Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
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19 ottobre 2024
Assemblea italiana, in presenza, a Bologna, e in collegamento online...
nella semplicità e gioia del mio cuore
25 anni di consacrazione:
2 febbraio 1993-2018
Canto di gioia:
“Nella semplicità e gioia del
mio cuore
Tutto, tutto, tutto offro al
Signore”.
Zé Manuel,
della Caritas (morto un po’ di tempo fa), un caro amico di Gina, aveva
insegnato questo canto, scelto appunto per la celebrazione della consacrazione
nella CM di Gina e Alice il 2 febbraio 1993. Questa celebrazione era avvenuta a
Maputo, nella casa dei Padri Dehoniani, V.le Salvador Allende, 1377.
Un giorno
memorabile… con la presenza di p. Albino Elegante scj, fondatore della CM che
fu per lui l’ultimo viaggio a Maputo (Mozambico). Un dono importante per loro e
per tutta la CM mozambicana, che accolse questi doni dalle mani di Dio e così
si coronò un sogno accarezzato da molto tempo, fin dal 1968. In quel momento
abbiamo sentito rafforzata la possibilità di far crescere virgulti di vita e
l’albero della CM mozambicana con le sue forti radici in questa terra
benedetta. La stessa Gina afferma che furono anni di forte entusiasmo, gioia,
donazione e senso di appartenenza alla nostra Famiglia.
Gina ha
conosciuto la CM già nei primi anni della nostra presenza in Mozambico (anni
80), quando passammo da Namarroi a Quelimane e ci incontravamo a Messa nella
cattedrale. Ha conosciuto il gruppo di allora: Elisabetta, Lisetta, Mariolina e
Martina. Tutte eravamo impegnate nella catechesi con adolescenti e giovani.
Furono anni di amicizia. Negli anni successivi, quando Gina era già membro
della Caritas parrocchiale e diocesana, fu chiesto a Martina di partecipare
alla Caritas diocesana di Quelimane e di assumere per alcuni anni l’incarico di
responsabile. In seguito, nel 1986, Martina rientrò in Italia e Gina prese il
suo posto su richiesta del vescovo Bernardo Governo.
Negli anni
successivi, Irene propose a Gina e ad Alice di entrare nella CM. Ambedue
accolsero la proposta e iniziarono il cammino di formazione nel 1988. Gina
ricorda un piccolo fatto avvenuto nel 1982 in Portogallo. Gina e Alice ebbero
l’opportunità di conoscersi in un viaggio in Spagna e che ricordarono dopo anni
di appartenenza alla CM. Un avvenimento provvidenziale che fece esclamare ad
ambedue: “Il Signore ci ha fatto
incontrare ancora prima di conoscere la CM”. Gina di fatto afferma che
Alice è stata ed è per lei madrina e consigliera, amica e confidente.
Gina ha
vissuto un periodo a Maputo e, in quella occasione viveva con Irene, Anna
Maria, Giannina e Elvira. Dopo la consacrazione, nel 1993 andò a lavorare nella
Banca Standard Bank a Quelimane fino a quando non è andata in pensione nel
2007. Allora abitavano a Quelimane Lisetta e Amelia (portoghese) e negli anni
seguenti Edvige e Gloria che, insieme a Gina e Mariolina che era a Nampula, costituivano
un unico gruppo. Gina ricorda: ”Con Edvige e Gloria c’era molta complicità, ci
intendevamo bene”. Nello stesso anno, marzo 2007, le venne proposto di
lavorare, due pomeriggi la settimana, al Consolato Portoghese. Nel dicembre
2015 il Consolato portoghese venne chiuso e di conseguenza ha terminato le sue
funzioni.
In questi
ultimi anni, ha sentito molto presente il gruppo, in particolare Gabriela,
Helena, Lisetta e Mariolina e, ultimamente, Anna Maria. Sono stati anni di
prova e di sofferenza, con malattie e lutti familiari. La presenza di tutte le
missionarie nei momenti di difficoltà è stata importante per lei.
Dal
profondo di sé sente nascere un grazie al Signore: “Ringrazio Dio tutti i giorni per il mio passato e l’aiuto delle
persone… Non sto vivendo quello che dovrei…anche per la salute…Mi costa vivere
in questo Mozambico dove ci sono tante contraddizioni a livello politico e
sociale…”. Non è facile portare la croce, ma la consolazione di Dio verrà
ad alleviare, con la sua presenza misericordiosa, il cuore che cerca serenità e
pace.
A cura di Martina Cecini
prima emissione dei voti
Se mi accompagni sarò più forte,
se cammini accanto a me, di chi avrò timore?
Con grande gioia vi
racconto i bei momenti vissuti alla mia prima emissione dei voti. Era lo scorso
maggio quando ho presentato la domanda. Il consenso mi è arrivato in seguito al
parere positivo espresso su di me dalle missionarie che mi avevano accompagnato
durante il periodo della formazione e dal Consiglio Centrale. Quando mi fu
comunicato il parere positivo del Consiglio Centrale la mia gioia fu immensa.
La decisione della data fu
motivo sufficiente e chiaro per darne comunicazione alla mia famiglia e agli
amici che tanto mi avevano incoraggiata durante gli anni della formazione e nei
periodi di fatica e di tentazione.
Tutte insieme, formande e
missionarie che mi avevano accolto al mio arrivo ad Invinha, abbiamo cominciato
i preparativi per la celebrazione.
