido questa consegna del testimone a Maria, Madre, guida e custode della
Compagnia Missionaria perché ci aiuti a conservare questa buona “Otheca” nel
suo cuore e che abbia una buona fermentazione perché i vicini e quelli che
passano si sentano invitati a assaggiare e a partecipare all’allegria della
festa.