Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
News
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09 / 08 / 2024
Agosto 2024
Edvige Terenghi, amministratrice centrale, visita i gruppi in Mozambico....
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09 / 08 / 2024
Agosto de 2024
Edvige Terenghi, administradora central, visita os grupos em Moçambique....
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Edvige Terenghi, administradora central, visita los grupos en Mozambique...
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09 / 08 / 2024
19 ottobre 2024
Assemblea italiana, in presenza, a Bologna, e in collegamento online...
una persona di benedizione
Domenica 7
luglio, a Funchal (Madeira) – Portogallo, ha concluso il suo cammino terreno la
missionaria Maria Madalena Ribeiro, di 86 anni. Aveva consacrato la vita a Dio
nella Compagnia Missionaria il 22 agosto 1987.
Saluto della
Presidente nella celebrazione funebre
Oggi
ci congediamo dalla nostra cara
Maddalena.
La sua testimonianza di vita, lascia nel cuore di
ciascuno/a di noi un profondo sentimento di gratitudine. Possiamo dire che come
Gesù è passata da questa vita facendo del bene. La sua dedicazione alla
famiglia, assistendo il fratello e le sorelle è stata di un amore
incondizionato. Nella Compagnia Missionaria, ha sempre manifestato un senso di
appartenenza e di partecipazione. Ha svolto il compito di Responsabile di
formazione con competenza e amore ed è stata anche membro del Consiglio
Centrale.
Con la sua serenità, semplicità, delicatezza, umiltà...ha
tessuto relazioni interpersonali armoniose e fraterne. Una persona di
benedizione, che trasmetteva questo benedire Dio e i fratelli. Com’era
gradevole e dolce la sua presenza! Vicino a lei ci si sentiva sempre bene. Ha
sempre abbracciato con amore la croce della vita: pregava e offriva. Sapeva
contemplare il “Cuore trafitto di Gesù”, sapeva accogliere e condividere la
bontà, la misericordia e la che tenerezza che scaturiscono dal Cuore di Gesù.
Quanto bene avrà seminato e donato questa carissima sorella nel cuore dei suoi
alunni! La sua missione di amore e servizio era presente in tutti i settori
della vita.
Carissima Famiglia di Maddalena, e Compagnia Missionaria
unitevi tra voi con la preghiera, affinchè in questo momento di dolore vi
sentiate confortati e rafforzati a vicenda.
Al Gruppo di
Funchal, che oggi accompagna e saluta con amore questa sorella , vorrei dire di
tenere sempre presente la sua fedeltà e la sua dedicazione fraterna e abbiate
fiducia perchè adesso lei intercede per tutti noi davanti a Dio Padre, unita a
tutti quelli che ci hanno preceduto in cielo.
convivialità
Siamo arrivati al
Santuario di São Bento da Porta Aberta, terre di Bouro, un luogo
fertile, che ci ha regalato
un germoglio per la Compagnia Missionaria alcuni decenni fa. (la nostra
Teresa Gonçalves). Ok, per arrivare c'è stata una partenza. Partenza che abbiamo realizzato la
mattina dell'8 agosto presto, con i primi raggi del sole. Tutte traspiravamo la
felicità di trovarci insieme, lontane dalla fatica quotidiana, contemplando la
casa comune, che ci aiuta a vivere in pace, con salute e ci regala
quotidianamente tanti doni meravigliosi.
Ai piedi della
montagna, sulle rive del fiume Minho, abbiamo gustato un delizioso caffè, in
compagnia di altri turisti che hanno goduto di un paesaggio così magnifico. Il
fiume a poco a poco, adornato dal verde delle colline, invitava ad un tuffo
rilassante, tuttavia, rimaneva solo l'invito. Il sole scintillante accarezzava
tutti i sensi. Momento delizioso, di convivialità e riflessione.
Proseguendo il percorso arriviamo
al santuario di São Bento da Porta Aberta, dove la bellezza circostante ci ha
immerso nel mistero di Dio. Assaporammo il delizioso pranzo. Regnava entusiasmo
per la convivenza.
