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COMPAGNIA MISSIONARIA
DEL SACRO CUORE
una vita nel cuore del mondo al servizio del Regno...
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Compagnia Missionaria del Sacro Cuore
 La COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffusa in varie regioni d'Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.
News
  • 09 / 08 / 2024
    Agosto 2024
    Edvige Terenghi, amministratrice centrale, visita i gruppi in Mozambico.... Continua
  • 09 / 08 / 2024
    Agosto de 2024
    Edvige Terenghi, administradora central, visita os grupos em Moçambique.... Continua
  • 09 / 08 / 2024
    Agosto de 2024
    Edvige Terenghi, administradora central, visita los grupos en Mozambique... Continua
  • 09 / 08 / 2024
    19 ottobre 2024
    Assemblea italiana, in presenza, a Bologna, e in collegamento online... Continua
eccomi…
 
Campo vocazionale itinerante alle Cinque Terre: da Levanto a Portovenere 3-10 agosto 2008 proposto dai dehoniani del nord-Italia, a cui ha partecipato Orielda della Compagnia Missionaria Parole chiave della nostra spiritualità Si parte! Siamo anche quest’anno un bel gruppetto pronto ad avventurarsi in quest’esperienza di cammino e di condivisone…ci attendono giorni caldi, ma soprattutto ci attendono i posti incantevoli che andremo a visitare, ci attendono momenti di fraternità, di preghiera di meditazione…pronti con lo zaino in spalla, sacco a pelo, scarpe comode; il nostro appuntamento è come al solito allo Studentato a Bologna. La partenza non è delle migliori soprattutto per il nostro p.Giogio che con la sua voglia matta di camminare si vede costretto a rinunciare (almeno per i primi giorni) a causa di un investimento avuto proprio la mattina del sabato antecedente la partenza a Milano…che dire: proprio non ci voleva, ma con gli imprevisti della vita siamo un po’ abituati a lottare e a perseverare nei nostri obiettivi e così il nostro mitico p.Giorgio, dopo aver passato una “bella mattinata” al pronto soccorso di Milano, si avventura con il gruppetto dei milanesi verso Bologna. Ad accoglierci allo studentato, mentre si arriva un po’ alla volta, c’è l’immancabile Antonio scj, oggi diacono, è stato il nostro tour operator durante tutta la settimana. Dunque si parte: prima meta Levanto, posto incantevole, come tutti quelli che abbiamo avuto la gioia di vedere…lì a Levanto inizia la nostra avventura; il tema pensato per il campo è stato: Eccomi…io vengo o Dio per fare la tua volontà! In questa frase è racchiuso la perla preziosa della spiritualità dehoniana, quella radice a cui dehoniani, noi membri della Compagnia Missionaria e tutti coloro che si ispirano alla fonte di p.Dehon, troviamo nutrimento e significato. Ogni giorno del campo è stato pensato sviluppando gli aspetti fondamentali racchiusi nella nostra spiritualità che sono: 1 Il CUORE DI CRISTO 2 L’ECCE VENIO 3. IL CUORE TRAFITTO 4. OBLAZIONE 5. SINT UNUM 6. LA RIPARAZIONE 7. L’ADORAZIONE EUCARISTICA Le nostre giornate sono sempre state scandite da momenti di riflessione sul tema del giorno; ore di cammino, meditazione personale e momenti di preghiera comune; naturalmente a tutto questo non sono mancati i momenti di fraternità, di amicizia, di scambio, la voglia di stare insieme e di divertirsi. Le bellissime camminate ci hanno permesso di gustare i paesaggi e i magnifici posti della terra ligure…davvero incantevoli; il sole di agosto ha reso ancora più magnifico il nostro cammino permettendoci di ammirare quanto di bello esiste attorno a noi! Riporto qui alcuni testi di riflessione personale che ci sono stati proposti durante la settimana che ci hanno aiutato ad entrare sempre un po’ di più in quel meraviglioso tesoro ricevuto dalle mani di Dio : il Cuore di Cristo “Più che con l’intelligenza tu pensi con il cuore. Con il cuore guardi gli uomini e le cose. Osservi tutto con il cuore! I rapporti con i tuoi vicini dipendono dal tuo cuore. Sai difendere con tutta l’intelligenza e tutte le forze quanto il tuo cuore desidera. Il tuo cuore sceglie gli uomini e le cose con i quali vivere. Il tuo cuore sceglie le idee, la politica, il sistema per i quali vuoi combattere. Il cuore oscura o illumina la ragione. La regola sicura per il cuore è l’amore. Se il tuo cuore è colmo di egoismo e di diffidenza, non troverà mai un cammino di pace.