Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
News
-
09 / 08 / 2024
Agosto 2024
Edvige Terenghi, amministratrice centrale, visita i gruppi in Mozambico....
-
09 / 08 / 2024
Agosto de 2024
Edvige Terenghi, administradora central, visita os grupos em Moçambique....
-
09 / 08 / 2024
Agosto de 2024
Edvige Terenghi, administradora central, visita los grupos en Mozambique...
-
09 / 08 / 2024
19 ottobre 2024
Assemblea italiana, in presenza, a Bologna, e in collegamento online...
"per lui vivo, per lui muoio"
Grande incontro della Famiglia Dehoniana
Indonesia - La Verna Pringsewu, 14 - 15 -16 Agosto 2015
Come
Compagnia Missionaria abbiamo ricevuto l’invito a partecipare all’incontro
della Famiglia Dehoniana organizzata dai padri dehoniani. Dopo un confronto tra
noi come gruppo, abbiamo deciso che sarebbero andate da Jakarta Mudji e da
Palembang Lucy.
Per 3 giorni, insieme al Provinciale SCJ dell’indonesia, è stato realizzato “alla
grande” l’incontro della Famiglia Dehoniana, a Pringsewu, nella casa di ritiro a La Verna Padangbulan Lampung. A questa iniziativa sono state invitate le varie realtà
dehoniane presenti in Indonesia : SCJ, Compagnia Missionaria, Dehoniani, OMK – Giovani anche ex SCJ e parenti, genitori dei dehoniani.. I partecipanti sono convenuti da varie città: Jambi, Belitang, Lampung, Palembang, Jakarta e Yogyakarta. Eravamo una cinquantina di persone di diverse
età.
Il
primo giorno dell’incontro è cominciato alle 16,30 dopo la merenda con la
cerimonia di apertura. Padre Agus SCJ ( membro
della Commissione organizzativa ) nell sue parole di introduzione al convegno ci ha detto che il programma
proposto per queste giornate doveva essere vissuto come luogo per approfondire
e vivere sempre più il carisma di P. Leone Dehon. Abbiamo ricordato anche l’anniversario della morte di P. Leone Dehon avvenuta il 12 di agosto.
L’incontro è iniziato alla grande con varie
proposte di attività , con lo scopo, come aveva detto Padre Agus SCJ, di far crecere in ciascuno di noi lo spirito, l’eredità di P. Dehon.
Praticamente questo era il primo incontro di tutta la famiglia dehoniana qui in
Indonesia.
Ha preso la parola anche Padre Madya Sriyanto SCJ,
provinciale SCJ in Indonesia. Ha
presentato la finalità di questo evento sottolineando quanto già detto da p.
Agus. Ci ha spiegato anche come era sorta l’idea di questo incontro. Già alla fine dello scorso anno (2014), c’erano stati precedenti incontri in ogni gruppo di Famiglia Dehoniana, presenti in ogni regione. Da lì, venne l'idea di poter
riunire queste realtà in un convegno, per uno scambio – verifica reciproca. Un
incontro non per riunire tanta gente, ma i rappresentanti di queste realtà .
“Si spera, ha
continuato p. Madya, che questa iniziativa
possa diventare un luogo, uno
spazio per conoscersi meglio l'un l'altro. E infine, pensare anche a cosa possiamo fare insieme. Noi SCJ, vogliamo condividere con voi tutti la ricchezza spirituale che
abbiamo ricevuto con l'eredità di P. Dehon.”
Dopo questa introduzione p. Een ha costituito
i gruppi di lavoro composti da vari elementi; per distinguersi, ad ogni gruppo ha assegnato un nome di personaggi
dehoniani come per esempio, p. Andrea Prevot ecc. Una volta in gruppo,ci siamo
presentati e abbiamo cercato di capire chi era e cosa aveva fatto il
personaggio che ci era stato affidato.
