Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
News
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09 / 08 / 2024
Agosto 2024
Edvige Terenghi, amministratrice centrale, visita i gruppi in Mozambico....
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09 / 08 / 2024
Agosto de 2024
Edvige Terenghi, administradora central, visita os grupos em Moçambique....
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09 / 08 / 2024
Agosto de 2024
Edvige Terenghi, administradora central, visita los grupos en Mozambique...
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09 / 08 / 2024
19 ottobre 2024
Assemblea italiana, in presenza, a Bologna, e in collegamento online...
doni e gratitudine
Carissime/i,
I
nostri cuori sono pieni di gratitudine per gli avvenimenti vissuti e per quello
che si progetta in futuro, poiché vediamo la grazia di Dio nostro Padre che si sta riversando sulla nostra CM.
Abbiamo
celebrato i cinquant’anni di consacrazione di Cristina, Franca Campanella,
Giannina, Martina, Maria Lúcia Correia, Teresa Gonçalves, una benedizione per
tutta la CM per tutto quello che è stato donato lungo la vita di ciascuna.
L’incontro
delle neo consacrate organizzato dalle Formatrici che, pur essendo stato
realizzato on line ci ha permesso di conoscerci maggiormente e condividere i
nostri sogni così come anche di essere arricchite con la riflessione della
nostra amica Maria Rosa Zamboni.
La Consulta
delle Responsabili di Gruppo è stata realizzata in un clima fraterno e gioioso
che ha rinnovato il nostro spirito per continuare la missione. La riflessione
di P. Enzo Brena ha contribuito affinché, assieme a quello che si è condiviso
dai gruppi e durante la Consulta, potessimo elaborare un Libretto che abbiamo
inviato e sarà strumento di lavoro per il nostro cammino fino all’Assemblea
Generale 2025.
Il mio
viaggio in Venezuela, nel settembre scorso, mi ha permesso di conoscere la
realtà e di valutare e decidere che, ci sono le condizioni per iniziare un
cammino di presenza della CM con la disponibilità di Katty Liendo e Ana Coralia
Pinto, che da tempo aspettavano la nostra visita. Possiamo contare con la
grande disponibilità dei Sacerdoti del Sacro Cuore e la loro collaborazione con
la CM.
Siamo
prossimi al tempo di Avvento, tempo di contemplazione del mistero meraviglioso
di DIO AMORE che si fa carne e viene ad abitare in mezzo a noi. Un nuovo invito ad approfondire la nostra conversione.
Come
ci diceva Padre Brena durante la Consulta: “Non
posso chiedere agli altri che cambino. Solo io posso cominciare a cambiare.
E non possiamo ingannare noi
stessi pensando che siamo arrivati alla meta, nemmeno possiamo disperarci
perché non arriveremo mai. Dobbiamo continuare a credere nel valore della vita,
includendo la debolezza. Questo è essere testimoni di speranza. Dobbiamo
imparare quotidianamente a vivere come Gesù. Non dobbiamo avere paura di
chiamare le mancanze, i limiti, i peccati, con il loro nome. Solo allora
abbiamo la possibilità di intraprendere un cammino di cambiamento.
Chiediamo a Dio che ci aiuti a convertirci, per cambiare la
nostra forma di essere e di stare dentro la storia”.
A nome di tutto il Consiglio
auguro
UN
SANTO AVVENTO ED UN NATALE FELICE.
In comunione
Graciela
contemplare e vivere l'amore
Carissime/i,
ci prepariamo a
vivere la Pasqua di Resurrezione, il gaudio di saperci salvati da Cristo.
Questa gioia riempie i nostri cuori per aver camminato durante la Quaresima
nella preghiera, nel silenzio e nell’offerta. Si, questo cammino lo abbiamo
fatto con Lui, sicuramente le nostre anime hanno fatto esperienza della sua
Misericordia che risana le ferite che il peccato ci ha provocato.
