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COMPAGNIA MISSIONARIA
DEL SACRO CUORE
una vita nel cuore del mondo al servizio del Regno...
Compagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia MissionariaCompagnia Missionaria
Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
 La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
News
  • 09 / 08 / 2024
    Agosto 2024
    Edvige Terenghi, amministratrice centrale, visita i gruppi in Mozambico.... Continua
  • 09 / 08 / 2024
    Agosto de 2024
    Edvige Terenghi, administradora central, visita os grupos em Moçambique.... Continua
  • 09 / 08 / 2024
    Agosto de 2024
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  • 09 / 08 / 2024
    19 ottobre 2024
    Assemblea italiana, in presenza, a Bologna, e in collegamento online... Continua
inno all'amicizia
 
Mi hanno chiesto di parlare di P. Giuseppe Zanetti, missionario in Mozambico, morto il 17 luglio 2000, dieci anni fa. Non aveva ancora compiuto 62 anni. Lo faccio molto volontieri pensando alle cose belle vissute insieme a lui e ad altri missionari dehoniani in Mozambico e non solo. Ho intitolato questo scritto “Inno all’amicizia” perchè davvero l’amicizia con Zanetti (come lo chiamavamo normalmente), è continuata semplicemente anche dopo la sua morte e rimane nel mio cuore come un dono davvero grande. Un dono di libertà, di umorismo, di presenza che supera il tempo e lo spazio. Il primo incontro con lui a Namarroi, in Zambezia, al mio arrivo in Africa per la prima volta nel 1973. Nel mese di settembre, dopo poche settimane dal mio arrivo, Fratel Piero Camplani viene a Namarroi per prepararsi alla sua professione perpetua e per fare gli esercizi spirituali guidati da Zanetti, io mi aggiungo a loro. Il 29 settembre grande festa, e qui divento la perpetua di Fratel Piero. Mi piace anche l’amicizia che c’è tra lui padre Giorgi e padre Ciscato e di come parla dei confratelli del suo anno di messa; nei suoi innumerevoli racconti ci sono sempre presenti tanti amici. E’ stato un periodo d’oro con Giorgi, Ciscato, Irene, Lisetta... Mi piaceva questo mettere insieme le varie capacità di ognuno e tentare di capire come entrare nel modo giusto nel mondo africano e come portare avanti le comunità cristiane, i ministeri, e formare le persone per diventare Chiesa – Famiglia. Ci sono stati anche momenti delicati, i suoi lunghi silenzi, un mistero che non sono mai riuscita a spiegarmi o il modo come a volte voleva che cercassimo il nostro ruolo nelle comunità cristiane senza voler essere semplicemente quelle che accompagnano il prete e gli preparano le cose per la messa. Ci stimolava a creare il nostro spazio preciso di donne, di missionarie, nella comunità. Impresa ardua. Forse l’abbiamo vissuta con l’equipe successiva perchè le cose hanno bisogno sempre di molto tempo per maturare.