Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
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maria e la compagnia missionaria
Noi invochiamo abitualmente Maria
chiamandola Madre, guida e custode della
Compagnia Missionaria del Sacro Cuore di Gesù.
Cerchiamo di cogliere la pregnanza di queste parole.
A) MADRE
- Il
primo motivo, il fondamentale è perché la voluta tale Gesù per tutti gli
uomini, in
particolare i credenti in Cristo, i battezzati.
“Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella
di sua madre, Maria di Cleofa e Maria di Magdala. Gesù allora, vedendo la madre
e li accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: ‘Donna ecco
il tuo figlio’ , poi disse al discepolo: ‘Ecco la tua madre’. E da quel momento
il discepolo la prese in casa sua (Giov. 19,25-27).
Nell’atto
di affidamento a Maria, proclamato dal Papa l’8 ottobre del 2000, in piazza S.
Pietro, davanti alla statua della Madonna di Fatima, rilevo quanto è più
espressivo e impegnativo per noi della Compagnia Missionaria.
Maria, risuona particolarmente dolce per noi questa
parola del tuo Gesù, che a te ci rinvia, facendoti nostra madre: “Donna, ecco
il tuo Figlio. Come l’apostolo Giovanni, noi vogliamo prenderti nella nostra
casa, farti, cioè posto nella nostra
vita, per imparare da te a conformarci al tuo Figlio.
Ottienici, o Madre con la tua intercessione che i semi
di grazia (depositati nel nostro cuore dalla nostra vocazione cristiana e della
Compagnia Missionaria) non inaridiscano per il nostro scarso impegno, le nostre distrazioni, la
nostra indifferenza…., ma si sviluppino fino alla piena misura della santità a cui tutti siamo
chiamati.
- Poi
perché la Compagnia Missionaria, prima ancora di nascere nella notte di Natale 1957 fu affidata al
Cuore di Maria.
Leggiamo nelle prime pagine della cronaca della
Compagnia Missionaria, a proposito della giornata di ritiro, tenuto il
24/12/1957, in preparazione alla nascita dell’Istituto:
“Nel secondo trattenimento spirituale, il
Padre ci comunica, con nostra grande gioia, che la Direttrice della Compagnia
Missionaria del Sacro Cuore sarà in perpetuo la Madonna. Costituita dalla
sapienza divina la Direttrice di Gesù, è giusto che sia anche la Direttrice di
coloro che compongono la nuova Famiglia di Gesù.
Ciò detto, il Padre consacra solennemente il primo
nucleo della Compagnia Missionaria leggendo la preghiera che sarà ripetuta
tutte le mattine, dopo la celebrazione della Messa.
- E,
terzo motivo, perché Maria ha donato la Compagnia Missionaria alla Chiesa e al
mondo nella notte stessa in cui ha
donato l’umanità a Gesù.
Continuando
la lettura delle prime pagine della
cronaca della Compagnia Missionaria:
Mezzanotte del 25/12/1957. La S. Messa ha inizio,
mentre una profonda commozione pervade i nostri cuori. In questo momento più
nulla ci sembra di avere importanza: nulla viene a distrarci dalla stupenda
realtà: stiamo per promettere a Gesù, in forma solenne che per la vita e per la
morte, saremo tutte sue. Dopo la S. Messa viene esposto il SS.mo Sacramento e
ha così inizio la funzioncina della nostra prima accettazione nella Compagnia
Missionaria del S. Cuore. Le mani di Maria, ancora una
volta si sono tese per presentarci al suo Gesù.
B) GUIDA
- l’esempio
di Maria può guidare sapientemente il nostro cammino cristiano e di membri
della Compagnia Missionaria del Sacro Cuore.
Fissiamo
lo sguardo in particolare su due espressioni della vita di Maria:
- la
quotidianità,
- la
sua totale disponibilità a Dio nella fede.
1) La
quotidianità
- Non
è stata di un giorno, ma di una cinquantina d’anni, almeno.
- Consumato
nello squallore estremo di Nazaret.
- Ma
in una serenità costante, dove le nuvole, anche se densissime di acqua e di
tempesta, erano solo di passaggio.
La
quotidianità può facilmente essere anche per tutti noi la condizione normale di
vita.
2) La
totale disponibilità a Dio nella fede
- L’espressione
più significativa di questa disponibilità: quando si presenta a Maria l’angelo
dell’annunciazione che le propone di prestarsi a divenire la madre del Figlio
di Dio.
- La
missione è sublime, oltre ogni desiderio e immaginazione. Ma chi, di coloro che
stavano attorno a Maria, avrebbe potuto capire il mistero del concepimento di
Gesù per opera dello Spirito Santo?
- Maria
si rende conto del disagio a cui andava incontro, del clima di sospetto in cui
avrebbe dovuto vivere, in una parola della sofferenza morale che l’attendeva.
