Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
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Assemblea italiana, in presenza, a Bologna, e in collegamento online...
delicatezza prossimità e libertà
Nel 10° anniversario della Pasqua di p. Albino
«Fa’ lieta e serena la tua
casa con la costanza della tua pazienza e della tua bontà».
Prima
d’iniziare a scrivere la mia evocazione di P. Albino sono andata a leggere la
corrispondenza che ho da lui. E la prima che mi è venuta alla mano è stata la
copia de un email di febbraio del 2008
in cui, come sempre, senza mai dimenticarsi, si faceva presente, per le date
del mio anniversario natalizio e del mio battesimo. E descriveva il cartoncino
che questa volta non inviava, perché anche lui si era adattato a comunicare
“via net”, come noi dicevamo. «Nella prima pagina del detto cartoncino è
riprodotto il disegno di una casa con il comignolo fumante. Segno che dentro
c’è la famiglia. A fianco della casa c’è la massima che ti trascrivo perché
vorrei vedere anche te impegnata nell’osservanza: Fa’ lieta e serena la tua
casa con la costanza della tua pazienza e della tua bontà. Vedi di
realizzarla cordialmente per la gioia tua e di quanti vivono con te.»
Leggendo
questa frase, è stato come ricevere una visita e una raccomandazione del Padre.
Il mio lavoro, oggi, molto di più che in
quegli anni è proprio questo: fare
lieta e serena la casa con la costanza della mia pazienza e della mia bontà.
Ed è stato anche come se mi arrivassero con un po´ di anticipo i suoi auguri
per i mio compleanno che arriva in questi giorni. E la gratitudine non poteva
lasciare di scaturire nel mio cuore. Per P. Albino e per il Signore della Storia.
Delicatezza
e prossimità sono altri due aspetti che non posso lasciare de evocare pensando
la sua persona. Rimanevo molto meravigliata quando ci offriva i fazzoletti
rinfrescanti, per pulire le mani quando andavamo in viaggio. Lui era un uomo e aveva quelle delicatezze!
Le visite che faceva alle famiglie; a casa mia è venuto quando ero ancora nel
biennio di formazione e non abitavo a Porto. E anche la libertà che vivevamo
nel suoi confronti. Mi ricordo di qualcuna di un altro Istituto raccontarmi che
solo dopo la morte del fondatore loro hanno potuto vestire i pantaloni, ossia,
vestirsi come trovavano meglio. Noi mai siamo stati un gruppo omogeneo; abbiamo
conservato sempre la nostra propria individualità. E qualcuno lo ha
sottolineato positivamente. Un giorno mentre facevamo un Corso di formazione il
biblista che non ci conosceva guardandoci ha fatto questo commentario: «Ma voi
siete proprio rimaste voi stesse».
Libertà
anche per dibattere un’idea o una controversia, senza paura perché si era davanti
al Fondatore. Mi ricordo un momento in cui è sorta
una forte divergenza, in un periodo in cui P. Albino non faceva già parte del
Consiglio, ma non per questo era messo al margine delle tematiche che erano
dibattute. Quella volta era proprio il Padre che portava a dibattito un
argomento che al Consiglio non pareva molto opportuno. Allora sono stata io
stessa ad andare a parlare con lui. Tutti e due abbiamo battagliato forte,
perché tutti e due avevamo a cuore il bene della CM. Ma alla fine siamo riusciti
a capirci e a intenderci e ci siamo scambiati un forte abbraccio, di padre a
figlia, ma direi anche da fratello a sorella.
Il futuro della CM non è soltanto
nelle nostre mani. Lei è dono di Dio e passa tramite i suoi disegni. Non
dobbiamo angustiarci con la nostra fragilità, con le nostre poche risorse. Ma
non abbiamo neanche il diritto di incrociare le braccia e di seppellire la
ricchezza che abbiamo ricevuto. Ogni tanto mi pare che non sempre tutti e tutte
ci rendiamo conto di questa ricchezza. Che quest’anno, celebrando P. Albino,
possa svegliare in noi un rinnovato movimento che ci porti ad allargare le frontiere della nostra Famiglia.
e' venuto a trovarmi
Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino
La
testimonianza di amore gratuito che ho visto nei gesti, nelle parole e negli
atteggiamenti di Padre Albino ha lasciato in me un segno indelebile, una
chiamata costante ad amare senza misura, senza calcoli, ad amare tutti, ad
amare sempre...
