Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
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Assemblea italiana, in presenza, a Bologna, e in collegamento online...
padre spirituale a braccia aperte
Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino
Un breve ricordo di quando P. Albino venne in
Argentina per i primi voti di Graciela. Si trovava ospite a Vila Chica,
Resistencia, nella casa del postulandato
dei dehoniani. Ero andata a salutarlo: era in giardino che passeggiava. Mi venne incontro sorridendo ed
estendendo le braccia per abbracciarmi mi accolse dicendo: “Allegria come stai?
E mi spiegò che il mio nome (Leticia) significava anche allegria! Cosa che io
scoprii in quel momento. Camminammo ancora un poco cercando di conoscerci
meglio. A un certo punto gli chiesi:”Potrò anch’io fare lo stesso cammino che
hai proposto alle prime missionarie della CM? Mi guardò negli occhi e mi disse
deciso:” Sì, se tutti i giorni sarai fedele allo Statuto e alla liturgia delle
ore!!!”. Risposi: Ecce Venio|...
Leticia
Gallo
Avere conosciuto personalmente il nostro padre
fondatore, lo considero sempre come un grande privilegio e una grazia che Dio
mi ha concesso.
La prima volta che ho visto p. Albino è stato in
Resistenza (Chaco) in occasione dei primi voti di Graciela Magaldi; io ero nel
biennio di formazione. La prima impressione che ebbi fu di una persona allegra
e molto vicina a tutti. Preoccupato nel conoscere ciascuna, ascoltarci e alle
volte consigliarci. Ho potuto avere un colloquio personale con lui, e conservo
come un tesoro le parole che mi aveva detto...
Conservo pure tutti i biglietti di saluto e auguri
per il compleanno che ho cominciato a ricevere dall’inizio del mio cammino
nella CM. E arrivavano sempre puntuali e scritte a mano, da lui.
Tutti gesti
di chi ha incarnato totalmente la nostra spiritualità!!!
Ho pure condiviso momenti a Bologna quando ero
venuta per una Assemblea CM. Qui ho conosciuto altri aspetti del suo temperamento,
sia nelle varie riunioni come nelle omelie delle celebrazioni eucaristiche. Ho
ascoltato sempre messaggi chiari e di molta fermezza. Ci ricordava come
dovremmo vivere pienamente nella vita ciò che ci suggerisce lo Statuto. Un gran
“Padre Spirituale”.
E infine
ricordo di aver condiviso momenti dell’ultima tappa della sua vita, notato i
limiti che emergono con il passare degli anni...ma sempre sul suo viso
manteneva quel bel sorriso che lo caratterizzava, e nello sguardo esprimeva
gesti di amore e tenerezza...direi quasi a trasmettere l’innocenza di un bambino...
Grazie p. Albino per essere stato docile a quanto
lo Spirito Santo ti ha ispirato...fondare questo Istituto. Seguici, guidaci
sempre dal posto dove ora ti trovi insieme a Gesù!!!
Irma
Pedrotti
p. albino e la cm del cile
Nel 10° anniversario di P. Albino
La
CM del Cile ha avuto la gioia e il regalo di aver avuto la visita di p.
Albino in tre circostanze. Ricordo in
modo speciale quando l’ho conosciuto la prima volta. Una persona semplice,
accogliente e così contento di stare con noi, nel nostro paese, proprio
all’inizio del nostro cammino CM in Cile. Venne accompagnato da Santina
Pirovano nostra Responsabile di formazione, che faceva anche da traduttrice. P.
Albino non si preoccupava tanto del problema della lingua, perchè aveva già
preparato in lingua spagnola tutti i testi scritti degli esercizi spirituali
che ci avrebbe svolto . Semplicemente ci chiese di avere pazienza perchè lui
avrebbe parlato oltre all’italiano anche il “portunol”, intendeva un’insieme di
portoghese e spagnolo, per farsi capire meglio! E’ stato un momento molto
simpatico e bello che ci aiutò a condividere l’esperienza con fiducia e libertà.
Svolse
gli esercizi spirituali per l’inizio del Biennio di formazione, era il mese di
marzo durante la settimana santa del 1989. Ancora oggi lo ringraziamo tanto per il materiale che ci
aveva lasciato come eredità e che ha
segnato l’inizio della CM in Cile. Io molto spesso ritorno a leggerlo. Avrei
molto da dire di p. Albino. Tante sfumature della sua fede, generosità,
preoccupazione, delicatezza e affetto in tante occasioni in cui ho potuto condividere con lui attraverso gli
anni di vita missionaria. Oggi voglio solo ricordare in modo speciale il
bellissimo insegnamento che ci aveva
dato in quei giorni trascorsi insieme, parlandoci dell’amore autentico, che
sgorga dal cuore di chi vive in Cristo e Maria Santissima. Ma anche quanto ci raccontò di come lui rispose al
biglietto che una di noi le aveva scritto prima che venisse. In quel periodo
eravamo quattro aspiranti nel periodo di Orientamento, proprio all’inizio del
cammino.