Poiché era impossibile rimanere
per sempre in questo luogo ameno, abbiamo ripercorso la strada del ritorno. Non
si poteva andare avanti senza fermarsi al Santuario di Bom Jesus do Monte, e
rivedere la Passione di Gesù così incisivamente scolpita, e chi aveva la
giovinezza delle gambe ha contato tutti i gradini della salita fino al
Santuario. Alla fine della giornata,
non poteva mancare una visita al santuario di Nossa Senhora do Sameiro, che
domina la città di Braga. La città “invicta” ci ha accolto intorno alle 18 con
un sorriso esuberante, con un cuore traboccante di gioia.
Sia lodato Dio!
esercizi spirituali del gruppo di funchal
Presi dallo stupore
Gli
esercizi si sono svolti presso il Collegio Missionario del Sacro Cuore dal 19
al 23 luglio 2021, orientati da P. Pascoal, sacerdote diocesano. Il tema
scelto: "Presi dallo stupore" comprendente vari
sottotemi. Si iniziava con un testo
biblico facendo riferimenti anche a diversi autori sia religiosi che laici.
Il tema del primo giorno è stato:
“il silenzio” iniziando con un testo
di Matteo 1,18-25, con riferimenti a vari testi della Sacra Scrittura e ad
opere attuali come "Il Libro del Silenzio" di Sara Mailand, scritti di Santa Teresa di Calcutta, di
Thomas Merton… “Dio è silenzio ed è nel silenzio che si rivela quando
stabiliamo un dialogo con lui”. San Giuseppe è una figura che deve
interpellarci e sfidarci.
La seconda conferenza riguardava
“l'umiltà”, (Matteo 11, 25-30). La
beatitudine: “Felici i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei
Cieli". S. Teresa d'Avila veniva indicata con la frase "L'umiltà è la
verità"; S. Agostino "Saremo più grandi se fossimo più umili".
Vivere l'umiltà è riconoscersi peccatore, fragile, piccolo, ma Dio mi ama e io
posso comunicare, testimoniare e diffondere il suo Amore. (frase di San
Bernardo).
Seguì poi ”La Delicatezza”, (Luca
10,38-42). Papa Francesco dice che dovrebbero essere recuperati gli
atteggiamenti: "Scusa; Perdono; Permesso; Grazie". Il racconto di
Betania (Lc. 10, 38-42) mostra una Marta indaffarata che riceve Gesù ma
interiormente assente, mentre Maria sta ai piedi di Gesù il Maestro e lo
ascolta. Sorprende quando Gesù dice che Maria ha scelto la parte migliore
perché ha assunto un atteggiamento contemplativo. Nel ritiro dobbiamo essere
contemplativi.
Il Dono, (Luca 7, 36-49). "La felicità è più nel dare che nel ricevere"
(Atti 20,35). Il dono di sé che viene fatto, simboleggia il nostro
apprezzamento, la nostra stima, l’amicizia. Il significato cristiano del dono è “darsi”, essere dono per l'altro.
Nel testo del Vangelo, citato sopra, una peccatrice della città irrompe nella
sala e, senza chiedere permesso, si avvicina a Gesù, l'ospite, che reagisce in
modo insolito, non stabilito dalla legge. Gesù rovescia la situazione. Quella
che ne ebbe grande vantaggio è stata la donna peccatrice perché ha goduto del
dono più grande che è Gesù.
La Gratitudine, (Luca 17,11-19). Nella nostra vita, dire "grazie" (essere
grati, ringraziare) è riconoscere nell'altro il favore, il beneficio, il bene
che è stato fatto. Tuttavia, nella vita pratica ci sono molte situazioni di
ingratitudine, mancanza di riconoscimento nei confronti degli altri. Il brano
biblico della guarigione dei dieci lebbrosi in cui chiedono a Gesù misericordia
e Lui li invia ai sacerdoti. Dopo essere stati curati solo uno di loro - uno straniero - torna indietro per
ringraziare e dare gloria a Dio. La priorità è dare gloria a Dio, lodare Dio.
E io ho
dato gloria a Dio? Ho ringraziato? Lodato? La mia preghiera è il campo in cui
spargo lode e ringraziamento a Dio per tutto ciò che mi dà?
