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COMPAGNIA MISSIONARIA
DEL SACRO CUORE
una vita nel cuore del mondo al servizio del Regno...
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Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
 La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
News
  • 09 / 08 / 2024
    Agosto 2024
    Edvige Terenghi, amministratrice centrale, visita i gruppi in Mozambico.... Continua
  • 09 / 08 / 2024
    Agosto de 2024
    Edvige Terenghi, administradora central, visita os grupos em Moçambique.... Continua
  • 09 / 08 / 2024
    Agosto de 2024
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  • 09 / 08 / 2024
    19 ottobre 2024
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delicatezza prossimità e libertà
 
Nel 10° anniversario della Pasqua di p. Albino «Fa’ lieta e serena la tua casa con la costanza della tua pazienza e della tua bontà». Prima d’iniziare a scrivere la mia evocazione di P. Albino sono andata a leggere la corrispondenza che ho da lui. E la prima che mi è venuta alla mano è stata la copia de un email di febbraio del 2008 in cui, come sempre, senza mai dimenticarsi, si faceva presente, per le date del mio anniversario natalizio e del mio battesimo. E descriveva il cartoncino che questa volta non inviava, perché anche lui si era adattato a comunicare “via net”, come noi dicevamo. «Nella prima pagina del detto cartoncino è riprodotto il disegno di una casa con il comignolo fumante. Segno che dentro c’è la famiglia. A fianco della casa c’è la massima che ti trascrivo perché vorrei vedere anche te impegnata nell’osservanza: Fa’ lieta e serena la tua casa con la costanza della tua pazienza e della tua bontà. Vedi di realizzarla cordialmente per la gioia tua e di quanti vivono con te.» Leggendo questa frase, è stato come ricevere una visita e una raccomandazione del Padre. Il mio lavoro, oggi, molto di più che in quegli anni è proprio questo: fare lieta e serena la casa con la costanza della mia pazienza e della mia bontà. Ed è stato anche come se mi arrivassero con un po´ di anticipo i suoi auguri per i mio compleanno che arriva in questi giorni. E la gratitudine non poteva lasciare di scaturire nel mio cuore. Per P. Albino e per il Signore della Storia. Delicatezza e prossimità sono altri due aspetti che non posso lasciare de evocare pensando la sua persona. Rimanevo molto meravigliata quando ci offriva i fazzoletti rinfrescanti, per pulire le mani quando andavamo in viaggio. Lui era un uomo e aveva quelle delicatezze! Le visite che faceva alle famiglie; a casa mia è venuto quando ero ancora nel biennio di formazione e non abitavo a Porto. E anche la libertà che vivevamo nel suoi confronti. Mi ricordo di qualcuna di un altro Istituto raccontarmi che solo dopo la morte del fondatore loro hanno potuto vestire i pantaloni, ossia, vestirsi come trovavano meglio. Noi mai siamo stati un gruppo omogeneo; abbiamo conservato sempre la nostra propria individualità. E qualcuno lo ha sottolineato positivamente. Un giorno mentre facevamo un Corso di formazione il biblista che non ci conosceva guardandoci ha fatto questo commentario: «Ma voi siete proprio rimaste voi stesse». Libertà anche per dibattere un’idea o una controversia, senza paura perché si era davanti al Fondatore. Mi ricordo un momento in cui è sorta una forte divergenza, in un periodo in cui P. Albino non faceva già parte del Consiglio, ma non per questo era messo al margine delle tematiche che erano dibattute. Quella volta era proprio il Padre che portava a dibattito un argomento che al Consiglio non pareva molto opportuno. Allora sono stata io stessa ad andare a parlare con lui. Tutti e due abbiamo battagliato forte, perché tutti e due avevamo a cuore il bene della CM. Ma alla fine siamo riusciti a capirci e a intenderci e ci siamo scambiati un forte abbraccio, di padre a figlia, ma direi anche da fratello a sorella. Il futuro della CM non è soltanto nelle nostre mani. Lei è dono di Dio e passa tramite i suoi disegni. Non dobbiamo angustiarci con la nostra fragilità, con le nostre poche risorse. Ma non abbiamo neanche il diritto di incrociare le braccia e di seppellire la ricchezza che abbiamo ricevuto. Ogni tanto mi pare che non sempre tutti e tutte ci rendiamo conto di questa ricchezza. Che quest’anno, celebrando P. Albino, possa svegliare in noi un rinnovato movimento che ci porti ad allargare le frontiere della nostra Famiglia.