(Phil Bosmans)” La vocazione e la spiritualità del Cuore di Cristo L’altra grande questione fondamentale che ha accompagnato la nostra settimana è appunto il tema della chiamata, per dirla in un altro termine il tema della vocazione intesa come ricerca di quel progetto che Dio ha pensato per ciascuno di noi…una chiamata nella chiamata per vivere secondo la spiritualità del Cuore di Cristo. “Non ogni modo di vivere porta alla sorgente della vera gioia per la propria vita. Non ogni cosa che promette felicità vi conduce. Non vi si giunge quasi automaticamente, per evoluzione spontanea. Per potersi predisporre ad un incontro vero con se stessi, con gli altri e con Dio, sorgente di ogni vera gioia, è necessario a poco a poco educarsi al senso e al gusto delle realtà essenziali della vita. La tua ricerca vocazionale non fa passi avanti fino a che, in rapporto alla tua età, dopo vari tentativi, tu non ritrovi le “realtà veramente essenziali” per la tua vita, per ogni vita umana. Capita a tutti, prima o poi, di perdersi nell’accessorio e nel secondario, di faticare a distinguere e scegliere quello che veramente vale rispetto a ciò che attira di più, che soddisfa i sensi o l’intelligenza logica o la curiosità. La società attuale propone come necessari, attraverso vari bisogni indotti, tanti beni di consumo che in realtà sono periferici, talora fuorvianti rispetto a ciò che è costitutivo. Facendo così, suscita una sete quasi insaziabile. Fa’ centrare prevalentemente sull’avere, anziché sull’essere. Ci si costruisce allora in modo unidimensionale, spesso sulla facciata, sull’apparire, anziché nel cuore di sé. (…) Le strade che portano al proprio essenziale sono varie. Possono essere la riflessione, il contatto con persone veramente adulte in umanità e nella fede, certe prove della vita che mettono a nudo ciò che davvero conta, ecc. E’ importante che ciascuno, quanto prima, scopra esistenzialmente il proprio essenziale. Ne guadagna la propria crescita personale, soprattutto la ricerca vocazionale. Frutto della scoperta del proprio essenziale sono l’unificazione di sé attorno ad alcun valori centrali, l’autoaccettazione gioiosa, il gusto scriteriato dell’avventura e del rischio, il senso della provvisorietà di tante cose secondo la dinamica del provvisorio, la fiducia nella vita come chi conosce e possiede un tesoro, la gioia di vivere, pur entro le immancabili prove. (…) La vocazione resta nel suo nucleo costitutivo un mistero: gratuità totale da parte di Dio e sua priorità nella realtà vocazionale. Impegno totale nel rischio della fede da parte dell’uomo. L’essenziale di una vocazione non è particolarmente sapere dove si va; è andare sotto la guida di Dio. L’atteggiamento della disponibilità avvia, sostiene, e fa maturare ogni vocazione cristiana. Ogni cristiano che costruisce liberamente il suo avvenire prendendo le sue responsabilità di uomo, in riferimento continuo alla volontà di Dio, manifestata nel presente, si mette nelle condizioni più sicure per non sbagliare strada. Ogni vocazione nella Chiesa è una continua riconversione delle nostre viste sulle viste di Dio, un ricercare ciò che abbiamo già trovato, un chiedere ciò che abbiamo già ricevuto, un dialogo mai finito dell’uomo con Dio.”(Giuseppe Sovernigo) L’amore di Dio Proprio p.Dehon aveva detto: “Vi lascio il più meraviglioso dei tesori: il Cuore di Cristo”…ed è stato proprio questo Cuore ad accompagnare il nostro cammino, a farci intravedere fin dove arriva la potenza dell’amore di Dio; a farci gustare come è bello che i fratelli stiano insieme; a farci contemplare la bellezza della natura come segni visibili della creazione; a permetterci di sperimentare la fatica del cammino per arrivare alle mete prefissate gioiosi e soddisfatti; a godere nel sentirci uniti verso un’unica direzione; è stata l’esperienza del Cuore di Cristo a farci sentire che la comunione e l’unità sono realtà possibili da vivere! La settimana è passata talmente veloce che non ci siamo resi conto del lungo cammino che abbiamo fatto…anche quest’anno, dunque, abbiamo potuto sperimentare che pur provenendo da esperienze diverse, pur non conoscendoci tutti, ci siamo sentiti uniti da grandi desideri che sono stati gli ingredienti portanti della nostra bella esperienza: cammino, fraternità e amicizia, desiderio di fare esperienza di Cristo, voglia di divertirsi e di svagarsi, ricaricarsi per ripartire alla grande…ci è stata offerta la possibilità di vivere un tempo forte di incontro con noi stessi, con gli altri e con Dio…abbiamo sperimentato la nostra reale capacità di metterci in gioco sempre e comunque!! Un grazie ai giovani con cui ho condiviso questa bella settimana, un grazie ad Antonio che con arte ha preparato questo itinerario e a p.Giorgio che dopo una partenza un po’ provata ha recuperato alla grande…nella vita mai disperare…anche quando le partenze sembrano complicate poi alla fine tutto si aggiusta!!
roma, giubileo paolino 2009
 