La Speranza, (Romani 5, 1-11). La speranza è una delle virtù teologali, assieme alla
fede e alla carità. La speranza è un regalo meraviglioso per coloro che sono in
cammino, che non hanno tutto ciò che vogliono. La speranza suscita una
sensazione di presenza. San Tommaso d'Aquino diceva: "La giovinezza è la
ragione della speranza ... la giovinezza ha molto futuro e poco passato".
La speranza è la virtù che ringiovanisce tutte le persone (Isaia 40,31). Nella
Bibbia è speranza di un buon futuro. Il garante del futuro è Dio. Un futuro
buono e santo, migliore del passato e del presente. Nella nostra storia
portoghese, i portoghesi passarono il Cabo das Tormentas, che divenne
noto come Cabo da Boa Esperança. Dante nella "Divina
Commedia", guardando l'inferno, formula la frase: "Abbandonate ogni
speranza o voi che entrate". Vivere senza speranza è un inferno. Papa
Benedetto XVI ha scritto un'enciclica col titolo: "Salvati nella
speranza". Negli scritti di san Paolo la Speranza è unita alla Fede ed
alla Carità. Non si possono separare perché l’una si appoggia all’altra. Il
pellegrino è qualcuno che sta cercando: la bussola è la fede, la carità –
amore, è il programma e la speranza è lo stimolo che è la forza per credere nel
domani.
L’Eucaristia, (Giovanni 6, 35-51). L'Eucaristia è il sacramento in cui Gesù si rivela e
si dona. È la celebrazione di una Presenza; è il Memoriale, è l'Alleanza. Papa
Francesco nella catechesi sulla Santa Messa ci riferisce che un gruppo di
cristiani perseguitati da Diocleziano aveva affermato "Senza la domenica
non possiamo vivere". L'Eucaristia è un evento meraviglioso in cui è
presente Gesù Cristo, la nostra vita. Partecipare alla Messa è rivivere la
passione e la morte redentrice del Signore. È la teofania: il Signore si fa
presente sull'altare per essere offerto al Padre per la salvezza del mondo. La
Messa è preghiera, dialogo, relazione personale con Dio ed è un momento
privilegiato per stare con Gesù e con Lui, con il Padre e con i fratelli e
sorelle; è partecipare alla vittoria del Risorto per essere illuminati dalla
sua Luce. Eucaristia è lo Spirito Santo
che ci fa partecipi della vita divina, ci fa incontrare con Gesù, ascoltare la
sua Parola, nutrirci alla sua mensa e diventare Chiesa, Suo Corpo mistico nel
mondo.
Servizio, (Marco 10, 35-45). Ciò che rende credibile la Chiesa è la sua capacità di
essere al servizio degli altri, come ad esempio nelle istituzioni e movimenti
ecclesiali, nelle Conferenze di san Vincenzo de' Paoli, nelle catechesi ... Nel
contesto dell'Ultima Cena (Giovanni 13,3-17) Gesù si inchina per lavare i piedi ai suoi... In Matteo 20,20-28 la madre dei figli di
Zebedeo fa la richiesta che i suoi figli si siedano in posti di rilievo. Anche
in Marco 10,35-45 sono i figli di Zebedeo che formulano la supplica di stare
nei primi posti. La richiesta è sinonimo di tentazione: idea trionfalista,
progresso nella carriera, «voler distinguersi», affermazione dell'io che si
giudica superiore o migliore degli altri = vanità. Luca nel suo vangelo afferma: “ colui che
governa sia come colui che serve” (Luca 22,26). La risposta del Maestro:
“Poiché anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per
servire e dare la sua vita in riscatto per molti”; (Marco 10,45; Matteo 20,28).
