Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
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Assemblea italiana, in presenza, a Bologna, e in collegamento online...
a linli sinhor = eccomi, signore
Il 26 dicembre 2009, Ivone ed Antonieta sono state ammesse all’incorporazione perpetua nella CM. Questo avvenimento, come riferisce il Regolamento di Vita, «segna una tappa importante sia per la missionaria che per l’Istituto in quanto si crea un vincolo permanente e di reciproca responsabilità da ambedue le parti» (n. 40). Tutte e due ci comunicano come hanno vissuto quest’avvenimento personale, ecclesiale e di CM.
È con grande gioia che vi comunico quanto abbiamo sentito e vissuto nel giorno della nostra incorporazione perpetua. Come dice S. Paolo: “l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rom. 5,5). Con queste parole io vorrei esprimere i nostri sentimenti di gioia e di riconoscenza per l’amore di Dio per ciascuna di noi. In questo giorno abbiamo sentito la stessa gioia della nostra prima emissione dei voti. È stato un giorno molto bello. La celebrazione è avvenuta nella nostra parrocchia di S. Giovanni Battista di Brá; erano presenti molte persone amiche, i nostri figliocci e figliocce [ciascuna di loro ha tantissimi figliocci e figliocce!], e i nostri familiari. La messa è stata celebrata dal nostro carissimo Vescovo, D. José Câmnate, e da parecchi altri sacerdoti tra i quali P. Dionisio [che ha accompagnato i loro primi passi]. In questa celebrazione il nostro Vescovo ha parlato molto chiaramente degli Istituti secolari.
Dopo la messa c’è stato il pranzo e l’animazione tramite un gruppo culturale (madjuandade) che ci ha rallegrato con le sue danze e i suoi canti. È stato un giorno molto bello non solo per noi ma per tutta la comunità di S. Paolo.
Voglio ringraziare tutta la Compagnia Missionaria per avere accettato la nostra domanda permettendo così l’esistenza di laiche consacrate nella nostra terra della Guinea-Bissau. Come ha detto il nostro Vescovo questa è stata una data storica; sentiamo la responsabilità di presentare questa realtà nuova che le persone (e gli stessi sacerdoti) ancora non capiscono molto bene nella sua identità e specificità. Come ho già riferito, durante l’omelia il Vescovo ha parlato con molta chiarezza degli Istituti Secolari, della vocazione di una laica consacrata. Ciascuna di noi è un dono per la Chiesa della Guinea e un dono per la Compagnia Missionaria. Vogliamo ringraziare Dio per quanto ha fatto e continua a fare per ciascuna di noi. Vogliamo anche ringraziare Lúcia per quanto ha fatto per la nostra formazione; ringraziare Cecilia per accettare condividere la nostra vita; ringraziare Teresa che ci ha aiutato e continua ad aiutare parecchio. Che il Signore via conceda tutte le grazie di cui avete bisogno. Vogliamo anche ringraziare i nostri genitori per averci permesso di fare la nostra scelta con libertà. E ringraziare tutte le Missionarie per averci accompagnato con le loro preghiere.
In comunione
Ivone Gomes
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Ecco, il momento di dare tutto a Dio e al servizio della sua Santa Chiesa è arrivato. 26 dicembre 2009, la data della mia incorporazione perpetua e di quella di Ivone. La Messa è stata celebrata nella Parrocchia di S. Giovanni Battista di Brá, alle dieci del mattino. È stato D. José che ha presieduto alla Eucaristia; era presente anche P. Dionisio e molti altri sacerdoti, suore, amici, parenti e figliocci. Questi ultimi ci sono organizzati benissimo, preparando un pranzo solo per loro. Dopo l’Eucaristia c’è stato un momento di fraternità ,con il pranzo e tanta allegria.
Prima della nostra incorporazione abbiamo fatto un’incontro di formazione e di preparazione con Lúcia, la nostra formatrice. Sono stati momenti molto importanti e che ci hanno segnato in profondità.
È stato un giorno significativo e importante nella mia vita. Ho sentito il calore umano delle persone e ho capito che Dio era presente nella mia vita in un modo tutto speciale a punto di darmi la forza, il coraggio e la gioia di manifestare il mio sì a Lui per sempre nella CM. Ho trovato la pace dentro di me. Ho trovato il mio posto.