11 gennaio 2009 Il "gruppo sposi", con altre famiglie, si è recato in pellegrinaggio a Roma per il giubileo paolino. La giornata è iniziata con la visita all'abazia delle Tre Fontane e alle chiese limitrofe della Scala Coeli -sulla prigione di S. Paolo- e della chiesa del martirio di S. Paolo: all'interno si trovano le tre fontane che la tradizione vuole sgorgate dai punti dove è rotolata la testa del l'Apostolo decapitato, e il ceppo della decapitazione. Quindi il gruppo si è recato alla Basilica di S. Paolo fuori le mura, dove ha potuto sostare in preghiera sulla tomba dell'Apostolo, avvicinarsi al sacramento della riconciliazione e partecipare alla S. Messa. Dopo il pranzo nel pensionato S. Paolo, vicino alla Basilica, si è trasferito all'Appia Antica, per visitare: la Basilica di S. Sebastiano, dove è custodita la tomba del Martire e anche la stupenda opera del Bernini "Salvator mundi"; le catacombe di S. Callisto; la chiesa del Quo Vadis, costruita sul luogo dove S. Pietro, fuggendo dalla persecuzione di Nerone, incontrò il Cristo che gli disse di essere diretto a Roma per essere nuovamente crocifisso: l'Apostolo tornò sui suoi passi.
a napoli: marechiaro e parco virgiliano
 
2 giugno 2008 La conclusione del cammino annuale del "gruppo sposi", che si incontra presso il Santuario di Gesù Bambino, si è svolta presso il Centro dei Padri Dehoniani a Napoli, in via Marechiaro, una tra le zone più suggestive della città. Anche stavolta sono state invitate altre famiglie, che hanno partecipato numerose. Mentre i bambini, accompagnati da alcune animatrici, scendevano alla spiaggetta della "fenestrella", gli adulti partecipavano a un incontro di riflessione e scambio, cui seguiva un pranzo al sacco rallegrato da canti tradizionali napoletani accompagnati dalla chitarra. Dopo la celebrazione eucaristica, la giornata si è conclusa con la passeggiata al vicino Parco Virgiliano a Capo Posillipo, in splendida posizione panoramica sul meraviglioso golfo di Napoli.
uscita delle famiglie nell'ottava di pasqua
 
Domenica in Albis 2008 Dopo alcuni mesi di cammino insieme, come "gruppo sposi" presso il Santuario di Gesù Bambino, a S. Antonio Abate, abbiamo deciso di vivere una giornata di fraternità, riflessione, preghiera, svago. E abbiamo voluto invitare altre famiglie che fossero interessate a condividere l'esperienza. E siamo partiti in... 80, diretti al santuario del Getsemani di Capaccio (SA). Qui, mentre bimbi e ragazzi si divertivano nel parco, gli adulti hanno vissuto un tempo di riflessione e scambio. E' seguito un ricchissimo e vario pranzo al sacco, veramente condiviso nella gioia. Nel pomeriggio, celebrazione della S. Messa e passeggiata alla vicina chiesa della Madonna del Granato, in posizione panoramica, dove piccoli e grandi si sono divertiti a osservare i voli dei numerosi deltaplano.
danza….
 