All’inizio le voci erano
fiacche perché non conoscevamo i canti, ma poi fu un successo pieno. Arrivato
il 13 agosto, e con la celebrazione della Nativitá della santissima Vergine
Maria, ho emesso i miei primi voti annuali nella C.M. La festa è andata molto bene, la celebrazione
era presieduta da Dom Lerma Martinez, vescovo di Gurué, presenti anche i Padri:
Rito, Agostino, Daniel e Francisco, tutti diocesani. Ho vissuto ogni momento in
comunione con tutta la Compagnia Missionaria.
Vi sono riconoscente per le preghiere che mi avete dedicato e per la vostra
accoglienza in seno alla C.M. come missionaria e, come missionaria, mi impegno
a seguire Gesú molto piú da vicino, vivendo una vita di amore fino a diventare
comunione con Dio e con i fratelli. Vi prego di continuare a pregare per me,
per la mia crescita personale in ogni senso. Mi ritengo privilegiata per essere stata accolta nella casa di Invinha e
per avere condiviso tutto con quel gruppo, ogni giorno vissuto lí.
Mi sento piú responsabile
ora ad essere di esempio alle giovani che arrivano per la prima volta nella
casa di formazione; con la mia vita comunico loro tutto quanto ho imparato da
quando sono entrata nella Compagnia Missionaria. Impariamo insieme, loro ed io; questa è una grande gioia ma è anche una sfida.
La presenza di Cecilia
Benoit K., missionaria di origine cilena, ci ha regalato grande gioia per la sua vivacitá e il suo
impegno; ha rafforzato in noi la volontá di imparare e di proseguire il cammino
incontro al futuro. Abbiamo imparato con lei la disponibilitá e l’impegno a far
tesoro di tutto sempre di piú, perché il futuro della Compagnia Missionaria in
Mozambico é nelle nostre mani.
Con le riflessioni e la
condivisione della Parola di Dio abbiamo scoperto il dinamismo e la risonanza
della stessa, sempre invocando lo Spirito Santo, come raccomanda il nostro
Statuto al n. 64.
tutto è germogliato, è cresciuto e ha dato i suoi frutti
Eccomi a voi, sono
Argèlia, ho 21 anni, sono originaria di Namarroi, provincia della Zambezia e
sono la primogenita della mia famiglia.
Ho iniziato a studiare
nel 2003 a Ragone. Ho frequentato la scuola dalla 1° alla 3° classe, senza
uniforme, vestita con quello che avevo in casa e questo non andava bene. Ho
capito però che la mancanza dell’uniforme scolastica non doveva essere un
motivo per abbandonare gli studi. I miei genitori si impegnarono a coltivare un
campo grande e a seminare grano e fagioli… Tutto germogliava, cresceva e loro
hanno potuto raccogliere con abbondanza grano e fagioli, poi hanno organizzato
anche la confezione del raccolto in sacchi, li hanno venduti e, con il
ricavato, mi hanno comprato tutto quello che mi serviva per la scuola:
l’uniforme, le scarpe e la cartella per i miei quaderni.
Nel 2011 sono stata promossa
all’8° classe e, in quel periodo, Padre Francesco è venuto nella comunità dove
mi trovavo, per dirmi che proprio lì vicino c’erano delle suore “che facevano
incontri vocazionali per i giovani che avevano già frequentato o che stavano
per frequentare la 10° classe”.
Quando
sono tornata a casa, ho parlato con i miei del mio desiderio di iscrivermi al
gruppo dei “vocacionados”, volevo farne parte. I mei hanno acconsentito: “Dov’è
il problema? Sei tu quella che deve fare la sua scelta di vita”. Cosí mi sono
iscritta ed ho cominciato la mia formazione vocazionale con P. Francisco
Matias, nella comunità dove già stavo per lo studio. Eravamo diverse giovani
che frequentavano questa formazione al sabato. Un giorno il Padre ci ha parlato
della vita consacrata e ci ha dato anche dei pieghevoli di diverse
congregazioni religiose e anche dell’Istituto Secolare Compagnia Missionaria
del Cuore di Gesù. Io scelsi la Compagnia Missionaria, così P. Francisco mi
diede un libretto da leggere e approfondire. Di quanto lessi mi colpì in modo
speciale dove diceva: “Siamo laiche missionarie…la nostra missione è annunciare
la Parola di Dio a tutto il mondo e la nostra spiritualità sgorga dalla
contemplazione del Cuore trafitto di
Cristo…”.
Dopo un periodo di
accompagnamento e di discernimento, il 13 gennaio 2013 sono stata accolta ad
Invinha, dove vivono le giovani che desiderano approfondire la loro vocazione
nella Compagnia Missionaria. Contemporaneamente ho frequentato la 10° classe
nella scuola secondaria Madre Maria Clara. Al mio arrivo le missionarie mi
hanno accolto con gioia. Si sono sedute vicino a me e mi hanno insegnato molte
cose: come si usa la Bibbia (saper trovare capitoli e versetti…) e il
Breviario. In seguito mi hanno insegnato a cantare i Salmi, a leggere la Parola
di Dio in modo chiaro e comprensibile ed anche quanto poteva essere utile alla
vita del gruppo.
Nel 2014 sono stata
trasferita a Nampula e lì ho frequentato la 11° e 12° classe. Nel 2016 ho fatto
un’esperienza molto positiva di volontariato nella segreteria dei Padri
Dehoniani. Facevo il lavoro di trascrizione dei dati dei battesimi, cresime e
prime comunioni dalle schede ai registri. Padre Ciscato, responsabile della
segreteria, era molto soddisfatto del nostro lavoro.
Ringrazio Dio ogni nuovo giorno che nasce per il
dono della vita. E ringrazio pure tutte le missionarie.