La Passione, Morte
e Resurrezione sono i momenti privilegiati della contemplazione, propri del
nostro carisma che nasce dalla contemplazione del Cuore Trafitto di Cristo,
segno di Amore totale che ci impegna in questo tempo particolare della storia a
testimoniarlo. Papa Francesco nell’Assemblea Generale della CMIS (agosto 2022)
ci diceva: ”Siete chiamati a vivere tutta
la precarietà del provvisorio e tutta la bellezza dell’assoluto nella vita
ordinaria, per le strade dove camminano gli uomini, dove più forte è la fatica
e il dolore, dove i diritti sono disattesi, dove la guerra divide i popoli,
dove viene negata la dignità. È lì, come Gesù ci ha mostrato, che Dio continua
a farci dono della sua salvezza. E voi siete lì, siete chiamati a essere lì,
per testimoniare la bontà e la tenerezza di Dio con quotidiani gesti d’amore”.
Questo cammino non
lo facciamo da soli, i nostri gruppi sono la prima cellula chiamata a dare
questa testimonianza che si fonda sulla vita di preghiera, nell’ascolto della
Parola e nella vita sacramentale. I nostri gruppi devono essere questa comunità
dove il dialogo franco e fraterno non può mancare dato che è lì che si
costruisce quella Betania che dà questa testimonianza di amore, fede e
speranza. Vi invito in modo speciale a discernere come stiamo vivendo questo
punto nei nostri gruppi, ricordiamo: “Il
carisma dell'amore che si fa comunione è dono che ci supera continuamente.
Convinte che lo portiamo "come tesoro in vasi di creta", ci
impegniamo a: … una periodica revisione di vita circa il nostro modo concreto
di vivere la comunione fraterna, … scambiarci il perdono reciproco ogni volta
che abbiamo coscienza di aver ferito o disatteso lo spirito di fraterna
comunione nei rapporti interpersonali”. (RdV n° 77)
Desidero ricordare
in particolare che lo scorso 7 gennaio la nostra cara missionaria Kuki
dell’Argentina è tornata alla Casa del Padre dopo una lunga e dolorosa
malattia. Per il gruppo dell’Argentina è stato un avvenimento molto speciale,
ci costa questo distacco fisico per tutto quello che lei è stata per il gruppo
e per la CM. Il bello del dono della sua vita è stata la sua autentica ricerca
per rispondere con generosità alla
volontà di Dio in ogni giorno della sua vita espressa nella sua gioia e carità.
Ringraziamo in modo
speciale Marta Spahr e Leticia Gallo che l’hanno accompagnata e le sono state
vicine, con tanto amore, negli ultimi mesi della sua vita. Siamo grate a suo
figlio Dario, ai suoi nipoti e a tutta la sua famiglia che le sono stati molto
vicini con molta tenerezza ed affetto ed anche perché ci hanno permesso si far
parte della loro vita in questa tappa finale.
Care sorelle e cari
fratelli vi auguro, assieme a tutto il CC una gioiosa Pasqua e che le nostre
vite diano testimonianza che la nostra Vita in Cristo Risorto è la nostra
pienezza.
In comunione. Graciela
tessere fili di unione
Carissimi/e
La nostra spiritualità
scaturisce dalla contemplazione di Cristo nel mistero del suo Cuore trafitto (cf.
GV 19,37), segno di amore totale per il Padre e per gli uomini … (Statuto n.
5). Ci porta a “vivere la vita di amore fino a farci comunione con Dio e con i
fratelli, secondo il modello che Cristo ci ha lasciato, ad imitazione della
prima comunità cristiana”. (Statuto n.
6). In questo mese importante per
la nostra famiglia CM e contemplando la realtà che viviamo in ogni luogo del
mondo siamo invitate a riflettere su questi aspetti:
Il nostro carisma è un dono che deve essere condiviso per collaborare alla
ricostruzione delle realtà segnate dalla divisione e dalla mancanza di
intendimento, nel quotidiano avvertiamo poca tolleranza e reazioni negative che
impediscono una convivenza serena. Poco o molto c’è sempre qualcosa che
necessita di un contributo, con molta umiltà e amore, per tessere fili di
unione.
L’Amore che si fa
Comunione è una delle nostre colonne dove siamo e saremo più provate. Richiede
di ritornare ogni giorno al Cuore di Gesù per bere alla fonte dove troviamo la grazia per rinnovare la capacità del
discernimento, ascolto e dialogo nelle nostre relazioni quotidiane in ogni ambiente della nostra vita, come è ben
presentato nei nostri Statuti dei Familiares e delle Missionarie: “Fare “comunione” con i fratelli significa
“perdersi” per ritrovarsi in Cristo e farsi con Lui ascolto, disponibilità,
dolcezza, rispetto, ponte di incontro, forza unitiva … con tutti…”
Vi
invito a chiedervi:
Cosa
devo curare/sanare nel mio cuore per crescere nella comunione con Dio e con i
miei fratelli? Dove ed in quale modo concreto oggi ci chiama il Signore ad
essere strumento di comunione?