Ecco
esattamente ciò che lui aveva scritto come risposta prima della visita:
“Il
giorno 8 di gennaio dello scorso gennaio, Maria Eugenia mi ha scritto così: “P. Albino
ti volevo dire che ti aspettiamo in queste terre cilene. Veramente ci sembra
quasi un sogno che, dall’Italia, tu venga per solo quattro persone!”. Le
quattro persone sono molto
importanti in se stesse. Il loro valore supera la difficoltà materiale del
sacrificio per il viaggio e dei soldi. Questo è il pensiero di Dio, affermato
dall’apostolo Paolo, quando nella lettera ai Galati, scrisse che a lui bastava l’amore e il sacrificio di Cristo: “Il Figlio di Dio mi ha amato e si è offero
per me” (Gal 2,20)
Inoltre
le quattro persone rivestono anche un significato particolare per la vita e
lo sviluppo della CM. Voi state entrando ufficialmente nella nostra
Famiglia. La mia visita, allora, vuole essere un’espressione di ringraziamento
allo Spirito Santo che per la mediazione della Vergine Maria vi ha
chiamato...”. Grazie p. Albino per questi preziosi momenti condivisi, per la
tua generosità e affetto e per questo grande amore alla nostra cara CM, dono di
Dio per la Chiesa e per il mondo .
maestro di vita
Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino
Ho
incontrato per la prima volta Padre Albino nel 1999 a Bologna. In lui ho
trovato la figura di un padre premuroso e amorevole. In effetti, all' inizio si
parlava poco tra noi a causa delle
barriere linguistiche. Io non parlavo ancora italiano. Tuttavia, con il passare
del tempo, lentamente iniziò la possibilità di conversare. Ringrazio anche Dio,
perché il mio percorso iniziale in CM con il periodo di orientamento a Bologna la cerimonia è stata presieduta da
Padre Albino.
Padre
Albino ai miei occhi era una persona religiosa che aveva una profonda vita
spirituale, evidente nel suo stile e nel suo aspetto semplice, calmo, gentile e
gioioso. Era bello vederlo sorridere piena di gioia, comunicatore di pace. Certo, la sua spiritualità non si vede
solo nelle cose esteriori, ma emerge anche attraverso i frutti delle sue
riflessioni che spesso condividiamo tra noi. E questo si scopre anche attraverso piccoli messaggi scritti in
biglietti di auguri o lettere.
Posso
anche dire che Padre Albino era un uomo diligente nella preghiera devozionale.
Ha sottolineato con forza l'importanza della preghiera nella vita spirituale
per una persona che dedica la sua vita a Dio. Questo non solo dicendolo,
ma mettendolo in pratica. Trovava sempre
il tempo per costruire un rapporto profondo con il Grande Pastore, sia nella
preghiera personale che nella preghiera comunitaria. La preghiera divenne il
respiro della sua vita.
E’
stato un sacerdote presente per il
popolo di Dio a lui affidato. Sono certo che padre Albino ha dedicato la sua
vita anche alla cura pastorale della parrocchia dove di solito andava alla
domenica. Attivamente coinvolto nel servire il suo popolo in varie forme pastorali, rispondendo con empatia ai bisogni
spirituali e materiali della gente. Disponibile a dare sostegno e la guida necessari: attraverso
omelie profonde, l'amministrazione dei sacramenti, consigli spirituali e il suo coinvolgimento
attivo in altre attività della Chiesa. Inoltre, ha mostrato anche un profondo interesse per il benessere
spirituale e fisico del suo popolo. Nella sua semplicità di vita, umiltà e
devozione si faceva presente tra i fedeli, presente tra i membri della CM e,
naturalmente, con la sua comunità SCJ.
Con
la mia esperienza posso dire quanto
Padre Albino sia stato amorevole, comprensivo e buon ascoltatore. Ho ricevuto
una guida nell'apprendimento dell'italiano direttamente da lui. Quando ero a
Bologna andavo a trovarlo allo Studentato ogni giovedì pomeriggio per studiare
italiano con lui. L'incontro non era solo per la lezione di italiano, ma diventava anche
momento di scambio di esperienza. Padre
Albino era amorevole,
paziente e molto comprensivo.