Argelia João
testimonianze
Creatività e cammino di crescita
Gabriela, missionaria, vive a
Nampula fin dal 2004. Dopo un periodo di conoscenza della realtà di questa
città del Nord del Mozambico (lei è nata a Maputo, estremo sud del Paese a 2000
km di distanza), con una cultura ben diversa, si è inserita attivamente e ci
racconta che cosa ha realizzato in questi anni. Questo articolo è frutto di
un’intervista di Martina a Gabriela.
Come è iniziata l’attività del
gruppo di insegnati cattolici della parrocchia di Napipine
Negli anni
2008-2009 è iniziata una collaborazione tra un professore di nome Fortunato (ex
seminarista dehoniano) e Gabriela, con l’obiettivo di organizzare incontri tra
insegnanti della parrocchia di Napipine con temi specifici. Questa attività è
stata accolta positivamente dal parroco p. Augusto scj, che ha sostenuto il
programma formativo presentato ed ha collaborato fin dall’inizio. Non è stato
facile trovare persone che potessero presentare i temi. Col passare del tempo
hanno aderito più insegnanti che aiutavano nei vari compiti proposti da questo
gruppo.
Nel 2011
hanno organizzato un’escursione di due giorni a Nauela e a Milevane, sempre con
l’appoggio di p. Augusto e a partire da quel momento il gruppo è cresciuto
ancora di più. Gabriela ha pensato che era bene che gli insegnanti conoscessero
le missioni e le attività missionarie nell’interno del Mozambico. Così si sono
aperti nuovi orizzonti e il gruppo è aumentato con la presenza di p. Aderito
scj che ha orientato i temi di riflessione. Anche altri professori si sono
impegnati a presentare i temi formativi. Gli incontri erano mensili. Questi
alcuni temi: profilo dell’insegnante; etica professionale e altri…
Si sono
avvicinate altre parrocchie e si è pensato di creare un’associazione a livello
dell’archidiocesi di Nampula. Questo è avvenuto in questi ultimi anni: 2014
-2016. Ora è diventata un’organizzazione ufficiale. Nel primo periodo Gabriela
è stata scelta come assistente spirituale ed ora è stata incaricata una suora
diocesana di Nampula – suor Lidia.
Nella prima assemblea, nel 2015, hanno partecipato 500
insegnanti. Il 10 dicembre 2016 si è realizzata la seconda assemblea degli
associati. In questa assemblea hanno partecipato alcuni docenti che fanno parte
degli Amici CM: Mucopa, Eufrasia, Imaculada…e con loro Pascoal Muibo, che ci
conosce da molto tempo ed è interessato ad aderire al cammino di formazione dei
Familiares.
Nella
parrocchia di San Pietro – Napipine continuano a riunirsi con l’aiuto di p.
Aderito scj e di altri nuovi insegnanti che aderiscono a questa
iniziativa. E’ un gruppo che porta
avanti alcune attività come visite agli ammalati in ospedale e al carcere
femminile, distribuendo cibo, sapone… Un’altra attività è stata quella della
ristrutturazione di ambienti della parrocchia, come pure la collaborazione per
la costruzione di nuovi bagni. Gli incontri e le attività sono frequentati da
circa cinquanta insegnanti.
Attività nella comunità di S.
Paolo
Nel 2009 p. Augusto scj invitò le comunità di vita
consacrata (sono 5) della parrocchia a diventare missionarie, assumendo
l’accompagnamento delle comunità cristiane situate nei dintorni e affidò alla
Compagnia Missionaria la comunità di S. Paolo. Una comunità, questa, situata un po’ fuori dalla città, circa 5 km dalla
nostra casa di Nampula. Abbiamo iniziato con l’animazione liturgica nella
celebrazione eucaristica dominicale.
Gabriela ha
ricevuto da una Cooperazione svizzera una borsa di studio per frequentare,
insieme con altri, il corso magistrale all’Università Cattolica. Questa
organizzazione, sollecitata dalla CM, ha contribuito al rifornimento di sacchi
di cemento per la costruzione della cappella di S. Paolo e per la copertura
della stessa. Ora mancano solo le finestre e le porte. Anche Anna Maria ha
ricevuto la visita di una coppia di amici che ha contribuito con un’offerta per
comprare il Crocifisso di ebano e la statua della Madonna. Anche la comunità
cristiana cerca di contribuire, nel limite delle possibilità, ma il nostro aiuto
rafforza e dà coraggio per alimentare entusiasmo e zelo.
In questi
giorni, nella comunità S. Paolo c’è stata anche la chiusura delle attività
dell’Infanzia Missionaria a cui partecipano le nostre giovani che, insieme a
Gabriela, s’impegnano ad assicurare la loro presenza in questa comunità.
Quando
abbiamo iniziato questo cammino di partecipazione, di iniziative e di crescita,
pensavamo che si trattasse di poca cosa. Col tempo abbiamo capito che il
Signore ci ha ispirato e accompagnato con la sua Grazia operando con noi
meraviglie.
(Liberamente elaborato da
Martina Cecini)
È bello camminare con Gesù
Desidero condividere con voi
due tappe molto importanti del mio cammino nella CM: l’ammissione nel periodo dell’Orientamento e
il passaggio al Biennio di Formazione.
Nel giorno
in cui sono entrata in Orientamento, ho avvertito che il Signore mi indicava
senza sosta la sua Via. É stato un giorno di gioia grande: ho ricevuto la
Parola di Dio, che è lampada per i miei passi e luce per il mio
cammino, e un libro di preghiere, che ogni giorno mi aiutano a unire la mia
vita all’oblazione perfetta di Cristo.