Servire alla maniera di Gesù Cristo è mettere in pratica ciò che Egli ha
vissuto e ci ha lasciato in eredità. “Vi do un comandamento nuovo: che vi
amiate gli uni gli altri come io vi ho amato. Per questo sapranno che siete
miei discepoli, se vi amate gli uni gli altri”; (Giovanni 13,34 -35)
Maria, Testo biblico (Giovanni 2,1-12). Maria è per eccellenza la pedagoga del
silenzio. Con Maria impariamo a coltivare atteggiamenti di: ascolto, accoglienza, contemplazione,
fedeltà, attenzione, cura, umiltà. Temi citati in questi giorni e che si
adattano alla Persona e alla vita di Maria. La sua spiritualità è legata
all'amore per gli altri: la visita alla cugina Elisabetta. La gioia celebrata e
vissuta nell'incontro delle due donne ... La risposta al momento
dell'Annunciazione: "Avvenga di me secondo la tua parola" traduce e
sintetizza tutto ciò che è accaduto nella sua vita, compresi gli eventi più
drammatici nella vita di suo Figlio. Maria è Madre e Discepola. È l'Arca della
Nuova Alleanza. Il suo “Eccomi” è l’accettazione nella Fede, un cammino alla presenza di Dio perché compie
la volontà divina. È la discepola di suo figlio. È stata lei per prima ad
accogliere la Buona Novella della Salvezza. Nel testo delle Nozze di Cana, in
Galilea, anticipa la missione del Figlio suo: "Fate quello che vi
dice". L'obiettivo è sempre mettere al primo posto Gesù. Maria percorre la
vita di Gesù fino alla crocifissione e accetta la missione che gli affida il
Figlio: essere Madre di tutta l'umanità. Maria e i santi sono intermediari
presso Gesù. L'essenziale è Gesù. La guida poi ha invitato ogni partecipante a comunicare ciò che Maria
rappresenta per lui/lei. L’Angelo
Gabriele saluta Maria dicendo "Ave”, che è l'opposto di Eva, la prima
peccatrice, mentre Maria è il modello della creazione di Dio. Che la Madonna ci
aiuti ad essere fedeli al disegno di Dio.
Maddalena Ribeiro
La bontà e la delicatezza di Gesù
“Gli
apostoli tornarono da Gesù e gli raccontarono tutto ciò che avevano fatto e
insegnato. Egli disse loro: Venite in disparte, in un luogo deserto e
riposatevi un po'”. (Mc. 6, 30-31).
Meditando questo brano del
Vangelo di Marco, mi vengono in mente molte cose. Rifletto sulla cura, la
delicatezza, lo zelo che Gesù ha per tutti i suoi seguaci: Il discepolo deve
riposare.
“La delicatezza non si insegna, è
diversa dal rispetto. La delicatezza è un meraviglioso difetto, una consegna
irreversibile" (Fabrício Carpinejar)
La delicatezza deve essere nel
nostro DNA.
“È la cultura della cura, come
cammino di pace per sradicare l'indifferenza, lo scarto, il conflitto” (Papa
Francesco).
Marta, tutta presa dai lavori di
casa, venne da Gesù e disse: Signore, non ti dispiace che mia sorella mi lasci
sola a servire? Digli di aiutarmi. Il Signore le rispose: - Marta, Marta, tu ti
affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha
scelto la parte migliore che non le sarà tolta (Lc.10,40-42).
Nel vangelo di Giovanni (11, 5)
troviamo scritto che Gesù amava Marta e Maria. Ma mentre Marta non si fermò un
attimo dal suo lavoro, Maria seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua
Parola.
Delicatezza è: ascolto attento
dell'altro. Non possiamo dedicarci solo
all'attivismo. Dobbiamo essere contemplativi, in ascolto della Parola che ci
riempie il cuore e ci illumina. La vita interiore spirituale e la vita concreta
esteriore hanno le stesse radici.
Le architetture di senso si
costruiscono con piccoli gesti che sembrano insignificanti!
C'è
qualcosa di sacro nel prendersi cura dell'altro! Riposiamoci per amare di più,
per evangelizzare di più.
San Giuseppe, specchio di bontà e
delicatezza, prega per noi.
Vieni, Spirito Santo, in aiuto
delle nostre necessità della mente e del cuore! Vieni, Spirito Santo, a
rinnovare la Terra!
Celestina Camacho
L'Eucaristia
In
che modo i cristiani la comprendono (cf Giovanni 6, 35-51)
L'Eucaristia fa la Chiesa. Questa
celebra l'Eucaristia, che è la convocazione che Dio fa al suo popolo. È il
Sacramento dove Gesù si dona; è la celebrazione di una Presenza; è il
memoriale; è l'Alleanza.