La mia conclusione sulla persona di Padre Albino: posso
definirlo un
"maestro di vita", perché attraverso la sua vita ha diffuso messaggi
o consigli saggi che hanno valore di insegnamento e di ispirazione nel contesto
della vita quotidiana, soprattutto per noi membri del CM. Egli ci ha lasciato
in eredità tesori spirituali. E il suo messaggio riecheggia sempre nel profondo del nostro
cuore: "Perdete tutto piuttosto che
perdere la carità". Questo
sarà per noi un promemoria per le nostre azioni, essendo l'AMORE la nostra
misura di donazione.
Che
tutti noi possiamo essere fedeli alla
nostra vocazione, fedeli alla nostra spiritualità e alla nostra missione, come
Padre Albino, che ci ha dato l'esempio di essere fedeli fino alla fine come
vero sacerdote.
Con cuore pieno
di nostalgia
fedeltà
Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino
L’eredita di p. Albino è un bene che
accolto in noi fa bene alla nostra vita. Non è semplice esserne consapevole, ma
dobbiamo avere fiducia nella misericordia di Dio che ci può aiutare.
Fare memoria significa far vivere i ricordi e dire GRAZIE.
Ricordo
il tempo trascorso insieme a Monguelfo Villa San Giuseppe, d'estate, quando con
Ludo sono stata in Italia (nel 2010). Una volta alla settimana studiavamo italiano: p. Albino era il nostro
insegnante. Alle volte mi capitava di arrivare in ritardo alla lezione, allora
mi sgridava, ma sempre in tono affettuoso.
E’
stata una persona che ha avuto grande influenza nella vita della CM ma anche
nella mia vita personale sia con il suo esempio, sia con i suoi scritti
meditativi che ho potuto leggere. Voglio sottolineare
alcuni punti importanti che ho trovato tra i miei appunti e mi aiutano nel mio cammino.
Alla preghiera
P. Albino ha vissuto la sua preghiera
nella fedeltà alla recita quotidiana del
Breviario, celebrazione
eucaristica, meditazione, adorazione. Anche negli anni di grande lavoro apostolico e degli
innumerevoli viaggi
che ha fatto, non ha mai tralasciato e trascurato questi punti
fondamentali. La fedeltà che ha sempre chiesto alle missionarie e
familiares l’ha vissuta lui per primo. Dava una importanza particolare alla
piccola preghiera d’offerta“Mio Dio, io ti offro questa azione… in
unione a Gesù , per mezzo di Maria, in spirito di amore e per l’avvento del tuo
regno nel mondo” da
recitare prima di ogni attività, lui la riteneva come la chiave d’oro , la fiamma
di fuoco, il mezzo provvidenziale con il quale possiamo dare a ogni azione,
anche le più ordinarie, un significato ampio missionario, di offerta e di salvezza. Era uno spirito di
preghiera che in fondo tracciava quanto dice il nostro
statuto ai numeri: 64 – 65.
Alla missione, al carisma,
all’obbedienza
Con la sua vita ed esempio p.
Albino si è mostrato vero figlio di p. Dehon nella fedeltà al carisma e nella
diffusione della spiritualità. Vita
d’amore e di riparazione per l’avvento del Regno del Cuore di Gesù in tutte le persone e nella
società. Una vita
spesa a servizio della chiesa e della CM nello spirito dell’Ecce
Venio e dell’ecce Ancilla.
Ha voluto essere profeta del Regno
del Sacro Cuore, nelle sue scelte di
vita e
nella quotidianità attraverso il primato della carità, della gratuità di una donazione fatta con il cuore...fino a diventare comunione. L’amore, è il segno che la CM deve offrire a tutti vissuto
con tanta intensità da creare la comunione, l’unità: è il
carisma che ci caratterizza. Il segno che la nostra Famiglia deve offrire a
tutti.
Allora il mio impegno deve essere
quello che p. Albino ci raccomandava “perdete tutto, piuttosto che perdere la carità!”Sempre!
Questo ha assunto un
grande significato per me. Alimentare la mia vita con molta preghiera ,
aiutarci anche per cercare una piena identità, qui nella chiesa dove viviamo in
Indonesia. Vivere l’ecce venio e l’ecce
ancilla anche nelle piccole cose.