Quando Lúcia è arrivata, nella seconda quindicina di dicembre, avevamo molto lavoro nella Scuola, voti da dare e pagelle da compilare e consegnare, ma tutto questo non mi ha turbato. Ero contenta e serena. Con l’aiuto di Lúcia ho preparato il mio cuore per ricevere Gesù perché il cuore è il più bello regalo che Lui vuole ricevere. Il cuore è stato il luogo dove è avvenuta la vera festa di Natale e della mia Incorporazione Perpetua. La gioia era immensa e non sapevo neanche come esprimerla. Allora ripeteva per me stessa durante il giorno le parole “Incorporazione perpetua… Incorporazione Perpetua…”
Lúcia ha fatto molto per la mia formazione e per la mia crescita umana e spirituale.
Carissima Lúcia:
A mi na gardiciu pa tudo ki ku bu fasi pa mi. N contenti maniera ku bu kumpannham na formaçon tè dia di nha Incorporação Perpétua. Alegria garandi suma és ka tem! Muito obrigado.
Un grazie a tutte le persone che lungo la mia vita e la mia formazione mi hanno aiutato a crescere nella dimensione umana e spirituale.
Un abbraccio “garandi suma polom”
Antonieta N’Dequi
ascolto comunicazione comunione
Cari amici, voglio comunicare un po’ con voi. Consideriamo la comunicazione un valore importante e ci aiuta a crescere nella comunione, facilmente però ci lasciamo prendere da mille cose, relegandola così all’ultimo posto.
Lo statuto della Compagnia Missionaria al n. 6 dice così: “Siamo chiamate a vivere la vita di amore fino a farci comunione con Dio e con i fratelli, secondo il modello che Cristo ci ha lasciato…”.
Al mio arrivo qui a Maputo mi ero ripromessa di osservare con occhi attenti e di comunicare periodicamente invece è già passato più di un anno senza che lo abbia fatto, ho osservato, ma non ho comunicato. Ora che mi sono decisa a farlo non so da dove incominciare.
Piccole cose
Le giornate sono fatte di tante piccole cose che mi sembra non abbiano interesse per essere raccontate. Sì, sono tante e piccole che se ci sono non te ne accorgi, e se non ci sono se ne sente la mancanza. La nostra vita è fatta di esse. Le grandi capitano raramente, forse mai. Cerco allora di coglierle come piccole perle perché diano colore e valore alla mia vita e a quella di chi mi sta accanto.
Al mio arrivo non mi sono inserita in alcun ambito professionale, ho voluto alleggerire un po’ le missionarie già presenti qui che erano sovraccariche di lavoro e così mi sono resa disponibile per la casa e per l’accoglienza. L’accoglienza è un valore importante nella cultura africana. [img2bdx]Collaboro nel Progetto Armadinho, nelle adozioni a distanza. Il lavoro non è stato facile per difficoltà tecniche: infatti i primi due computer, messi a mia disposizione, sono giá a riposo ed il quarto, che doveva essere il definitivo, ho dovuto mandarlo in Italia perché non ha mai lavorato bene ed era ancora in garanzia e cosí si fa un periodo di vacanze in Italia. Infine ci sono anche gli occhi che non fanno giudizio e mi condizionano; vorrei essere efficiente, ma devo cercare l’equilibrio tra il desiderio e la realtà. Guardando alla vita di Gesù e di Maria a Nazareth, la vedo fatta da piccole cose; Gesù durante trent' anni e Maria per tutta la vita, mostrandoci che tutti i servizi sono importanti.
Ho un piccolo impegno in parrochia: faccio parte della commissione per l`autonomia della comunità Cristiana “Dizimo”. Ogni cristiano o ogni famiglia si compromette a versare mensilmente una parte dei proventi, dando alla comunità la possibilità di far fronte alle spese legate al culto, alle necessità dei poveri ed a quelle della missione. È un’iniziativa interessante e le persone stanno rispondendo bene.
Dopo aver ascoltato e osservato per più di un anno, devo dire che l`ascolto e l`osservazione delle persone e del territorio non devono finire mai: primo non conosceremo mai abbastanza la realtà dell’altro, secondo perché non finirà mai la necessità dell’altro di essere ascoltato e accolto, e terzo perché finirebbe il nostro interesse ed il nostro amore per loro.