In questa Solennità del Sacro
Cuore attingiamo da Lui le grazie che
riempiano con il suo Amore i nostri cuori per essere testimoni autentici di
misericordia e di riconciliazione.
In fraterna comunione
vi abbraccio.
Graciela
essere betania
Carissime/i,
dopo aver celebrato il 10° anniversario della Pasqua di P.
Albino, abbiamo iniziato il cammino per arrivare alla nostra X Assemblea
Generale Ordinaria che realizzeremo nel prossimo mese di luglio. Vogliamo
che la stessa sia uno spazio fraterno di riflessione e decisione, guidato dallo
Spirito Santo perché la CM risponda con fedeltà al volere di Dio nella realtà
attuale, in ogni luogo dove siamo presenti.
Il
tema: Essere Betania: spazio di
misericordia, adorazione e servizio di amore, è l’invito a rinnovare i
nostri cuori ed i nostri gruppi nello spirito di Betania. Specialmente nella
intimità con Gesù e nella semplicità, vivendo ciascuna/o come Marta, Maria e
Lazaro la stessa esperienza di fraternità.
E come gli amici di Betania dobbiamo avvicinarci a Lui,
circondarlo di tenerezza. Ci dobbiamo avvicinare a Lui con uno sguardo di fede viva, fede ardente che ci santifica. Dobbiamo circondarlo di
santità, vivendo con la massima generosità...
(P. Albino
Elegante)
Come dice bene la preghiera di preparazione,
essere:
Ø spazio di misericordia e
amore;
Ø casa e scuola di
comunione;
Ø luogo di ascolto e
adorazione
Ø vita fatta di tenerezza e
affetto.
Il
mondo di oggi ha sete di incontrare questi spazi di vita per sanare e costruire
nuove relazioni per una società riconciliata, capace di solidarietà e rinnovata
nella speranza.
Assieme al Consiglio Centrale ringrazio i gruppi per
l’invio delle proposte di temi da tenere presenti nella prossima Assemblea.
Incoraggio tutti i gruppi a lavorare sul materiale di preparazione che si
invierà e che sarà destinato alla riflessione ed al discernimento comunitario.
Ricevete
un abbraccio fraterno.
In
comunione.
contempliamo l'amore
Carissime/i
In questo mese nel quale celebriamo la Festa del Sacro Cuore
di Gesù approfondiamo la contemplazione dell’Amore infinito di Dio. Nelle
nostre orecchie ritornano a risuonare queste parole: “Ecco, io vengo … per
fare, o Dio, la tua volontà”. (Ebrei 10,7)
Ricordiamo P. Albino: “Dalla contemplazione del cuore di Cristo nasce
la riconoscenza, la lode, Dio non ci ha amato per scherzo, ha dato veramente
tutto. “Ci ha amati fino alla fine”. Io che ho la vocazione all’amore, devo
alimentare la fiamma dell’amore proprio nella contemplazione del cuore ferito
di Cristo. Sarà proprio questa contemplazione a provocare in noi:
*Il dono di noi stessi. Guardando in faccia questo
cuore ferito io mi arrendo in ogni aspetto del mio essere. Mi restituisco a lui
in tutto ciò che sono, perché lui mi renda strumento di pace. Tento di ritirare
il mio senso di possesso e supplico che sia lui a possedermi e a vivere in me e
attraverso me.
*Abbandono le preoccupazioni ed affanni: cresco
nella certezza che se la mia fede e la mia speranza in lui sono vere, non vi è
motivo di ansietà e tensioni.
*Abbandono tutte le difese del mio cuore, dei miei
sentimenti. IL mio cuore non ama più con il suo proprio amore. E’ lui che ama in me.[1]
Il mondo, oggi più che mai, ha bisogno della nostra
testimonianza di un amore misericordioso, di chi sa ascoltare senza giudicare
ed accogliere il fratello nella sua totalità. Ha bisogno di incontrare un cuore
fraterno che sapendosi piccolo è aperto perché entri ed incontri un’oasi dove
riposare e sapersi amato.