e' venuto a trovarmi
 
Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino La testimonianza di amore gratuito che ho visto nei gesti, nelle parole e negli atteggiamenti di Padre Albino ha lasciato in me un segno indelebile, una chiamata costante ad amare senza misura, senza calcoli, ad amare tutti, ad amare sempre... Al centro del Vangelo, al centro della nostra spiritualità, nei desideri più profondi del cuore umano, c'è questo desiderio di amare incondizionatamente. Siamo invitati ad amare come ama Gesù: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”. Padre Albino è stato per me una testimonianza visibile di questo amore. Mi scriveva sempre alle feste di Capodanno, nei compleanni, nei momenti di lutto e mentre attraversavo le varie tappe della formazione e della consacrazione. Se a volte non gli rispondevo, non pretendeva nulla in cambio, non mi criticava e continuava a venirmi a trovare con le sue cartoline e lettere. Provavo così tanta gioia quando ricevevo la tua corrispondenza! Quando ci incontravamo mi diceva sempre: “Continua a darmi tue notizie”. Anche se non abbiamo vissuto insieme ho sempre sentito che mi apprezzava e mi amava. Questo modo di fare era come un invito per dirmi: “vai e fai lo stesso!” Quanta disciplina e spirito di sacrificio ha dovuto esercitare per riuscire a conciliare la vita comunitaria, nel suo Istituto, e quella di Fondatore della CM, con tutto ciò che comportava: insegnare, custodire, accompagnare, consigliare... “Mi prenderò cura delle mie pecore…” Ad immagine del Buon Pastore, Padre Albino ha dato la vita per le sue “pecore”, sempre attento a ciascuna e al gregge, per custodirlo unito . Questa cura lo ha spinto a visitare i gruppi di missionarie e familiares e anche le nostre famiglie. Ha saputo dare a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio. Ricordo che, quando mia madre era malata, venne a trovarci... Mio Dio, quanta gioia provavo, e provo ancora, con questa vicinanza paterna! Era un padre giocoso, semplice, vicino, amichevole. Mi affascina pensare e sentire la libertà, la pace e la gioia che ci dà vivere la gratuità dell'amore. Questa, è per me la più grande eredità che mi hai silenziosamente lasciato Padre Albino. Voglio essere come Lui: amare senza misura, valorizzare gli altri, curare, visitare, soprattutto, le nostre sorelle malate...
la gioia del vangelo
 
Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino Carissimo Padre Elegante, un grazie di cuore per il dono della tua vita nella mia vita. Dico grazie per tutto quanto ho ricevuto e per il dono della tua meravigliosa accoglienza : fede, preghiera, fiducia e abbandono, certezza nell’Amore di Dio. E questo tuo vissuto lo hai comunicato anche a noi e a tutta la Compagnia Missionaria. Tu hai vissuto la gioia del Vangelo che è quella che nessuno ci e ti potrà togliere. La gioia che si rinnova e si comunica e che con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce. Padre Elegante dire oggi qualcosa di te, non è per me niente facile, ma io ti definisco come il Signore del Sorriso, della Pace, dell’accoglienza silenziosa e contemplativa. Padre Elegante, la tua Pace – Fiducia trasmessa a noi è stata per me un dono che io non dimenticherò mai più! Ancora oggi risuona e vibra nel mio cuore la frase: “Perdete tutto, ma non perdete la carità!” Questa frase è rimasta impressa nel mio cuore e mi fa riflettere sul perché non riesco a metterla in pratica nel mio vivere quotidiano? Aiutami Padre Elegante a fare silenzio e a custodire nel mio cuore quello che non riesco a capire. Grazie Padre per il dono della tua vita vissuta per il bene dell’umanità e della nostra famiglia Compagnia Missionaria del S. Cuore. Il tuo spirito fiducioso mi aiuti a dire con Maria: sia fatta la tua volontà. Fiat!.