Non sono mancati alcuni momenti di festa. Ho conosciuto tre giovani mozambicane che stavano facendo un cammino di formazione nella Compagnia Missionaria. Due di loro hanno pronunciato i primi voti a gennaio ed una terza lo farà tra non molto. Oggi, in Mozambico la CM è costituita da cinque missionarie italiane e da cinque mozambicane. Tra non molto queste ultime saranno in maggioranza. Ho conosciuto la sede del gruppo di Nampula ed il Centro Culturale Napipine. Altro momento forte è stata la partecipazione alla Consacrazione Episcopale di don Elio Greselin. Don Elio è italiano e missionario dehoniano. Lo incontrai al mio arrivo in Mozambico nel lontano 1968. Ho fatto anche un giro veloce in Zambésia dove ho vissuto ventiquattro anni. È stato un viaggio lungo e faticoso, perché l’ho fatto con i mezzi pubblici che non sono molto comodi. Questi sono sempre stipati e tuttavia si riesce a far entrare sempre qualcuno in più. La fatica è stata ripagata dall’incontro con tante persone amiche.[img3bcx]
Voglia di cambiamento
Qualche parola sulla situazione socio-politica anche se so di non essere la persona più adatta per farlo.
Ho vissuto varie fasi storiche di questo Paese con il popolo mozambicano. Quando sono arrivata nel 1968 c’era ancora il colonialismo portoghese; in quel periodo i mozambicani dovevano occuparsi dei lavori più umili ed erano sottopagati e l’accesso alla scuola era difficile per loro. È seguita l’euforia dell’Indipendenza che ha avuto vita molto breve a causa della guerra civile che è stata molto dura. Finalmente è arrivata la pace diciassette anni orsono. Il Mozambico era tra i Paesi più poveri del mondo. C’era bisogno di ricostruirlo e di ricostruire il cuore delle persone distrutto dalla violenza.
Oggi si può dire che il Mozambico è cresciuto. È diminuito il tasso di analfabetismo, sono aumentate le infrastrutture ed è il Paese dove ci sono più donne al governo. C’è pace e si vive un clima di apparente democrazia. Dico apparente, perché si parla liberamente, esistono vari partiti e vengono indette elezioni che si dicono libere e trasparenti, ma il colore è sempre lo stesso. Le persone si lamentano, ma nulla cambia. Durante gli ultimi mesi si è sognato un cambiamento. Le ultime elezione sono state il giorno 28 di ottobre e mentre scrivo non si conoscono ancora i risultati finali, tuttavia si intuisce che nulla cambierà. C’è stata una maggiore affluenza ai seggi, ma molte delle persone che si lamentano non hanno votato e dicono che non vale la pena perché tutto continuerà come prima. Certo il potere è in mano al governo, le risorse economiche pure ed anche i mezzi di comunicazione ed è ovvio che vincano gli stessi che hanno in mano tutto. Si andrà avanti così per altri cinque anni. Pare che tra i giovani stia crescendo una certa coscienza politica. Personalmente però sono convinta che finché ci saranno i signori della Guerra, quelli che hanno combattuto contro il Colonialismo prima ed in quella civile poi, sarà difficile che le cose cambino. La speranza è sempre l’ultima a morire e finché c`é vita c’é speranza, dice il proverbio, ma io dico che finché c’é speranza c’é vita come dice la Parola di Dio.
So che molti di voi forse eravate preoccupati ed un po’ lo ero anch’io, perché nella mia precedente permanenza in Zambézia avevo sempre la malaria. Devo dirvi che finora mi ha ignorato e ne sono contenta. So anche che mi state accompagnando con la preghiera e con l’amicizia e vi ringrazio di cuore e vi assicuro che anch’io vi ricordo.
Spero di essere riuscita a comunicare qualcosa che vi interessa e che questa chiacchierata contribuisca ad alimentare e farci crescere nella comunione.