Sono stati due anni di
formazione, … e ho percepito che Gesù è con me, giorno dopo giorno, per
continuare il mio cammino nella Compagnia Missionaria. Così ho presentato la mia domanda alla
Presidente e al suo Consiglio per essere ammessa al Biennio di Formazione. Ho provato grande gioia quando la mia
formatrice mi ha comunicato che la mia domanda era stata accettata.
Il giorno della mia entrata nel Biennio di Formazione è
stato un giorno meraviglioso: ho ricevuto alla presenza della Presidente lo
Statuto della CM e il Regolamento di Vita, che mi serviranno come guida al mio
cammino quotidiano. La celebrazione eucaristica, presieduta da Padre Sandro
Capoferri scj, che ha guidato il nostro corso di Esercizi
Spirituali, i canti preparati dalle compagne di Nampula, Invinha e Maputo, il
clima di festa e di gioia hanno reso indimenticabile questo momento.
Verso la
fine della giornata, quando mi sono ritirata nella mia stanza ed ho cominciato
a pensare a tutto quanto era avvenuto, sono giunta alla conclusione che Dio mi
conduce, in ogni ora, in ogni momento, in ogni frazione di secondo. É Lui il
mio pastore, niente mi può mancare, Lui mi ama sempre!
Sono
riconoscente al Signore che ha fatto meraviglie. Sono riconoscente anche a tutte le missionarie che hanno accolto la
mia domanda, che mi hanno accolta nella formazione, che hanno preparato la
festa e l’hanno condivisa con me. Grazie per tutto quanto avete fatto.
La venuta
in Mozambico di Martina, Presidente della CM, è stata per noi un grande dono
del Signore. Dal 12 dicembre 2016 al 4 gennaio scorso abbiamo avuto la fortuna
di averla con noi nella casa di Invinha. Con quanta gioia abbiamo vissuto la
sua presenza e la sua disponibilità…
Ringrazio tutta la CM per aver
pregato per noi.
Joana Evaristo
Esperienza nella biblioteca di Napipine
Argentina
ha risposto all’invito di Martina di farci conoscere la sua esperienza di
collaborazione durante il 2016 nella biblioteca CM di Napipine. Da 8 anni
questa biblioteca è a disposizione degli studenti della scuola secondaria e
delle università presenti nel Bairro Napipine di Nampula.
La
mia esperienza nella biblioteca, nell’anno 2016, è stata positiva. Ho
conosciuto molte persone e molti studenti collaboratori. Mentre stavo in
biblioteca, ho tentato di studiare psicologia e filosofia. Erano molti gli
studenti che, frequentando anch’essi il corso di filosofia all’università
pedagogica, che mi hanno spiegato quanto non mi era chiaro; questo mi ha
aiutato ad apprezzare di più la lettura e quindi anche la biblioteca.
Negli ultimi mesi di
scuola la presenza degli studenti che ci aiutavano nei servizi di biblioteca è
diminuita e in quel periodo ho avvertito una certa stanchezza a completare
l’anno. Anche i collaboratori si sono mantenuti fedeli al loro impegno fino alla
fine corso. Ringrazio tutti per la apprezzabile collaborazione. Voglio dire
grazie anche a quelli che mi hanno sostenuto nel mio studio e ad imparare un
po’ meglio a lavorare sul computer. Anche questo è stato una cosa positiva. Sento di dover fare un appello a tutti, che ci impegniamo ad apprezzare
i nuovi saperi.
In comunione.
Argentina Fernando Saraua
La gioia di essere chiamata da Dio
Angelina,
una giovane di 24 anni ha iniziato l’orientamento in gennaio 2016. Ci racconta
qual è stato il suo cammino iniziale di discernimento per entrare nella
CM. Dobbiamo ricordare che Padre
Francisco Matias (diocesano), che l’ha aiutata a conoscerci, aveva frequentato
il seminario teologico di Maputo, dove aveva conosciuto la nostra missionaria
Irene Ratti che in quegli anni dava lezioni di italiano ai seminaristi.
Sono
felicissima di rivolgermi a voi tutte, care “sorelle” della Compagnia
Missionaria del Cuore di Gesù.
Nella CM
Nel 2012
stavo a Namarroi e vivevo nella Casa dello studente, dove sono entrata a far
parte del gruppo vocazionale degli accoliti. Si partecipava abitualmente alle
attività della parrocchia, agli incontri vocazionali animati dalle suore, dalle
diverse congregazioni e dal parroco. Lui organizzava questi incontri e ci dava
il materiale informativo sugli istituti perché, se avessimo voluto, avremmo
potuto scegliere o la congregazione o l’istituto secolare che volevamo
conoscere. Dopo aver letto tutti i depliant a disposizione, scelsi quello della
CM.
Il 16
agosto dello stesso anno arriva nella casa parrocchiale di Namarroi la
missionaria Mariolina. Subito padre Francisco Matias manda un giovane a
chiamare tutti gli ospiti della Casa dello studente che facevano parte del
gruppo vocazionale della parrocchia. Quando arrivai là fui la prima persona con cui Mariolina parlò. Mi fece molte domande ma, trattandosi della
chiamata di Dio, non ebbi difficoltà a rispondere a tutto. Giorni dopo ho
incontrato i miei genitori, ho parlato loro ed essi hanno accolto la mia
scelta. Parlammo anche di alcuni documenti che Mariolina mi richiedeva e che al
momento non erano disponibili.
L’11 gennaio 2013 ho lasciato la casa dei miei a Molumbo
(Zambézia), per andare a Invinha - Gurue a vivere con le missionarie.