ricco di umanità e tenerezza
 
Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino Sento di aver ricevuto una grande "Eredità" da padre Albino che è il nostro Carisma di “Amore e Oblazione che ci rende incarnazione viva di Cristo e ci porta a fare Comunione con tutti”. Il nostro caro padre Albino era molto ricco, soprattutto in umanità, tenerezza, comprensione, dolcezza, delicatezza, semplicità, gentilezza, perdono e gioia. Non posso dimenticare la sua santità e il suo amore per la preghiera, che mi hanno sempre contagiata e aiutata nel mio cammino di donna e di missionaria, là dove il Signore mi ha mandato. Conservo gli scritti di padre Albino, scritti personali, come vera testimonianza. Oggi voglio anche ringraziare il Signore per tutte le meraviglie che ha operato attraverso Padre Albino e lo ringrazio perché ci ha donato una grande eredità in una vita così ricca come quella del nostro Fondatore. P. Albino mi ha sempre incoraggiata ad essere migliore con l’impegno di pregare gli uni per gli altri. Qualcosa di meraviglioso! Ovunque il Signore mi ha mandato, ho sempre sentito di poter contare sulla Sua Grazia e sull'aiuto di padre Albino. Nei momenti di fragilità che attraversavo, padre Albino mi diceva sempre “Forza, che tu ce la fai!”. In realtà è stato un caro "padre". I suoi scritti sono incredibilmente ricchi e mi hanno aiutata e continuano ad aiutarmi oggi nella mia vita quotidiana. Come la ricchezza del carisma di Amore, Oblazione = Comunione, continua ad essere Luce nel mio cammino quotidiano. Non mi resta che chiedere al Signore di aiutarmi a mettere in pratica, sia all'interno della CM, come nelle diverse espressioni di vita, l'eredità che padre Albino ci ha lasciato. Dio ti ricompensi padre Albino, per tutto il bene che hai seminato nei solchi dove sei passato, nei luoghi dove hai camminato fino ai quattro angoli del mondo. Che i tuoi scritti siano di riflessione e forza per il mio e il nostro cammino con Gesù nel mistero del suo Cuore Trafitto e con Maria, Madre, Guida e Custode di C.M. Grazie padre Albino!
strumento di dio
 
Sintetizzare ciò che noi missionarie e  familiares della C.M. ricordiamo di P. Albino è un compito difficile. La sua missione di Fondatore in mezzo a noi è stata di discernimento, accompagnamento e crescita, aiutandoci a conoscere lo stile di vita e il carisma proprio della consacrazione in un Istituto Secolare: la Compagnia Missionaria del Sacro Cuore di Gesù da Lui fondata. Siamo stati attratti in particolare dalla spiritualità di “amore e oblazione, colta dalla Scrittura ed espressa in modo culminante nel mistero del Cuore trafitto di Cristo, nutrimento della sua vita interiore e della sua missione”.(cf. St. 1). Il suo insegnamento stato anche un accompagnamento per aiutarci a svolgere la missione di amore e di servizio nella Chiesa e nel mondo: comunione con tutti nell'autenticità della nostra Fede; la contemplazione che si ispira all'esempio di Maria “Ecce ancilla” e ci porta ad aderire sempre più alla Persona di Cristo, al mistero del Suo Cuore e ad annunciare il Suo amore; la Consacrazione attraverso i voti di povertà, castità, obbedienza, professati in mezzo alle realtà del nostro ambiente e del nostro tempo. Negli incontri personali e di gruppo con P. Albino mettiamo in evidenza alcuni valori che abbiamo colto: l'accoglienza, la disponibilità, la testimonianza , l'ascolto attento delle nostre gioie, conquiste e progetti, delle nostre debolezze e limiti. Tutti abbiamo sentito la sua vicinanza durante le visite che ci ha fatto, soprattutto quella dell’Agosto 1988, quando venne accompagnato dal Responsabile Centrale dei Familiares, Emo Sanguinetti; partecipammo, alla