Una delle sue meditazioni concludeva con questa domanda: Che cosa
possiamo fare per rendere insieme sempre
più bella questa nostra Famiglia, per portarne la fisionomia e gli ideali con
entusiasmo su tutte le strade del mondo? Una domanda ancora attuale e valida che ci viene
consegnata ancora oggi ricordando l’anniversario della sua morte.
Grazie Padre Albino Elegante, perché ho potuto conoscerti e leggere tanti
tuoi scritti che sono diventati la mia eredità, dove posso continuare a conoscerti ancora meglio e a ricordarti
sempre.
eredità per me per noi
Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino
Innanzitutto sono
grata a Dio perché ho potuto
incontrare padre Albino di persona, cioè nella vita reale, anche se per pochi giorni. Era il 2012 all’Incontro
giovani CM, a Bologna ed è stato molto positivo ed efficace. Ho potuto cogliere
alcuni aspetti della sua persona: il sorriso molto sincero, il suo sguardo,
tenergli la mano…
Una cosa posso dire di p. Albino: Veramente! È
carismatico, è un modello di cambiamento.
Un carisma solido che diventa un aspetto tipico della sua personalità, ovvero: "È meglio perdere tutto che perdere la carità". Questa è
l'anima di Padre Albino che dovrebbe diventare la mia/nostra anima.
Il
carisma di p. Albino è la forza motrice per essere apostoli nella vita di ogni
giorno in modo concreto attraverso il lavoro e il nostro servizio quotidiano. L'amore posto sopra ogni cosa. Il suo carisma è diventato forza combattiva, entusiasmo,
ottimismo per me e per noi nel
continuare a
presentare l’Istituto Secolare nella vita, in particolare la CM.
Grazie Padre Albino. Sono certa che Padre Albino prega
sempre per noi, suoi figli. Grazie per
questa straordinaria eredità carismatica, che ci permette di continuare a
vivere, apprezzare e 'partorire' cose nuove nella vita concreta, affinché
sempre più persone sperimentino l'amore, quello vero!
un pilastro di sostegno
Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino
Nel 2010 io e Lucy abbiamo avuto la possibilità di passare quasi un anno in
Italia a Bologna per conoscere meglio la CM e anche per studiare la lingua
italiana. Un’occasione molto interessante che ci ha dato la possibilità di
vivere avvenimenti belli e sereni, alle volte
divertenti, oltre a conoscere
meglio la CM e a sentirci orgogliose di appartenere a questa famiglia. E’ in questo contesto che abbiamo conosciuto
p. Albino, una persona che ha dato un “colore” diverso alla nostra storia CM
indonesiana. Oggi riconosco ancora la sua presenza come un pilastro di sostegno quando mi sento
stanca, quando il mio spirito è scoraggiato. Sento che la sua presenza ci
sostiene e lo ricordo nella preghiera.
In Italia siamo stati un po’a Monguelfo
nella nostra casa “Villa San Giuseppe” (Bolzano) e P. Albino si trovava li per
trascorrere alcuni giorni di vacanza. Con lui avevamo programmato alcune ore
settimanali per studiare l’italiano. Aveva preso a cuore questo impegno e ci
teneva ad accompagnarci. Era un’insegnante molto esigente e puntuale, al punto che se si arrivava in
ritardo ci rimproverava! Ma capivo che lo faceva per il nostro bene. Questo
aspetto della disciplina e del richiamo al dovere è stata una “lezione”
importante per la mia vita perché anche
adesso nel mio lavoro cerco di tenerlo presente.
Un giorno, sempre a Monguelfo, eravamo fuori nel giardino a studiare. Nel bel mezzo dello studio arrivò un grande temporale e cominciò a piovere forte.
Non avevamo più tempo per rientrare in casa e neanche potevamo correre perché p. Albino camminava lentamente… Quando trovammo un riparo, p.Albino
era già bagnatissimo ma anche noi, perché invece di correre abbiamo camminato piano piano mantenendo il passo di p. Albino quasi a volerlo proteggere.
Sotto una tettoia abbiamo aspettato che il temporale passasse. Rientrate in casa ci siamo trovate davanti Gianna, una nostra volontaria, che ci aspettava
preoccupata, soprattutto perché sapeva che p. Albino era con noi sotto il temporale e di conseguenza… siamo state rimproverate. Da questa “avventura”
ho appreso come Padre Albino sapesse accettare i limiti dell’anzianità con serenità e umiltà senza fare tragedie. E’ stata una circostanza che mi ha fatto capire
come p. Albino amasse la natura, l'aria fresca, i bellissimi fiori e le montagne che si vedevano in lontananza. Infatti, l’iniziativa di fare lezione all’aperto era partita
da lui… ma non aveva previsto il temporale! La nostra casa di Monguelfo è molto bella, pulita, luminosa e ha uno spazio anche per la cappella per pregare.