Al centro
del Vangelo, al centro della nostra spiritualità, nei desideri più profondi del
cuore umano, c'è questo desiderio di amare incondizionatamente. Siamo invitati
ad amare come ama Gesù: “Amatevi gli uni
gli altri come io ho amato voi”. Padre Albino è stato per me una
testimonianza visibile di questo amore.
Mi scriveva
sempre alle feste di Capodanno, nei compleanni, nei momenti di lutto e mentre
attraversavo le varie tappe della formazione e della consacrazione. Se a volte
non gli rispondevo, non pretendeva nulla in cambio, non mi criticava e
continuava a venirmi a trovare con le
sue cartoline e lettere. Provavo così tanta gioia quando ricevevo la tua
corrispondenza! Quando ci incontravamo mi diceva sempre: “Continua a darmi tue notizie”.
Anche se
non abbiamo vissuto insieme ho sempre sentito che mi apprezzava e mi amava. Questo modo di fare era come un invito per dirmi: “vai e fai lo stesso!”
Quanta
disciplina e spirito di sacrificio ha dovuto esercitare per riuscire a
conciliare la vita comunitaria, nel suo Istituto, e quella di Fondatore della
CM, con tutto ciò che comportava: insegnare, custodire,
accompagnare, consigliare...
“Mi prenderò cura delle mie pecore…” Ad
immagine del Buon Pastore, Padre Albino ha dato la vita per le sue “pecore”,
sempre attento a ciascuna e al gregge, per custodirlo unito . Questa cura lo ha
spinto a visitare i gruppi di missionarie e familiares e anche le nostre famiglie. Ha saputo dare a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio.
Ricordo che, quando mia madre era malata, venne a trovarci... Mio Dio, quanta gioia provavo, e provo ancora,
con questa vicinanza paterna! Era un padre giocoso, semplice, vicino,
amichevole.
Mi
affascina pensare e sentire la libertà, la pace e la gioia che ci dà vivere la
gratuità dell'amore. Questa, è per me la più grande eredità che mi hai
silenziosamente lasciato Padre Albino.
Voglio essere come Lui: amare senza misura, valorizzare
gli altri, curare, visitare, soprattutto, le nostre sorelle malate...
la gioia del vangelo
Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino
Carissimo Padre Elegante,
un grazie di cuore per il dono della tua vita
nella mia vita. Dico grazie per tutto quanto ho ricevuto e per il dono della
tua meravigliosa accoglienza : fede, preghiera, fiducia e abbandono, certezza
nell’Amore di Dio. E questo tuo vissuto lo hai comunicato anche a noi e a tutta
la Compagnia Missionaria.
Tu hai vissuto la gioia del Vangelo che è quella
che nessuno ci e ti potrà togliere. La gioia che si rinnova e si comunica e che
con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce.
Padre Elegante dire oggi qualcosa di te, non è per
me niente facile, ma io ti definisco come il Signore del Sorriso, della Pace,
dell’accoglienza silenziosa e contemplativa.
Padre Elegante, la tua Pace – Fiducia trasmessa a noi è stata per me un dono che io
non dimenticherò mai più! Ancora oggi
risuona e vibra nel mio cuore la frase: “Perdete
tutto, ma non perdete la carità!” Questa frase è rimasta impressa nel mio
cuore e mi fa riflettere sul perché non riesco a metterla in pratica nel mio
vivere quotidiano?
Aiutami Padre Elegante a fare silenzio e a
custodire nel mio cuore quello che non riesco a capire.
Grazie Padre per il dono della tua vita vissuta
per il bene dell’umanità e della nostra famiglia Compagnia Missionaria del S.