- Ciò
nonostante, con piena fiducia nella Parola di Dio, risponde all’angelo:
“Eccomi! Sono la serva del Signore. Si compia in me la tua parola”.
- E
questa disponibilità integrale a Dio, nella fede, l’accompagnerà fino al
Calvario, fino ai piedi della croce a cui è appeso il suo Gesù. Con il cuore
squarciato dal dolore ripeterà: “Eccomi! Sono la serva…..”
- Maria,
donaci un briciolo della generosità della tua fede, perché la nostra missione
nella Compagnia Missionaria ci vuole proprio così: capaci di camminare nella piena disponibilità a Dio, fidandoci di Lui.
- Questo
è nella specificità della nostra spiritualità:
· La
Compagnia Missionaria del Sacro Cuore trova nella spiritualità d’amore e di
oblazione l’alimento della sua vita interiore e della sua missione (Stat. N. 1)
· Vivremo
il nostro ideale soprattutto in una intensa e operosa unione a Cristo. Con Lui
e assieme a tutta l'umanità, ci offriremo al Padre, in docilità allo Spirito,
come oblazione viva, santa e gradita a Dio, nella accoglienza umile e serena
della sua volontà in qualunque forma si manifesti…” (Statuto
n. 7 )
· Padre Dehon afferma, in proposito,: Nell’Ecce venio di
Cristo e nell’Ecce ancilla di Maria è compendiata tutta la nostra vocazione”.
C) CUSTODE
- Compito
del custode: mantenere nell’integrità quanto gli è stato affidato.
- Rinnoviamo il nostro affidamento a Maria perché Ella
ci custodisca:
+ nella grazia della nostra vocazione,
+ nel fervore della nostra dedizione,
+ nella volontà di essere per tutti (fratelli e
sorelle) richiamo alla fiducia, alla santità, alla pace:.
Ricordiamo
il detto, attribuito a S. Caterina da Siena: “se noi non ardiamo, molti moriranno di freddo!”
(dagli scritti di p. Albino)
la piccola preghiera di offerta
“Mio Dio, io ti offro questa azione… in
unione a Gesù , per mezzo di Maria, in spirito di amore e per l’avvento del tuo
regno nel mondo”.
Questa piccola
preghiera, tenuta molto in considerazione fin da primi tempi della Compagnia
Missionaria, recitata all’inizio della giornata e ripetuta spesso, costituisce
un mezzo semplice ma efficace per situare la propria vita nella semplicità
dell’amore.
Le parole, “per
mezzo di Maria” mettono in evidenza la sua funzione di mediatrice, per mezzo di
Maria tutto può diventare più puro e più accetto a Dio.
Questa piccola
preghiera è:
la chiave
d’oro che apre la porta di ogni circostanza, anche la più ordinaria, al
nostro carisma, perché tutto sia fatto nell’amore e con amore;
la fiamma
di fuoco che ci unisce a Dio come “due
pezzi di cera che si fondono in uno solo e nessuno può separare”;
il mezzo
provvidenziale con il quale possiamo dare a ogni azione,
anche le più ordinarie, un significato ampio di offerta e di salvezza.
Sì, è la
nostra piccola “preghiera di
offerta”:
Ø Che ci immerge
nella “comunione” con il Cuore di Gesù
Ø In tutti i momenti che vogliamo
Ø In tutte le
circostanze in cui possiamo trovarci
Ø Che diventa quasi la mano che conduce a
comportarci, in ogni momento e in ogni circostanza, non secondo il nostro
“sentire” o la nostra “improvvisazione” umana, ma secondo il sentire, secondo
la grazia del Cuore di Gesù.
Forse non abbiamo sufficientemente approfondito il valore potente di questo
semplice, quasi volgare mezzo, di poter “rendere a Dio ciò che è di Dio”: cioè i
singoli momenti, le singole espressioni della nostra giornata, dono del suo
amore provvidente che noi gli restituiamo colmi della santità stessa del suo
Figlio.
Noi con la nostra piccola preghiera di offerta seminiamo sul nostro cammino
il “profumo di Cristo “(Cor. 2, 15). Questo mi pare sia tutto per la missione a
cui siamo stati chiamati.
Questa è la
luce che noi siamo chiamati a porre sul candelabro della nostra quotidianità
per essere veri figli dell’Altissimo (cfr:Lc.6,35) e perché i nostri fratelli
si sentano irresistibilmente attirati dal fascino del nostro esempio, verso la
bontà e la salvezza di Dio (cf. Mt.5,16 ).
Supplico Maria
che ci mantenga su questa completa disponibilità all’amore. E questo
vorrei che fosse il significato che voi pure date alla invocazione che tanto
spesso le rivolgiamo:” Maria, madre,
guida e custode della Compagnia Missionaria, prega per noi”.
(Riflessioni tolte dagli scritti di p. Albino in
occasione della celebrazione del 30° anniversario della Compagnia Missionaria -1987-
e nel Corso di formazione permanente 1990)