Io mi sentivo in sintonia con p. Albino perché tutto l’ambiente richiamava alla preghiera. Alle volte lo trovavi fuori all’aperto camminando o contemplando
la natura. Per noi asiatici è bello meditare anche all’aperto contemplando l'universo, perché ci è permesso di parlare con la terra, con gli alberi e le verdure
dell’orto, con i fiori e le farfalle gialle che ci volano attorno. E ho capito che anche a Padre Albino piaceva questa atmosfera naturale anche nel silenzio serale,
silenzioso dove si faceva preghiera.
Una cosa importante che abbiamo
conosciuto tramite Padre Albino è stato
quando ci ha parlato della nostra Onlus “Guardare Lontano”.
Un incontro interessante perché ci ha fatto capire l’importanza non solo
dell’iniziativa seguita dalle missionarie - familiares e altre persone
associate, ma soprattutto ci ha stimolato a partecipare anche noi perché questo ci avrebbe aiutato a crescere nello spirito missionario. Anche se finora non abbiamo accolto questo
invito, siamo contente perché almeno con la spiegazione che ci è stata data
abbiamo capito di più questa realtà CM.
Della nostra permanenza nel gruppo di Bologna ricordo in particolare le domeniche quando Padre Albino veniva
in Via Guidotti. La prima cosa che faceva era la lettura del giornale e questo gesto mi ha fatto capire quanto è
importante rimanere aggiornati su quanto succede nel mondo per saper leggere i segni dei tempi. Anche questa
è stata una “bella lezione” che ho imparato ed è entrata nella mia vita quotidiana. Un vero insegnamento (eredità)
che mi è rimasto dentro. E’ bello leggere argomenti, libri, che possono aiutarmi nella mia vita spirituale, ma non
devo dimenticare di tenermi aggiornata, informata su quanto succede nel mondo. Se siamo inserite nel mondo
dobbiamo anche stare al passo per migliorarlo con la nostra presenza secolare.
Un altro fatto che ricordo a Bologna. Io e Lucy a fine dicembre abbiamo avuto l'opportunità di andare allo Studentato
dehoniano dove viveva p. Albino.
Un pomeriggio tutto a nostra disposizione per conoscere la CM attraverso varie domande che noi gli avremmo
poste: come era nata l’idea di questo Istituto, la sua espansione, come continuare ecc. le sue risposte sono state una traccia molto chiara che già sembrava
una consegna della sua eredità.
Una visione aperta in cui si poteva capire il cammino fatto mantenendoci stretti alla radice iniziale. Ricordo ancora le sue parole quando diceva:
”Non possiamo lavorare da soli o vivere da soli. Nella nostra vita ci sono sempre persone intorno a noi. Quindi dobbiamo ricordarci di vivere e costruire la CM
sullo stile della chiesa primitiva, prendendoci cura di quanto ci circonda”. Queste parole che fanno parte dell’eredità di Padre Albino sono per me molto
importanti per continuare a sostenere il nostro cammino missionario secolare per coltivare e portare la Luce di Cristo in un mondo molto secolarizzato.
Padre Albino era molto vicino alla
CM. Ha sempre mantenuto un contatto con tutti missionarie e familiares amici. Anche se lontano, curava molto la
corrispondenza era molto diligente e puntuale nell’inviare auguri per il compleanno e a rispondere alle lettere che riceveva…e lo
faceva con entusiasmo e puntualità. Mentre era nel suo studio, mi mostrò le lettere che aveva inviato alle
missionarie. Conservo ancora gli scritti
che Padre Albino mi ha inviato, ancora
oggi ogni tanto li rileggo perché in
realtà sono messaggi di incoraggiamento e indicazioni che mi aiutano nel mio
cammino spirituale. Di alcuni ne ho fatto un segna libro… Ci sono state inviate
molte parole di incoraggiamento anche per il nostro gruppo dell’Indonesia!
Questi sono piccoli ricordi che vivranno sempre nella mia mente, nel mio
cuore, soprattutto quando sentirò la fatica e stanchezza per le mie cadute, e
sarà fragile la mia offerta e donazione.
Quando mi trovo in questo stato d’animo sento la presenza di p. Albino
come se mi cercasse e mi dicesse: Forza Ludo.. forza.. sempre serena.. forza Ludo.