Padre Matias ha continuato ad occuparsi dei miei documenti
che ancora mancavano. Al mio arrivo, mi chiesero i documenti, ma io non li avevo
ancora a disposizione e per questa ragione quasi quasi venivo rimandata a
casa. Stavo proprio male. Intanto
chiamarono al cellulare padre Matias che risolvette tutto. Io ho pensato che si
era trattato di una tentazione e mi sono venute in mente le parole di Gesù: “Se
uno vuole seguirmi rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”. E così è stato.
Oggi tutto mi sembra facile ma,
in realtà, è stato molto difficile.
Due giorni dopo, il 13 gennaio
2013, ho fatto il mio ingresso nella casa di Invinha. I lavori di costruzione
non erano ancora terminati e, in quel periodo dormivamo nel Bairro Moneia,
vicino alla casa del vescovo, nella
città di Gurué. Tutte le mattine alle 6 andavamo a scuola a Invinha. Nel mese di
marzo durante i lavori, abbiamo dormito in 11 nella stessa stanza. Alle
finestre mettevamo teli di plastica per difenderci dalla luce ma non bastavano
a difenderci dal freddo della notte. A pranzo si mangiava sotto l’albero,
cinque di noi in un piatto grande e le altre sei in un altro. Abbiamo anche affrontato difficoltà nello
studio per mancanza di tempo.
Sono molto
riconoscente al Signore per quanto ha fatto per me e Lo ringrazio anche perché
non smette di parlare al mio cuore e di stare con me in ogni momento della mia
vita.
La mia esperienza nella IAM
(Infanzia e Adolescenza Missionaria)
E’
di quest’anno il mio coinvolgimento come assessore dei bambini. Noi siamo
sempre le amiche “cuore a cuore” verso tutti i bambini del mondo. É il nostro
modo di salutare i bambini o gli adolescenti che incontriamo.
La nostra
missione è di insegnare ai bambini a evangelizzare gli altri bambini di tutto
il mondo.
Mi è
piaciuto molto tutto quanto ho imparato sull’infanzia e l’adolescenza
missionaria. Amo molto l’infanzia
missionaria e mi piace molto insegnare ai fanciulli parlando loro della IAM
perché essi sono capaci di capire prima ancora di parlare. Nel 2014 mi hanno
eletta responsabile a livello parrocchiale. Non è stato cosa semplice, per cui
ho chiesto di essere vice responsabile, e mi sono sentita più a mio agio.
Per me far
parte della IAM e della CM ha qualcosa in comune. Per essere assessore nella
IAM e far parte della CM, è necessario ricevere la chiamata del Signore. Io amo la IAM e la CM. Nella IAM mi piace
molto giocare, cantare con i piccoli, raccontare storielle, barzellette,
storie, insegnare le preghiere e comunicare energia al gruppo. Mi piace molto
il teatro..
Rendo
grazie al Signore e saluto tutti e tutte con molta gioia.
Angelina Alberto Mutipo
La mia piccola storia in CM fino ad oggi
Ilda vive a Nampula, sta facendo
l’orientamento nella C.M con altre giovani, ha 24 anni ed è originaria di Alto Molocué – Mutala. Bene ha accolto il mio invito a parlarci di sé.
Sono entrata in CM il 14
gennaio 2013 ad Invinha, Gurué. Eravamo 10 ragazze e vivevamo con Mariolina.
Qualche tempo dopo si è aggiunta un’altra giovane. In quel periodo la casa di
Invinha era ancora in costruzione e noi siamo state ospitate in una casa della
diocesi.
Mi
ricordo moto bene che ci svegliavamo alle 4 del mattino per far colazione e per
l’igiene personale. Alle 5 ci riunivamo per la preghiera e alle 6 eravamo già
in macchina, pronte per andare a scuola in paese. Alle 7, puntuali, eravamo in classe.
Al termine della mattinata di scuola, andavamo nella
nostra futura abitazione ancora in costruzione, facevamo pranzo sotto l’albero
di imbila e continuavamo le nostre attività. Si tornava in città per l’ora della messa. Siamo andate
avanti così per due mesi. Quando ci siamo trasferite a vivere nella casa di
Invinha, i lavori ancora non erano finiti. Le finestre erano chiuse con fogli
di plastica e la gente ci prendeva in giro dicendo: guarda lì, stanno come in
un pollaio. Ma a noi non interessava proprio niente. Nemmeno l’acqua avevamo! Mi ricordo che, a
causa dei lavori in corso, abbiamo dovuto spostarci tutte dalle stanze che
occupavamo e ci siamo trovate a dormire in una stanza in 11, mentre la nostra Mariolina
dormiva nella “torre”, una stanzetta che oggi funge da magazzino. Tutto ciò fu
nel 2013. Nel 2014 sono passata a vivere
nella sede di Nampula con altre ragazze.
Il 2016 è stato il mio
primo anno di formazione nella C.M. Mi è molto piaciuto e l’ho
vissuto con gioia. Oggi più di prima so che nella preghiera io posso conoscere
la volontà di Dio, scoprire la via dell’amore e il dono della vita. Avverto il bisogno di dialogare con Dio, soprattutto
ascoltare ciò che Lui mi vuole dire.
Sono grata al Signore per avermi dato il dono della vita
e di avermi concesso la grazia di vivere un anno di servizio nella segreteria parrocchiale. E’stato molto
importante per me. Ringrazio anche le missionarie che mi hanno “accompagnato”
in questo percorso spirituale,
principalmente Anna Maria, la mia formatrice, che tanto si spende per ciascuna
di noi.