Vi mando un grosso abbraccio.
eterna e' la tua misericordia
Nella Messa di ringraziamento, celebrata il giorno del suo 90° compleanno, con missionarie, familiares, amici, così p. Albino ha detto grazie:
Per il dono della vita fisica - Eterna è la tua misericordia
Per avermi fatto nascere in un famiglia povera, quindi senza programmi di successi terreni - Eterna è la tua misericordia
Per la vocazione al sacerdozio - Eterna è la tua misericordia
Ordinato sacerdote: per avermi fatto scegliere l’umile, ma entusiasmante lavoro della diffusione dell’Apostolato della Riparazione - Eterna è la tua misericordia
Così è stata preparata la nascita della Compagnia Missionaria - Eterna è la tua misericordia
Per il dono di amore e di riparazione che la CM ha donato e continua a donare al Cuore di Gesù nell’offerta della quotidianità e dei momenti difficili e dolorosi del proprio cammino - Eterna è la tua misericordia
Per l’attività apostolica che la CM ha svolto in Italia e all’estero, particolarmente
(in Italia) con “le missioni al popolo” e (in terra di missione) con iniziative varie - Eterna è la tua misericordia
Per tutte le missionarie che hanno avuto incarichi di direzione della CM e per quelle che, anche al momento presente, portano il peso di una donazione generosa alla vita dell’Istituto nell’una o nell’altra attività - Eterna è la tua misericordia
Per il dono delle nuove vocazioni che il Signore sta per fare alla nostra Famiglia e che sono promessa di aria di primavera per la CM. - Eterna è la tua misericordia
Per il sacrificio dei lunghi viaggi, della permanenza faticosa, le difficoltà della lingua per chi svolge il compito della formazione di queste aspiranti alla vita CM. - Eterna è la tua misericordia
Perché il Signore ha voluto benedirmi nonostante le mie resistenze, le mie debolezze, i miei peccati…- Eterna è la tua misericordia
Perché il numero degli anni (da oggi 90) non ostacola, per particolare benevolenza del Signore la continuazione del lavoro per il mio Istituto e per la CM - Eterna è la tua misericordia
Infine per la gioia che mi dona l’attenzione, la cordialità, l’aiuto che ricevo dai miei Confratelli in supplenza di tutto ciò che mi è stato rubato dagli acciacchi dell’età - Eterna è la tua misericordia
Ed ora cantiamo insieme nella riconoscenza e nella gioia: Grazie, Signore, rendiamo grazie a te che regni nei secoli eterni.
gli auguri del superiore generale
Carissimo P. Albino,
Con grande gioia, voglio associarmi alla celebrazione dei suoi 90 anni di vita che occorre domani, e dei 65 di ministero sacerdotale trascorsi pochi mesi fa.
Con lei, benedico il Signore per gli abbondanti doni con cui lo ha colmato e che lei ha saputo mettere al servizio di tanti fratelli e sorelle, come sacerdote e religioso dehoniano, lungo tutti questi anni.
A nome mio personale e della Congregazione, voglio esprimerle, con tutto il cuore, un fraterno ringraziamento, per il dono che lei è stato per noi, suoi confratelli, tramite la sua fede, la sua presenza fraterna e il suo servizio dedicato al Regno di Dio.
Mi è ugualmente molto grato lodare il Signore per averla portato a condividere l'eredità spirituale che orienta la nostra vita come Dehoniani, dando origine alla Compagnia Missionaria del Sacro Cuore, sorelle, con noi, nel servizio al Vangelo, con le quali io stesso ho potuto condividere l'entusiasmo e la dedicazione alla missione, sia in Mozambico che in Portogallo.
Chiedo al Signore, nella bontà del suo Cuore, che le conceda di continuare a servirLo, con la gioia e la bontà che Lei porta con tanta eleganza, non soltanto nel nome, e di benedire i semi di Vangelo che ha lanciato nel cuore di tanti fratelli e sorelle, lungo la sua vita.
Fraternamente, nel Cuore del Signore,
Roma, 14 Novembre 2009
P. José Ornelas Carvalho
Superiore Generale SCJ
gli auguri del superiore provinciale
Carissimo p. Albino,
mi piacerebbe esserti accanto in questo momento per vivere con te, con la comunità, con la CM - intensamente - la tua festa di compleanno. Non potendo, affido a queste righe i sentimenti di augurio, di affetto, di gratitudine, miei e della nostra Provincia religiosa. Perché i tuoi 90 anni sono una tappa importante nella vita di un fratello, una tappa anche per la comunità e la Provincia.
90 anni: tempo lungo e intenso; tempo della Provvidenza che ha agito in te e attraverso di te; tempo della tua risposta che ha coinvolto altre risposte.
Davvero una tappa importante per te:
Rileggere la tua vita, con serenità, semplicità, saggezza… individuando i fili di fedeltà che hanno legato i tuoi molti anni, il percorso che essi hanno segnato e segnano.
