Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
News
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09 / 08 / 2024
Agosto 2024
Edvige Terenghi, amministratrice centrale, visita i gruppi in Mozambico....
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09 / 08 / 2024
Agosto de 2024
Edvige Terenghi, administradora central, visita os grupos em Moçambique....
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09 / 08 / 2024
19 ottobre 2024
Assemblea italiana, in presenza, a Bologna, e in collegamento online...
preparazione all'assemblea 2015 (3)
Relazione è lasciare, andare e dire
LA SAMARITANA (terza parte) Gv 4, 27-42
Ascolto della Parola (Lectio)
In quel momento giunsero i suoi discepoli e si
meravigliarono che stesse a discorrere con una donna. Nessuno tuttavia gli disse «Che
desideri?», o: «Perché parli con lei?». La donna intanto lasciò la brocca, andò
in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto
quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?». Uscirono allora dalla città e
andavano da lui.Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose: «Ho da
mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l’un
l’altro: «Qualcuno forse gli ha portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Mio
cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Non
dite voi: Ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi
dico: Levate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la
mietitura. E chi miete riceve salario e raccoglie frutto per la vita eterna,
perché ne goda insieme chi semina e chi miete. Qui infatti si realizza il
detto: uno semina e uno miete. Io vi ho mandati a mietere ciò che voi non avete
lavorato; altri hanno lavorato e voi siete subentrati nel loro lavoro». Molti
Samaritani di quella città credettero in lui per le parole della donna che
dichiarava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto».E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregarono di fermarsi con loro ed
egli rimase due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e dicevano alla
donna: «Non è più per la tua parola che noi crediamo; ma perché noi stessi
abbiamo udito e sappiamo che questi è veramenteil salvatore del mondo».
Riflessioni sulla Parola (Meditatio)
Quella donna Samaritana, è figura della Chiesa, “lasciò la brocca, andò in
città, disse alla gente...”. In questi tre verbi (lasciare, andare, dire) si
compendia la missione della Chiesa.
Lasciò la brocca: dimenticare tante cose superflue, tanti falsi valori, tante nostre
parole, che hanno oscurato quelle di Gesù e la trasparenza del Vangelo.
Recuperare il valore del silenzio e della preghiera. Lasciare o rivedere tante
impalcature di un folklore o di un ritualismo, che rassomigliano ad un
recipiente vuoto. Lasciare la brocca dell’isolamento per vivere uno stile di
comunione con Dio (vita interiore) e con i fratelli (vita ecclesiale e
pastorale).
Andò in città: significa abbandonare l’oasi tranquilla delle nostre comodità, delle
nostre certezze e conquiste per condividere, amare il nostro tempo con i suoi
problemi, attese, gioie ed inquietudini. Significa intraprendere la fatica del
viaggio del pomeriggio, per incontrare
gli altri, non per conquistarli, ma per servirli. Significa scegliere gli
ultimi, vincere la paura di parlare con i poveri, con quelli che non contano
niente e sono la speranza della storia. Significa non tenersi solo per sé il
perdono di Dio, ma trasferirlo ai fratelli. Andare a riconciliarci, lasciando
l’offerta sull’altare.
E disse alla gente: “Venite a vedere...”. È l’annuncio fatto con la vita, è
la testimonianza umile e coerente, è una esperienza di fede, comunicata. È una
proposta che fa sorgere una domanda: “Che non sia forse il Messia?”. È non
avere vergogna di Gesù e del Suo messaggio, di fronte ad
una mentalità superficiale, razionalistica e materialistica È non avere
paura di riconoscerci peccatori come persone e come Chiesa, bisognosi sempre
del perdono di Dio. È l’esperienza gioiosa di annunciare sempre meno noi stessi
ed indicare, con amore, Gesù, Maestro e Signore.
Verifica e confronto
Siamo veramente disposti a lasciare le nostre sicurezze... andare e annunciare
la misericordia del Padre all’uomo di oggi?
Alla luce del nostro statuto, siamo consapevoli che solo con la nostra vita
possiamo essere testimoni credibili?
La Parola si fa preghiera (Contemplatio)
O Signore,fa’ di me uno strumento della tua pace.Dov’è odio, che io porti l’amore,dov’è offesa, che io porti il perdono,dov’è discordia, che porti l’unione,dov’è l’errore, che io porti la verità.Dov’è la disperazione, che io porti la speranza,dov’è la tristezza, che io porti la gioia,dove sono le tenebre, che io porti la luce.Signore,fa’ che non cerchi tanto di essere consolato,quanto di consolare,di essere amato, quanto di amare.Perché è donando, che si riceveè perdonando che si è perdonati;è morendo che si risuscita a vita eterna.
verso la v assemblea
Siate forti, rendete saldo il vostro cuore, voi tutti che sperate nel Signore (Sl 30, 25).
È a partire da questa espressione del salmo 30 che intendo presentare in questo breve scritto il cammino che i Familiares della Compagnia Missionaria del Sacro Cuore stanno percorrendo in preparazione della propria V Assemblea Ordinaria che si terrà nel prossimo Gennaio 2010, dal 2 al 5.
Lo slogan scelto come filo conduttore del nostro percorso e della celebrazione dell’Assemblea è “Noi Familiares testimoni di speranza”.