[img2bdx] Anche Muiane – Ligogna è sempre stato un luogo importante per lui. La prima missione dopo un breve periodo ad Alto Molocue. Ne parlava sempre, raccontava molte cose di questa prima esperienza africana. Dopo qualche tempo gli chiedo di essere il mio direttore spirituale e lui mi dice semplicemente e chiaramente di no perchè sono troppo complicata. Ammiro la sua libertà e la sua chiarezza. Il tempo di Namarroi per lui è scandito tra noviziato scj e pastorale nelle comunità. Insieme facciamo l’esperienza di visitare non solo le comunità cristiane ma anche le famiglie una per una. Molto bello perchè si capiscono molte cose conoscendo la vita della gente da vicino. Riusciamo anche a visitare i lavoratori a Milange con questo stile di conoscenza da vicino della vita delle persone. Poi insieme a lui e ai missionari e missionarie presenti in quel periodo, scriviamo anche delle lettere periodiche ai lavoratori di Namarroi che per sei mesi all’anno sono obbligati ad andare a Milange nei campi di te. Poi Zanetti va a Ile ed ogni tanto ci si rivede. E sempre quello che ci unisce è l’amore alla gente e questa amicizia che ci aiuta a cogliere molte cose nel dialogo e in un certo modo umoristico di vivere le cose. Noto che legge e rilegge Guareschi... Libri che mi fa conoscere: Sequela, La vita comune di Bonhoeffer; Esperienze Pastorali di Don Milani, e molti altri che non ricordo ora. Dopo Ile, Zanetti ha vissuto in varie altre missioni sempre in Zambezia. Noi missionarie CM, nel 1979 ci trasferiamo forzatamente a Quelimane. Con la situazione della guerra iniziamo a scriverci anche perchè nel frattempo da parte mia inizio il lavoro nella Diocesi di Quelimane. Ci vediamo sempre meno ma le lettere ravvivano e approfondiscono la nostra amicizia. Poi mi affida anche i suoi diari dove i punti ricorrenti e che lui ritiene importanti sono: l’Eucaristia, l’amore alla gente e l’amicizia. Ed ora un sogno che abbiamo nel cassetto è quello di pubblicare un libro dove trascrivere i suoi diari, alcune sue lettere, testimonianze. Non sappiamo se riusciremo ma sarebbe davvero bello. Un capitolo a parte è la sua amicizia con le missionarie e la Compagnia Missionaria. Molte di noi hanno vissuto un bel legame di amicizia con Zanetti, Gina Santana, Edy, Santina, Rosanna, Irene, Lisetta, Elisabetta, Giuseppina, Angela, Fiora... Ci accompagnava nel nostro modo di intendere la nostra presenza in Mozambico e non solo. Molte volte dissentiva e diceva chiaramente quello che pensava ma non per questo si rompeva l’amicizia e la fraternità.[img3bcx] Un altro aspetto da notare e che forse lo caratterizzava di più era il suo modo di intendere la vita missionaria e le cose più importanti da curare: le relazioni. Molte volte si definiva un vagabondo o vagamondo perchè viaggiava per andare a trovare i missionari e per passare con loro un poco di tempo dialogando, chiaccherando ed anche bevendoci su. Cercava di capire le situazioni che le persone vivevano e sapeva stare assieme con grande comprensione, amicizia e fraternità. Rallegrare le relazioni con quel tocco di simpatia, di humor, leggerezza e perspicacia. A volte lo vivevo anche come una persona un poco impertinente, provocatorio e, da buon emiliano di una grande schiettezza. Nell’amicizia non ci sono dei clichè, molte cose sono creative, sono anche intuizione fantasia e lui aveva un po’ di tutte queste cose. Un suo modo di vivere l’amicizia era la libertà ed una certa saggezza che si coglieva nel modo come intendeva la vita nel suo modo essenziale di essere. Ed è con questa libertà che ho vissuto e vivo questa bella amicizia di cui ringrazio il buon Dio che elargisce i suoi doni con magnanimità e benevolenza.