consacrazione di Teresa Freitas, all'ammissione dei primi membri dei Familiares nella CM e all'inaugurazione della nostra sede centrale, a Funchal. Vogliamo mettere in risalto anche il dono del suo carisma sacerdotale: inviato dallo Spirito Santo, in particolare per l’annuncio della Parola, la celebrazione dell'Eucaristia e il sacramento della Riconciliazione. Padre Albino è stato per noi lo strumento di Dio per aiutarci a valorizzare e vivere il lavoro di casa, la professione come una continua lode al Signore. Soprattutto ci ha aiutato a sentire l'esigenza della Formazione spirituale e umana come  impegno che porta alla perfezione dell'Amore che ha Gesù Cristo come fondamento e meta.  Questo significa assumere e gestire, con fedeltà e responsabilità, la nostra Formazione, cioè armonizzare i valori umani e soprannaturali ed una costante educazione all'accettazione serena di noi stessi e della nostra realtà. Ciò richiede un'intensa vita di fede e di comunione con Dio e con i nostri fratelli e sorelle. Una missionaria racconta che Padre Albino, al momento dell'ammissione al Biennio di Formazione, le aveva detto di accendere “una brace” segno di ciò che lei avrebbe dovuto essere: “una brace ardente”. Questo le diede forza per vivere la sua vita quotidiana .   Siamo un piccolo gruppo, ma con il desiderio di vivere e annunciare la spiritualità del Cuore di Gesù, con l'aiuto di Maria, nostra “direttrice generale e perpetua”, fin dalle origini della CM, affinché regni nella nostra famiglia come madre, guida e custode.    
un regalo di dio
 
Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino  Rendo grazie a Dio per essere contemporanea della vita del nostro fondatore p. Albino. Conoscere e ascoltare personalmente la sua testimonianza di vita e i suoi insegnamenti ha significato molto per me. Ed è per questo che mi sento privilegiata. Per lui non c’era nessuna distanza fisica che potesse impedirgli di comunicare con me. C’era sempre una lettera o un bigliettino che attraversavano l’oceano Atlantico quando non esistevano ancora i mezzi attuali. L’inizio della CM in Argentina è stata seguita da P. Albino insieme a p. Guillermo SCJ con molta attenzione e affetto. Tra loro due si era stabilito un patto che era quello di dire ogni giorno una “Ave Maria poderosa”perchè la CM diventasse realtà anche in terra Argentina. Nel quaderno della cronaca del nostro gruppo p. Albino quando passò scrisse:” separandomi da questa terra Argentina lascio qui un poco del mio cuore, però ho una fiducia immensa in Maria, madre, guida e custode della nostra famiglia. Nelle sue mani affido tutta la CM Argentina” Resistencia 16. 06. 97. Nelle due visite che fece e anche ogni incontro con lui, in Italia, ho sempre ricevuto tanti bei insegnamenti che conservo come un tesoro nel mio cuore e vorrei che diventassero parte dela mia vita. Un primo consiglio che mi diede è stato quello di fare in modo che il mio cammino fosse sempre orientato dallo Spirito Santo che soffia e ci spinge verso delle realtà che neanche immaginiamo, sempre aperte a lasciarci condurre da Lui, in particolare in questi inizi della CM in Argentina. Ci diceva: la CM è un’opera di Dio e il suo Spirito ci guida e ci sostiene. Molti dei suoi insegnamenti e gesti ancora oggi continuano ad animarci, in modo particolare l’umiltà nel riconoscere in noi fragilità ma di comprendere anche che è proprio qui che ci sentiamo forti, abbandonati nel Cuore di Gesù e di Maria nostra Madre e custode. Per questo dico che p. Albino è stato un grande regalo di Dio per me, per la CM e per tutti coloro che hanno ricevuto da lui amore, sapienza e consiglio.
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