Ilda Manuel António
Il dono della consolazione
Mi presento: sono Melita
Victor Alves, ho 29 anni, sono nativa del Gurué e lavoro come insegnante nella
scuola di base (primo ciclo) del Distretto di Ile. Desidero innanzitutto
ringraziare il Signore per il dono della vita, che mi ha concesso giorno dopo
giorno. Sono riconoscente anche al gruppo di Invinha, in particolare a
Mariolina, Lisetta e Dalaina, per la loro accoglienza, per la semplicità e per
la condivisione della vita.
Ho conosciuto l’Istituto Secolare Compagnia Missionaria
del Cuore di Gesù, domenica 19 luglio 2015. In precedenza avevo fatto un
cammino di discernimento presso le Suore del Sacro Cuore di Maria. Poi, cinque
anni prima di conoscere la CM., ho completato la mia formazione come insegnante
ed ho lavorato, andando a vivere nella mia famiglia di origine. E’ stato un
periodo di alti e bassi per la mia famiglia, tempi di gioia e tempi di dolore.
Nel giro di 3 anni mi sono venuti a mancare 3 fratelli e non è stato semplice
affrontare la realtà. Ogni volta che li ricordavo mi scendevano le lacrime, per tutte le volte che avevamo
condiviso momenti di gioia, di amore, di affetto, tristezze e difficoltà della
vita di studenti e molti altri ricordi.
Tutto ciò mi lasciava sommersa nei pensieri davanti alla scomparsa fisica di
tutti loro.
Ad oggi la mia famiglia
vive in Gurue; ne fanno parte due fratelli sposati e con figli, ed una
sorella che ha concluso la 12° classe e
cerca lavoro.
Nostro
Signore mi ha sempre dato modo di incontrare nuove persone che mi hanno portato
consolazione. Questo ha aumentato la mia fede in Lui e spero che mai mi lascerà
sola. Chiedo sempre al Signore che mi
insegni a consegnare la mia via solo a Lui, perchè io possa affrontare con
coraggio e pazienza le sfide che incontrerò nella vita.
Ho
provato una grande gioia quando ho conosciuto questo istituto secolare, la
Compagnia Missionaria. Ho ricominciato a vivere felice! Ho sentito la necessità di riprendermi in
mano e di ricominciare più da vicino la sequela di Gesù. Dopo aver vissuto una bella esperienza ed
aver sperimentato l’accompagnamento vocazionale
nel gruppo di Invinha, mi sento chiamata a continuare a seguire questo cammino
di conoscenza di Cristo. Avere
incontrato la CM è stata per me una
grazia, che mi consente di manifestare
quanto ho vissuto e ricevuto dai miei amici, familiari e conoscenti. Pertanto
con molta umiltà e con piena libertà ho presentato la mia richiesta di essere
ammessa all’orientamento, prima tappa formativa nella CM.
Ringrazio
il Signore per avermi dato la volontà di continuare a seguire questa vita di ricerca della conoscenza di Cristo Gesù e
Gli chiedo di illuminare sempre i miei passi perchè le mie orme non si
perdano.
Melita Victor Alves
Passo dopo passo fino all’orientamento
Olá! Eccomi a voi: sono Torica
Constantino. Sono nata il 6 febbraio
1997, sono originaria del Gurue, provincia della Zambezia. I miei genitori, Costantino e Celestina,
appartengono alla Chiesa Unione
Battista, ma io ho chiesto di essere battezzata nella Chiesa cattolica nel
2014. Ho quattro fratelli e due
sorelle. Il mio fratello maggiore ha continuato la professione paterna, e, come
nostro padre, lavora il ferro. Gli altri
vanno ancora a scuola, eccetto l’ultima sorella che ha due anni. La mia
famiglia è contenta della mia scelta di entrare nella CM.
Ho cominciato a vivere ad Invinha
nel 2015. Sono stata conquistata dallo stile di vivere insieme, in famiglia,
con semplicità in un ambiente felice e allegro dove si imparano molte cose: si
prega, si fa da mangiare… Intanto ho concluso la 12° classe nel 2016.
Il passaggio dall’accompagnamento
iniziale al periodo di orientamento è molto importante e significativo per me,
perchè mi sento chiamata da Dio e preparata a fare questo primo passo nella
formazione della CM. Sarà un’esperienza che mi aiuterà durante questo “viaggio”
importante. Lodo il Signore che sempre mi mostra ciò che è gradevole ai suoi occhi
e mi fa sentire la sua chiamata, al di là delle difficoltà.
Nell’intimo del mio cuore mi sento
libera, gioiosa e molto felice di rispondere “sì” al Signore e di accogliere l’invito di Gesù di essere
“sale e “fermento” nel cuore del mondo.
Ringrazio
innanzitutto il Signore per il dono della vita e dell’amore di Dio Padre. Il
mio grazie va pure alle missionarie: Lisetta, per la sua accoglienza e per la
sua semplicità;a Mariolina che mi ha accolto e si è impegnata nella mia
formazione; Dalaina e a todas as outras. Ringrazio anche Martina per il
servizio che sta realizzando nella CM. Prego la Vergine Maria, Nostra Signora, che continui a guidarmi.
Grazie, Signore, per il tuo infinito
amore che sempre mi chiama.
Torica
Constantino
dopo molto silenzio eccomi a voi !
Sono già passati più due anni dal mio rientro in Mozambico.
E sono passati in fretta, ma vorrei comunicare un po’ il cammino che mi ha
riportato in questa terra.