responsabilità
 
Ritiro-Incontro mese di luglio del 2010 Il giorno 26 luglio del 2010 iniziamo il nostro ritiro e i nostri incontri con p. Aderito Gomes Barbosa. Questo ritiro lo abbiamo realizzato nella casa dei Monaci. Il tema era il Santo Cura d’Ars. P. Aderito e “mana” [nome affettuoso di sorella] Gabriela ci hanno aiutato a riflettere su questo tema. Il Cura d’Ars è stato un padre semplice, onesto, santo; pregava molto, aveva fiducia in Dio e amore per le persone. P. Aderito ci ha parlato anche della sua infanzia e gioventù. I genitori erano contadini e hanno insegnato al figlio a conoscere e ad amare la vita e il lavoro e ad amare i poveri. Il Curato d’Ars aveva un amico sacerdote che lo ha aiutato ad essere uomo di riconciliazione e lo ha aiutato a trovare e a fare trovare Dio nei Sacramenti. Parlando della sua vita sacerdotale: il 13 agosto 1815 è stato ordinato sacerdote a Grenoble e ha iniziato una vita sacerdotale austera e semplice, ad avere un cuore di pastore, vivendo con altri sacerdoti nella casa di Ecuely. Dopo è nominato parroco di una piccola parrocchia a Ars dove le persone erano lontane dalla Chiesa. Al suo arrivo, prima di iniziare la sua grande missione ha fatto questa preghiera: “Mio Dio, concedimi la conversione della mia parrocchia, accetto di soffrire tutto quello che vorrai, per tutto il tempo della mia vita…” . Ritiro – Incontro mese di dicembre 2010 Nel mese di dicembre abbiamo avuto un altro ritiro con la Presidente della CM – Anna Maria – che è iniziato il 21 dicembre. Si è realizzato nella casa dei Monaci. Mi è piaciuto molto perché i temi erano molto importanti e parlavano delle nostre paure, dei cambiamenti della vita che è la nostra conversione, del coraggio di uscire da sè stesse, della responsabilità. Del tempo come Kairos e come Kronos. Esercizi spirituali annuali – anno 2011 È stato predicato da p. Constantino Bugio ed è stato un corso di esercizi meravigliosi; ho imparato molte cose sia della parte spirituale che sociale. Il tema dei salmi di benedizione della vita è stato molto bello. Inoltre avere vissuto tutto in un clima di silenzio è stato molto utile perché aiuta a vivere in un clima di fraternità e è molto fecondo. Oltre a tante altre cose di cui ci ha parlato p. Constantino, a me quello che più mi ha colpito è stato il tema della responsabilità. E partendo da questi esercizi il mio sogno è di crescere in questo aspetto, avere la capacità di pensare di più alle conseguenze di quello che si fa prima o dopo a certo lavoro o azione. Non posso dimenticare il luogo dove abbiamo vissuto questi giorni, il Centro Catechetico di Anchilo con la presenza dei Preti Comboniani che ci hanno accolto con amore e gioia; il contesto di silenzio è stato molto importante per lasciare entrare il Cristo nel mio cuore e dialogare con Lui. Così penso di vivere i doni che ho ricevuto in mezzo all’amore delle mie sorelle con un buon comportamento ed essere fedele al progetto che Dio ha per me.
sono felice...
 
... per tutta la mia vita!!!! Prima di tutto voglio ringraziare il Signore perché Lui ha fatto grandi cose per me. Per questo ho scelto la frase del salmo 27 (26): “Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore?” Con i voti di molta felicità e desiderio di fedeltà a Dio, saluto tutti i fratelli e le sorelle della Compagnia Missionaria. Da poco tempo che sono nella CM, un anno soltanto di esperienza, ma questo non vuole dire che non abbia sperimentato quanto è bello donarsi o consegnarsi a Dio e al servizio dei fratelli e delle sorelle, appartenendo a questa famiglia di persone consacrate. Dall’inizio, dalla prima conoscenza, mi sono sentita accolta come sorella e figlia; sono stata accolta secondo il mio desiderio di camminare e vivere come la fidanzata che spera il fidanzato, per essere una missionaria del Sacro Cuore. Il corso di formazione che abbiamo fatto a dicembre 2010, con Anna Maria, mi ha aiutata a comprendere la storia della Chiesa e le caratteristiche degli Istituti secolari; a comprendere l’ “Ecce Ancilla” e l’”Ecce venio”…anch’io dico devo dire: eccomi Signore, per fare la Tua volontà. Il corso di esercizi annuale nel gennaio 2011 mi ha aiutata come preparazione alla riconciliazione personale e alla comunione; tutto questo scaturisce dall’ascolto della parola di Gesù Cristo e dalla nostra capacità di silenzio. Il clima di comunicazione e di condivisione è stato molto bello. Dopo l’esposizione del tema da parte di p. Constantino, abbiamo la fortuna di potere contare con l’aiuto dell’Anna Maria che ci aiutava a chiarire i nostri dubbi e ci aiutava a risolvere di immediato le nostre difficoltà di partecipanti più giovani. Finito gli esercizi siamo andate a fare una passeggiata all’isola di Mozambico. Siamo state aiutate da Mariolina, Anna Maria e Martina per risolvere il problema di entrare nella fortezza e per organizzare il pranzo. La visita alla fortezza è stata fatta con una persona preparata, una guida che ci ha aiutato a conoscere l’anno della costruzione (1558) e molte altre informazioni. Il pranzo è stato ottimo.
