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COMPAGNIA MISSIONARIA
DEL SACRO CUORE
una vita nel cuore del mondo al servizio del Regno...
Compagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia Missionaria
Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
 La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
News
  • 09 / 08 / 2024
    Agosto 2024
    Edvige Terenghi, amministratrice centrale, visita i gruppi in Mozambico.... Continua
  • 09 / 08 / 2024
    Agosto de 2024
    Edvige Terenghi, administradora central, visita os grupos em Moçambique.... Continua
  • 09 / 08 / 2024
    Agosto de 2024
    Edvige Terenghi, administradora central, visita los grupos en Mozambique... Continua
  • 09 / 08 / 2024
    19 ottobre 2024
    Assemblea italiana, in presenza, a Bologna, e in collegamento online... Continua
padre spirituale a braccia aperte
 
Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino  Un breve ricordo di quando P. Albino venne in Argentina per i primi voti di Graciela. Si trovava ospite a Vila Chica, Resistencia, nella casa del postulandato dei dehoniani. Ero andata a salutarlo: era in giardino che passeggiava. Mi venne incontro sorridendo ed estendendo le braccia per abbracciarmi mi accolse dicendo: “Allegria come stai? E mi spiegò che il mio nome (Leticia) significava anche allegria! Cosa che io scoprii in quel momento. Camminammo ancora un poco cercando di conoscerci meglio. A un certo punto gli chiesi:”Potrò anch’io fare lo stesso cammino che hai proposto alle prime missionarie della CM? Mi guardò negli occhi e mi disse deciso:” Sì, se tutti i giorni sarai fedele allo Statuto e alla liturgia delle ore!!!”. Risposi: Ecce Venio|... Leticia Gallo Avere conosciuto personalmente il nostro padre fondatore, lo considero sempre come un grande privilegio e una grazia che Dio mi ha concesso. La prima volta che ho visto p. Albino è stato in Resistenza (Chaco) in occasione dei primi voti di Graciela Magaldi; io ero nel biennio di formazione. La prima impressione che ebbi fu di una persona allegra e molto vicina a tutti. Preoccupato nel conoscere ciascuna, ascoltarci e alle volte consigliarci. Ho potuto avere un colloquio personale con lui, e conservo come un tesoro le parole che mi aveva detto... Conservo pure tutti i biglietti di saluto e auguri per il compleanno che ho cominciato a ricevere dall’inizio del mio cammino nella CM. E arrivavano sempre puntuali e scritte a mano, da lui. Tutti gesti di chi ha incarnato totalmente la nostra spiritualità!!! Ho pure condiviso momenti a Bologna quando ero venuta per una Assemblea CM. Qui ho conosciuto altri aspetti del suo temperamento, sia nelle varie riunioni come nelle omelie delle celebrazioni eucaristiche. Ho ascoltato sempre messaggi chiari e di molta fermezza. Ci ricordava come dovremmo vivere pienamente nella vita ciò che ci suggerisce lo Statuto. Un gran “Padre Spirituale”. E infine ricordo di aver condiviso momenti dell’ultima tappa della sua vita, notato i limiti che emergono con il passare degli anni...ma sempre sul suo viso manteneva quel bel sorriso che lo caratterizzava, e nello sguardo esprimeva gesti di amore e tenerezza...direi quasi a trasmettere l’innocenza di un bambino... Grazie p. Albino per essere stato docile a quanto lo Spirito Santo ti ha ispirato...fondare questo Istituto. Seguici, guidaci sempre dal posto dove ora ti trovi insieme a Gesù!!! Irma Pedrotti
p. albino e la cm del cile
 
Nel 10° anniversario di P. Albino La CM del Cile ha avuto la gioia e il regalo di aver avuto la visita di p. Albino  in tre circostanze. Ricordo in modo speciale quando l’ho conosciuto la prima volta. Una persona semplice, accogliente e così contento di stare con noi, nel nostro paese, proprio all’inizio del nostro cammino CM in Cile. Venne accompagnato da Santina Pirovano nostra Responsabile di formazione, che faceva anche da traduttrice. P. Albino non si preoccupava tanto del problema della lingua, perchè aveva già preparato in lingua spagnola tutti i testi scritti degli esercizi spirituali che ci avrebbe svolto . Semplicemente ci chiese di avere pazienza perchè lui avrebbe parlato oltre all’italiano anche il “portunol”, intendeva un’insieme di portoghese e spagnolo, per farsi capire meglio! E’ stato un momento molto simpatico e bello che ci aiutò a condividere l’esperienza con fiducia e libertà. Svolse gli esercizi spirituali per l’inizio del Biennio di formazione, era il mese di marzo durante la settimana santa del 1989. Ancora oggi lo ringraziamo tanto per il materiale