Il vantaggio di questo nuovo cammino per me è stato il fatto
di conoscere già la realtà, la lingua… Negli anni ‘90 ho vissuto quasi 10 anni
in Mozambico. Poi c’è stato lo stacco di 12 ed eccomi di nuovo qui. Quando
Martina e il Consiglio mi hanno fatto la proposta, ho accettato con
disponibilità e gioia. Subito ho cercato di disporre il mio cuore a questo
rientro che vivevo con una certa preoccupazione. Avevo timore di lasciarmi
prendere da una nostalgia che non mi avrebbe aiutato. La nostalgia ti può
giocare brutti scherzi e ti può rendere cieca, ti fa ricercare tutto quello che
avevi lasciato e restare delusa se non lo incontri. Ho chiesto al Signore che
mi aiutasse a tornare in Mozambico con occhi nuovi che non ricercassero luoghi
“antichi” che portavano il mio marchio, ma occhi che sapessero vedere il bello
che è nato senza di me. Devo ringraziare il Signore perché mi ha concesso
questa grazia e il cuore l’ho sentito libero di iniziare un cammino veramente
nuovo, con il mio bagaglio di esperienza e conoscenza. A questo proposito mi
piace ricordare Isaia (43,19): “Ecco, io
faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche
nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa”.
Finalmente
a Namarroi!
Il nostro cammino “Ad gentes” è iniziato con l’arrivo delle
prime missionarie a Milevane nel 1968 e l’anno successivo si è formato un’altro
gruppo a Namarroi.
Namarroi ha sempre suscitato in me una certa emozione per
vari motivi: qui la CM ha lavorato con
molta soddisfazione e nel campo dell’evangelizzazione e nel campo socio
sanitario; ha sofferto con il popolo gli
eventi della guerra civile; le stesse missionarie allontanate e messe in
carcere con la proibizione di rientrare a Namarroi…
Nella mia permanenza in Mozambico negli anni ‘90 varie volte
avevo programmato di andare a Namarroi, ma di fatto, a causa di situazioni
contingenti o della strada (mancavano ponti) o piogge torrenziali, non sono mai
riuscita ad arrivarci.
A poco meno di un mese dal mio rientro in Mozambico, ecco
che mi ritrovo a guidare verso Namarroi. Un viaggio che faccio con Dalaina. Con lei dovevamo incontrate le famiglie delle
ragazze che avrebbero iniziato a vivere con noi a Invinha.
Dopo circa due ore di strada, eccoci a Namarroi, una piccola
cittadina con una strada principale dove si affacciano uffici, negozietti,
l’ospedale… Noi ci avviamo subito alla missione. Ed eccomi, con un carico
notevole di emozione, nel grande cortile della missione di S. Tiago in
Namarroi. Mi sono guardata intorno e mi è apparso un luogo conosciuto e
riconosco alcuni scorci visti nelle innumerevoli foto che lungo gli anni ci
sono giunte. Il mio sguardo è andato subito a quella che era stata la nostra
abitazione. Conservata bene ed ora
abitata dai Padri diocesani che portano avanti la parrocchia. Alle spalle della
casa una bella collina verde ma che ha assunto, durante la guerra civile, un
triste ricordo. Dall’alto venivano uccisi e gettati dall’altro lato della
collina molti innocenti. Mi hanno detto che ora tutti gli anni si sale in
preghiera per ricordare questi martiri.
Nella missione ci siamo fermate poco, il tempo di salutare
il parroco, le suore spagnole arrivate da alcuni mesi e, ripartite per il
nostro itinerario, incontriamo alcune famiglie le cui figlie inizieranno il
cammino con noi. Un dialogo semplice e facilitato con la traduzione in Lomwe di
Dalaina. E poi verso casa.
Dopo qualche giorno ci sono ritornata con Lisetta e ho
chiesto di visitare dove avevano abitato le missionarie, dopo che erano uscite
dalla missione. Delle casette di allora, ci sono solo alcuni pezzi di muro, ma
io ho avvertito ancora una carica di presenza nostra. Lì la CM ha fatto la
scelta di vicinanza alla gente, ha vissuto la sua incarnazione accanto al
popolo con momenti di gioia ma anche
condividendo sofferenze e precarietà. Rientrando da questo secondo viaggio,
molti pensieri mi hanno riempito la mente, mi ha invaso un senso profondo di
gratitudine ed anche una reale consapevolezza che lì si sono messe le radici di
quello che oggi siamo in Mozambico. Ora io mi ritrovo a cogliere i frutti che
non ho seminato… ma è vero che: “chi
semina e chi raccoglie, gioiranno insieme” (Gv 4).
Ho pregato per tutte le missionarie che sono passate da
Milevane e Namarroi, dove hanno lavorato gioito e sofferto. Ora, dopo molti
anni, alcune giovani di Namarroi stanno facendo il cammino con noi. Tutto
questo lo sento come una continuità e un frutto che sta maturando ma che ha
radici profonde e solide.
A Nampula
In questi due anni ho vissuto a Nampula, in questa realtà CM
in formazione. Le ragazze in cammino erano 9 (1 nel Biennio 2 nell’Orientamento
e 6 in
discernimento) Altre in discernimento sono ad Invinha – Gurué.
Quest’anno il cammino sarà diverso, arricchito da 7 giovani
che sono entrate nel periodo di Orientamento al termine degli esercizi
spirituali. Gli esercizi sono stati un momento molto forte: eravamo in 20 e li
abbiamo fatti a Milevane, proprio dove le prime missionarie hanno iniziato la
presenza in Mozambico (Lisetta, Teresa Castro e Ilda Candelaria) . L’ho visto
come un segno: dove tutto ha avuto inizio, ora si riparte con una realtà nuova
e la presenza di Lisetta è stata un segno di unità e continuità. La
celebrazione è stata molto semplice, ma sentita e partecipata e la gioia, espressa
con canti e danze, ha arricchito e fatto sentire profondamente la nostra la
liturgia. Sono ragazze giovani (dai 18 ai 23 anni) che hanno completato la 12a classe
(tranne una) e quest’anno tutte faranno un anno di servizio nella biblioteca,
in parrocchia e in altri settori. Preghiera e vita insieme ci aiuteranno a
camminare in questa sfida formativa che ritengo una grazia, ma anche una grande
responsabilità da parte di tutta la CM.
