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COMPAGNIA MISSIONARIA
DEL SACRO CUORE
una vita nel cuore del mondo al servizio del Regno...
Compagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia Missionaria
Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
 La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
News
  • 09 / 08 / 2024
    Agosto 2024
    Edvige Terenghi, amministratrice centrale, visita i gruppi in Mozambico.... Continua
  • 09 / 08 / 2024
    Agosto de 2024
    Edvige Terenghi, administradora central, visita os grupos em Moçambique.... Continua
  • 09 / 08 / 2024
    Agosto de 2024
    Edvige Terenghi, administradora central, visita los grupos en Mozambique... Continua
  • 09 / 08 / 2024
    19 ottobre 2024
    Assemblea italiana, in presenza, a Bologna, e in collegamento online... Continua
la sfida di continuare a crescere
 
E' una grande gioia poter condividere  l’esperienza positiva che  ci è stata donata con l’Incontro CM Argentina dal 17 al 21 agosto di quest’anno nella città di Resistencia, provincia del Chaco. Il nostro cammino fraterno da molti anni è segnato da un appuntamento annuale: gli esercizi spirituali insieme alle nostre sorelle del Cile seguito sempre da altri due incontri di riflessione sulle nostre realtà. Alla fine di giugno già stavamo preparandoci a questo evento con la nostra preghiera. In questo modo siamo riuscite poi a superare le varie difficoltà che si sono presentate. In un clima di serenità e fraternità abbiamo vissuto e condiviso i vari momenti di ogni giorno: una grande fedeltà alla preghiera della liturgia delle ore, un enorme collaborazione per tutto quanto riguardava la cucina: pranzo e altro…tutto con uno spirito di offerta di noi stesse e di quanto si era vissuto nell’Eucaristia. Il tema scelto come riflessione è stata la Lettera Apostolica di Papa Francesco: ”Misericordia et misera” che ci aiutato a ripensare sulla tappa post giubileo dell’Anno della Misericordia. Un pomeriggio abbiamo avuto il tempo per condividere alcune foto di questi 20 anni di storia CM in Argentina. Un momento che ha fatto rivivere buoni ricordi alle missionarie che hanno vissuto questi anni e a noi ultime arrivate, ci ha dato la possibilità di conoscere ancora di più la nostra storia CM. Abbiamo terminato questo incontro ricordandoci l’importanza della verifica periodica in una vita di gruppo, una riflessione che è stata di aiuto e stimolo per tutte. Infine abbiamo concluso il nostro incontro dicendo GRAZIE a Gesù che di nuovo ha rinnovato la sua fedeltà in ciascuna di noi, consacrate a Lui. Un grazie a sua Madre Maria, nostra Madre, perché sempre ci guida e ci custodisce. Ci siamo salutate reciprocamente con un arrivederci tutte a gennaio del prossimo anno a Cordoba, dove realizzeremo i nostri prossimi esercizi. “Su di noi rimangono sempre rivolti gli occhi misericordiosi della Santa Madre di Dio. Lei è la prima che apre la strada e ci accompagna nella testimonianza dell’amore. La Madre della Misericordia raccoglie tutti sotto la protezione del suo manto, come spesso l’arte l’ha voluta rappresentare. Confidiamo nel suo materno aiuto e seguiamo la sua perenne indicazione a guardare a Gesù, volto raggiante della misericordia di Dio. (Misercordia et Misera n. 22).
segno di speranza
 
Festa dell’Eccomi Vogliamo condividere con gioia e gratitudine quanto abbiamo vissuto nella giornata dell’ “Eccomi” noi della CM del Cile. Hanno partecipato a questo incontro circa 20 persone: missionarie, familiares e amici. Padre Claudenir Dos Santos SCJ, parroco della nostra parrocchia “Madonna di Fatima”ci ha accompagnato con una riflessione sul tema: “La chiamata a seguire Gesù, attraverso la spiritualità dehoniana”. All’inizio ciascuno si è presentato poi Elisabeth ha fatto una presentazione della CM includendo la preghiera per i 60 anni della nostra fondazione. Insieme abbiamo pregato questa bella e profonda preghiera. P. Claudenir nella sua riflessione l’ha inserita come programma di vita in questo anno che stiamo celebrando. “Manda il tuo Spirito Santo...” Affinchè “Noi CM” Possiamo ravvivare il dono che hai posto nei nostri cuori, Ø Per vivere con rinnovata disponibilità l’offerta di noi stessi, a servizio del tuo Regno nella Chiesa e nel mondo... Ø Per essere...”segno di speranza”... Come testo biblico di base abbiamo preso l’episodio di Pietro che rinnova il suo cuore e la sua missione nell’amore di Gesù. “Pietro mi ami...?” “Signore tu sai tutto. Sai che ti amo!”.    Nell’amore incondizionato e fedele del Cuore di Gesù, fonte di vita per la missione, Pietro si alza e ritorna a camminare come discepolo e missionario. Se non accetti l’Amore che rinnova, se non ami...non sai che cos’è la missione e non puoi essere mssionaria/o nè essere “segno di speranza”. E’ tutta questione di amore, di comunione con Gesù, nostro Grande Amore.
maria cammina con noi
 