che ci aveva lasciato come eredità e che ha segnato l’inizio della CM in Cile. Io molto spesso ritorno a leggerlo. Avrei molto da dire di p. Albino. Tante sfumature della sua fede, generosità, preoccupazione, delicatezza e affetto in tante occasioni in cui ho potuto condividere con lui attraverso gli anni di vita missionaria. Oggi voglio solo ricordare in modo speciale il bellissimo insegnamento che ci aveva dato in quei giorni trascorsi insieme, parlandoci dell’amore autentico, che sgorga dal cuore di chi vive in Cristo e Maria Santissima. Ma anche quanto ci raccontò di come lui rispose al biglietto che una di noi le aveva scritto prima che venisse. In quel periodo eravamo quattro aspiranti nel periodo di Orientamento, proprio all’inizio del cammino. Ecco esattamente ciò che lui aveva scritto come risposta prima della visita: “Il giorno 8 di gennaio dello scorso gennaio, Maria Eugenia mi ha scritto così: “P. Albino ti volevo dire che ti aspettiamo in queste terre cilene. Veramente ci sembra quasi un sogno che, dall’Italia, tu venga per solo quattro persone!”. Le quattro persone sono molto importanti in se stesse. Il loro valore supera la difficoltà materiale del sacrificio per il viaggio e dei soldi. Questo è il pensiero di Dio, affermato dall’apostolo Paolo, quando nella lettera ai Galati, scrisse che a lui bastava l’amore e il sacrificio di Cristo: “Il Figlio di Dio mi ha amato e si è offero per me” (Gal 2,20) Inoltre le quattro persone rivestono anche un significato particolare per la vita e lo sviluppo della CM. Voi state entrando ufficialmente nella nostra Famiglia. La mia visita, allora, vuole essere un’espressione di ringraziamento allo Spirito Santo che per la mediazione della Vergine Maria vi ha chiamato...”. Grazie p. Albino per questi preziosi momenti condivisi, per la tua generosità e affetto e per questo grande amore alla nostra cara CM, dono di Dio per la Chiesa e per il mondo .
maestro di vita
 
Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino  Ho incontrato per la prima volta Padre Albino nel 1999 a Bologna. In lui ho trovato la figura di un padre premuroso e amorevole. In effetti, all' inizio si parlava poco tra  noi a causa delle barriere linguistiche. Io non parlavo ancora italiano. Tuttavia, con il passare del tempo, lentamente iniziò la possibilità di conversare. Ringrazio anche Dio, perché il mio percorso iniziale in CM con il periodo di orientamento a Bologna la cerimonia è stata presieduta da Padre Albino. Padre Albino ai miei occhi era una persona religiosa che aveva una profonda vita spirituale, evidente nel suo stile e nel suo aspetto semplice, calmo, gentile e gioioso. Era bello vederlo sorridere piena di gioia, comunicatore di pace. Certo, la sua spiritualità non si vede solo nelle cose esteriori, ma emerge anche attraverso i frutti delle sue riflessioni che spesso condividiamo tra noi. E questo si scopre anche attraverso piccoli messaggi scritti in biglietti di auguri o lettere. Posso anche dire che Padre Albino era un uomo diligente nella preghiera devozionale. Ha sottolineato con forza l'importanza della preghiera nella vita spirituale per una persona che dedica la sua vita a Dio. Questo non solo dicendolo, ma mettendolo in pratica. Trovava sempre il tempo per costruire un rapporto profondo con il Grande Pastore, sia nella preghiera personale che nella preghiera comunitaria. La preghiera divenne il respiro della sua vita. E’ stato un sacerdote presente per il popolo di Dio a lui affidato. Sono certo che padre Albino ha dedicato la sua vita anche alla cura pastorale della parrocchia dove di solito andava alla domenica. Attivamente coinvolto nel servire il suo popolo in varie forme pastorali, rispondendo con empatia ai bisogni spirituali e materiali della gente. Disponibile a dare sostegno e la guida necessari: attraverso omelie profonde, l'amministrazione dei sacramenti, consigli spirituali e il suo coinvolgimento attivo in altre attività della Chiesa. Inoltre, ha mostrato anche un profondo interesse per il benessere spirituale e fisico del suo popolo. Nella sua semplicità di vita, umiltà e devozione si faceva presente tra i fedeli, presente tra i membri della CM e, naturalmente, con la sua comunità SCJ. Con la mia esperienza posso dire quanto Padre Albino sia stato amorevole, comprensivo e buon ascoltatore. Ho ricevuto una guida nell'apprendimento dell'italiano direttamente da lui. Quando ero a Bologna andavo a trovarlo allo Studentato ogni giovedì pomeriggio per studiare italiano con lui. L'incontro