In un mondo come il nostro, dove tutto sembra ormai legato al vivere ogni evento come occasione unica e ultima di “godimento” delle realtà terrene, dove sembra difficile cogliere il senso del vero, del bello, del giusto, della fedeltà, del rispetto, del vero amore, dove “tutto” ha perso il senso del suo “esistere” per acquistarne uno diverso, quello dell’“usa e getta”, anche trattandosi delle stesse persone umane, in questo mondo siamo chiamati ad essere “testimoni di speranza”.
Ed allora noi cristiani e più ancora noi che abbiamo abbracciato uno stile di vita, contraddistinto dalla Spiritualità del “Cuore Trafitto”, la Spiritualità che attinge la sua forza in Colui che è stato “il Dono totale, gratuito, e per Amore”, non possiamo assolutamente restare inermi e lasciare che le cose vadano al contrario rispetto al progetto per cui sono state create. Essere “testimoni di speranza” significa far risplendere nel mondo che ci circonda la “verità, il bello, il giusto, il rispetto, il senso dell’amore”.
Interrogarci, soffermarci a riflettere, prendere coscienza è un atto dovuto, ma che non deve rimanere assolutamente sulla carta.
È necessario che anche oggi sorgano come ieri i “martiri” dell’Amore, coloro cioè che non hanno paura di dare tutto se stessi per far emergere non il desiderio di essere “prime donne” conformi alla mentalità di questo mondo, ma di essere persone che sanno mettersi in discussione per annunciare con la vita Cristo Gesù che è l’unica “Verità”, l’unica via di salvezza, l’unico che da senso alla nostra vita, perché Lui è la vera Vita.
Le parole del salmo 30, “Siate forti, rendete saldo il vostro cuore, voi tutti che sperate nel Signore” sono un caloroso invito a non lasciarci travolgere dal vortice distruttivo del mondo e a confidare unicamente nel Signore.
Sia questo lo sforzo di ciascuno di noi per giungere ben preparati alla nostra Assemblea e trovare forti stimoli per “essere” gioiosi testimoni di speranza, per “essere” nel mondo piccole lampade che indicano la vera Luce, per “essere” il “sale” che da sapore, per “essere”, in tutta umiltà, costruttori di amore, di pace e di unità, secondo il Cuore di Cristo.
Chiedo a tutti di accompagnarci, in questo cammino di preparazione per l’Assemblea, con la preghiera, perché il Signore illumini la nostra vita, ci sorregga e infonda in tutti noi il desiderio di essere ovunque all’altezza del compito affidatoci e che scaturisce dalla contemplazione del suo Cuore trafitto per realizzare il dono di noi stessi nell'impegno quotidiano a vivere la sua totale disponibilità al Padre e agli uomini (statuto n. 7).
indizione v assemblea ordinaria dei familiares
“Il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella fede, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo” (Rm 15, 13)
Carissimi Familiares,
in virtù di quanto stabilito dallo Statuto, all’art.55,
CONVOCO LA:
V ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA
che si terrà a Roma
dal 02.01.2010 al 05.01.2010
Uniamoci tutti in una corale preghiera perché il Signore inondi della sua grazia la nostra Famiglia CM. Affidiamoci alla protezione della Vergine Maria, confidiamo in Gesù, e disponiamoci con docilità all’azione dello Spirito Santo, per giungere pronti a questo importante appuntamento.
In particolare invito tutti ad essere disponibili:
ad offrire il proprio contributo attraverso le schede che il CCF sta inviando;
a riflettere bene come singoli e come gruppo sul ruolo di quanti parteciperanno all’Assemblea, prima di designarli. Essi saranno chiamati in prima persona:
ad una verifica autentica del nostro essere Familiaris CM;
ad offrire idee, strategie per un futuro secondo il cuore di Gesù, per la crescita qualitativa e quantitativa dei Familiares CM;
e saranno chiamati ad eleggere il Responsabile Centrale e il Suo Consiglio.
In questo periodo di preparazione invochiamo costantemente lo Spirito Santo perché ci illumini e tutto avvenga secondo la Sua volontà. La nostra partecipazione alla S. Messa, i nostri momenti di adorazione Eucaristica, la meditazione della Scrittura e ogni preghiera, in modo particolare la nostra preghiera di offerta, siano vissuti intensamente per chiedere le grazie necessarie per celebrare bene l’Assemblea e perché essa porti frutti di comunione e di amore.
Chiediamoci costantemente cosa vuole il Signore da noi e disponiamoci con umiltà a ricercare modalità nuove perché il nostro appartenere alla CM sia sempre più autentico. La nostra appartenenza alla CM sia sempre più vissuta con atteggiamenti di umiltà, di donazione, di ascolto, di gratuità, pronti ad imparare ogni giorno di più a “perderci in Cristo” e vivere meglio i nostri rapporti con i fratelli.
Maria, nostra madre, guida e custode, accompagni il nostro lavoro, le nostre ansie, gioie, dolori, e invochi per noi e con noi il dono dello Spirito Santo, per essere ovunque autentici testimoni di speranza.
In comunione e fraternamente vi saluto.
preghiera per l'assemblea dei familiares
Cuore di Gesù, fonte di speranza,
accompagnaci nel cammino verso la
V Assemblea Familiares.
Apri il nostro cuore e la nostra mente, per cogliere la bellezza, la profondità della nostra spiritualità.
Donaci:
- coraggio di testimoniare attraverso la nostra vita quotidiana, il tuo amore per l’umanità intera;
- zelo apostolico per condividere con Te la passione per il Regno.
Formaci alla scuola del tuo Cuore per incarnare ogni giorno, la comunione con te con i fratelli e sorelle che la provvidenza mette sul nostro cammino. Amen!