L'Eucaristia è il mistero
dell'amore di Dio che si rivela; è l'opportunità che abbiamo di incontrarci con
la vita divina rivelata in Gesù Cristo il solo che è la Via, la Verità e la
Vita. È attraverso l'Eucaristia che siamo chiamati all'unione con Cristo e alla
fratellanza umana. Eucaristia è
comunione con il Signore e con i fratelli.
L'Eucaristia
è un dono gratuito. Gesù non chiede nulla; Dà sé stesso e dà tutto
gratuitamente. Gesù vuole essere l’alimento universale poiché si fa alimento
per tutti.
Gesù ha detto che non c'è prova
d'amore più grande che dare la vita per i suoi amici.
Nell'Eucaristia celebriamo la
vita. Sull'altare del sacrificio, chi non offre anche sé stesso non offre
niente. Nell'Eucaristia entra in gioco tutta la nostra vita. Comprendiamo
veramente il dono della vita di Gesù Cristo solo quando faremo di tutta la
nostra vita un dono, un'offerta, un sacrificio.
C'è tutto un dinamismo di
consegna che inizia con l'Eucaristia e finisce con la vita. Non riesco a
comprendere la mia vita senza riferimento all'Eucaristia, nei momenti più vari
e particolarmente quando le prove si sono manifestate più dolorose.
Maria da Conceição Teixeira da Silva
corso di formazione permanente del gruppo di porto
Ciao carissime missionarie, amici e amiche
della Compagnia Missionaria.
Il gruppo di Porto (come
al solito) si è riunito dal 22 al 25 febbraio, approfittando del periodo di
Carnevale, per favorire le missionarie
che lavorano.
Il tema scelto per la riflessione è stato:
"ATTI
DELLA IX ASSEMBLEIA G.O."
Tre Missionarie hanno scelto di partecipare
alla “Settimana Di Studio Della Vita Consacrata”, che si è tenuta a Fatima nella stessa data.
Dopo aver accolto e ascoltato Martina,
arrivata dall'Italia il giorno prima, Lúcia ha presentato il lavoro su gli
Atti che, ci erano già stati consegnati
un mese prima, per prenderne visione e facilitare così la riflessione di questi
giorni.
Lúcia ha indicato anche un metodo di lavoro e
ha consigliato di iniziare a leggere da pagina 6
a 23 partendo dai titoli per focalizzare l’attenzione su ciò che
veniva indicato.
Abbiamo formato due gruppi di lavoro e abbiamo
preso in esame le seguenti domande :
1 ° Cosa troviamo più significativo?
2 ° Cosa c'è di più impegnativo per noi?
3 ° In quali aspetti troviamo le maggiori
difficoltà?
PLENARIA
- Formazione del Consiglio centrale:
1°
Il primo aspetto importante è stato il decentramento del Consiglio Centrale,
che fino a quest’ultima Assemblea, la
Presidente e la Vice-Presidente risiedevano a Bologna / Italia nella casa
madre. Ora invece le cose sono cambiate, Presidente e membri del Consiglio
centrale risiedano in diversi paesi e continenti. Questo è di grande importanza
per l'internazionalità e la multiculturalità dell’Istituto. Un altro aspetto
significativo è stata la nomina di una segretaria per supportare il Consiglio
centrale e occuparsi anche degli Archivi, per i quali, deve rimanere in Italia.
2 ° Questo cambiamento richiede molto più sforzo e creatività, è un
salto di qualità, come è stato detto in Assemblea è "... un vento di
rinnovamento ... di apertura allo Spirito, di maggiore consapevolezza da parte
di ogni singolo CM.
3 ° In relazione al CC, il percorso sta
procedendo, non ci sono echi di difficoltà, anche se da parte dell'una o
dell'altra missionaria, si avverte un certo disagio.
- La formazione delle aspiranti nel
contesto africano:
Su questo aspetto, il Gruppo Porto è molto
favorevole nell'accogliere le giovani per la formazione, è anche una risorsa per l'animazione vocazionale. È
necessario continuare a indagare su come facilitare il visto di soggiorno, sia
in Portogallo che nel paese di origine, i visti SCHENGEN, ma di lunga durata.