non era solo per la lezione di italiano, ma diventava anche momento di scambio di esperienza. Padre Albino era amorevole, paziente e molto comprensivo. La mia conclusione sulla persona di Padre Albino: posso definirlo un "maestro di vita", perché attraverso la sua vita ha diffuso messaggi o consigli saggi che hanno valore di insegnamento e di ispirazione nel contesto della vita quotidiana, soprattutto per noi membri del CM. Egli ci ha lasciato in eredità tesori spirituali. E il suo messaggio riecheggia sempre nel profondo del nostro cuore: "Perdete tutto piuttosto che perdere la carità". Questo sarà per noi un promemoria per le nostre azioni, essendo l'AMORE la nostra misura di donazione. Che tutti noi possiamo essere fedeli alla nostra vocazione, fedeli alla nostra spiritualità e alla nostra missione, come Padre Albino, che ci ha dato l'esempio di essere fedeli fino alla fine come vero sacerdote. Con cuore pieno di nostalgia 
fedeltà
 
Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino  L’eredita di p. Albino è un bene che accolto in noi fa bene alla nostra vita. Non è semplice esserne consapevole, ma dobbiamo avere fiducia nella misericordia di Dio che ci può aiutare. Fare memoria significa far vivere i ricordi e dire GRAZIE. Ricordo il tempo trascorso insieme a Monguelfo Villa San Giuseppe, d'estate, quando con Ludo sono stata in Italia (nel 2010). Una volta alla settimana studiavamo italiano: p. Albino era il nostro insegnante. Alle volte mi capitava di arrivare in ritardo alla lezione, allora mi sgridava, ma sempre in tono affettuoso. E’ stata una persona che ha avuto grande influenza nella vita della CM ma anche nella mia vita personale sia con il suo esempio, sia con i suoi scritti meditativi che ho potuto leggere. Voglio sottolineare alcuni punti importanti che ho trovato tra i miei appunti e mi aiutano nel mio cammino. Alla preghiera P. Albino ha vissuto la sua preghiera nella fedeltà alla recita quotidiana del Breviario, celebrazione eucaristica, meditazione, adorazione. Anche negli anni di grande lavoro apostolico e degli innumerevoli viaggi che ha fatto, non ha mai tralasciato e trascurato questi punti fondamentali. La fedeltà che ha sempre chiesto alle missionarie e familiares l’ha vissuta lui per primo. Dava una importanza particolare alla piccola preghiera d’offerta“Mio Dio, io ti offro questa azione… in unione a Gesù , per mezzo di Maria, in spirito di amore e per l’avvento del tuo regno nel mondo” da recitare prima di ogni attività, lui la riteneva come la chiave d’oro , la fiamma di fuoco, il mezzo provvidenziale con il quale possiamo dare a ogni azione, anche le più ordinarie, un significato ampio missionario, di offerta e di salvezza. Era uno spirito di preghiera che in fondo tracciava quanto dice il nostro statuto ai numeri: 64 – 65. Alla missione, al carisma, all’obbedienza Con la sua vita ed esempio p. Albino si è mostrato vero figlio di p. Dehon nella fedeltà al carisma e nella diffusione della spiritualità. Vita d’amore e di riparazione per l’avvento del Regno del Cuore di Gesù in tutte le persone e nella società. Una vita spesa a servizio della chiesa e della CM nello spirito dell’Ecce Venio e dell’ecce Ancilla. Ha voluto essere profeta del Regno del Sacro Cuore, nelle sue scelte di vita e nella quotidianità attraverso il primato della carità, della gratuità di una donazione fatta con il cuore...fino a diventare comunione. L’amore, è il segno che la CM deve offrire a tutti vissuto con tanta intensità da creare la comunione, l’unità: è il carisma che ci caratterizza. Il segno che la nostra Famiglia deve offrire a tutti. Allora il mio impegno deve essere quello che p. Albino ci raccomandava “perdete tutto, piuttosto che perdere la carità!”Sempre! Questo ha assunto un grande significato per me. Alimentare la mia vita con molta preghiera , aiutarci anche per cercare una piena identità, qui nella chiesa dove viviamo in Indonesia. Vivere l’ecce venio e l’ecce ancilla anche nelle piccole cose. Una delle sue meditazioni concludeva con questa domanda: Che cosa possiamo fare per rendere insieme sempre più bella questa nostra Famiglia, per portarne la fisionomia e gli ideali con entusiasmo su tutte le strade del mondo? Una domanda ancora attuale e valida che ci viene consegnata ancora oggi ricordando l’anniversario della sua morte. Grazie Padre Albino Elegante, perché ho potuto conoscerti e leggere tanti tuoi scritti che sono diventati la mia eredità, dove posso continuare a conoscerti ancora meglio e a ricordarti sempre.