La nostra parrocchia  ha come patrona la Madonna di Fatima. Per questo anche la nostra comunità insieme a tutta la chiesa ricorda e celebra i cento anni dell’apparizione a Fatima.  In uno dei nostri primi Consigli Pastorali ricordo che ci siamo scambiati tante idee e proposte per capire come organizzare questo avvenimento: processioni, messe, adorazioni, incontri, recita del Rosario ecc. Tutte buone idee, però a me sembrava che mancasse un gesto missionario, che ci portasse a contatto con la gente, semplice della parrocchia. Ho proposto anch’io il mio suggerimento: forse bisognava organizzare una messa vicina alla gente che abita in campagna, la recita del rosario nelle varie vie...cioè organizzare iniziative che ci aiutassero a riflettere su quanto aveva detto il Papa: “Chiesa in uscita”. Ci siamo quindi orientate così: portare la statua della Madonna in alcune realtà del territorio:una sua visita agli ammalati,alle famiglie,alle comunità e ad alcune istituzioni sociali che appartengono al territorio della parrocchia. Siccome in parrocchia abbiamo quattro statue della Madonna ci sembrava facile organizzare questa iniziativa. Questa idea l’avevo proposta io e per questo, ho dovuto incaricarmi almeno di una delle staute della Madonna da portare in pellegrinaggio alle istituzioni sociali del territorio parrocchiale. Così, senza volerlo mi è arrivata questa “missione”. Ho affidato questa esperienza alla Vergine Madre, la grande missionaria, che si mette in cammino per andare incontro ad Elisabetta, per aiutarla, per condividere con lei la sua gioia, i suoi timori, il suo Ecce Ancilla. Maria è la prima missionaria che ascolta il suo impulso di uscire all’incontro con gli altri:”In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa...” (Lc.1,39).Portare la statua della Madonna è un’esperienza molto bella e profonda; le istituzioni, anche quelle che non partecipano alle iniziative della Chiesa, si sono mostrate molto interessate ad accogliere la statua: nelle case di riposo degli anziani, le case di accoglienza di ragazze madri, le persone che si trovano nelle case di cura... Per tutto questo, credo di poter affermare che la Vergine Maria è presente in questa nostra culura, lo si nota da questa capacità recettiva che la gente ha nell’accoglierla:”Quale madre di tutti, è segno di speranza per i popoli che soffrono i dolori del parto finchè non germigli la giustizia. E’ la missionaria che si avvicina a noi per accompagnarci nella vita, aprendo i cuori alla fede con il suo affetto materno”. (Evangelii gaudim n. 286). Le persone che visitiamo possono non essere dei cristiani che frequentano la chiesa, però il rispetto e l’accoglienza che dimostrano sono segni evidenti in questa gente semplice che finora abbiamo visitato. Parlo al plurale, perchè le visite che abbiamo organizzato con il gruppo della Catechesi Familiare, ha suscitato in tutti questo spirito missionario; è la Vergine insieme alle famiglie che vanno in queste istituzioni, nei settori più poveri, agli anziani, a incontrare la gente che si trova nelle case di cura, le ragazze madri...tutte ci ringraziano per la preghiera che facciamo, per la visita, per la semplicità della condivisione.Le persone coinvolte in questa iniziativa, per qualcuna di loro, è forse la prima volta che fanno questo “gesto missionario” verso gente più povera e confermano che questa esperienza le ha rese più forti. Questo è un regalo della Vergine di Fatima che ci ha coinvolte in questo modo nel mistero di fede e di amore, e ci ha portato più a vicino a Gesù. Continueremo questo pellegrinaggio con Maria fino ad ottobre, pregando, condividendo una tazza di tè, il dialogo, le esperienze della vita, testimoniando nel nostro cammino i “miracoli” che incontriamo in ogni nostra visita fatta insieme a Maria, nostra Madre, guida e custode.
dicembre
 