Amministrazione ed equipe economica
Per quanto riguarda la questione, il Gruppo
non ha commentato molto, riferendosi solo alla difficoltà di sostituire
l'Amministratrice anche se si ricorresse ad un commercialista credibile. Questa
è un'altra questione che ricade sulle spalle del CC.
Assemblea dei familiares
Il Gruppo è già a conoscenza di questo
evento, per questo sta seguendo la preghiera, l'uno o l'altro ha già letto i
testi di preparazione, Teresa Castro sta pensando di partecipare all'Assemblea
e dopo, dare un aiuto per sostenere Monguelfo.
Il corso di formazione, oltre ai temi da
noi scelti ogni anno, ha momenti molto forti di preghiera, comunione,
condivisione e sostegno negli acquisti e nei pasti, ecc.
Un abbraccio,
Laura
Gonçalves
vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono (1tess 5,21)
(PAPA FRANCESCO, Gaudete et esultate n. 168 )
Questa frase di
San Paolo ai Tessalonicesi e ripresa da Papa Francesco nell'enciclica
"Gaudete et esultate" mi ha fatto venire voglia di comunicare con
voi, cosa che non faccio da molto tempo. Mi piace scrivere e lo faccio con
piacere, ma quest’ultimo periodo è stato difficile e la vita non è stata facile.
Esamina tutto. Posso fare un
esame della mia vita che è azzurra come il colore del cielo della mia isola e
come i colori bianchi e grigi che coprono il cielo dell'isola.
La mia vita è stata bellissima per la
famiglia: nonni e genitori che ci hanno
educato molto bene, in campo spirituale, formativo e culturale. Dall'eucaristia
quotidiana alla quale i miei genitori hanno sempre partecipato, alla
confessione frequente, alla preghiera quotidiana della sera che abbiamo fatto insieme, tutto ciò ha formato
gli 11 figli che avevano, anche se uno è morto da bambino.
Uno è un
sacerdote, una suora - Missionaria francescana di Maria che è deceduta - e io,
consacrata nell'Istituto Secolare della Compagnia Missionaria del Cuore di
Gesù, altri sposati e il rimanente single, ma dedicati a opere di natura
religiosa e sociale.
Da parte mia,
essendo insegnante, ho fatto lezione per 36 anni.
La mia vocazione
si è risvegliata quando sentivo le suore parlare delle missioni in Africa.
Anche se ha ristagnato, per molti anni. In quel tempo, insieme alla mia attività professionale, facevo incontri
di catechesi e partecipavo a movimenti religiosi: corsi di cristianità, azione
cattolica e visitavo i carcerati nella prigione di Funchal.
Durante un ritiro
a Fatima, chi orientava le meditazioni, mi ha chiesto cosa stessi facendo e la mia risposta: "sto dando
lezioni" , ha capito che non ero ben realizzata e mi ha dato suggerimenti indicandomi nomi di Missionarie della
Compagnia Missionaria del Sacro Cuore venute a Funchal e, da allora in poi, ho
capito che la mia vocazione era di consacrata nella CM.
Faccio parte del gruppo di Funchal da 36
anni e ho collaborato alla formazione di alcuni missionarie e ho fatto parte del Consiglio centrale.
Come persona
consacrata inizio la mia giornata con la recita delle Lodi, partecipo
all'Eucaristia (spesso celebrata in casa da mio fratello), alla recita
quotidiana del Rosario e, quando possibile, alle riunioni e ai ritiri
organizzati dal Gruppo. Ultimamente sono mancata alcune volte a causa della
situazione familiare che vi descrivo.
Mio fratello
sacerdote ha 90 anni con problemi di salute, a volte è ricoverato in clinica e
alle volte è in casa ma richiede molte
cure.
Vivo anche con
una sorella di 87 anni con qualche debolezza psicologica e altro.
Ho un fratello in
pensione e medico, sposato nel Continente e che ha problemi finanziari e
ultimamente fisici con la rottura del coccige. Inoltre, ha un figlio
disoccupato e drogato.