eredità per me per noi
 
Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino Innanzitutto sono  grata a Dio perché ho potuto incontrare padre Albino di persona, cioè nella vita reale, anche se per pochi giorni. Era il 2012 all’Incontro giovani CM, a Bologna ed è stato molto positivo ed efficace. Ho potuto cogliere alcuni aspetti della sua persona: il sorriso molto sincero, il suo sguardo, tenergli la mano… Una cosa posso dire di p. Albino: Veramente! È carismatico, è un modello di cambiamento. Un carisma solido che diventa un aspetto tipico della sua personalità, ovvero: "È meglio perdere tutto che perdere la carità". Questa è l'anima di Padre Albino che dovrebbe diventare la mia/nostra anima. Il carisma di p. Albino è la forza motrice per essere apostoli nella vita di ogni giorno in modo concreto attraverso il lavoro e il nostro servizio quotidiano. L'amore posto sopra ogni cosa. Il suo carisma è diventato forza combattiva, entusiasmo, ottimismo per me e per noi nel continuare a presentare l’Istituto Secolare nella vita, in particolare la CM. Grazie Padre Albino. Sono certa che Padre Albino prega sempre per noi, suoi figli. Grazie per questa straordinaria eredità carismatica, che ci permette di continuare a vivere, apprezzare e 'partorire' cose nuove nella vita concreta, affinché sempre più persone sperimentino l'amore, quello vero!
un pilastro di sostegno
 
Nel 10° anniversario della Pasqua di P. Albino Nel 2010 io e Lucy abbiamo avuto la possibilità di passare quasi un anno in Italia a Bologna per conoscere meglio la CM e anche per studiare la lingua italiana. Un’occasione molto interessante che ci ha dato la possibilità di vivere avvenimenti belli e sereni, alle volte  divertenti, oltre a conoscere meglio la CM e a sentirci orgogliose di appartenere a questa famiglia. E’ in questo contesto che abbiamo conosciuto p. Albino, una persona che ha dato un “colore” diverso alla nostra storia CM indonesiana. Oggi riconosco ancora la sua presenza come un pilastro di sostegno quando mi sento stanca, quando il mio spirito è scoraggiato. Sento che la sua presenza ci sostiene e lo ricordo nella preghiera. In Italia siamo stati un po’a Monguelfo nella nostra casa “Villa San Giuseppe” (Bolzano) e P. Albino si trovava li per trascorrere alcuni giorni di vacanza. Con lui avevamo programmato alcune ore settimanali per studiare l’italiano. Aveva preso a cuore questo impegno e ci teneva ad accompagnarci. Era un’insegnante molto esigente e puntuale, al punto che se si arrivava in ritardo ci rimproverava! Ma capivo che lo faceva per il nostro bene. Questo aspetto della disciplina e del richiamo al dovere è stata una “lezione” importante per la mia vita perché anche adesso nel mio lavoro cerco di tenerlo presente.                Un giorno, sempre a Monguelfo, eravamo fuori nel giardino a studiare.  Nel bel mezzo dello studio arrivò un grande temporale e cominciò a piovere forte.  Non avevamo più tempo per rientrare in casa e neanche potevamo correre perché p. Albino camminava lentamente… Quando trovammo un riparo, p.Albino era già bagnatissimo ma anche noi, perché invece di correre abbiamo  camminato  piano piano mantenendo il passo di p. Albino quasi a volerlo proteggere.   Sotto una tettoia abbiamo aspettato  che il temporale  passasse. Rientrate in casa  ci siamo trovate davanti Gianna, una nostra volontaria, che ci aspettava preoccupata, soprattutto perché sapeva che p. Albino era con noi  sotto il temporale e di conseguenza… siamo state rimproverate.  Da questa “avventura” ho appreso come Padre Albino sapesse accettare i limiti  dell’anzianità con serenità e umiltà senza fare tragedie. E’ stata una  circostanza che mi ha fatto capire  come p. Albino amasse la natura, l'aria fresca, i bellissimi fiori e le montagne che si vedevano in lontananza. Infatti, l’iniziativa di fare lezione all’aperto era partita da lui… ma non aveva previsto il temporale! La nostra casa di Monguelfo  è molto bella, pulita, luminosa e ha uno  spazio anche per la cappella per pregare. Io mi sentivo in sintonia con p. Albino perché tutto l’ambiente richiamava alla preghiera. Alle volte lo trovavi fuori all’aperto camminando o contemplando  la natura. Per noi asiatici  è bello meditare anche all’aperto contemplando l'universo, perché ci è permesso di parlare con la terra, con gli alberi e le verdure dell’orto, con i fiori e le farfalle gialle che ci  volano attorno.  