♪ ♫Danza la vita al ritmo dello spirito, danza…danza al ritmo che c’è in te!!!!!♫ ♪ Molte sono state le canzoni di questa estate….ma questa, in assoluto, ha racchiuso tutte le mie emozioni, tutte le mie sensazioni….riascoltandola adesso…ora che sono ritornata a casa!!!!!! Quest’estate, io e i miei amici abbiamo deciso di trascorrere 10 giorni delle nostre uniche vacanze in modo alternativo, preferendo al mare un campo scuola con bambini e giovani, pensate un po’…in Albania!!!! Lucia da qualche anno ci aveva proposto questa alternativa, ed ecco che è arrivato il giorno della partenza…chi lo dimenticherà mai…!!!! Ero molto indecisa, poco entusiasta, dico la verità…non avevo voglio di andare, ero proiettata già sulle spiagge di qualsiasi località avremmo scelto quest’anno. Infatti nei giorni che precedevano la partenza ero in ansia; oltre alla poca voglia, non avevo idea in cosa consistesse un campo in Albania: sarei stata in grado di comunicare? Sarei stata all’altezza? Il viaggio di andata è passato abbastanza velocemente tra i mille interrogativi e le notizie confortanti che ci arrivavano tramite messaggi da Romina, Carmen e Luigi che erano partiti il giorno prima. L’arrivo a Durazzo non è stato molto piacevole per la presenza di mendicanti e il degrado del porto, ma non appena vedemmo i padri e salimmo sul loro mitico pullmino, incominciammo a rilassarci e soprattutto a ridere!!!!! Nel tragitto per arrivare a Scutari, mi resi conto che, fondamentalmente, l’Albania non è poi così diversa da Napoli; il paesaggio è molto simile a quello italiano, e gli albanesi si sono dimostrati calorosi e disponibili come noi napoletani. Sin dal primo giorno si è creata un’affinità speciale non solo tra noi che ci conoscevamo, ma anche con gli altri ragazzi italiani con cui condividevamo l’esperienza: Alessandro, Antonio, Giuseppe e Emilia…seppure venissimo da città diverse, siamo riusciti ad amalgamarci e creare una squadra molto affiatata. Ognuno di noi aveva un ruolo fondamentale nel gruppo, ognuno aveva il proprio compito: sembravamo degli ingranaggi di un perfetto orologio svizzero. In più ci siamo divertiti tantissimo a ballare e a cantare tutti quei bans e quelle canzoni, soprattutto in albanese!!!!!! Fondamentali sono stati i padri Gianni e Giuseppe, che con la loro semplicità, spontaneità e simpatia, mi hanno fatto sentire a casa!!!! A loro va un grazie particolare, perché mi hanno permesso di conoscere una realtà diversa dalla nostra, portandoci a visitare i luoghi devastati ancora oggi, dopo 18 anni, dall’assurdo comunismo, e di farmi apprezzare l’Albania e gli albanesi, abbattendo i pregiudizi che mi ero creata. Un altro grazie lo devo a padre Mario e padre Antonio, missionari lì in Albania. Sono stati l’esempio lampante dell’amore di Gesù Cristo, per tutto il lavoro che svolgono e che continueranno a svolgere…per tutto ciò che hanno costruito in questi anni…per la loro vita spesa e sacrificata per questo popolo. In più a padre Mario va il mio grazie per la bellissima esperienza a Rioll; lì ho potuto costatare la vera fede cristiana, un po’ lontana dalla mia. Non può non mancare un ringraziamento a Lucia, per il lavoro che svolge con noi “Amici di San Gerardo”, invogliandoci e proponendoci queste esperienze alternative; la sua presenza è di fondamentale importanza nella mia formazione e nella mia vita. Un’ altro grazie è per i ragazzi: Marcello, Elena, Giuseppe, Romina, Luigi, Carmen, Gerardo, Giuseppe Pezzi, Vito, Emilia, Antonio e Alessandro…grazie mille per la splendida compagnia, per le mille risate, per la vostra amicizia, per la spensieratezza che mi avete regalato!!!!! Infine il grazie più importante va al Signore…..grazie Signore…..come sempre….non Ti smentisci mai!!!!!!!!
volgeranno lo sguardo...
 
L'anelito di Gesù: "Ecco il Cuore che ha tanto amato gli uomini eppure dalla maggior parte di essi e spesso anche dai suoi prediletti non riceve che freddezze, indifferenza e ingratitudine..." ... ci interpella costantemente.... - E' necessario guardare di continuo il Crocifisso ed avere un confronto costante con la Scrittura per scoprire il grande AMORE manifestato da Dio Padre in Gesù e per imparare, a nostra volta, a corrispondere, senza "ma" e senza "se", incondizionatamente a Cristo che ha dato tutto se stesso. Qualche passo della Scrittura che ci pone in atteggiamento di riflessione: * 1. "Volgeranno lo sguardo a Colui che hanno trafitto..." (Gv 19, 37); * 2. "Quando sarò innalzato da terra attirerò tutti a me" (Gv 12, 32); * 3. "Io sono il Buon Pastore. Il Buon Pastore offre la vita per le pecore..." (Gv 10, 11).
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Via A. Guidotti 53, 40134 - Bologna - Italia - Telefono: +39 051 64 46 472

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