non sapevo quello che mi aspettava
 
Quello di cui parlerò di seguito, è successo tanto tempo fa, 10 anni or sono, quando io avevo soltanto otto anni di età e mi trovavo a giocare con le bambole di creta. Ero sempre molto occupata, mi piaceva stare sempre a fare qualcosa e allora facevo bambole e pentole di creta. Con il passare del tempo ho cominciato a cambiare ed è sorta in me la voglia di pensare e di conoscere altri mondi. Allora sono andata dai miei genitori e con umiltà ho chiesto: “Perché le bambine della mia età possono uscire di casa e andare a giocare ed io non posso?” Mio padre mi ha detto: “Non preoccuparti, io so il perché; quando tu sarai grande andrai lontano da qui”. Gli anni sono passati ma io ho custodito le parole di mio padre nel mio cuore. Verso la fine del 2008 quello che mio padre aveva detto si è realizzato. Dio mi ha chiamato a lavorare nel sua “machamba” [campo], nella sua vigna, nell’Istituto Secolare Compagnia Missionaria del S. Cuore. È stato nella CM che ho iniziato il mio percorso di accompagnamento e all’inizio del 2010 ho cominciato la tappa dell’ orientamento. Mio padre quando ha sentito questo è rimasto molto ammirato perché io sono la più giovani di tutte le sorelle di casa; avevo18 anni. Incontro con la Presidente della CM – Anna Maria La presenza di Anna Maria a Nampula è stata una grande gioia; il 20 dicembre 2010 abbiamo iniziato il nostro incontro che si è svolto in un clima fraterno. In questo incontro abbiamo parlato delle paure e delle certezze che proviamo nella nostra vita. Questo incontro mi ha aiutato molto sia nella parte spirituale che nella dimensione umana. Infatti la vita può essere paragonata alla radio… per sentirla bene è necessario sintonizzarsi con essa… nel stesso modo è necessario fermarci per sentire la voce di Dio e sintonizzarci con Lui. Abbiamo vissuto questo incontro nei Fratelli Monaci. Anna Maria, Gabriella e Martina ci hanno aiutato quando avevamo difficoltà a capire bene i temi della riflessione. Abbiamo capito bene che è necessario crescere e chiedere a Dio l’aiuto per vivere per sempre fedeli a Lui. Esercizi spirituali di gennaio 2011 Il luogo dove abbiamo vissuto questi esercizi è stato in Anchilo, nel Centro Catechetico, diretto dai Padri Comboniani. Questi ci hanno accolti con grande amore, gioia e semplicità. I nostri esercizi avevano come tema: I salmi della benedizione – salmi come benedizione della vita. In questa occasione voglio fare una lista di ringraziamenti, prima di tutto al Signore, dopo a P. Constantino Bugaio – Comboniano e alle sorelle della CM e a Anna Maria che ci ha aiutato a capire meglio i temi.