E ho capito che anche a Padre Albino piaceva questa  atmosfera naturale anche nel silenzio serale, silenzioso dove  si faceva preghiera.   Una cosa importante che abbiamo conosciuto tramite  Padre Albino è stato quando ci ha parlato della nostra Onlus “Guardare Lontano”. Un incontro interessante perché ci ha fatto capire l’importanza non solo dell’iniziativa seguita dalle missionarie - familiares e altre persone associate, ma soprattutto ci ha stimolato a partecipare anche noi perché questo ci avrebbe aiutato a crescere nello spirito missionario. Anche se finora non abbiamo accolto questo invito, siamo contente perché almeno con la spiegazione che ci è stata data abbiamo capito di più questa realtà CM. Della nostra permanenza nel gruppo di  Bologna ricordo in particolare le domeniche quando Padre Albino veniva in Via Guidotti. La prima cosa che faceva era la lettura del giornale e questo gesto mi ha fatto capire quanto è importante rimanere aggiornati su quanto succede nel mondo per saper leggere i segni dei tempi. Anche questa è stata una “bella lezione” che ho imparato ed è entrata nella mia vita quotidiana. Un vero insegnamento (eredità) che mi è rimasto dentro. E’ bello leggere argomenti, libri,  che possono aiutarmi nella mia vita spirituale, ma non devo dimenticare di tenermi aggiornata, informata  su quanto succede nel mondo. Se  siamo inserite nel mondo dobbiamo anche stare al passo per migliorarlo con la nostra presenza secolare. Un altro fatto che ricordo a Bologna. Io e Lucy a fine dicembre abbiamo avuto l'opportunità di andare allo Studentato dehoniano dove viveva p. Albino. Un pomeriggio tutto a nostra disposizione per conoscere la CM attraverso varie domande che noi gli avremmo poste:  come  era nata l’idea di questo Istituto, la sua espansione, come continuare ecc. le sue risposte sono state  una traccia molto chiara che già sembrava una consegna della sua eredità.              Una visione aperta in cui si poteva capire il cammino fatto mantenendoci stretti alla radice iniziale. Ricordo ancora le sue parole quando diceva: ”Non possiamo lavorare da soli o vivere da soli. Nella nostra vita ci sono sempre  persone intorno a noi. Quindi dobbiamo ricordarci di vivere e costruire la CM sullo stile della chiesa primitiva,  prendendoci cura di quanto ci circonda”.   Queste parole che fanno parte dell’eredità di Padre Albino sono per me molto importanti per continuare a sostenere il nostro cammino missionario secolare per coltivare e portare la Luce di Cristo in un mondo molto secolarizzato.   Padre Albino era molto vicino alla CM. Ha sempre mantenuto un contatto con tutti missionarie e familiares amici. Anche se lontano, curava molto la corrispondenza era molto diligente e puntuale nell’inviare auguri per il compleanno e a rispondere alle lettere che riceveva…e lo faceva con entusiasmo e puntualità. Mentre era nel suo studio, mi mostrò le lettere che aveva inviato alle missionarie. Conservo ancora gli scritti che Padre Albino mi ha inviato, ancora oggi ogni tanto li rileggo perché in realtà sono messaggi di incoraggiamento e indicazioni che mi aiutano nel mio cammino spirituale. Di alcuni ne ho fatto un segna libro… Ci sono state inviate molte parole di incoraggiamento anche per il nostro gruppo dell’Indonesia! Questi sono piccoli ricordi che vivranno sempre nella mia mente, nel mio cuore, soprattutto quando sentirò la fatica e stanchezza per le mie cadute, e sarà fragile la mia offerta e donazione. Quando mi trovo in questo stato d’animo sento la presenza di p. Albino come se mi cercasse e mi dicesse: Forza Ludo.. forza.. sempre serena.. forza Ludo.
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Via A. Guidotti 53, 40134 - Bologna - Italia - Telefono: +39 051 64 46 472

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