Cuore. Il tuo spirito fiducioso mi aiuti a dire con Maria: sia fatta la tua
volontà. Fiat!.
ricco di umanità e tenerezza
Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino
Sento di aver ricevuto
una grande "Eredità" da padre Albino che è il nostro Carisma di
“Amore e Oblazione che ci rende incarnazione viva di Cristo e ci porta a fare
Comunione con tutti”.
Il nostro caro padre
Albino era molto ricco, soprattutto in umanità, tenerezza, comprensione,
dolcezza, delicatezza, semplicità, gentilezza, perdono e gioia.
Non posso dimenticare la
sua santità e il suo amore per la preghiera, che mi hanno sempre contagiata e
aiutata nel mio cammino di donna e di missionaria, là dove il Signore mi ha
mandato.
Conservo gli scritti di
padre Albino, scritti personali, come vera testimonianza. Oggi voglio
anche ringraziare il
Signore per tutte le meraviglie che ha operato attraverso Padre Albino e lo
ringrazio perché ci ha
donato una grande eredità in una vita così ricca come quella del nostro
Fondatore.
P. Albino mi ha sempre incoraggiata ad essere migliore con l’impegno di
pregare gli uni per gli altri. Qualcosa di meraviglioso! Ovunque il Signore mi
ha mandato, ho sempre sentito di poter contare sulla Sua Grazia e sull'aiuto di
padre Albino. Nei momenti di fragilità che attraversavo, padre Albino mi diceva
sempre “Forza, che tu ce la fai!”.
In realtà è
stato un caro "padre". I suoi scritti sono incredibilmente ricchi e
mi hanno aiutata e continuano ad aiutarmi oggi nella mia vita quotidiana. Come
la ricchezza del carisma di Amore, Oblazione = Comunione, continua ad essere
Luce nel mio cammino quotidiano.
Non mi
resta che chiedere al Signore di aiutarmi a mettere in pratica, sia all'interno
della CM, come nelle diverse espressioni
di vita, l'eredità che padre Albino ci ha lasciato.
Dio ti
ricompensi padre Albino, per tutto il
bene che hai seminato nei solchi dove sei passato, nei luoghi dove hai
camminato fino ai quattro angoli del mondo. Che i
tuoi scritti siano di riflessione e forza per il mio e il nostro cammino con
Gesù nel mistero del suo Cuore Trafitto e con Maria, Madre, Guida e Custode di C.M.
Grazie padre Albino!
strumento di dio
Sintetizzare ciò che noi missionarie e
familiares della C.M. ricordiamo di P. Albino è un compito difficile. La
sua missione di Fondatore in mezzo a noi è stata di discernimento,
accompagnamento e crescita, aiutandoci a conoscere lo stile di vita e il
carisma proprio della consacrazione in un Istituto Secolare: la Compagnia
Missionaria del Sacro Cuore di Gesù da Lui fondata. Siamo stati attratti in
particolare dalla spiritualità di “amore e oblazione, colta dalla Scrittura ed
espressa in modo culminante nel mistero del Cuore trafitto di Cristo, nutrimento
della sua vita interiore e della sua missione”.(cf. St. 1).
Il suo insegnamento stato anche un accompagnamento per aiutarci a svolgere
la missione di amore e di servizio nella
Chiesa e nel mondo: comunione con tutti nell'autenticità della nostra Fede; la
contemplazione che si ispira all'esempio di Maria “Ecce ancilla” e ci porta ad
aderire sempre più alla Persona di Cristo, al mistero del Suo Cuore e ad
annunciare il Suo amore; la Consacrazione attraverso i voti di povertà,
castità, obbedienza, professati in mezzo alle realtà del nostro ambiente e del
nostro tempo.
Negli incontri personali e di gruppo con P. Albino mettiamo in evidenza
alcuni valori che abbiamo colto: l'accoglienza, la disponibilità, la
testimonianza , l'ascolto attento delle nostre gioie, conquiste e progetti,
delle nostre debolezze e limiti. Tutti abbiamo sentito la sua vicinanza durante le visite che ci ha
fatto, soprattutto quella dell’Agosto 1988, quando venne accompagnato dal
Responsabile Centrale dei Familiares, Emo Sanguinetti; partecipammo, alla
consacrazione di Teresa Freitas, all'ammissione dei primi membri dei
Familiares nella CM e all'inaugurazione della nostra sede centrale, a Funchal.