ottobre
 
ricordo di antonietta biavati
 
Un ricordo speciale e un grande grazie Antonietta Biavati (al centro della foto), missionaria del Sacro Cuore, ci ha lasciato il 12 di agosto u.s. Riportiamo il messaggio letto al suo funerale a nome di tutta la Compagnia Missionaria. Oggi per salutare Antonietta siamo qui in un piccolo gruppo, ma sappiamo che sono unite a noi tutte le missionarie e i familiares sparsi per il mondo. Iniziamo dicendo un grazie al Signore per averci donato Antonietta che è stata una missionaria piena di zelo per il Signore e che ci ha sempre allietate con il suo modo accogliente e buono con tutti. Antonietta ha aderito alla Compagnia Missionaria del Sacro Cuore, nel 1957 (aveva 36 anni) ed è una delle prime otto missionarie che, fin dall’inizio ha fatto parte di questa nuova famiglia di persone consacrate al Signore rimanendo nel proprio ambiente, nella propria famiglia e svolgendo la professione di insegnante elementare. Donna equilibrata che ha saputo portare avanti i suoi impegni conciliando la presenza nella sua famiglia, nella parrocchia … Donna aperta ad affrontare le sfide del suo territorio sia a livello sociale che ecclesiale … Donna convinta delle sue idee, decisa e serena nel sostenerle sempre senza rompere le relazioni, la comunione… Donna con una sua serenità e capacità di ripresa, con la disponibilità alla volontà di Dio anche nel lungo tempo della malattia … Donna che coltivava con cura la sua formazione per svolgere la sua professione con passione e competenza e, nel contempo vivere la consacrazione al Signore in modo totale ed incarnato nella vita quotidiana nelle piccole e grandi cose che doveva affrontare. E’ stata anche disponibile ad assumere alcuni servizi ed incarichi all’interno della Compagnia Missionaria; eletta come rappresentante delle missionarie di vita in famiglia nel primo Consiglio della CM; e per molti anni responsabile della formazione. Ha svolto ogni cosa con grande impegno. Ricordiamo con gratitudine la festa dei suoi 80 anni celebrata nella parrocchia e dalla gente di Altedo che le voleva molto bene. Ne è testimonianza una pubblicazione molto bella realizzata in quella occasione. Siamo molto grate anche al nipote Stefano, a sua moglie Rita e a tutta la sua famiglia ed alle tante persone che, nei lunghi anni della malattia le sono state vicine e le hanno voluto bene. E’ stato un tempo lungo di purificazione e di attesa che ha richiesto molta fede, dedicazione e amore. Antonietta ci ha lasciate in un giorno significativo per noi che viviamo la spiritualità dehoniana. Il 12 agosto infatti ricordiamo la nascita al cielo di P. Dehon alla cui spiritualità si ispira anche la Compagnia Missionaria. Con un cuore pieno di speranza chiediamo di vivere dentro il disegno misterioso di Dio grande e misericordioso nell’amore. Ci uniamo a P. Albino Elegante, nostro fondatore, a tutte le missionarie e familiares che ci hanno già lasciato, e qui ricordiamo anche Daria e Remo, familiares CM che erano anche loro di Altedo, agli angeli ed ai santi ed insieme a loro chiediamo al Signore che accolga Antonietta nel Suo Regno di pace. Martina Cecini Missionaria Di Antonietta vorrei dire tante cose, ma non è possibile. Voglio dire solo quello che mi ha aiutato e mi aiuta ancora a vivere il carisma della CM. È stata la mia responsabile di formazione e insieme a me ha fatto tanti sacrifici per poterci  incontrare, a causa della distanza tra Bologna e S. Benedetto del Tronto dove io vivevo. Questi incontri di formazione li facevamo ogni mese. Ci alternavamo: una volta andavo io a Bologna , la volta seguente veniva lei a San Benedetto del Tronto. Tra me e lei si era creato un bel rapporto di fiducia, un rapporto spirituale molto forte. Ho conosciuto Antonietta all’inizio del mio cammino nella CM ( più o meno nel 1974) quando ancora dentro di me c’erano tanti dubbi per questa vocazione. Quello che più mi spaventava era la distanza per andare a Bologna ed equilibrare il tempo con i miei turni di lavoro così faticosi, in ospedale (ero infermiera). Dentro di me sentivo quella “voce” che mi chiamava a realizzare la mia vocazione e il Signore ha voluto che il primo incontro con Antonietta avvenisse così. Eravamo nel mese di luglio e verso mezzogiorno di una giornata caldissima lei venne a piedi dalla stazione di San Benedetto a casa mia. C’era un bel tratto di strada da fare! Arrivò tutta sudata e affaticata. Io rimasi molto meravigliata nel vederla così e mi venne spontaneo dirle: “Ma perché sei venuta a piedi con questo caldo?”. E lei mi rispose:”Mi sono fatta missionaria per questo”: Questa sua risposta mi fece riflettere molto, mi fece capire il senso e il valore di questi viaggi faticosi, ma fatti per il Signore che ci ha chiamato più vicino a sé. Poi con il tempo ho capito che la vita è un grande dono di Dio e che la dobbiamo donare a Lui e ai fratelli. Il Signore si è servito di Antonietta per farmi capire questa grande grazia. Da questo incontro è partito il mio amore per la CM. Antonietta mi ha donato tanto non solo con gli incontri formativi,ma con la testimonianza della sua stessa vita. Quando veniva a casa mia, un piccolo appartamentino privo di comodità, lei non mi ha mai fatto sentire in difficoltà. Per lei era tutto bello tutto buono.Io la voglio ricordare così: una sorella che ha saputo vivere il Carisma della CM. Ringrazio il Signore per il dono di Antonietta e per tutte le sorelle della CM. Maria Carolina Basili
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Via A. Guidotti 53, 40134 - Bologna - Italia - Telefono: +39 051 64 46 472

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