E’ necessaria molta preghiera perché il
Cuore di Cristo ci indichi il cammino.
In questo anno della Misericordia è provvidenziale per tutte
noi, nell’ottica dell’amore e della comunione, riscoprire la ricchezza della
nostra spiritualità e mi piace ricordare le tre parole che Papa Francesco ha
lasciato ai consacrati riuniti a Roma per il Giubileo: PROFEZIA, PROSSIMITA’, SPERANZA.
“… Profezia. E’ il vostro specifico.
Ma quale profezia attendono da voi la Chiesa e il mondo? Siete anzitutto
chiamati a proclamare, con la vostra vita prima ancora che con le parole, la
realtà di Dio: dire Dio… . Prossimità. Dio, in Gesù, si è
fatto vicino ad ogni uomo e ogni donna Essere, come Gesù, vicini alla gente;
condividere le loro gioie e i loro dolori; mostrare, con il nostro amore, il
volto paterno di Dio e la carezza materna della Chiesa... Speranza.
Testimoniando Dio e il suo amore misericordioso, con la grazia di Cristo potete
infondere speranza in questa nostra umanità segnata da diversi motivi di ansia
e di timore e tentata a volte di scoraggiamento...E potete alimentare la
speranza anche nella Chiesa. La testimonianza carismatica e profetica della
vita dei consacrati, nella varietà delle sue forme, può aiutare a riconoscerci
tutti più uniti e favorire la piena comunione”. Papa Francesco (Roma 1 febbraio 2016)
Concludendo, ripeto una frase che non ricordo dove l’ho letta
ma la sento molto significativa: “Il consacrato/a
è colui/colei che sa vedere quello che altri non sanno vedere”. Volgendo il nostro sguardo a Colui che
hanno trafitto, chiediamo la grazia di vedere là dove il mondo è cieco.
Sempre in comunione e conto sulla vostra preghiera.
Annamaria Berta
la gioia di un cammino
Mi sembrava di vivere un sogno quando ho avuto la
grande sorpresa che eravamo ammesse al
periodo di Orientamento e che avremmo partecipato insieme alle altre
missionarie agli esercizi spirituali. E’ la prima volta che faccio questa
esperienza nella Compagnia Missionaria.
Il 17 gennaio 2016 siamo andate a Milevane ed è stato
molto bello ritrovarci insieme con tutte le missionarie: contemplare la natura,
vivere insieme i momenti di preghiera…Tutto è stato molto importante per me. Il
ritiro è cominciato il 9 gennaio nel primo pomeriggio ed è terminato il 14 nel
pomeriggio. E’ stato importante arrivare qui il 7 gennaio dopo un lungo
discernimento. Ero desiderosa di entrare nell’Orientamento. Il giorno 15
gennaio c’è stata una bella celebrazione vissuta nella semplicità e nella
familiarità.
Anzitutto voglio ringraziare Dio per il dono della
vita che mi concede ogni giorno. Grazie anche a p. Marcello Matté, dehoniano,
che ha animato questi esercizi spirituali. E’ stato molto simpatico e mi è
piaciuto molto il tema che ha trattato: “Beati voi…”. Voglio ringraziare la
Presidente della CM, Martina che ci ha aiutato molto con la sua preghiera e
chiedo che continui a pregare per noi. Un grazie a Serafina. Mi ricordo sempre
di lei quando parlo delle “Beatitudini”. Un grazie particolare a Mariolina che
ci ha accompagnate fin dal gennaio 2013, quando accettò la nostra richiesta di iniziare un
cammino nella CM, ad Anna Maria, che sempre ci ha aiutato nella formazione e a
cui riconosco buone qualità come formatrice. Le missionarie Helena e Gabriela
che ci hanno sempre accompagnato giorno per giorno e chiedo loro di pregare per
me.
Sappiamo che il periodo formativo richiede grande
impegno e per questo chiedo a tutta la CM, missionarie, familiares e amici che
preghino per noi. Sono certa che anche p. Albino ci sta accompagnando in questo
cammino.
Natália
Baptista Joaquim
Carissime missionarie, vi saluto con grande gioia.
Ringrazio tutte coloro che hanno partecipato agli esercizi spirituali a
Milevane. Io sono arrivata lì il 7 gennaio per partecipare a questo evento.
Sono rimasta molto contenta per questa esperienza e ho imparato molte cose. In
questi giorni ho capito ancora meglio che siamo chiamate da Dio per
testimoniare Gesù che è morto e risorto per noi. Ho compreso di più
l’importanza della preghiera che deve far parte della nostra vita per
alimentare la nostra vocazione. Ho vissuto con gioia, ogni giorno, la preghiera
personale, il silenzio, la meditazione…cercavo di incontrare Gesù.
Questi momenti di preghiera silenziosa sono stati per
me una scoperta gioiosa e mi sono resa conto che non può mai mancare nella mia
vita questo contatto con Dio, a partire dal cuore. Anche i momenti vissuti
insieme con tutto il gruppo mi hanno aiutato a prepararmi bene all’entrata nel
periodo di Orientamento. Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato ad
arrivare fino qui e anche p. Marcello che, dall’Italia, è venuto da noi per
animare i nostri esercizi spirituali. Sono contenta del passo che ho fatto nel
mio cammino di consegna a Dio nella CM.
Angelina Alberto Mutipo