Vogliamo mettere in risalto anche il dono del suo carisma sacerdotale: inviato dallo Spirito Santo, in particolare per
l’annuncio della Parola, la celebrazione dell'Eucaristia e il sacramento della Riconciliazione.
Padre Albino è stato per noi lo strumento di Dio per aiutarci a valorizzare e vivere il lavoro di casa, la professione come una continua lode al Signore. Soprattutto ci ha aiutato a sentire l'esigenza della Formazione spirituale e umana come impegno che porta alla perfezione dell'Amore che ha Gesù Cristo come fondamento e meta. Questo significa assumere e gestire, con fedeltà e responsabilità, la nostra Formazione, cioè armonizzare i valori umani e soprannaturali ed una costante educazione all'accettazione serena di noi stessi e della nostra realtà. Ciò richiede un'intensa vita di fede e di comunione con Dio e con i nostri fratelli e sorelle.
Una missionaria racconta che Padre Albino, al momento dell'ammissione al Biennio di Formazione, le aveva detto di accendere “una brace” segno di ciò che lei avrebbe dovuto essere: “una brace ardente”. Questo le diede forza per vivere la sua vita quotidiana .
Siamo un piccolo gruppo, ma con il desiderio di vivere e annunciare la spiritualità del Cuore di Gesù, con l'aiuto di Maria, nostra “direttrice generale e perpetua”, fin dalle origini della CM, affinché regni nella nostra famiglia come madre, guida e custode.
un regalo di dio
Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino
Rendo grazie a Dio
per essere contemporanea della vita del nostro fondatore p. Albino. Conoscere e
ascoltare personalmente la sua testimonianza di vita e i suoi insegnamenti ha
significato molto per me. Ed è per questo che mi sento privilegiata.
Per lui non c’era
nessuna distanza fisica che potesse impedirgli di comunicare con me. C’era
sempre una lettera o un bigliettino che attraversavano l’oceano Atlantico
quando non esistevano ancora i mezzi attuali. L’inizio della CM in Argentina è
stata seguita da P. Albino insieme a p. Guillermo SCJ con molta attenzione e affetto. Tra loro due si era stabilito un patto che era quello di dire ogni giorno
una “Ave Maria poderosa”perchè la CM diventasse realtà anche in terra Argentina. Nel quaderno della cronaca del nostro
gruppo p. Albino quando passò scrisse:” separandomi da questa terra Argentina lascio
qui un poco del mio cuore, però ho una fiducia immensa in Maria, madre, guida e
custode della nostra famiglia. Nelle sue mani affido tutta la CM Argentina”
Resistencia 16. 06. 97.
Nelle due visite che
fece e anche ogni incontro con lui, in Italia, ho sempre ricevuto tanti bei
insegnamenti che conservo come un tesoro nel mio cuore e vorrei che
diventassero parte dela mia vita.
Un
primo consiglio che mi diede è stato quello di fare in modo che il mio cammino
fosse sempre orientato dallo Spirito Santo che soffia e ci spinge verso delle
realtà che neanche immaginiamo, sempre aperte a lasciarci condurre da Lui, in
particolare in questi inizi della CM in
Argentina. Ci diceva: la CM è un’opera di Dio e il suo Spirito ci guida e ci
sostiene.
Molti dei suoi
insegnamenti e gesti ancora oggi continuano ad animarci, in modo particolare
l’umiltà nel riconoscere in noi fragilità ma di comprendere anche che è proprio
qui che ci sentiamo forti, abbandonati nel Cuore di Gesù e di Maria nostra
Madre e custode. Per questo dico che p.
Albino è stato un grande regalo di Dio per me, per la CM e per tutti coloro che
hanno ricevuto da lui amore, sapienza e consiglio.