In seguito p. Madya ha presieduto la santa
messa nella cappella. In questo giorno la liturgia ricordava San Massimiliano
Kolbe. Nell’omelia ci ha parlato della vita di questo santo, soprattutto del
sacrificio che aveva fatto per salvare una famiglia. Una testimonianza forte
che richiamava anche noi a concretizzare questo aspetto nella nostra vita.
La sera dopo cena abbiamo fatto una dinamica
di gruppo animata da alcuni giovani. E’ stata per davvero una serata piena di
allegria e fraternità. Abbiamo giocato e cantato insieme, come una vera
famiglia. A conclusione di questa giornata c’è stata la via crucis meditata.
Il giorno seguente, sabato, è iniziato con la
celebrazione eucaristica presieduta da padre Kusmartono. La giornata si
presentava con un programma abbastanza pieno.
Le
riflessioni sono state divise in due sessioni. La prima sessione svolta da P. Madya ci ha parlato della spiritualità
dehoniana. Ci ha consegnato il materiale circa la Famiglia dehoniana.
Poi ha spiegato ancora la storia: come è sorta , la
spiritualità SCJ, l’opera, il lavoro e ciò che ci
unisce nella Famiglia Dehoniana.
Nella seconda sessione, Padre Yudistira SCJ, ha invitato
i
partecipanti a conoscere di nuovo il profilo e la spiritualità di Padre Dehon, attraverso
un percorso
spirituale (iter Formativo) e l'accordo Cagayan (frutto dell’incontro
della famiglia dehoniana nelle Filippine ). In questa sessione, i
partecipanti sono stati invitati a considerare quali misure possono essere prese, per crescere insieme e proseguire anche nel futuro questo camino di unità. Quali misure possono essere
adottate per trasmettere lo spirito e la spiritualità.
Poi, per conoscere anche il luogo dove i
dehoniani hanno fatto i primi passi come
discepoli di padre Dehon, dopo il pranzo
è stata programmata la visita al noviziato di Gisting. Con il pullman siamo
andati sul posto. Il viaggio è stato un
po’ lento a causa del traffico e delle manifestazioni che c’erano perché si
celebrava la festa dell’indipendenza in Indonesia. Comunque ci siamo divertiti
cantando e raccontandoci barzellette. Abbiamo goduto di tutto quello che vedevamo…
Quando ci stavamo avvicinando al noviziato, abbiamo visto padre
Santo e alcuni studenti (postulanti e novizi) che ci stavano aspettando. Ci
hanno invitato nella loro cappella per
pregare. Si sentiva un clima di accoglienza calorosa e di allegria. Dalla
cappella siamo passati in una sala dove
abbiamo potuto conoscerci meglio e
dialogare tra noi. E’ stato molto bello perché hanno fatto anche uno spettacolo
per noi e abbiamo gustato insieme cibi tradizionali. Alla fine dopo un lungo
viaggio di ritorno da Gisting siamo arrivate a La Verna e la cena ci ha ridato
forze per continuare la nostra riflessione nei lavori di gruppo, anche se l’ora
era già avanzata!!!
I partecipanti in base al gruppo di appartenenza o di regione ( Lampung, Palembang,
Jambi, Belitang, Yogyakarta e Jakarta) sono
stati invitati da p. Yudis a riflettere e discutere
tre cose: la
situazione del gruppo in ambito
locale, quali idee potrebbero attuare un percorso spirituale - formativo in ogni territorio,
quali suggerimenti per sviluppare questa nostra realtà. Si è convenuto che un follow-up
della riunione da parte dei
partecipanti aiuterebbe a socializzare con gli altri membri nelle rispettive
regioni e gruppi.
L’ultimo giorno la messa è stata presieduta
da p. Agus. Poi, in assemblea, ogni gruppo ha comunicato quanto si era maturato sulle tre proposte. Tutti siamo
stati concordi di continuare con questi incontri e di trasmettere al nostro
gruppo di appartenenza quanto avevamo vissuto in questi giorni.
Padre Madya ha concluso facendo emergere i valori spirituali che sono stati
presentati e vissuti in queste giornate.