Per trovarvi cosa? Certo tante cose belle compiute: tante risposte date a Dio con generosità di cuore fin dalla prima giovinezza (il dono di te stesso nella vita religiosa e sacerdotale nel nostro istituto); tante intuizioni còlte e realizzate (prima fra tutte la Compagnia Missionaria); tanti momenti di intimità profonda con il Dio creatore e datore di bene (nella celebrazione dell’Eucaristia, nella preghiera, nell’adorazione…); l’assunzione di responsabilità nelle scelte quotidiane; la consapevolezza di una misericordia tanto spesso ricevuta e donata (anche nel sacramento)… Tutto logicamente insieme a risposte insufficienti, a limiti e povertà. La tua vita: il luogo dove la bontà di Dio si è espressa.
Poi l’azione della Provvidenza… Quando uno raggiunge un’alta vetta, guarda in giù, al percorso fatto, e si meraviglia lui stesso che tutto sia avvenuto. Chissà quante volte hai potuto gioire di quello che la Provvidenza faceva attorno a te e attraverso di te.
Poi lo specifico della CM. Non sono capace di farne sintesi, né mi sento idoneo a ricordarne i passaggi del suo sviluppo. Altri in questa occasione sapranno farlo e sarà bello ascoltarli…
90 anni per te: sono l’età bella in cui la memoria della propria storia si carica, con grande libertà, di tutto ciò che si è vissuto: tutto si assume, tutto si riconosce, a tutto si dà il nome… trattenendo ciò che è particolarmente prezioso ed essenziale, lasciando cadere ciò che è marginale e caduco … Tutto si mette nell’amore fedele del Signore, nel suo Cuore amante e perennemente accogliente! So che lo stai facendo e te ne ringrazio. Stai rileggendo la tua vita in fiducia e abbandono, senza più l’ansia di doverti mettere in gioco, di realizzarti ulteriormente, di darti da fare per altro; perché ormai è solo tempo di contemplare, di ringraziare, di intercedere, di stare davanti al Regno che viene in forma più evidente…
Ti auguro di vivere la certezza più grande: quella di saperti amato e di lasciarti amare! Il senso vero della vita - l’unico in fondo - è la fedeltà di Dio, una fedeltà incomprensibile e inimmaginabile… una fedeltà che continui ad accogliere con riconoscenza e grande pacificazione.
90 anni per noi! Tempo del ricordo e della gratitudine anche per la tua comunità, per la nostra Provincia religiosa. Penso che i tuoi ricordi siano affollati di volti, di nomi, di fratelli e sorelle, che ti hanno camminato accanto, sostenuto, seguito. Sono 90 anni percorsi in comunità, in comunione.
Un’interazione reciproca comunitaria che ti ha fatto crescere e ci ha fatti crescere; tutti abbiamo beneficiato dalla tua presenza e tu hai beneficiato della presenza di tutti noi. Quindi cammino tuo e nostro, che è bello leggere e capire, cogliendone tutto il bene avvenuto, per lodare e gioire.
Vengono in mente tanti momenti di comunione, di fraternità, di discernimento, di missione, di condivisione, di perdono e ripresa… Tutto in quella grande comunità che è la Chiesa e nelle nostre piccole e concrete comunità. E Dio ha guidato.
Grazie anzitutto a lui.
E grazie a te per i 90 anni donati e per la tua presenza di ora.
Grazie e auguri vivissimi, carissimo p. Albino.
Che tu possa sentire la presenza intensa del Signore Gesù che ti ha chiamato, che ti ha amato e ti ama, ti tiene nelle mani e sopratutto nel suo Cuore.
E -come dico spesso- ricordati che … il meglio deve ancora venire!
Un forte, fraterno abbraccio in Corde Jesu
p. Tullio Benini, scj
superiore provinciale IS
cuori in festa per i 90 anni di p. albino!
Una bella festa. Così si può definire la giornata che abbiamo vissuto il 15 novembre scorso, compleanno del nostro fondatore p. Albino Elegante. Una data da non dimenticare perché gli anni sono 90, giorno importante non solo per l’interessato, ma anche per tutti noi della Compagnia Missionaria. E’ stato anche un voler ricordare un pezzo di storia, di strada percorsa insieme, nella gioia, nella comunione, condivisione, che ha portato a fondare l’Istituto. Impossibile celebrare questo avvenimento senza fare memoria anche della Compagnia Missionaria perché le due storie sono legate e s’ intrecciano tra loro. A sottolineare questo aspetto, significativa la presenza di quattro delle prime missionarie che hanno cominciato la Compagnia Missionaria insieme a p. Albino:Bruna, Cesarina, Bianca, Irene.