La realtà della guerra ci addolora e le nostre suppliche
si elevano chiedendo pace. Siamo invitati sempre ad essere costruttori di pace.
“Il mondo
non ha bisogno di parole vuote, ma di testimoni convinti, di artigiani della
pace aperti al dialogo senza esclusioni né manipolazioni. Infatti, non si può
giungere veramente alla pace se non quando vi sia un convinto dialogo di uomini
e donne che cercano la verità al di là delle ideologie e delle opinioni
diverse. La pace è «un edificio da costruirsi continuamente»[2]
Ci stiamo avvicinando alla realizzazione dell’Assemblea dei Familiares,
all’incontro delle Neo-consacrate ed alla Consulta delle Responsabili di
Gruppo; ritorno di nuovo a chiedere di continuare a pregare per questi
avvenimenti di grazia e di gioia della nostra CM.
In
comunione.
Graciela
[1] Dagli scritti di P. Albino – Vinculum n. 2-2019
[2] MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO PER 53° GIORNATA MONDIALE DELLA PACE – 1° GENNAIO
2020
amore senza limiti
Carissime/i,
nel mese
del Sacro Cuore di Gesù celebriamo la centralità del nostro carisma che si
nutre dell’Amore senza limiti e dove nasce e trova fondamento la nostra
spiritualità e la nostra missione. È un invito a rinnovare il nostro cuore per
farlo simile al suo. La fedeltà della nostra vita sarà una sollecitazione
perché altri seguano da vicino Cristo e rispondano alla chiamata che Egli
continua a fare oggi alla vita consacrata.
Stiamo vivendo momenti di prova nelle nostre
realtà famigliari e lavorative, nella nostra CM, nella Chiesa e nel mondo, per
questo, si fa più forte oggi l’invito a vivere l’amore che si fa Oblazione.
Offrire tutto in unione a Gesù per mezzo di Maria in spirito di amore e
per l’avvento del suo Regno nel mondo è la nostra offerta che darà i
suoi frutti.
La Parola di Dio ci
conferma: “Figlio,
se ti presenti per servire il Signore, preparati alla tentazione. Abbi un cuore
retto e sii costante, non ti smarrire
nel tempo della seduzione. Sta’ unito a lui senza separartene, perché tu sia
esaltato nei tuoi ultimi giorni. Accetta quanto ti capita, sii paziente nelle
vicende dolorose, perché con il fuoco si prova l'oro, e gli uomini ben accetti
nel crogiuolo del dolore. Affidati a lui ed egli ti aiuterà; segui la via
diritta e spera in lui.(Siracide 2,1-6)
Chi dice SI al Signore sarà provato. “La prova rivela quello che siamo, rivela
quello che c’è dentro di noi. È il momento per valutarci. Di vedere quello che c’è veramente nel nostro
cuore. È anche il tempo per purificarci. Di
attenerci a quello che è essenziale, e di relativizzare quello che è
secondario, includendo il distacco dal superfluo. La prova è anche il momento
di consolidarci: di vedere cos’è quello che vogliamo, cos’è quello che
cerchiamo: se Dio ed il suo Regno oppure
noi stessi, e di unirci più fortemente al Signore … La prova è un tempo di sradicamento:
di distacco da noi stessi, di desiderare che il Signore ci conduca, che il
Signore agisca, che il Signore sia il Signore.”[1]
Questo è un tempo di Grazia che ci rinnoverà.
Tempo di vita nuova in Lui, ricordando che il Cuore trafitto di Cristo “costituisce la sorgente a cui, noi missionarie,
attingiamo grazia e stile di vita per attuare la nostra missione nelle realtà
comuni a tutti.”.[2]
Il 29 settembre prossimo celebreremo il 60°anniversario
di consacrazione di Bruna, Bianca, Cesarina e Irene, che bello poter
ringraziare per il dono delle loro vite consacrate e donate con tanta
generosità. Il CC invita tutti ad accompagnare con la preghiera e gesti di
gratitudine per queste nostre sorelle. Sarà il momento di fare memoria dei
nostri inizi e ringraziare Dio che nel suo progetto di Amore ha concepito la
nostra CM.
Ricevete un abbraccio fraterno nel Cuore di Gesù!
Graciela
[1] “Reparar
el Corazón”. María Josefina Llach, aci
[2]
Regolamento di Vita, 11