Prima di tutto i valori della nostra spiritualità che abbiamo vissuto in questa
esperienza possiamo concretizzarli nella nostra vita quotidiana. Ha anche auspicato che attraverso
questo incontro ogni partecipante possa ritornare al proprio gruppo con più
convinzione e voglia di costruire l’unità anche con altri membri della Chiesa.
“Non dobbiamo presentarci come un gruppo di elite separato dalla vita degli altri, tanto meno
come un gruppo
rivale o con una struttura rigorosa, distinta dalle altre realtà. Chi
è giovane dehoniano, deve essere anche giovane della chiesa propria. Se si vuole essere un membro serio, dobbiamo
collaborare tra noi per costruire una buona famiglia Dehoniana, in grado di diventare un buon
membro della comunita di base in ogni ambiente…”.
Come ultima attività e a chiusura
dell’incontro abbiamo fatto un pellegrinaggio con la
visita alla tomba dei dehoniani, vicino alla parrocchia di San Giuseppe. Di
Pringsewu.- Lampung.
dio è amore
Quando
verso la metà del 2002 parlai per la prima volta con Giannina della mia
vocazione; non avrei mai immaginato che sarei arrivata a questa tappa:
l’incorporazione perpetua. Chi l’avrebbe detto!
Il
mio cammino come mamma, impiegata pubblica, le mie relazioni familiari e le
amicizie mi facevano dubitare sulla possibilità che un giorno si sarebbe
realizzato un antico sogno che in quel periodo non me ne resi neanche conto. Di
fatto Dio mi aveva riservato due progetti: il primo quello di essere madre; il
secondo quello di consacrarmi alla vita missionaria. Chi potrà comprendere i
disegni di Dio?
A
causa della mia condizione, i miei figli e il resto della mia famiglia sono
venuti a conoscenza della mia vocazione solo quando li ho invitati a
partecipare alla festa per la mia incorporazione perpetua.
Il
10 gennaio u.s. è stato preceduto dalla preparazione mediante un ritiro animato
dal vescovo ausiliare di Maputo, Dom Joao Carlos, un giovane (non ha ancora 50
anni) molto creativo che cerca di unire la Parola di Dio con la realtà vissuta
nelle nostre famiglie, nei gruppi e comunità. Il luogo del ritiro: il seminario
filosofico Sant’Agostino, un ambiente molto calmo, dove si respira aria
pura,con molte piante e alberi da frutta. Così, con queste condizioni molto
favorevoli, abbiamo vissuto il nostro ritiro, rivisto la nostra vita, i nostri
comportamenti come persone e come missionarie.
E,
finalmente il giorno della festa. Sono arrivati a sant’Agostino i miei figli, i
fratelli e, non potevano mancare, i parenti più vicini e amici che ci
accompagnano in tutti i momenti della
vita.
Le esclamazioni erano: perché non ci hai mai detto niente riguardo alla tua
scelta?
Tuttavia mi ha colpito molto il vedere come tutti si
sono impegnati per la preparazione della mia festa. La parrocchia di Gabriela
ha animato la Messa con canti e danze liturgiche ben preparati. Il gruppo degli
Amici CM ha contribuito molto nella
preparazione delle vivande per la festa. In quel giorno abbiamo vissuto un vero
clima di comunione con le nostre famiglie. Per loro non c’era distinzione,
eravamo tutte figlie, ci salutavamo tutti allo stesso modo e ciascuna famiglia
aveva portato regali per noi tre. Così abbiamo sperimentato una vera unione
fraterna.
Una
certa tensione non mi ha permesso di assaporare fino in fondo i momenti
liturgici davvero intensi. Oggi dico: come vorrei tornare a vivere quei momenti indimenticabili della
mia vita.
Abbiamo
vissuto momenti belli e ne siamo uscite più arricchite e soprattutto più
motivate nel vivere l’impegno che Gesù ci chiede: essere sale della terra e
luce del mondo.
Dio
ci benedica e ci conceda la sua grazia.