Un percorso che si guarda con stupore e meraviglia. Non capita tutti i giorni di ritrovarci insieme per un avvenimento di questa portata. Volevamo far festa, un incontro in famiglia, dove con semplicità si potesse non solo celebrare la vita, ma fare in modo di ritrovarsi e rivisitare attraverso i ricordi, il passato, il presente e con coraggio guardare anche al futuro. E’ risultata una giornata ricca di comunione, di incontri, di ascolto, di piccoli gesti di dono e gratuità che ha fatto felici tutti, soprattutto il festeggiato, p. Albino.
La giornata è iniziata presto. Alcuni sono arrivati a Bologna il giorno prima, qualcun altro ha viaggiato di notte per poter arrivare in tempo alla Messa di Ringraziamento in programma nella mattinata di domenica. Un fermento di preparativi e di arrivi che hanno riempito di allegria la casa, invogliato alla gioia, all’entusiasmo dell’attesa.
Un incontro che ha convocato a Bologna missionarie, familiares, amici, un po’ da tutte le parti d’Italia e anche dall’estero. Chi non ha potuto essere presente personalmente si è fatto vivo attraverso telefonate e messaggi vari, che hanno contribuito a rendere ancora più solenne e gioiosa la giornata. Non potevano mancare gli auguri del Padre Generale S.C.J. e Provinciale, gli amici, parenti, conoscenti. Una presenza invisibile, ma toccante per tutti.
Anche la natura ha voluto collaborare a rendere la giornata più “colorata”. Nel nostro cortile di via Guidotti si era formato un tappeto di foglie gialle dalle varie tonalità; gli alberi che circondano la casa ingialliti dall’autunno, formavano una cornice quasi luminosa da sembrare raggi solari di una stagione estiva. Veri addobbi, quasi fossero stati programmati e collocati apposta per questo evento. Un vero acquarello di distinti colori.
Verso sera ci siamo ritrovate ancora in cappella per un momento di preghiera - adorazione insieme ai nostri fratelli S.C.J. Una preghiera che è diventata ringraziamento elevandosi quasi spontaneamente al Signore della Vita.
Ringraziamento, accoglienza, affetto, allegria, comunione, parole che hanno animato l’ambiente, hanno comunicato calore anche alla cena condivisa in allegria e fraternità. Un’allegria che si è manifestata anche attraverso un Power Point che ricordava alcune tappe della vita di p. Albino e da una parodia musicale presentata dai suoi confratelli SCJ. Tutto molto divertente !
Una bella festa di compleanno: è questa maniera di vivere nella semplicità, gioia e comunione una tappa della vita.
Al di là di quello che si è vissuto rimane sempre dentro qualcosa che ciascuno si porta via come regalo, come alimento per il suo cammino. Credo che, in questo clima di festa e di amicizia, la testimonianza più bella ci sia stata data da p. Albino con la sua tranquillità e serenità, pazienza e disponibilità. Atteggiamenti che ricordano quanto dice il salmista: “Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni “ (salmo 23,6).
P. Albino in un suo articolo comunicava il programma di questa giornata scrivendo così: "si prevede una celebrazione il giorno stesso in cui compirò 90 anni insieme ai SCJ e CM; sarà bello e fraterno allo stesso tempo. Credo di non sbagliarmi con questa affermazione perchè il cuore dello Studentato e di via Guidotti sono molto grandi per ogni manifestazione di simpatia e di gioia”.
Grazie ancora caro p. Albino, noi ce l’abbiamo messa tutta: farti una bella festa con tutto il cuore, un cuore davvero grande.
Ora “guardiamo lontano” al futuro, con speranza perché vogliamo continuare a scrivere un nuovo capitolo della tua e nostra storia …ancora insieme.
Sulla torta non c’erano candeline da spegnere, ma la semplice scritta: AUGURI !
90 ANNI!!!
E da qui vogliamo ripartire per dirti ancora: auguri, con tutto il cuore!