Ho nipoti che
vivono a Madeira e ci danno supporto psicologico.
Il mio
impegno quotidiano è quello di assistere
i due fratelli con cui vivo e svolgere le attività quotidiane: fare la spesa,
gestire e guidare le persone che ci aiutano.
Il gruppo CM è
costituito maggiormente da anziane, ma alcuni più giovani e più capaci si dedicano alle attività del gruppo e
diocesane.
Il gruppo dei
familiares ha vitalità e partecipa alle attività del CM oltre alle attività
professionali e diocesane.
Concludo con la
lode al Signore e agli amici che mi accompagnano e curo ciò che è buono.
corso di formazione permanente del gruppo di porto
Il
lavoro che ci siamo prefissati di fare in questo Corso è stato di riflettere
sugli
Atti dell'ultima Assemblea G.O. del 19-28
luglio 2019.
È stata un'opera di grande ricchezza che ci ha rese più consapevole delle dinamiche di un'Assemblea e dello spessore
dei suoi contenuti.
Era presente anche Martina che ha
partecipato al Corso di formazione con noi. Alla fine mi ha posto una domande a cui cercherò di rispondere, secondo
le mie capacità.
Cosa
ti è piaciuto del Corso di formazione?
1. Mi è piaciuta la
dinamica del corso stesso: Ci siamo divise in piccoli gruppi e a ciascun gruppo sono stati proposti alcuni
punti su cui riflettere al fine di aprire nuovi orizzonti e ravvivare il dono
della nostra missionarietà.
2. La presenza di
Martina, è stata per il gruppo e anche
per lei ... una presenza ricca. Ha condiviso le sue opinioni e la sua
esperienza di vita CM, con la competenza e la serenità che le sono
caratteristiche, segno di una donna molto matura!
3. Le sfide per il
futuro del nostro gruppo devono essere o potrebbero essere: ANIMAZIONE VOCAZIONALE.
Per fare ciò, è necessario essere disponibili, dinamiche, con capacità di rischiare, di lavorare, di uscire … questo
alla nostra età non è così facile per mancanza di salute, ecc ... sarebbero
necessarie persone giovani ...
4. Al corso hanno
sono intervenuti anche due Parroci: Il parroco della parrocchia di Giustina e
Gloria è venuto a celebrare domenica nel tardo pomeriggio, mentre il Parroco
della parrocchia di Cármen e di Laura è
venuto lunedì mattina; assieme abbiamo recitato le lodi, poi ci siamo
incontrate come gruppo in un dialogo
sereno e aperto che ha favorito la conoscenza reciproca. Il Parroco ci ha parlato di sé, della sua vocazione, dalla
sua famiglia. Abbiamo poi continuato l’incontro con la Lectio Divina:
Gesù e il
samaritano.
Le tentazioni di
Gesù.
La trasfigurazione
del Signore.
La guarigione del
cieco alla nascita.
Resurrezione di
Lazzaro.
Alla fine di questa condivisione,
abbiamo celebrato l'Eucaristia e concluso con il pranzo. La presenza del
Parroco l’abbiamo ritenuta molto salutare e felice, sia per noi come gruppo che
per lui: una mattinata di preghiera, condivisione e convivialità, molto
fraterna.
5. Ho sentito di aver
vissuto in questi giorni, così come ognuno, credo, come una grande ricchezza:
preghiera, riflessione, profondità,
ascolto, e nell’accoglierci l’un
l’altra sempre con desiderio di crescere
nell’amore reciproco. Questo ci fa assaporare e sentire la bellezza di quanto sia bello conoscerci meglio e amarci di
più, come gruppo e come consacrate CM.
Martedì giorno conclusivo del corso,
abbiamo avuto con noi il Vescovo emerito di Porto, D. João Miranda che da molti
anni è nostro amico ed è sempre stato
disponibile per accompagnarci e sostenerci nel nostro cammino.
A te, Martina, il
nostro grazie , per la tua presenza, per ciò che hai trasmesso e che hai
vissuto con noi.
Concludo con queste
parole: L'audacia e la grandezza della fede, uniscono fraternamente le cose più
belle della vita, che sono le persone.