consacrazione di julieta
 
Dopo circa otto anni di attesa e preparazione, è arrivato, finalmente, il momento della nostra partenza per Namaacha per il corso di formazione e gli esercizi spirituali annuali, che avrebbe avuto il suo apice con la mia consacrazione a Dio nella Compagnia Missionaria. Il viaggio al Santuario della Madonna di Fátima ha avuto inizio alle 16 di venerdì. I paesaggi che ammiriamo durante il percorso sono davvero molto belli. In questo periodo, le montagne sono ricoperte di un verde scuro intenso, che è in sintonia con il cielo giallo rosso di un bel tramonto, facendo di questo percorso, un paesaggio degno di questo cammino a questo Santuario importante per la nostra Archidiocesi di Maputo. Erano circa le 18 quando siamo arrivate. Le Suore del Prezioso Sangue ci aspettavano e ci hanno ricevuto con molta simpatia. Dopo esserci sistemate, ci siamo concentrate sulla finalità del nostro pellegrinaggio. Il giorno seguente ci è stato presentato il programma ed abbiamo approvato la proposta di come scandire i nostri giorni di incontri ed esercizi spirituali. Giorno dopo giorno abbiamo vissuto con il gruppo cose molto belle con due grandi dinamiche: la formazione, orientata da Anna Maria, dove abbiamo appreso, a partire da una semplice storia, a penetrare dentro di noi per scoprire le nostre lacune. Padre Moluta ha dato un bel contributo parlandoci di “consacrazione e missione”. L’altra grande dinamica è stata quella della convivenza con le Suore del Prezioso Sangue, principalmente nei momenti di preghiera. Molte volte non ci accorgiamo del valore della nostra vocazione, ma quando guardiamo gli altri, la sua forma di essere, di parlare, di cantare, sentiamo con grande ammirazione come è bello essere innamorate di Cristo. È il Signore che mi porta a riposare L’ambiente ormai era stato creato, ed il preannuncio di una bella festa già si cominciava ad intuire. Abbiamo invitato le suore per la cerimonia e questo è stato il culmine. Non so se questa cerimonia fosse stata fatta in una parrocchia, dove i partecipanti danno vivacità a questo tipo di evento, con cantici e danze liturgiche, se sarebbe stata così bella, solenne ed emozionante. È proprio difficile descrivere i momenti che ho vissuto. Abbiamo preparato i canti con le Suore (nella maggioranza aspiranti) e loro, simpatiche e con voci ben intonate, si sono offerte per intonare ed aiutare nella liturgia ed un altro piccolo gruppo si è preparato per la danza liturgica. Non eravamo più di 30 persone ma la cappellina dove eravamo ha vibrato. Oltre alle Suore del Prezioso Sangue, abbiamo avuto come unica invitata Giulia, figlia di Alice, che gentilmente ci ha portato i fiori per ornare la cappella, la candela, una grande torta ed il suo grande affetto che ha per ciascuna di noi. Lei ha rappresentato tutta la mia famiglia, i miei figli, i miei fratelli ed i miei amici. Mille grazie per questa figlia meravigliosa. Non riesco a descrivere la cerimonia della consacrazione. L’emozione era tale che alla fine della cerimonia e dopo il momento di fraternità, il mio desiderio era cominciare tutto da capo, per potere vivere ogni momento più serena. La domenica siamo andate al Santuario per ringraziare questa grande Madre che sempre ci guida e ci protegge. Dopo il pranzo, siamo tornate a Maputo. Ringrazio molto tutta la Famiglia Dehoniana (i Padri e le laiche consacrate, di tutte le parte) per l’appoggio in questo lungo cammino, per l’insegnamento, per la pazienza che mi hanno dimostrato e per avermi accettato come membro. Ringrazio di vero cuore a tutti quanti mi hanno offerto la sua tenerezza, che hanno pregato per me, sia quelli che conosco sia quelli che non conosco. Che Dio gli benedica.
