Il corso di Esercizi
spirituali di quest’anno era stato programmato un anno fa: dal 19 al 24 giugno
2018 a Teluk vicino a Lampung,(isola di Sumatra), con Padre Teja SCJ nella casa
del Buon Pastore. Purtroppo la data scelta è coincisa con gli esercizi spirituali
dei fratelli SCJ, nello stesso luogo, per cui abbiamo dovuto cercare altrove. Dopo vari tentativi
finalmente trovammo un altro posto chiamato Casa SCJ a Teluk Tanjung Karang,
sempre nell’ isola di Sumatra. Casa Teluk , è familiare a noi CM in Indonesia.
Anche Santina conosce questo posto, perché nel suo secondo viaggio dopo gli
incontri formativi personali al Seminario, c’eravamo spostate tutte a Teluk per
fare il corso di formazione che avrebbe tenuto lei e Padre Sugino SCJ. Spero
che Santina se lo ricordi…
A questi esercizi, io e Antonia
siamo andate in pullman perché non siamo arrivate in tempo per prenotare il
viaggio in treno. Il 17 Giugno 2018 alle ore 17 siamo partite da Palembang e siamo
arrivate di notte all’ 1:45 a Casa Teluk. Siamo state subito accolte dal
signor Jumadi responsabile della Casa. La mattina dopo abbiamo partecipato alle
lodi e santa messa celebrata da padre Dani e Padre Teja. Dopo aver fatto
colazione insieme ai Padri, abbiamo organizzato la sistemazione nelle camere e
andate a fare la spesa; per comprare quanto serviva alla signora addetta alla
cucina, in questi giorni di ritiro. Il giorno dopo siamo state invitate a
recarci in pellegrinaggio a La Verna, ( un luogo simile a quello che c’è in
Italia). Qui padre Wicak ha incontrato
alcuni confratelli venuti dall’India, mentre noi abbiamo sostato davanti alla grotta di Maria, pregato insieme il
rosario per affidare a lei il nostro corso di esercizi spirituali. Ritornate a
casa abbiamo trovato Lucy arrivata il 19 giugno 2018 nel pomeriggio. Così si è
completata la presenza dei partecipanti agli esercizi: Ibu Surtinha, Mudji,
Susi, Antonia, Ludo e Lucy.
Abbiamo iniziato il ritiro con la
celebrazione Eucaristica. Il tema di quest’anno era "Vivere comunione e missione con
un cuore accogliente e misericordioso”. Questo tema suggerito
dal Centro CM ci richiama al valore della spiritualità e del carisma, come deve
essere concretizzato. Un tema molto importante per noi perché ci aiuta ad
essere consapevoli della nostra missione a non lasciarci trascinare dalle
intense correnti che circolano nel mondo, ci aiuta a resistere e a testimoniare i nostri valori
con fedeltà e audacia. L'unione - comunione diventa la forza unificante dei
membri nel mezzo delle sfide dei tempi. La vita quotidiana diventa
l'incarnazione della missione che è espressione dell'atteggiamento del cuore e
della spiritualità. Il primo giorno P. Teja ha iniziato con l’ introduzione: “il cuore della mia attività”. Una
riflessione che ci ha permesso di rivisitare profondamente la nostra chiamata,
con la sua storia…e di riflettere anche sulla nostra presenza di CM nel mondo e
nella Chiesa. Rivedere l'inizio della chiamata riscoprendo l'incredibile,
energico, appassionato sentimento della nostra giovinezza, la straordinaria passione
della nostra risposta davanti a Dio, alle volte anche attraverso un lungo e
faticoso viaggio, è stato veramente importante per tutte. Ci è stato ricordato
come i nostri sentimenti s’ innamorano come pazzi , veri pazzi di Dio. Ci siamo
lasciate portare in un lungo e appassionato viaggio della nostra storia, in
parte gioiosa e in parte con le sue fatiche. Abbiamo riflettuto anche sulla
nostra presenza nel mondo e nella chiesa.
“Vivere in Missione “ :ci ha portato sulle orme dei profeti dell'amore e della
costruzione della pace. C'è un detto che nessun profeta è rispettato nella sua
città natale o dove vive. In effetti questo dire diventa il nostro turbamento
interiore ogni volta che ci sentiamo coinvolti in questa realtà…. I profeti
possono essere solo persone dalla mentalità aperta, in grado di vedere e
sentire la voce di Dio, in ogni avvenimento della storia. E’ colui che nelle
varie situazioni sociali sa parlare con coraggio e far riflettere per poter
costruire un mondo più giusto e più dignitoso. La sfida per noi missionarie è
stare dentro le situazioni quotidiane con i vari conflitti per saperle cambiare a vantaggio del bene comune. La
nostra disposizione interiore deve avere come riferimento atteggiamenti aperti
e misericordiosi. Saper coltivare saggiamente cuori aperti e compassionevoli.
Specchiare la nostra storia in quella del nostro Maestro:Gesù profeta e nel cuore
aperto di Dio, ci porta più in profondità nel suo amore e nelle relazioni nella
nostra vita quotidiana con i nostri fratelli e sorelle che ci circondano.
Soprattutto nel nostro mondo immediato: la comunità nel gruppo, nell’ambiente
di lavoro, la comunità parrocchiale, il paese e il mondo. Questa riflessione è
molto profonda, perché è come una sfida a diventare profeti dell'amore, con la
disposizione interiore di atteggiamento aperto e compassionevole.
Padre Teja ha svolto il nostro
ritiro usando diversi power point..con un metodo di insegnamento e anche di
pratica di meditazione svolta in vari modi. Ci ha condotto con uno stile di
meditazione orientale, ma anche con uno stile di meditazione insegnato da
alcuni contemplativi della Chiesa occidentale. Inoltre ci è stata consegnata
una sessione di domande e risposte, un materiale ricco e prezioso da continuare
a riflettere anche quando gli esercizi saranno finiti. Abbiamo avuto anche il
tempo di condividere insieme come gruppo, parte della nostra vita e i risultati
ottenuti durante nel ritiro. Questi momenti li abbiamo vissuti alla fine di
ogni sessione. L'adorazione quotidiana e il silenzio assoluto sono state la
base del nostro cammino.
Abbiamo terminato il nostro corso
con la celebrazione penitenziale guidata da padre Dani SCJ. A sera con p. Teja
abbiamo voluto esprimere la nostra gioia e fraternità alla “Pizza Hut” locale
dove abbiamo gustato una buonissima pizza. Il giorno seguente siamo andate alla
spiaggia e pranzato fuori perché era il nostro giorno comunitario di vacanza
insieme. Verso sera mi ritrovo ancora
con Antonia sul treno di ritorno … In serata anche Mudji e Lucy partono per Palembang per partecipare
all’incontro della Famiglia Dehoniana = THE AWAM COMMUNITY DEHON. Tutte e tre
(Mudji, Lucy ed io) ci siamo ritrovate a vivere questo evento con la famiglia
Dehon Awam. Con noi c’era anche Yosephine, una giovane, amica della Compagnia
Missionaria che in questo periodo ci sta accompagnando perché interessata a conoscere meglio il nostro Istituto.
Spero che la nostra partecipazione a questi incontri di giovani e la nostra
presenza CM Indonesia, renda anche i giovani affascinati e innamorati della CM.