visita della presidente
 
Il mese di gennaio 2010 è stato pieno di avvenimenti significativi per i nostri gruppi del Mozambico che normalmente si riuniscono insieme in questo periodo. Anna Maria ci ha visitate ed è stata con noi dall’8 gennaio al 9 febbraio. Siamo state insieme a Namaacha, dall’8 al 17 per gli incontri, il Corso di Formazione e alcuni giorni di preghiera. Il 19 partenza per Nampula fino al 29 gennaio e gli ultimi giorni a Maputo insieme al gruppo di Maputo. Un poco di storia La nostra presenza in Mozambico ha compiuto 40 anni nel 2008 e da quell’anno è iniziato un nuovo movimento vocazionale che ci ha sorprese per la sua vivacità ed intensità. L’incontro del luglio 2008 a Gurue con la presenza di tutte le missionarie nei luoghi degli inizi Mozambicani – Milevane, Namarroi e Gurue - é stata una specie di reincontro che ha permesso il rinascere di qualcosa di inatteso. In quei giorni abbiamo conosciuto due giovani; Dalaina e Natalia che, a dicembre 2008 sono venute ad abitare con noi a Nampula e con loro e altre giovani stiamo vivendo questa nuova primavera in terra mozambicana. Nel 2009 varie giovani si sono avvicinate per conoscerci ed altre le abbiamo incontrate andando a Gurue – Invinha dove, alcuni sacerdoti diocesani, con un buon entusiasmo per la Compagnia Missionaria, ci hanno fatto conoscere alcune giovani interessate al nostro tipo di vita. A dicembre 2009 altre giovani, dopo un periodo di discernimento, sono venute a vivere con noi a Nampula e sono Rosa e Ana Rita. Questo movimento ci sorprende e ci stimola ad un continuo discernimento e disponibilità. Ciascuna di noi per la sua parte si è impegnata in vari modi per favorire questa nuova primavera, ma soprattutto, crediamo che il Buon Dio ci ha mostrato la Sua Misericordia e la Sua Benevolenza. La presenza di Anna Maria In questo contesto abbiamo avuto la visita di Anna Maria che ha vissuto con noi un periodo di tempo condividendo questa nostra storia. Da ricordare che Anna Maria ha vissuto in Mozambico dal 1993 al 2002 e questo l’ aiuta ad accompagnare con maggiore sensibilitá e preparazione questo nostro cammino. Dall’8 gennaio al 9 febbraio 2010 ha vissuto con noi prima a Maputo e poi a Nampula e poi nuovamente a Maputo. La sua presenza e le sue parole ci hanno stimolate e confermate nella via intrapresa. Gli incontri ed il Corso di Formazione Permanente sul nostro Statuto e Regolamento di Vita e sulla Carta Programmatica di questo sessennio, ci hanno aiutate a cogliere meglio alcuni aspetti della nostra vocazione secolare ed il nostro carisma. In vari momenti abbiamo sentito fortemente la presenza dello Spirito che è sempre donatore di Vita. Anche il Corso-Ritiro a Nampula, tenuto da Anna Maria e preparato in particolar modo da Mariolina con tutto il gruppo di Nampula, é stato importante per far capire alle giovani cosa significhi appartenere ad un Istituto Secolare e conoscere meglio la storia della Compagnia Missionaria. [img2bcx] A Nampula dal 20 al 24 gennaio alcune giovani hanno partecipato a questo incontro: Dalaina, Natalia e Laina che, con l’entrata in orientamento, hanno iniziato formalmente la formazione nella Compagnia Missionaria e Rosa, Ana Rita e Dolvina che hanno partecipato all’incontro - ritiro assieme e che, speriamo possano continuare a prepararsi per iniziare anche loro, il prossimo anno, la formazione. P. Riccardo Regonesi, dehoniano, ci ha accompagnate ed ha collaborato in piena sintonia assieme a P. Elia Ciscato e P. Augusto, anche loro dehoniani. Anna Maria é poi ritornata a Maputo e dal 29 gennaio al 9 febbraio ha potuto condividere con il gruppo di Maputo vari momenti e “matar saudades” con i tanti amici ed amiche che ha in Mozambico. L’ultima domenica nel pomeriggio è stato bello incontrarci con gli Amici della Compagnia Missionaria di Maputo e vivere un tempo di riflessione guidato da Anna Maria e condiviso da tutte noi.
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Via A. Guidotti 53, 40134 - Bologna - Italia - Telefono: +39 051 64 46 472

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